Salve, mi è stata prescritta circa due mesi fa la Lyrica

19 risposte
Salve,
mi è stata prescritta circa due mesi fa la Lyrica per un dolore a un nervo del fianco destro.
Mi è stato detto di prenderla fino a scomparsa dei sintomi, allora io ho proseguito la cura fino a quando non ho finito la scatola.
Quindi finita la scatola ho finito anche la cura, questo qualche giorno fa.
Il problema è che adesso mi sento sempre un po’ nervoso, ho sbalzi d’umore e vengo colto da attacchi di ansia o panico per motivi anche stupidi e insensati.

È possibile che sia per via della sospensione improvvisa del farmaco? Se sì, in quanto tempo si calmano i sintomi?

Lo chiedo perchè mi è capitato di non essere costante con la cura, a volte ho dimenticato di prenderla per qualche giorno e mi sono sentito allo stesso modo.

Sono abbastanza preoccupato perchè sono un soggetto di per sè molto ansioso.

In attesa di riscontro, grazie mille.
Buongiorno,

Grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. La situazione che descrive è comprensibilmente fonte di preoccupazione e vorrei offrirle alcune informazioni e suggerimenti per gestire al meglio la situazione.

È importante sapere che la sospensione improvvisa di Lyrica può causare sintomi di astinenza, che potrebbero spiegare i suoi sbalzi d'umore, nervosismo e attacchi di ansia o panico.

Ecco alcuni punti importanti da considerare:

Sintomi di Astinenza: La sospensione improvvisa di Lyrica può causare sintomi di astinenza, tra cui ansia, irritabilità, insonnia, nausea, sudorazione e altri sintomi fisici e psicologici. È sempre consigliabile ridurre gradualmente il dosaggio sotto la supervisione di un medico per evitare o minimizzare questi effetti.

Durata dei Sintomi: La durata dei sintomi di astinenza varia da persona a persona. In genere, possono durare da pochi giorni a qualche settimana. Tuttavia, se i sintomi sono molto intensi o persistono per un periodo prolungato, è importante consultare un medico.

Consultazione Medica: Le suggerisco di contattare il suo medico il prima possibile per discutere dei suoi sintomi. Il medico potrebbe decidere di riprendere temporaneamente il farmaco a un dosaggio ridotto per poi ridurlo gradualmente, oppure potrebbe prescrivere un altro trattamento per gestire i sintomi di astinenza e l'ansia.

Gestione dell'Ansia: Nel frattempo, potrebbe trovare utile praticare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga per gestire l'ansia. L'attività fisica regolare può anche aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.

Supporto Psicologico: Considerare il supporto di un terapeuta potrebbe essere utile per affrontare l'ansia e gli sbalzi d'umore. Un percorso terapeutico può offrire strategie efficaci per gestire questi sintomi e migliorare la sua qualità di vita.

Se desidera un supporto psicologico per affrontare l'ansia e gli sbalzi d'umore, sono disponibile per aiutarla. Possiamo programmare incontri in base alle sue esigenze, anche attraverso sessioni online per garantire la massima flessibilità.

Non esiti a contattarmi per ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento. È importante che non affronti queste difficoltà da solo e che possa ricevere il supporto adeguato per ritrovare il benessere.

Cordiali saluti

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Gentile utente, mi dispiace tanto per ciò che ha raccontato, immagino che le crei tanta preoccupazione. Da psicologo, non posso darle indicazioni sui farmaci, le consiglio di chiedere al medico che le ha prescritto la cura. È utile approfondire la tematica dell'ansia, la quale potrebbe essere la causa del suo non riuscire ad essere serena-o.
Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per esplorare ciò che le ho appena detto.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattare premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Salve, ritengo utile esporre la questione al medico che ha prescritto i farmaci, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno.
E' importante chiedersi, come fa lei, come ci si deve comportare anche nell'uso di farmaci.
Resta che in Italia lo psicologo non ha alcuna abilitazione a prescrivere e comunque a trattare di farmaci; lo psicologo non è un medico.
Nella fase in cui lei sembra trovarsi, ritengo utile rivolgersi ad un medico per avere le risposte che cerca.
Salve, ha fatto bene ad interrogarsi su un possibile legame tra la sospensione del farmaco e i sintomi che descrive. Come evidenziato sul bugiardino di Lyrica, l'interruzione non graduale potrebbe generare effetti da sospensione: le consiglio di rivolgersi al suo medico che le saprà dare tutte le informazioni necessarie a riguardo. Al di là di questo, di cui come psicologa non ho le competenze per approfondire, mi permetto di suggerirle di valutare un possibile consulto psicologico per aiutarla a comprendere e gestire gli stati ansiosi che la accopagnano, da quanto mi pare di capire, anche in altre situazioni di vita. Per qualsiasi informazione mi può contattare! Un cordiale saluto, Dott.ssa Mini
Gentile Utente, come già consigliato precedentemente, le consiglio di parlarne con il suo medico curante, in quanto l’aspetto farmacologico è di competenza medica. Inoltre ma non per ultimo, sarebbe importante provare a pensare ad una consulenza psicologica. Questo per fare chiarezza dentro di lei, in quanto il corpo attraverso l’emozioni e gli stati d’animo, quindi le nostre sensazioni, riflette come stiamo dentro di noi. Cosi da ritrovare la sia serenità.

Cordialità
Dott. Maurizio Di Benedetto
Buonasera, dovrebbe rivolgere la domanda a chi le ha prescritto il farmaco. Le sospensioni repentine possono causare diversi effetti. È comunque utile affiancare una psicoterapia alla terapia farmacologica.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buona sera gentile utente, le consiglio di rivolgersi allo specialista che le ha prescritto il farmaco.
Essendo un soggetto molto ansioso, si dia la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia per gestire anche i piccoli inconvenienti della vita, dedicando del tempo a se stesso ne avrà solo da guadagnare. Resto a disposizione per qualsiasi domanda, sono disponibile anche per terapie online. Un cordiale saluto, dott.ssa Cristina Sinno
Buongiorno,

Le consiglio di consultare il medico che le aveva prescritto il farmaco Lyrica in modo da verifica la corretta somministrazione dal punto di vista della posologia al fine della la conclusione del ciclo di utilizzo per attenuare effetti di rimbalzo. Allo stesso tempo, consiglio una terapia psicologica per la gestione dell'ansia e di eventuali attacchi di panico.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto da Dott.ssa Federica Zunino
Gentilissimo utente, è importante considerare che l'ansia e i sintomi che stai sperimentando potrebbero essere correlati non solo alla sospensione improvvisa del farmaco Lyrica, ma anche a una serie di fattori e dinamiche relazionali che possono influenzare il tuo benessere psicologico.
La tua esperienza di non essere costante con la cura potrebbe aver contribuito a creare una sorta di instabilità nel tuo equilibrio psicologico, rendendoti più vulnerabile agli attacchi di ansia e panico. Inoltre, il fatto di essere un soggetto già ansioso potrebbe renderti più sensibile ai cambiamenti nel tuo stato emotivo.
È importante comunicare con il tuo medico e discutere dei sintomi che stai sperimentando dopo la sospensione del farmaco. Potrebbe essere necessario valutare la possibilità di riprendere la cura o di trovare alternative per gestire i tuoi sintomi ansiosi in modo efficace.
In generale, i sintomi di ansia e panico dovrebbero gradualmente diminuire nel tempo dopo la sospensione del farmaco, ma è importante monitorare attentamente il tuo stato emotivo e chiedere supporto professionale se necessario. Inoltre, potrebbe essere utile esplorare le dinamiche relazionali e i fattori psicologici che possono contribuire ai tuoi sintomi per favorire un benessere psicologico più sostenibile nel lungo termine. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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Buongiorno Gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto che potrà tornare utile a diverse persone. In Italia lo psicologo non può dare indicazioni riguardanti l'assunzione di farmaci, sebbene sia auspicabile una conoscenza degli effetti che possano avere sulla psiche, per cui per questioni legate ai farmaci il consiglio è di rivolgersi un medico (ancor meglio psichiatra). Per ciò che riguarda la Lyrica, ma anche altri farmaci la sospensione o interruzioni possono dare origine ai sintomi che descrive. Come psicologi il supporto che possiamo dare è proprio quello dedicato alla gestione dei sintomi di natura psichica, attraverso un'analisi della natura del sintomo uno specialista di riferimento può offrirle gli strumenti più opportuni.
Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Salve,
Mi dispiace sapere che stai attraversando questo periodo difficile. Da quello che descrivi, sembra possibile che i tuoi sintomi attuali possano essere legati alla sospensione improvvisa della Lyrica (pregabalin). La Lyrica è un farmaco che viene utilizzato per trattare dolore neuropatico, ansia generalizzata e altre condizioni. Può avere effetti collaterali e la sospensione improvvisa può provocare una serie di sintomi tra cui ansia, irritabilità, sbalzi d’umore, insonnia, nausea e altri disturbi. Gli effetti che stai descrivendo, come nervosismo, attacchi di ansia o panico, possono essere correlati a questo.
Come altri miei colleghi, mi sento di consigliarti di rivolgerti al medico che ti ha prescritto il farmaco e confrontarti con lui sulla migliore procedura da seguire. Nel frattempo potrei consigliarti di provare delle tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione e lo yoga e tenere un diario dei sintomi per monitorare l’evolversi della tua situazione.
Ti auguro una buona giornata,
Dottoressa Agne Rumi
Gentile utente di mio dottore,

parli di questi aspetti relativi al farmaco al medico prescrivente, è la figura più idonea ad accogliere ed orientare la sua richiesta.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve,

La sospensione improvvisa di Lyrica potrebbe causare sintomi di astinenza, come nervosismo, sbalzi d'umore, attacchi di ansia o panico. È importante sottolineare che ogni persona può reagire in modo diverso alla sospensione di un farmaco. I sintomi di astinenza di solito durano per alcuni giorni o settimane, ma possono variare da individuo a individuo.

È possibile che la discontinuità nell'assunzione del farmaco in passato abbia causato sintomi simili. Tuttavia, è sempre consigliabile seguire le indicazioni del medico e prendere la medicina come prescritto per ottenere i migliori risultati.

Se i sintomi persistono o peggiorano nel tempo, è importante consultare il medico che ha prescritto la Lyrica per una valutazione più approfondita. Un professionista esperto sarà in grado di valutare la situazione specifica e fornire ulteriori consigli e supporto.

Rimango a disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti.

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno, importante è chiedersi, come fa lei, come ci si deve comportare anche nell'uso di farmaci. In Italia però lo psicologo non ha alcuna abilitazione a prescrivere e trattare di farmaci; lo psicologo non è un medico. Nella fase in cui lei sembra trovarsi, ritengo utile rivolgersi ad un medico prescrittore per avere le risposte che cerca. Le consiglio anche di intraprendere un percorso con un terapeuta per gestire l’ansia che potrebbe essere alla base della sua sintomatologia.
Cordiali saluti dr.ssa Versari Debora.
Buongiorno, provi a chiedere un consulto al medico che le ha prescritto i farmaci. Se tuttavia lei si ritiene una persona ansiosa le consiglio un percorso di sostegno psicologico. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Gentile utente, molto probabilmente interrompere il farmaco senza una graduale diminuzione comporta sintomi di astinenza tra cui nervosismo, ansia e attacchi di panico, ma sarebbe consigliabile parlarne con il proprio medico. Inoltre bisogna tener conto anche il suo stato psicofisico e se lei possa soffrire d'ansia generalizzata o non a prescindere dalla sospensione del farmaco. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
Buongiorno, Grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza.
La sua preoccupazione è comprensibile, la sospensione del farmaco può averle causato sintomi di astinenza, con conseguenti sbalzi d'umore, nervosismo e ansia.
Le suggerisco di parlarne con il medico che le ha prescritto la cura.

Cordialmente
Dott.ssa Pisani Alessia
La sua preoccupazione è comprensibile; le suggerisco di consultare il medico che le ha prescritto il farmaco o di richiedere una consulenza psichiatrica così da esporre le sue preoccupazioni al professionista più idoneo a risponderle. Se il medico dovesse escludere che la sintomatologia descritta sia legata alla sospensione del farmaco, le consiglio di cercare uno spazio di ascolto in cui approfondire la natura della sua ansia e lavorare verso una maggiore serenità.
Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Romagnano

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