Salve, mi è stata diagnosticata 3 anni fa un artrite reumatoide sieronegativa bilaterale ( infiammaz
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Salve, mi è stata diagnosticata 3 anni fa un artrite reumatoide sieronegativa bilaterale ( infiammazione alle seconde dita dei piedi ds e sx) ho sempre avuto e continuo ad avere i valori negativi di tutti gli esami del sangue riguardanti le immunità e le infiammazioni, sono in cura con la salazopirina ed a parte alcuni periodi diciamo che non ho grosse problematiche. Ho sentito vari reumatologi e concordano tutti con la diagnosi di artrite sieronegativa ma a distanza di tempo ho il dubbio che sia veramente artrite o un infiammazione fine a se stessa. Volevo sapere se ci sono esami particolari, come ad esempio una ricerca nel DNA per sapere con certezza che la diagnosi sia corretta e non fare a vita una cura che magari non dovrei fare.... Grazie infinite
Buongiorno,
Nell' ambito della ricerca sono state riscontrate alcune mutazioni genetiche che predispongono allo sviluppo dell' artrite reumatoide, in particolare l'aplotipo HLA-DRB1. Nella pratica clinica questo esame non viene prescritto perché
- può essere presente anche in pazienti sani
- può essere negativo e il paziente essere malato.
Quello che guida il medico nel porre la diagnosi è la clinica (la presenza di segni o sintomi di malattia all esame obiettivo, agli esami del sangue e/o negli esami strumentali come ecografia e radiografia).
Se sta bene da tempo e ha dei dubbi ne riparli con il suo reumatologo che valuterà se è opportuno o meno provare a ridurre i farmaci.
Un saluto,
Francesca
Nell' ambito della ricerca sono state riscontrate alcune mutazioni genetiche che predispongono allo sviluppo dell' artrite reumatoide, in particolare l'aplotipo HLA-DRB1. Nella pratica clinica questo esame non viene prescritto perché
- può essere presente anche in pazienti sani
- può essere negativo e il paziente essere malato.
Quello che guida il medico nel porre la diagnosi è la clinica (la presenza di segni o sintomi di malattia all esame obiettivo, agli esami del sangue e/o negli esami strumentali come ecografia e radiografia).
Se sta bene da tempo e ha dei dubbi ne riparli con il suo reumatologo che valuterà se è opportuno o meno provare a ridurre i farmaci.
Un saluto,
Francesca
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Salve,Capisco i tuoi dubbi, soprattutto considerando che gli esami del sangue relativi a immunità e infiammazioni sono negativi. L'artrite reumatoide sieronegativa è una condizione in cui i marcatori classici di autoimmunità (come il fattore reumatoide e gli anticorpi anti-CCP) non risultano elevati, ma questo non esclude necessariamente la diagnosi.Ci sono alcuni approcci che potresti considerare per ottenere una maggiore certezza sulla diagnosi:
Imaging avanzato: Una risonanza magnetica (RM) o un'ecografia muscoloscheletrica possono rivelare segni di infiammazione o danni articolari che potrebbero non essere evidenti con altri test.
Test genetici: Anche se non esiste un test genetico che possa confermare con certezza l'artrite reumatoide, alcuni geni (come HLA-DRB1) sono associati a un rischio maggiore di sviluppare malattie autoimmuni, inclusa l'artrite reumatoide. Tuttavia, l'assenza di questi geni non esclude la malattia.
Valutazione del liquido sinoviale: Un prelievo del liquido dalle articolazioni colpite potrebbe aiutare a valutare la presenza di infiammazione e fornire ulteriori indizi sulla natura della condizione.
Esame dei livelli di proteina C-reattiva (PCR) ultrasensibile e VES: Anche se questi sono test comuni per rilevare infiammazione, una versione ultrasensibile della PCR potrebbe individuare infiammazioni a livelli molto bassi.
Se hai il dubbio che si tratti solo di un'infiammazione localizzata e non di artrite, sarebbe opportuno parlare con il tuo reumatologo per esplorare ulteriori test o una possibile riduzione della terapia, sempre sotto controllo medico.Hai già eseguito qualcuno di questi esami o ne hai parlato con uno dei tuoi specialisti? parlane con un bravo reumatologo. Buonaserata !
Imaging avanzato: Una risonanza magnetica (RM) o un'ecografia muscoloscheletrica possono rivelare segni di infiammazione o danni articolari che potrebbero non essere evidenti con altri test.
Test genetici: Anche se non esiste un test genetico che possa confermare con certezza l'artrite reumatoide, alcuni geni (come HLA-DRB1) sono associati a un rischio maggiore di sviluppare malattie autoimmuni, inclusa l'artrite reumatoide. Tuttavia, l'assenza di questi geni non esclude la malattia.
Valutazione del liquido sinoviale: Un prelievo del liquido dalle articolazioni colpite potrebbe aiutare a valutare la presenza di infiammazione e fornire ulteriori indizi sulla natura della condizione.
Esame dei livelli di proteina C-reattiva (PCR) ultrasensibile e VES: Anche se questi sono test comuni per rilevare infiammazione, una versione ultrasensibile della PCR potrebbe individuare infiammazioni a livelli molto bassi.
Se hai il dubbio che si tratti solo di un'infiammazione localizzata e non di artrite, sarebbe opportuno parlare con il tuo reumatologo per esplorare ulteriori test o una possibile riduzione della terapia, sempre sotto controllo medico.Hai già eseguito qualcuno di questi esami o ne hai parlato con uno dei tuoi specialisti? parlane con un bravo reumatologo. Buonaserata !
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