Salve, mi presento. Il mio nome è Antonio e sono un ragazzo di 20 anni. Mi sono diplomato l'anno sco

21 risposte
Salve, mi presento. Il mio nome è Antonio e sono un ragazzo di 20 anni. Mi sono diplomato l'anno scorso e dopo il diploma ho passato praticamente un anno nel "limbo" senza sapere cosa farne della mia vita. Un anno passato a casa senza nessuna aspettativa sul futuro. Dopo questo periodo ho deciso di iscrivermi all'università ma solo ora mi rendo conto che quest'ultima non fa per me. Prima ne ero convinto, ora ho continuamente attacchi di panico, piango ininterrottamente e non riesco più a mangiare a causa della continua nausea. Non so come affrontare questo problema. Vi prego aiutatemi. Grazie mille.
Caro Antonio,
Può capitare di vivere con malessere alcuni dei passaggi più importanti, come quello tra la scuola superiore e l'eventuale università/lavoro successivi. L'ansia che stai provando è l'espressione più diretta di una direzione generale che stai prendendo ma che forse sta remando contro vere aspirazioni che fatichi a riconoscere o ad assecondare. Se gli attacchi di panico stanno diventando una spiacevole ricorrenza, è il caso di contattare uno psicoterapeuta, prima che si cronicizzino e la vita giorno dopo giorno finisca in pausa con tutte le code di malessere che questo comporta. Sarà un percorso nel quale ritrovare benessere e controllo e, forse cercare i possibili legami con una direzione che ad oggi ti viene difficile darti per il futuro. Un caro augurio di buona fortuna

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Caro ragazzo,
la scelta del corso di studi come è avvenuta? Quali criteri l'hanno guidata? La sensazione che si prova quando si vive un futuro incerto è frustrante e può causare stati di ansia ma si può superare rivedendo le scelte formative effettuate finora, riflettendo sulle possibilità occupazionali e riscoprendo le conoscenze e competenze acquisite finora. Tutto questo è necessario per fare la scelta più adatta a lei. Potrebbe partecipare ad un percorso individuale di orientamento (possibile anche online) e con pochi incontri definire obiettivi più concreti. Ci pensi. Non esiti a contattarmi per qualsiasi chiarimento. Un cordiale saluto
Buongiorno Antonio. Lei è ancora molto giovane e, alla sua età, è molto comune avere le idee poco chiare sul futuro: quello che diciamo noi, quello che dicono gli altri; quello che noi vogliamo, quello che gli altri si aspettano...né di qui, né di là, come lei sintetizza. Alla fine ha fatto una scelta e questa, nonostante sia stata per lei una scelta poco felice, l'ha condotta a un punto di sofferenza che può dire, se ascoltato, qualcosa di lei: che cosa l'ha spinta in questa direzione? perché l'università non fa per lei? E' un buon momento per iniziare una terapia che, oltre a trattare i sintomi da lei descritti, possa aiutarla a rimettersi in moto. SM
Buongiorno Antonio, le suggerisco di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla a gestire gli attacchi di panico e l’ansia, indagando inoltre i pianti interrotti. In qualche modo i sintomi che lei ha,mi pare la riportino all’esperienza di “limbo”vissuta l’anno scorso, quando non sapeva cosa fare, è da cui però è uscito.
Cordialmente Viola Vigani psicologa
Salve, credo che per lei sia importante fare un po' di chiarezza e cercare di trovare le risposte che cerca tramite la psicoterapia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno Antonio, lei è giovane e ha davanti tante prospettive e questo alle volte può confondere, sarebbe probabilmente importante per lei cercare di individuare quali sono i suoi obiettivi e le sue attitudini rispetto a ciò che invece può sentire come un dovere. Spesso, fare questo passaggio da soli, in giovane età, può risultare complicato quindi potrebbe eventualmente considerare di rivolgersi ad un professionista per lavorare sulla riduzione dei sintomi che lei presenta ma anche e soprattutto su ciò che li causa.
Buongiorno Antonio, la scelta che si è chiamati a fare alla sua età non è di certo facile e né libera da errori, soprattutto se questa viene vissuta come condizione necessaria al "diventare qualcuno" o "fare qualcosa della propria vita".
In quest'ottica la sintomatologia che riferisce è un chiaro segnale di quella che viene definita invalidazione: un piano che ci siamo prefissi non sta funzionando e non capiamo perché e come uscirne.
Un percorso psicologico può essere utile da un lato a limitare la sintomatologia per alleggerire la sua quotidianità e dall'altro per aiutarla a comprendere le e rielaborare questo momento di transizione.
dott. De Rosa Saccone
grazie di aver condiviso con noi la sua situazione. le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia anche di breve durata grazie ad un approccio di terapia breve e strategica. Per maggiori informazioni mi contatti. effettuo anche terapia online

Gentile Antonio,
da quanto asserisce sembrerebbe stia vivendo una la crisi esistenziale, caratterizzata da una disposizione interiore profondamente angosciosa e associata ad un senso di perdita di identità personale che sfocia, poi, in una mancanza di senso e di significato della propria vita. Ciò può avvenire a seguito di diverse cause. Come più volte mi trovo a ripetere ,l’ ansia è un campanello d’allarme di qualcosa di più profondo, che richiede di essere attenzionato.
Fare un percorso con uno psicologo, un lavoro di consapevolezza e conoscenza interiore, sul suo centro, dei suoi bisogni piu’ intimi e delle tante risorse che possiede, per riprendere la sua vita in mano,per il suo benessere .
Spero di essere riuscita a darle una prima lettura della sua problematica, da approfondire se lo riterrà opportuno.
Resto a disposizione per ogni chiarimento o confronto.
Un caro saluto Dr.ssa Mariagrazia Di Cello
Buongiorno. Sarebbe importante conoscere altri aspetti della sua vita, la sua famiglia, le sue aspettative rispetto al futuro, le relazioni amicali, per avere un quadro maggiormente dettagliato. Quindi, in base a quanto lei riporta, posso azzardare solo delle ipotesi. A 20 anni è abbastanza comune non essere sicuri di cosa fare nel futuro. La scelta di un corso di studi universitari, di un lavoro o di altro, alle volte non è così automatica. Inoltre, lei sta vivendo anche una fase delicata, relativa al raggiungimento dell'autonomia e dello svincolo. Lei, da giovane adulto, si trova dinanzi alcune scelte che probabilmente ha il timore (comprensibile) di affrontare. I livelli di ansia associati a questa incertezza, poi, non aiutano e potrebbero bloccarle la capacità di scelta. Tutti i sintomi che descrive possono rientrare nel quadro che le ho presentato. Forse è giunto il momento di intraprendere un percorso psicologico, volto a farle raggiungere quel livello di consapevolezza che attualmente, per varie ragioni, non ha ancora toccato. Molto probabilmente, una volta dissolti questi nodi che l'attanagliano, anche i sintomi di cui soffre potrebbero sparire del tutto. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti in merito. Cordialmente, dott. RC
Caro Antonio, credo che il pianto la nausea e gli attacchi di panico siano un segnale che comunica tanto rispetto al tuo vissuto emotivo per la scelta presa e, purtroppo, non è possibile controllare quello che sentiamo. Al contrario però è possibile accogliere le emozioni, comprenderle e decidere come utilizzarle. Sono disponibile se vorrai prendertene cura, un saluto
Buongiorno,

il momento della scelta del proprio futuro è un passaggio cruciale nella vita.

Capisco che non è facile ed è un passaggio a livello emotivo talmente intenso da spaventare. La paura, il panico e la difficoltà di pensare a come potrà essere il suo futuro sono sentimenti che deve arrivare a gestire, ad ascoltare affinché ascoltandosi possa trovare le risposte. Ritengo che attraverso un sostegno psicologico potrà tutto essere più chiaro ed i sintomi che adesso la sovrastano non avranno più motivo di essere.
A sua disposizione
Dott.ssa Monica D'Ettorre
Buon pomeriggio, se la sua richiesta è quella di capire come affrontare questo problema, io le consiglierei di prendere appuntamento con un professionista psicologo, qui sullo stesso sito di miodottore.it tramite video-consulto o dove preferisce. I periodi della vita in cui si conclude un ciclo e si inizia un altro, spesso possono portarci in crisi, con tutto ciò che ne consegue, in termini di dubbi, ansia per il timore di non scegliere la cosa giusta ecc...fino a sentirci in una trappola, molto spesso mentale. La cosa che posso dirle è che non è mai troppo tardi per uscire dalle nostre trappole, è utile fermarsi, fare il punto della situazione e comprendere con consapevolezza in quale direzione andare. Buona giornata!. Dott.ssa Chiara Pavia
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Salve,
dovrebbe porre i suoi dubbi in un setting protetto insieme allo psicologo che più le ispira fiducia.
Un saluto,
MMM
Buongiorno Antonio, gli attacchi di panico di cui parla sono comparsi in questo periodo che descrive o già in passato si è sentito attraversare da vissuti di questo genere? Il passaggio tra la fine delle superiori e l'inizio dell'università o del mondo lavorativo segnano appunto il confine tra l'essere adolescenti e diventare giovani adulti. Poiché si tratta di un processo, ci si potrebbe sentire catapultati in un mondo che non conosciamo, costretti ad affrontarlo con strumenti che ancora non abbiamo. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista, per fare il punto della situazione e valutare insieme un percorso psicologico. Buona giornata
Buongiorno Antonio,
a volte capita che la scelta dell'università venga meno guidata rispetto alla scelta delle scuole precedenti perchè si dà forse per scontato che, vista l'età, si sappia fare una scelta pur avendo meno informazioni, Questo processo ha in un certo senso radici culturali e non sempre è viene fatto in modo del tutto consapevole. Il mio consiglio è di contattare un professionista con il quale si può ritagliare del tempo per trovare i suoi punti di forza, quello su cui desidera investire e le aree in cui invece si sente meno forte.
Un caro saluto
Buongiorno, valuti effettivamente la possibilità di un percorso psicologico per meglio comprendere la situazione che sta vivendo.
Un caro saluto.
Gentile Antonio, mi spiace che stia affrontando tutto questo da solo.
Può succedere che la scelta formativa presa dopo un pò non si riveli quella sperata, ma ad ogni età, soprattutto alla sua così giovane e prospera, ci si può sempre rimettere in gioco. E' importante fermarsi ed ascoltarsi e se i pensieri fanno troppo rumore chiedere aiuto. Rimango a disposizione. Un saluto. Dott.ssa Giulia Bernardinello
Buongiorno Antonio,
mi dispiace molto per questa situazione così angosciosa e pesante che sta vivendo.
Il momento che segue la maturità è un periodo di transizione molto importante e stressante: ci sono grosse scelte da fare. Lavoro o università? E non sempre, anche quando viene fatta la scelta, dopo ci si sente soddisfatti e convinti. Da molti anni seguo i ragazzi nel periodo scolastico e poi in quello di transizione post maturità e ho osservato che è spesso una fase che può portare a provare forti sensazioni di ansia e angoscia.
Credo che potrebbe esserle molto utile contattare uno psicologo, che la possa ascoltare e che possa aiutarla anche in un processo di ascolto di se stesso e di orientamento universitario. A volte in un periodo come quello che sta vivendo lei, quello che serve è un sostegno, un appoggio, un momento tutto per sè in cui sentirsi accolti e in cui poter cercare di sbrogliare la matassa. Per poter ritrovare serenità ed energie per affrontare le nuove fasi della vita.
Se interessato, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale che le intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, dott. FDL
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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