Salve, mi sento immerso in una quotidianità troppo spesso opprimente. La città mi mette un sacco di

22 risposte
Salve, mi sento immerso in una quotidianità troppo spesso opprimente. La città mi mette un sacco di pressioni sociali, talvolta indirette e non riesco a capire che senso dare alla mia vita. Cosa posso fare per vederci più chiaramente?
Gentile utente, è importante che lei intraprenda un percorso di supporto psicologico per capire le cause di ciò che ha raccontato.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente,
il senso di oppressione che può derivare dalla routine quotidiana, soprattutto quando si vive in un ambiente urbano che spesso impone ritmi intensi e pressioni sociali. Sentirsi sopraffatti o confusi riguardo al senso della propria vita è un'esperienza più comune di quanto si pensi, ma è importante affrontare queste sensazioni prima che diventino un peso costante.
Un primo passo potrebbe essere quello di cercare spazi di riflessione e momenti di pausa, dove possa distanziarsi dalle pressioni esterne e ritrovare una connessione con se stesso. Potrebbe, ad esempio, esplorare attività che la rilassano o che le danno un senso di pienezza, come il contatto con la natura, la meditazione, l’esercizio fisico, o anche dedicarsi a hobby che le piacciono e che magari ha trascurato. Questi momenti possono aiutarla a recuperare chiarezza, favorendo un maggior equilibrio tra i ritmi della città e i suoi bisogni personali.
Le consiglio anche di dedicare del tempo per riflettere su cosa le sta a cuore: quali sono i valori, gli obiettivi o gli interessi che la appassionano? Quali aspetti della sua vita desidera coltivare maggiormente? Talvolta, il senso di oppressione deriva dalla mancanza di allineamento tra ciò che facciamo quotidianamente e ciò che veramente desideriamo. Dedicare tempo a esplorare ciò che le dà significato può aiutarla a creare una direzione più chiara e appagante.
Infine, se il senso di confusione e oppressione persiste, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico. Parlando con un professionista, potrebbe esplorare più a fondo le dinamiche che contribuiscono a queste sensazioni e lavorare su strategie per affrontare le pressioni esterne e ridefinire il senso della sua vita in modo più autentico e personale.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna
La sua esperienza emotiva è molto diffusa.
Spesso arrivano dallo psicologo persone che hanno bisogno di riordinarsi pensieri ed emozioni proprio sulla base di qualcosa di simile a quello che lei racconta.
Le propongo un colloquio, magari online, per approfondire.
Salve, sono molto dispiaciuto che tu stia vivendo una quotidianità così opprimente. Credo che in questi momenti, dove si mette in discussione il senso della vita e ci si pone domande esistenziali sia utile approfondire tali temi con un professionista, in modo che tu possa ritrovare la pace, la serenità e la chiarezza che meriti.
Ti auguro di iniziare un percorso, e di sentirti a tuo agio!
Resto a disposizione e ti auguro una buona serata.
Salve, al fine di recuperare senso e piacere per gli stimoli magari occorre un cambiamento di ritmo e stile di vitaValuti la possibilità di integrare le difficoltà del suo percorso nell’ambito di un contesto protetto in psicoterapia.
Potrebbe trovare nuovamente agio in modo graduale e ritornare a vivere in modo soddisfacente.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente, innanzitutto grazie per la condivisione del suo vissuto. Mi sento di suggerirle di iniziare un percorso terapeutico per approfondire questa sua sofferenza e inserirla all' interno di una cornice che ne fia senso. Resto a disposizione, cordialmente, dr.ssa Melodia
Ciao caro utente, la vita nelle città sovraccarica e disorienta ma allo stesso tempo è ricca di stimoli. Potrei consigliarti di fare qualche passeggiata a contatto con la natura per rigenerarti e per aiutarti a ritrovare una prospettiva più ampia della tua vita, ma purtroppo ho troppi pochi elementi che mi impediscono di darti dei consigli. Ti consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia, con il giusto supporto professionale potrai trovare uno spazio sicuro per esplorare i tuoi pensieri e le tue emozioni e affrontare le difficoltà. Resto a disposizione per ulteriori consigli o per una consulenza psicologica anche online. Un caro saluto, dott.ssa Cristina Sinno
Gentile utente grazie per aver condiviso il suo disagio. Se fosse un mio paziente le chiederei cosa trova di opprimente nella città e di che città stiamo parlando di quali dimensioni. Di che tipo sono le pressioni sociali, rispetto alla sua situazione lavorativa e/o affettiva? Il consiglio che le do è di iniziare un percorso terapeutico dove potersi confrontare su queste tematiche, in modo da poter sviscerare assieme al suo terapeuta quali strade potrebbe percorrere in questo momento. Cordialità dott. Gaetano Marino
Il suo punto di vista è coerente con quanto accade oggi nella società in cui siamo immersi.. pressioni sociali ed economiche, standard alti, aspettative su di sé spesso troppo elevate. Bisogna trovare, all'interno di una cornice fatta di colloqui psicologici, degli strumenti per ritrovare il senso della vita. L'essere umano ha un valore, una preziosità, ma a causa delle angosce interne ed esterne da se stessi, non ce ne ricordiamo abbastanza...
dott.ssa Anzuini
Forse questo suo male di vivere potrebbe essere condiviso e poi meglio compreso attraverso un percorso di supporto psicologico volto ad una miglior comprensione di sè e al potenziamento della propria capacità introspettiva. Aspetto aggiornamenti
Buongiorno gentile Utente, la sensazione di sentirsi oppresso dalla quotidianità e dalle pressioni sociali è qualcosa che molte persone vivono, soprattutto in contesti urbani, dove i ritmi frenetici e le aspettative esterne possono farsi molto pesanti.

Un primo passo utile potrebbe essere fermarsi a riflettere su ciò che conta davvero per lei. Le pressioni sociali spesso ci fanno inseguire obiettivi che non sono veramente nostri, ma che derivano dalle aspettative altrui. Si prenda del tempo per chiedersi quali sono i suoi valori e le sue aspirazioni, cercando di distinguere ciò che desidera per se stesso da ciò che si sente spinto a fare per conformarsi.

Potrebbe essere utile anche introdurre momenti di pausa e riflessione nella sua giornata. Piccole pratiche come la meditazione, il journaling o anche semplici passeggiate in solitudine potrebbero aiutarla a riacquistare chiarezza e a distanziarsi dal rumore della città.

Se questa sensazione di confusione persiste, lavorare con uno psicologo potrebbe darle degli strumenti per capire meglio cosa la opprime e come affrontarlo. Un percorso di crescita personale potrebbe aiutarla a trovare un senso più profondo e autentico nella sua vita, libero dalle pressioni esterne.

Prendersi cura del proprio benessere e dare spazio ai propri bisogni autentici può essere il primo passo per vedere più chiaramente il suo percorso.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Gentile utente, capisco come la pressione sociale e la quotidianità possano far sentire sopraffatto. Potrebbe essere utile ritagliarsi momenti di riflessione personale e cercare attività che aiutino a ritrovare un senso di equilibrio. Confrontarsi con uno psicologo può aiutarti a esplorare più a fondo queste sensazioni e a chiarire cosa desideri davvero per te stesso. Rimango a disposizione, se necessario.






Gentile utente, la sensazione di oppressione che può derivare dalla routine quotidiana è certamente logorante e può suscitare molte domande su se stessi, i propri obiettivi e il proprio senso di identità, spesso senza trovare risposte chiare. Le pressioni sociali che ci circondano possono amplificare questo smarrimento, rendendolo difficile da gestire da soli. Per cercare di superare questo stato, può essere utile dedicare il proprio tempo libero ad attività creative, che coinvolgano sia la mente che il corpo. Tuttavia, quando questo non basta, rivolgersi ad uno specialista può offrire un valido supporto. In un ambiente protetto, lontano da giudizi e pressioni, si possono esplorare le proprie insicurezze e lavorare per ritrovare un equilibrio interiore.
Un caro saluto, Dott.ssa Federica Tilotta
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. La domanda che pone è molto ampia: se si sente oppresso sicuramente non è semplice trovare una direzione che possa soddisfarla. Se crede che sia principalmente la città ad opprimerla potrebbe provare a immaginare cosa cambierebbe se trovasse un contesto diverso e magari più adatto a lei, ma quello che mi sento di suggerirle è di cominciare un percorso che possa aiutarla a capire meglio come si sente, che cosa la opprime davvero, e in quale direzione vorrebbe muoversi per cambiare. Che cosa desidera per sè? A che cosa aspira? Che cosa in questo momento la fa sentire bloccato e fermo? Credo che rispondere a queste domande con l'aiuto e il supporto di un professionista senza dubbio la aiuterà ad uscire da questa situazione di empasse in cui si trova. Se avesse bisogno di ulteriore supporto mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Buongiorno, in primo luogo ci terrei a rassicurarla che non è l'unico che sperimenta emozioni e stati d'animo di questa tipologia, sono molte le persone che si rivolgono a me con questa sensazione. Il fatto che lei senta e percepisca tutto ciò è un ottimo punto di partenza per poter approfondire, accompagnato da uno specialista, cosa sia all'origine di questa fatica che vive. Il suo sentire ed essere connesso con il suo corpo e la sua mente può essere il motore di un cambiamento positivo per dare una direzione più chiara e consapevole alla sua vita. Si affidi ad un professionista che la sappia guidare adeguatamente in questo viaggio di scoperta di sé.
Rimango a disposizione
Dott.ssa Elisabetta Colombo
Caro utente,
capisco quanto possa essere difficile sentirsi intrappolato in una quotidianità che appare opprimente, specialmente in un ambiente come la città, dove le pressioni sociali sembrano spesso insormontabili. Quello che stai vivendo è una sensazione molto comune, ma non per questo meno importante o meno meritevole di attenzione. Ti voglio dire subito che il fatto che tu stia cercando di comprendere e dare un senso a tutto questo è un segnale importante di consapevolezza e di voglia di cambiamento.
Uno dei primi passi che potresti compiere è quello di iniziare a esplorare il tuo rapporto con queste pressioni sociali: sono reali o in parte frutto di aspettative che senti di dover soddisfare? A volte, ci sentiamo oppressi perché cerchiamo di adattarci a ritmi e modelli di vita che non risuonano veramente con noi. Questo può creare una sensazione di disconnessione, non solo con l'ambiente che ci circonda, ma anche con noi stessi.
Ti invito a considerare l'idea di rallentare e dedicare del tempo per te stesso, anche in piccoli momenti della giornata. Pratiche come la mindfulness, la meditazione o semplicemente fare una passeggiata in un parco possono aiutarti a creare uno spazio di quiete interiore, anche in mezzo al caos. Questi momenti ti permettono di staccarti dalle aspettative esterne e ascoltare ciò di cui hai veramente bisogno.
Riflettere sul significato della tua vita è un processo che richiede tempo e delicatezza. A volte, la risposta non arriva subito, ma è nel viaggio stesso che scopriamo nuove parti di noi e nuovi percorsi. Potrebbe esserti utile iniziare a chiederti: cosa mi fa sentire vivo? Cosa mi dà una sensazione di autenticità, anche solo per un attimo? Non deve essere qualcosa di grandioso o definitivo, ma piccoli gesti o esperienze che ti connettono con te stesso.
Inoltre, potrebbe essere utile creare delle connessioni autentiche con persone che condividono i tuoi valori o che ti sostengano nel tuo percorso. Spesso, sentirsi parte di una comunità o trovare qualcuno con cui condividere il proprio vissuto può alleggerire la sensazione di solitudine e di pressione.
Ricorda che non sei solo in questo viaggio. Esplorare il senso della propria vita è una delle esperienze più umane che esistano. Il fatto che tu stia cercando risposte è già un segno di grande coraggio e sensibilità. Se senti che le pressioni diventano troppo schiaccianti, potrebbe essere utile considerare un percorso di supporto psicologico, dove potrai esplorare più a fondo questi temi in un ambiente sicuro e accogliente e capire quando è andata via questa spinta vitale e perché.
Non c’è fretta. La tua vita ha valore così com’è, e anche il semplice atto di fermarti e ascoltarti è già un passo importante verso una maggiore chiarezza e pace interiore.
Buona giornata.
Dott. Paolo Cavallin
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Gentile utente, il malessere che descrive in queste poche righe mi sembra molto generale e quindi esteso in diverse aree della vita.
Potrebbe iniziare a prendere contatto con se stesso, chiedersi come sta, cosa vorrebbe, cosa sente che le manca, con l'aiuto di un professionista che possa guidarla in questa esplorazione del suo mondo interno, e le permetta di conoscersi e darsi quello di cui ha bisogno.
Saluti, Dott.ssa Simona Spiezia
Buongiorno e grazie di aver condiviso il suo stato emotivo.
Per dare un senso alla sua vita e poterci vedere più chiaramente, in relazione a ciò che scrive, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicologico per affrontare questa oppressione e questo disagio.

Un caro saluto
Elisabetta Cavicchioli
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Buongiorno,
il fatto che lei voglia vederci più chiaramente, forse potrebbe far intravedere il fatto che lei voglia intraprendere un percorso psicologico.
Se vuole io sono disponibile anche da remoto
Cordiali saluti
Dott.ssa Grazia Chianetta
Caro utente grazie per la condivisione. Se fosse un mio paziente le chiederei di entrare in contatto con il suo vissuto ed esplorarlo. Il disagio che prova può essere una spinta per contattare il suo mondo interiore e immaginare nuove possibilità esistenziali. Le consiglio un percorso terapeutico. Sono disponibile anche online. un saluto Dott.ssa Raffaella Rocca

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