Salve!Mi scuso in anticipo se sarà un testo lungo o scritto male ma ho bisogno di un parere da un pr
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Salve!Mi scuso in anticipo se sarà un testo lungo o scritto male ma ho bisogno di un parere da un professionista.Sono un ragazzo di 21 anni e vivo con mio padre e la mia matrigna.Mio padre è sempre stato una persona riservata,testarda,impaziente,precisa e permalosa.Le cose vanno fatte come vuole lui o altrimenti vieni insultato.Quando ci sono dei litigi vuole avere sempre ragione e anche qui ci sono insulti e frasi negative riguardo all'aspetto fisico e sulla propria persona, dette per distruggerti psicologicamente e farti stare male.Successivamente lui nega di aver detto queste cose e anzi piange e dice che sono io che mi invento le cose e di nuovo nega tutto.io vivo con lui da quando sono piccolo perché mia madre biologica vive in America. Mia madre la vedo pochissime volte all'anno e non ho mai pensato di andare a vivere lì perché ho vissuto tutti la mia vita qui in Italia.Purtroppo con la mia matrigna mio padre ha avuto dei disguidi e sono anni che si insultano e si trovano male tra di loro però non si sono mai lasciati. Quindi ci sono periodi di litigi, susseguiti a periodi di tranquillità. io sono sempre stato un mediatore per loro perché litigano poi però ci sono periodi di stallo in cui è come se fossimo la famiglia perfetta.I litigi provengono la maggior parte da mio padre perché lui tira fuori problemi del passato e insiste continuamente,creando stress e ansia in casa a tutti.
Ad oggi giornalmente mio padre dà tutte le colpe a me per essere triste, infelice e di stare male e di essere stressato perché lui se ne vorrebbe andare ma per colpa mia non può farlo perché ci sono io di mezzo.Premetto che economicamente non ci manca niente.Quando è al lavoro (sta via anche 1 settimana per lavoro) non chiama mai e se non mando io qualche messaggio non si fa sentire. Per il resto a casa è sempre al telefono con i suoi amici ed è sempre a ridere e scherzare; con me invece gli unici momenti o mi vengono rivolte parole denigratorie (di quanto sono una persona che ha fallito, perché lavoro come cassiere e guadagno poco), e dice anche che la mia matrigna ci odia e che vorrebbe che ce ne andassimo (quando non è vero perché non lo ha mai detto e anzi mi vuole bene come se fossi suo figlio), e
che per colpa mia lui è costretto a stare in un posto che odia.io ora non ho abbastanza soldi per andarmene e provo anche a capirlo, però è normale una situazione del genere o farei meglio ad andare via il prima possibile? So che la storia è raccontata in breve e che magari è solo dalla mia prospettiva,però volevo se si potesse avere un consiglio. So che mio padre è stressato e che vive magari in un'infelicità e che magari ci sono cose che io non so e non capisco e vedo a modo mio, però sono anni purtroppo che succedono queste cose e non c'è mai stata una soluzione. Non sono un bambino e provo a capire ma forse non riesco. Se qualcuno mi potesse dire in poche parole qualcosa di confortante e cosa fare, grazie in anticipo
Ad oggi giornalmente mio padre dà tutte le colpe a me per essere triste, infelice e di stare male e di essere stressato perché lui se ne vorrebbe andare ma per colpa mia non può farlo perché ci sono io di mezzo.Premetto che economicamente non ci manca niente.Quando è al lavoro (sta via anche 1 settimana per lavoro) non chiama mai e se non mando io qualche messaggio non si fa sentire. Per il resto a casa è sempre al telefono con i suoi amici ed è sempre a ridere e scherzare; con me invece gli unici momenti o mi vengono rivolte parole denigratorie (di quanto sono una persona che ha fallito, perché lavoro come cassiere e guadagno poco), e dice anche che la mia matrigna ci odia e che vorrebbe che ce ne andassimo (quando non è vero perché non lo ha mai detto e anzi mi vuole bene come se fossi suo figlio), e
che per colpa mia lui è costretto a stare in un posto che odia.io ora non ho abbastanza soldi per andarmene e provo anche a capirlo, però è normale una situazione del genere o farei meglio ad andare via il prima possibile? So che la storia è raccontata in breve e che magari è solo dalla mia prospettiva,però volevo se si potesse avere un consiglio. So che mio padre è stressato e che vive magari in un'infelicità e che magari ci sono cose che io non so e non capisco e vedo a modo mio, però sono anni purtroppo che succedono queste cose e non c'è mai stata una soluzione. Non sono un bambino e provo a capire ma forse non riesco. Se qualcuno mi potesse dire in poche parole qualcosa di confortante e cosa fare, grazie in anticipo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Salve, le consiglio di effettuare dei colloqui psicologici per travate delle strategie per fronteggiare la situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Gentile utente, mi rincresce per la situazione che sta vivendo da diversi anni e posso capire sia alquanto difficile da gestire. Potrebbe esserle utile una consulenza psicologica vis a vis per poter raccontare tutto il suo vissuto e trovare un interlocutore che la possa aiutare a capire cosa sia meglio per lei, quale strada intraprendere.
Spero di averla dato qualche utile suggerimento.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Spero di averla dato qualche utile suggerimento.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Salve, come hanno suggerito i miei colleghi senz'altro può aiutarla confrontarsi con uno psicologo rispetto a quanto sta vivendo nel contesto familiare! Dev'essere fonte di grande sofferenza questa situazione che vive e purtoppo non penso ci sia un rimedio immediato, ma vedrà che se inizia un percorso psicoterapeutico troverà uno spazio accogliente in cui costruire numerose risorse!
Un saluto
Dott.ssa Baiardo Bruni Samantha
Un saluto
Dott.ssa Baiardo Bruni Samantha
Gentile utente, comprendo la difficoltà, ma penso che non sia una situazione di facile e immediata risoluzione. Come lei racconta, il modo di comportarsi di suo padre persiste nel tempo, forse è il suo modo di essere?
Il problema più importante e che lei giustifica suo padre, "è stressato e che vive magari in un'infelicità". E' ancora... Si attribuisce sensi di colpa ,"Ci sono cose che io non so e non capisco e vedo a modo mio". Se continua così da "vittima" rischia di passare a "carnefice". Suggerisco un percorso psicologico al fine di fare chiarezza suoi bisogni emotivi.
Sluti Dott.ssa S.Zito
Il problema più importante e che lei giustifica suo padre, "è stressato e che vive magari in un'infelicità". E' ancora... Si attribuisce sensi di colpa ,"Ci sono cose che io non so e non capisco e vedo a modo mio". Se continua così da "vittima" rischia di passare a "carnefice". Suggerisco un percorso psicologico al fine di fare chiarezza suoi bisogni emotivi.
Sluti Dott.ssa S.Zito
Salve. Indipendentemente dalla comprensione delle motivazioni di suo padre, è importante comprendere cosa attiva in lei questa situazione, quanto la condiziona e le impedisce di vivere serenamente. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza e che possa stimolarla a prendere le decisioni migliori per lei in futuro, in funzione di sé e non degli altri. Distinti saluti
Buongiorno,
difficile vista la situazione e il suo malessere poterla rassicurare con poche parole. La invito a contattare uno specialista per poter intraprendere un percorso di psicoterapia, con cui poter meglio inquadrare la sua situazione relazionale e con lo scopo di ritrovare la serenità che merita. Non perda altro tempo, ne vale della sua salute psicologica.
Cordiali saluti.
Dott. Diego Ferrara
difficile vista la situazione e il suo malessere poterla rassicurare con poche parole. La invito a contattare uno specialista per poter intraprendere un percorso di psicoterapia, con cui poter meglio inquadrare la sua situazione relazionale e con lo scopo di ritrovare la serenità che merita. Non perda altro tempo, ne vale della sua salute psicologica.
Cordiali saluti.
Dott. Diego Ferrara
Buonasera è necessario che si emancipi da questa situazione di sofferenza e svalutazione costante .Per affrontare questa emancipazione è necessario un percorso psicologico intenso che le permetta di ricreare l autostima persa,ed una sua identità distinta da quella paterna.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera, la sua sofferenza tocca i sistemi dell'attaccamento e dell'accudimento fra genitori e figli, una delle dimensioni fondamentali nello sviluppo dell'essere umano. Un percorso di psicoterapia l'aiuterà sicuramente a trovare dentro di sé le risorse per trovare un equilibrio più soddisfacente nella sua vita e per individuare delle "basi sicure" a cui fare riferimento. Le faccio i miei migliori auguri per il percorso che inizierà.
Buongiorno, dalla descrizione sembra che suo padre renda l'ambiente famigliare estremamente tossico, nonostante questo la sua buona consapevolezza può aiutarla parzialmente a contenere i danni. Ci sono varie direzioni da poter prendere. La più indicata sarebbero sedute di terapia famigliare, ma suo padre dovrebbe essere disposto a farlo costruttivamente. Se questo non fosse possibile deve per forza concentrarsi su se stesso e sul suo percorso di separazione individuazione. Essendo questo bisogno arrivato troppo presto a causa dei comportamenti espulsivi e svalutanti di suo padre potrebbe essere una buona cosa per lei intraprendere un percorso di psicoterapia per non essere completamente da solo nell'affrontare questo passaggio.
Gentile utente, da quello che leggo la situazione è davvero incresciosa e fonte di sofferenze, come prima cosa non posso fare altro che invitarla ad intraprendere un percorso psicoterapeutico che la aiuti a trovare le strategie giuste per trovare soluzioni adeguate come anche a capire cosa attiva in lei il comportamento di suo padre, dato che ho notato che lei un po' lo giustifica. E' indubbiamente bello cercare di comprendere gli altri intorno a lei, è una bella dote, ma non al punto di imprigionare se stessi in una posizione di stallo che non ci fa andare avanti. In secondo luogo la invito a riflettere seriamente sulla possibilità di svincolarsi dal suo ambiente familiare, di andare a vivere da solo quindi per iniziare una volta per tutte un cammino verso la sua adultità.
Le faccio un grosso in bocca al lupo.
Dr.ssa Maria Sole Ricci
Le faccio un grosso in bocca al lupo.
Dr.ssa Maria Sole Ricci
Buongiorno, nella sua descrizione, verso la fine, lei cerca di comprendere i comportamenti di suo padre, si dà delle motivazioni, vuole trovare delle risposte. Questa disposizione le permette di essere critico ma non del tutto giudicante, dimostrando una certa flessibilità di pensiero. Sta riuscendo, nonostante le difficoltà, a mantenere uno spazio per l’altro e per il suo mondo, a rispettarlo, dando la possibilità ad un diverso punto di vista di esprimersi. Questa sua capacità rappresenta la condizione necessaria per un potenziale dialogo costruttivo, anche all’interno di un percorso psicoterapeutico che, senza dubbio, ha le potenzialità e gli strumenti per lavorare sulla relazione padre-figlio. Se ritenesse opportuno sono a disposizione sia online che presso il mio studio previo appuntamento in piattaforma.
Le ho risposto con un video che può trovare nella mia pagina youtube dal titolo " relazioni di vita e scuola relazionale di vita". Spero possa trarne beneficio.
Salve, instillare sensi di colpa negli altri per giustificare se stessi è sempre da biasimare e la invito a non prendere per oro colato le parole rivolte da suo padre, seppur comprendo quanto sia difficle. Il quadro che ci rappresenta è piuttosto difficile da gestire e le consiglio di parlarne con uno psicologo per analizzare con attenzione quanto accade in casa sua al fine di gestire il rapporto con suo padre in modo meno manipolatorio. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, grazie per averci contattato. Purtroppo non potrà cambiare la sua situazione famigliare ma può cambiare come lei vive e si fa assorbire dalle dinamiche in casa, e potrà farlo solo attraverso un percorso di psicoterapia che la supporti nell'accrescimento della sua autostima verso la propria autorealizzazione personale. Resto a disposizione, un caro saluto
Buongiorno,
ha fatto uno sforzo interessante a confrontarsi con una piattaforma di professionisti ma il suo desiderio di capirci qualcosa di più della situazione che sta vivendo e di stare in un rapporto più soddisfacente con le emozioni che prova nel contesto familiare va sostenuto, per esempio intraprendendo un percorso di terapia. Nella sintesi che ha dato dei suoi problemi la sua famiglia sembra occupare la maggior parte dei suoi investimenti affettivi. E possibile che, esplorando i suoi desideri di realizzazione, emergano alcuni interessi, prospettive, futuro di relazioni verso il quale affacciarsi. Lo sviluppo di questi contesti altri può aiutarla ad accettare alcuni limiti della sua situazione familiare e a trovare risorse per stare in modo nuovo in rapporto ad alcuni problemi di quel contesto specifico. Non esiste una soluzione ma in terapia il lavoro di pensare le emozioni che evocano alcuni rapporti aiuta a trovare delle direzioni interessanti verso le quali rivolgere i propri desideri e a vivere con maggior partecipazione i contesti di convivenza che si abitano.
ha fatto uno sforzo interessante a confrontarsi con una piattaforma di professionisti ma il suo desiderio di capirci qualcosa di più della situazione che sta vivendo e di stare in un rapporto più soddisfacente con le emozioni che prova nel contesto familiare va sostenuto, per esempio intraprendendo un percorso di terapia. Nella sintesi che ha dato dei suoi problemi la sua famiglia sembra occupare la maggior parte dei suoi investimenti affettivi. E possibile che, esplorando i suoi desideri di realizzazione, emergano alcuni interessi, prospettive, futuro di relazioni verso il quale affacciarsi. Lo sviluppo di questi contesti altri può aiutarla ad accettare alcuni limiti della sua situazione familiare e a trovare risorse per stare in modo nuovo in rapporto ad alcuni problemi di quel contesto specifico. Non esiste una soluzione ma in terapia il lavoro di pensare le emozioni che evocano alcuni rapporti aiuta a trovare delle direzioni interessanti verso le quali rivolgere i propri desideri e a vivere con maggior partecipazione i contesti di convivenza che si abitano.
Buongiorno, credo che sia davvero faticosa la relazione con suo padre. Sicuramente non ci saranno cattive intenzioni da parte sua, ma per come lei le ha descritte e le vive diviene nocivo per la percezione che ha di se stesso. Dovrebbe riuscire a crearsi una vita propria, indipendente da un nucleo familiare che le provoca dolore. Di positivo c'è l'immagine di questa donna che la tratta come fosse suo figlio e che le rimanda un valore che va al di là del legame di sangue. Cerchi un sostegno psicologico che la sorregga nel rapporto con la sua famiglia di origine e la aiuti a costruire un progetto futuro tutto suo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Mi dispiace molto sentire della situazione difficile che stai vivendo. La dinamica che descrivi con tuo padre sembra davvero complessa e dolorosa, e sicuramente sta influenzando molto il tuo benessere psicologico. Il comportamento di tuo padre, che ti insulta e ti fa sentire inadeguato, può avere un forte impatto sulla tua autostima, ed è comprensibile che tu ti senta confuso e stressato da questa situazione.
È importante riconoscere che le dinamiche familiari come quelle che descrivi non sono salutari per nessuno, soprattutto quando si basano su insulti e manipolazioni emotive. Il fatto che tuo padre ti faccia sentire responsabile della sua infelicità e dei suoi stress è un comportamento che può essere molto dannoso per te, soprattutto se ti fa sentire in colpa senza una base reale.
Se non puoi permetterti di andartene subito, una possibile soluzione a breve termine potrebbe essere cercare supporto psicologico per affrontare i tuoi sentimenti e migliorare la tua resilienza emotiva. Un professionista potrebbe aiutarti a comprendere meglio la situazione, a rafforzare la tua autostima e a trovare modi per gestire il rapporto con tuo padre. Inoltre, considera di esplorare eventuali soluzioni pratiche per indipendenza economica, anche se inizialmente può sembrare difficile.
La cosa più importante in questa situazione è il tuo benessere emotivo e psicologico. Se la situazione continua a danneggiarti, potrebbe essere necessario prendere in considerazione un cambiamento più drastico, come trovare un modo per vivere separato, anche se questo richiederà tempo e risorse. Riconoscere i segnali di un ambiente familiare tossico è il primo passo verso il recupero del tuo equilibrio.
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