Salve mi chiamo Roberta ho 22 e sono una studentessa di economia e management delle imprese internaz

17 risposte
Salve mi chiamo Roberta ho 22 e sono una studentessa di economia e management delle imprese internazionali.
Sono alla fine del mio percorso universitario mi manca solo 1 esame alla laurea.
Perché sono qui ?
E 1 anno che ho un problema non riesco a parlare come ho sempre fatto la mia voce cambia, a ho la voce rauca ,chiusa , voce nasale , e le persone non capiscono , ultimamente mi capita spesso quando sono con persone estranee al mio nucleo familiare , quando sono nervosa , quando sono in ansia quando avverto emozioni di qualsiasi tipo , sento che non respiro bene , mi si appanna la vista a volte e inizia a irrigidirsi tutta la mascella , la lingua sta incollata al palato e non riesco nemmeno a sorridere , ho gli occhi spenti tristi , la mattina quando mi alzo sto bene parlo in modo corretto, quando mangio ho paura di ingoiare perché ho paura che mi possa affogare ,mi vergogno e non guardo negli occhi le persone . .
In questo anno ho fatto visite di ogni tipo , dal neurologo , a tac , risonanze , otorino , dentista.. tutti hanno detto che è qualcosa di tipo ansioso .
Sono stata da ben 5 psicologi ma nessuno mi ha aiutata davvero , io ora mi chiedo esiste una soluzione ? Duratura ed efficace ? Tutti i dottori con cui io mi relazione mi dicono ch non si sono mai trovati una situazione del genere e ''provano vari tentativi''
Il problema si presenta in continuazione ed è diventato un un malessere , ho imparato a conviverci , ad esempio per parlare a telefono ho capito che se sto distesa con la pancia all'aria ho la sicurezza che parlo bene e riesco a parlare .. mi sento rilassata in quella posizione e cerco sempre di sdraiarmi . .
Ho iniziato a praticare yoga e
Leggere .. ho fatto di tutto .
Per me ogni giorno è diventato un incubo , non sono più felice , mi vergogno ,sto male ogni giorno , ci sono stati momenti in cui credevo di aver superato questa cosa ero ritornata alla normalità , ma alla fine questo a casa mia, non avendo più una vita sociale , a casa mia non essendo giudicata , all'inizio in tanti credevano che era una cosa che io facevo apposta e potevo controllarla anche io stessa credevo fosse così , vedrai ti sblocchi da sola .. e ogni tanto ci sono riuscita ma questo problema ritorna sempre , e allora ora dop 1 anno i io non ho più la forza ho bisogno di aiuto perché .. quello che non capisce nessuno e quello che mi fa stare male? Sapete cos'è ?
Che non riesco a farmi capire , vorrei urlare e non ho voce , vorrei dire non c'è la faccio più ogni giorno è un incubo ma nulla la voce non esce uno come fa a farsi capire se non si parla ? Scrivo infatti , ma non puoi relazionarti a tutti così è indispensabili parlare , comunicare .. e quindi eccomi qui .. questa sono io .
In ogni caso , io credo che questo deriva da tante piccole cose somatizzate da quando ero piccola fino ad oggi , la pandemia ci ha resi tutti magicamente più fragili, ci ha isolati e resi più vulnerabili che mai togliendo le distrazioni che noi esseri umani abbiamo , invece questo virus ci ha costretti a chiuderci in quattro mura e ci ha messo di fronte a tutte le nostre paure , ed eccomi qui .. questa sono io e questa è la mia paura .. voglio tornare ad essere quella di sempre ne ho bisogno per me , e per le persone che mi vogliono bene .
Ora sto facndo un percorso di EMDR , perchè mi hanno consigliato di provrlo, poichè mi hanno dtto che possono essere stati dei piccoli traumi , che mi hanno segnata effetivamente esiste qualcosa di questo tipo che sento possa aver segnato il mio percorso di vita e portatat fino a qui .
Prendo su prescrizione medica da uno psichiatra Samyr400 1 capsla al dì .
Vi ringrazio per l'attenzione .
Salve, sicuramente quello che ha scritto rispecchia la situazione di molte persone nel momento storico che stiamo vivendo. Credo sia una bella e intensa condivisione. Per il suo caso specifico le consiglio di non darsi per vinta ma di continuare a trovare delle soluzioni rivolgendosi agli specialisti. L'unico dubbio che ho è che il samyr sia troppo "leggero" come farmaco ma naturalmente il collega avrà fatto le opportune considerazioni del caso.

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Salve. Mi sembra una condizione di ansia somatizzata dovuta a una difficoltà a vivere ed esprimere le emozioni, in particolare la rabbia. Mi occupo di psicoterapia corporea di tipo bioenergetico con una integrazione con la terapia miofunzionale posturologica, che è una terapia riabilitativa deglutitoria. In casi come il suo l'associazione del lavoro psicofisico finalizzato a sciogliere le tensioni muscolari integrato col vissuto psicoemotivo e la possibilità di esprimerlo nel rispetto dei propri limiti, senza forzature, aiuta molto. Se volesse vedere il mio profilo sul sito e ritenere che il mio lavoro la possa aiutare può contattarmi in privato. Distinti saluti
Salve, per quanto riguarda l'utilizzo dei farmaci si confronti con il suo medico di fiducia. Inoltre, potrebbe iniziare un percorso psicologico per comprendere meglio la situazione.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve dalla suo nota emerge che una serie di specialisti hanno escluso una componente di tipo organica. Assodato questo elemento l'attenzione va spostata sulle componenti di tipo psicologico. E' abbastanza importante notare che "Sono stata da ben 5 psicologi ma ..." in un tempo molto breve. Purtroppo se da una parte la letteratura scientifica dimostra che le psicoterapie hanno un effetto sul disagio dall'altra non si hanno indicazioni precise in merito ai tempi con cui questi effetti si sviluppano. Pertanto il cambiamento così veloce di tanti specialisti apre la strada verso molte possibilità. In ogni caso valuti l'opportunità di un lavoro di tipo psicologico e l'idea che non è possibile stabilire un tempo entro il quale si ottengono i risultati che lei desidera. In merito a questi risultati la situazione è abbastanza complessa e diversa da quella che lei sembra descrivere nella sua nota. Il cambiamento inteso come remissione dei sintomi è una conseguenza del processo di conoscenza delle sue dinamiche e dei suoi desideri connesso alla conoscenza delle sue modalità difensive. Pertanto occorre tempo e lavoro, di solito non moltissimo ma non è possibile prevedere quanto tempo serve per questo processo. Un cordale saluto
Buongiorno, mi dispiace molto che stia attraversando un periodo così difficile, che, avendo escluso cause organiche, è riconducibile a una sofferenza di natura psicologica. Purtroppo, come spesso accade quando stiamo male, speriamo in una rapida risoluzione. Ma il percorso di ristrutturazione emotiva ha tempi imprevedibili, e quasi mai brevissimi, come vorremmo. E' importante che riesca a costruire una relazione terapeutica solida, nella quale sentirsi sicura, così da avere il tempo di esplorare le sue emozioni e paure e affrontare positivamente i cambiamenti ai quali andrà incontro. Un cordiale saluto Dott.ssa Federica Casciotti
Gent.ma, escluse cause organiche, il disagio che lamenta sembrerebbe suggestivo di un disturbo da sintomi somatici riconducibile a stati ansioso-depressivi. Potrebbe trovare giovamento da un trattamento psicoterapeutico, cosa che richiede però tempo. SG
Buonasera, il momento che stiamo vivendo è molto particolare, sicuramente gli adolescenti e i ragazzi della sua età stanno vivendo questa pandemia in modo molto traumatico. Le paure e le insicurezze sono aumentate creando vari problemi, lei sta somatizzando così il suo malessere, avendo a parlare in publico. Cmq mi sembra che lei sta mettendo in atto i comportamenti giusti, ha fatto una visita da uno psichiatra e segua la terapia prescritta. Inoltre sta facendo una psicoterapia EMDR, penso che vada proprio bene nel suo caso elabori i traumi che le hanno procurato i suoi sintomi, vedrà che con questa terapia risolverà il suo problema. Abbia fiducia nel suo terapeuta per risolvere il suo problema, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve vedrà che con la terapia E.M.D.R. riuscirà a risolvere le sue problematiche. La utizzo oramai da diversi anni con ottimi risultati.
Dott.ssa Milvia Verginelli
Gentile Roberta, il suo messaggio è ricco di molti elementi che andrebbero affrontati uno alla volta, dando spazio e tempo. Sembra che lei riconosca che il suo problema arrivi da lontano: dice, infatti, "che sono tante piccole cose somatizzate da quando è piccola sino ad oggi". Del suo racconto mi colpisce che in un anno ha visto 5 psicologi. Quanto tempo ha concesso ad ogni percorso prima di stabilirne l'inefficacia? Ogni sintomo rappresenta un punto di rottura, con quello che si era prima, quando arriva e quando il sintomo si modifica non ci lascia come ci ha trovato. Questo è la potenza dell' inconscio e da l'occasione di prendere nuove direzioni se siamo disponibili a riconoscere che i sintomi ci appartengono e hanno una dignità.
Un caro augurio.
Daniela Bianchi
Buon giorno Roberta. I sintomi che descrive fanno sicuramente parte di una sindrome ansiosa. In situazioni di ansia eccessiva e patologica o di stress eccessivo, si attiva uno stato neurofisiologico di iper attivazione che può portare a numerosi sintomi tra i quali quelli che descrive, che per altro non sono affatto rari. Si tratta di problemi assolutamente risolvibili. In poche sedute può imparare innanzitutto a regolare l'emozione, in questo caso la paura per ridurre il sintomo e parlare con tranquillità. Successivamente è necessario un lavoro più approfondito per individuare le cause della iper attivazione. Pur non essendo presenti pericoli reali, spesso la mente reagisce o iper reagisce a pericoli che sono percepiti. Questi pericoli devono essere individuati dentro la mente di ogni singola persona. Non lasci che la sindrome ansiosa si cronicizzi. Un anno di sofferenza è già molto. Affronti il problema. E' assolutamente e completamente risolvibile. Buona giornata. Dr. Bruno Ramondetti
Gentile Roberta, grazie per aver descritto in maniera approfondita la sua situazione. I sintomi da lei descritti sembrano riconducibili ad una sindrome ansiosa, lei stessa ha spiegato che probabilmente è l’esito di tante esperienze accumulate nella sua vita, la situazione attuale ha accentuato il disagio e l’isolamento, determinando una maggior sofferenza. Abbia fiducia nella psicoterapia che sta affrontando attualmente, e se persistono dubbi o timori ne parli direttamente con il suo psicoterapeuta. Sono sicura che questa situazione si possa risolvere, c’è bisogno di un lavoro che vada in profondità e che rintracci i significati della voce e del silenzio. Un caro saluto Dott.ssa Paola Trombini
Cara utente, mi spiace per il suo disagio. Mi colpisce che parla di 5 psicologi diversi che non l'hanno aiutata, ma sono tanti, in quanto tempo li ha cambiati e perché? Sarebbe per lei fondamentale affidarsi ad un professionista e fare un percorso costante e profondo, solo così potrà avere le risposte che cerca. Cambiando e ricominciando nessuno può davvero aiutarla.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Federica Leonardi
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica. Cordiali saluti
Cara ragazza,
Mi spiace molto per il disagio che esprime, ma la cosa più importante che potesse fare é affidarsi a degli specialisti e questo mi pare di capire lo abbia già fatto. Continui con il percorso intrapreso anche se potrebbe sembrarle doloroso e soprattutto lungo vedrà che con il tempo portare riprendere in mano la propria vita e tornare a star bene.
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Cara Roberta, non c'è cosa peggiore di sentirsi intrappolata dai priori sintomi. Purtroppo, o per fortuna, non è l'unica e di certo molte persone perseverando riescono a trovare la propria via di uscita. Continui il suo percorso con fiducia e pazienza e vedrà che qualcosa cambierà. Volga l'occasione per conoscere il suo animo e se un giorno volesse provare può contattare chi si occupa di bioenergetica. Gli psicoterapeuti con questa specializzazione potrebbero fare al caso suo. Agiscono sul corpo con esercizi specifici, favorendo l espressione di emozioni incistate nel corpo. Legga Lowen, troverà spunti interessanti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Roberta, dal suo scritto emerge la grande sofferenza che sta provando. Ha descritto il suo pellegrinaggio alla ricerca di una soluzione con tanti particolari e ciò che mi arriva dalla lettura del suo scritto è la sensazione di fretta. Comprendo il desiderio di arrivare presto ad una soluzione ma i tempi di elaborazione psicologica sono sempre diversi. Con piacere leggo che ha intrapreso una terapia Emdr, mi permetto di suggerirle di rimanere in terapia e di dedicarsi del tempo per la comprensione e successiva risoluzione del suo disagio.
Le auguro di stare meglio presto. Rosaria Bucca
Cara Roberta, dalla tua descrizione traspare tanta sofferenza e angoscia per qualcosa che non riesce a gestire ma da cui si sente gestita. Attraversare un anno con difficoltà di questo tipo deve essere avvilente e immagino sia preoccupata per il futuro al termine degli studi. I sintomi che manifesta sembrano manifestare un disagio profondo che mi esprime nel corpo. Il processo di guarigione sarà lungo perchè lungo sarà il percorso per capirsi meglio. Visto che ha già avviato una psicoterapia la invito a valutare come si trova e a capire se crede possa fare al caso suo. In caso contrario la invito a consultare uno psicoanalista

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