Salve mi chiamo Roberto e ho 61 anni, tre anni fa a settembre mi sono sottoposto a intervento turp p
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Salve mi chiamo Roberto e ho 61 anni, tre anni fa a settembre mi sono sottoposto a intervento turp per iperplasia prostatica benigna. Per una frequenza molto alta di necessità ad urinare,sia diurna che notturna. Un mese dopo l'intervento sono stato visitato, e di seguito allego la relazione: CONTROLLO POST OPERATORIO 3
RESEZIONE ENDOSCOPICA DELLA PROSTATA + CERVICOTOMIA
lamelta pollachiuria diurna e notturna con stranguria
Mitto lento
EO Tentativo di posizionamento di catetere vescicale autolubriricato per valutare eventuare stenosi uretrare (precedentemente divulsa), uroflussometria: ottima Q max 26 ml/sec con circa 30 cc di residuo post minzionale. Il catetere si è bloccato, a dire della specialista perchè la cicatrice non si era ancora "sgonfiata" giustificando la ragione dell'ostruzione all'uscita delle urine. Nonostante siano passati quasi tre anni ormai tutto è rimasto come prima, anzi credo che l'intervento abbia peggiorato la situazione. Durante l'intervento quello che sembrava una prostata ingrossata in effetti non lo era, tanto che c'è stata una veloce pulizia in un solo settore, infatti riesco a eiaculare normalmente con la fuoriuscita dello sperma come prima dell'intervento. Non riesco però ad avere quella pressione sia all'atto dell'evacuazione dell'urina che della eiaculazione. A volte risulta doloroso l'atto della minzione pre e durante, e così pure della fuoriuscita dello sperma, che risulta lenta. Continuo ad andare almeno tre volte la notte in bagno e non conto più quelle volte durante il giorno. Non sono più andato a visita, anche perchè dopo 3 mesi il medico che ha sostituito la collega, mi ha detto di fare una ginnastica pelvica, ma anche questa con risultato nullo. Cosa mi consigliate di fare?
RESEZIONE ENDOSCOPICA DELLA PROSTATA + CERVICOTOMIA
lamelta pollachiuria diurna e notturna con stranguria
Mitto lento
EO Tentativo di posizionamento di catetere vescicale autolubriricato per valutare eventuare stenosi uretrare (precedentemente divulsa), uroflussometria: ottima Q max 26 ml/sec con circa 30 cc di residuo post minzionale. Il catetere si è bloccato, a dire della specialista perchè la cicatrice non si era ancora "sgonfiata" giustificando la ragione dell'ostruzione all'uscita delle urine. Nonostante siano passati quasi tre anni ormai tutto è rimasto come prima, anzi credo che l'intervento abbia peggiorato la situazione. Durante l'intervento quello che sembrava una prostata ingrossata in effetti non lo era, tanto che c'è stata una veloce pulizia in un solo settore, infatti riesco a eiaculare normalmente con la fuoriuscita dello sperma come prima dell'intervento. Non riesco però ad avere quella pressione sia all'atto dell'evacuazione dell'urina che della eiaculazione. A volte risulta doloroso l'atto della minzione pre e durante, e così pure della fuoriuscita dello sperma, che risulta lenta. Continuo ad andare almeno tre volte la notte in bagno e non conto più quelle volte durante il giorno. Non sono più andato a visita, anche perchè dopo 3 mesi il medico che ha sostituito la collega, mi ha detto di fare una ginnastica pelvica, ma anche questa con risultato nullo. Cosa mi consigliate di fare?
Sarebbe utile considerare in modo completo la documentazione per capire che intervento è stato fatto e decidere quali esami eseguire.
Una cistografia retrograda e minzionale e/o una uretrocistoscopia potrebbero essere necessarie per valutare la situazione attuale e trovare una soluzione ai suoi disturbi
Saluti
Una cistografia retrograda e minzionale e/o una uretrocistoscopia potrebbero essere necessarie per valutare la situazione attuale e trovare una soluzione ai suoi disturbi
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I disturbi da lei riferiti meriterebbero una valutazione approfondita mediante uretrocisctoscopia o uretrocistografia per escludere stenosi post-operatorie. Cordiali ssluti
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