Salve mi chiamo pietro e soffro di ansia sociale a tratti dissociativi da 3 anni avevo dei momenti i

19 risposte
Salve mi chiamo pietro e soffro di ansia sociale a tratti dissociativi da 3 anni avevo dei momenti in cui vedevo irreale ma era una cosa leggera e che poi passava dopo pochi minuti,nove mesi fa mi feci una canna e da lì ho cominciato ad avere strane sensazioni molto più forti di quelle che ho provato anni fa,tutto ora mi sento il corpo anestetizzato,ho perso la memoria,non ho più emozioni e vedo tutto strano irreale con colori spenti, anche il mio corpo lo vedo strano e persino quando mi muovo lo faccio in automatico mi sento come se non esisto i miei ricordi e pensieri è come se non mi appartengono mi sembra di sognare ogni giorno inoltre quando tocco una cosa non la sento,non sento il peso del mio corpo e nemmeno i profumi li sento diversi come se fossero spenti, sapete dirmi cosa mi sta succedendo? Premetto che già sono in cura da uno psichiatra e psicologo ma ancora sto malissimo purtroppo
Salve Pietro, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto ciò possa essere impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in alto punto ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Gentile Pietro, purtroppo è difficile darle una risposta alla luce di queste sole informazioni, sarebbe necessario approfondire quanto racconta in un colloquio. Da questo punto di vista sta compiendo i passi giusti, il suo psicologo e lo psichiatra potranno risponderle con cognizione a queste domande avendo chiarezza circa la sua storia clinica e di vita. In linea di massima comunque, ciò che racconta sembrano sintomi dissociativi, che forse la canna che ha fumato potrebbe aver riattivato, e che potrebbero essere connessi ad episodi pregressi ancora non digeriti dalla sua mente. Nulla che il percorso che ha già intrapreso non possa aiutarla a risolvere. Un caro saluto
Buongiorno Pietro, comprendo e mi dispiace molto per il disagio che sta sperimentando.
Da quanto tempo ha cominciato la cura psicologica e psichiatrica? A volte sono necessarie alcune sedute per arginare la sintomatologia.
Per quanto riguarda l'episodio di consumo di cannabis, il THC (essendo una sostanza psicotropa), può sicuramente andare a scatenare un aggravarsi della sintomatologia di depersonalizzazione/derealizzazione.
Sarebbe necessario andare ad indagare profondamente l'esordio e il decorso della sintomatologia per comprenderne i significati e decidere così il percorso più adeguato alla sua situazione.
Resto a disposizione sia online che nel mio studio e le auguro una buona giornata,
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Caro Pietro, mi spiace per la situazione di grave disagio che sta passando. Certamente come prima cosa vista la sintomatologia le suggerirei di non fare uso in generale di sostante psicotrope o di alcool.
Le suggerisco di approfondire con il suo psichiatra tutto questo corredo di sintomi e sondare con il suo psicologo le motivazioni che l'hanno portata ad assumere cannabis, oltre al lavoro terapeutico che già starà facendo con loro.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento e le auguro ogni bene!
Dr.ssa Erika Conti
Buongiorno, purtroppo le sostanze psico attive rischiano di slatentizzare angosce sottostanti che possono quindi manifestarsi in modo più violento. Dubito però che la sostanza da un punto di viste della chimica possa avere ancora effetti. Comunque il suo psichiatra ne saprà sicuramente di più in materia, si fidi e abbia pazienza che vedrà che poi la situazione si tranquillizzerà. In bocca al lupo. Dott. Mucciarelli
Salve Pietro, mi spiace per la sua sofferenza.
E' stato bravo a comprendere di aver bisogno di un approccio integrato (psichiatra +psicologo) in considerazione della varietà e intensità della sintomatologia.
Le auguro di ritrovare presto la serenità.
Ciao Pietro, sei stato eccezionale nel descrivere tutti i tuoi sintomi.
Perr una risposta completa servirebbero altre informazioni. Sicuramente la canna può aver acuito una sintomatologia già complessa. Spero che la terapia farmacologica faccia effetto, parlane con i tuoi medici e i tuoi familiari, intanto; non sono da sottovalutare problematiche neuro-psicologiche, da indagare, oltre al resto. Siamo a disposizione per altri chiarimenti
Salve Pietro, penso che il percorso che ha intrapreso sia un ottimo punto di partenza e che sicuramente il suo psichiatra e il suo psicologo faciliteranno il lavoro di integrazione di cui necessita. La cannabis rischia di acuire situazioni già evidenziate, è un bene che se ne sia reso conto subito. La invito a continuare a prendersi cura di sè e a condividere il suo vissuto emotivo, anche con le persone più care. Dott.ssa Costanza Zanini
Buongiorno Pietro, da quello che leggo sembra che abbia perso il contatto vitale con la realtà, la sua sensazione di esserci piuttosto che essere sogno o atmosfera onirica. Immagino la sofferenza e delicatezza di questa esperienza e la ringrazio di aver condiviso; come scrivono i miei colleghi le sostanze possono facilitare questi sganciamenti dalla realtà, come nel suo caso. La invito a confrontarsi con i professionisti che ha scelto su questi vissuti e in caso volesse ripensare la sua scelta sono disponibile per approfondire, cordialmente,
Dott.ssa Beatrice Priori
L'ansia sociale correlata a tratti dissociativi, caro Pietro, non è difficile comprendere dalle sue parole che sia una compagna difficile. La canna, una, non rientra in una causa scatenante della portata che ha riferito, di una una sofferenza elevata la punto di non distinguere il reale dal fantastico. Almeno per quanto riguarda la conoscenza che ho degli effetti psicopatologici da sostanza. Sarà sicuramente un disagio pre-esistente quello a cui si collegano i sintomi presenti da alcuni anni; ci saranno però, penso, momenti in cui avrà la sensazione di comprendere se lei è nel reale. Ma, anche nei momenti in cui la percezione è sfumata verso la non percezione di sè penso che questo le darà spunti per lavorare nella direzione di stare meglio, aiutato da psicoterapeuta e psichiatra (con i farmaci quest'ultimo, immagino). Non interrompa il cammino. Magari è dentro un progetto di progressiva autonomia, una casa-famiglia diurna? Forza.
Buongiorno
Mi spiace per tutto ciò che ha raccontato.
Sono disponibile ad un confronto mediante colloquio online.
Mi contatti pure.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Il lavoro di rete che sta intraprendendo le porterà dei vantaggi anche se oggi non riesce a percepirli.
Complimenti alla sua consapevolezza.
Dott.ssa Bachiorri Sara
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Gentile Pietro, grazie per quanto ha condiviso. E' possibile che l'utilizzo di cannabis abbia riportato alla luce e amplificato sintomi latenti. Con tutto il peso dell'angoscia che deriva da quanto descrive. Credo che il percorso col suo psicologo e psichiatra potranno rappresentarne un ottimo contenitore.
Resto a disposizione per dubbi o chiarimenti
Dott.ssa Maugliani
Salve Pietro,

Comprendo le difficoltà e l'angoscia che stai affrontando a causa delle tue esperienze e dei sintomi che stai sperimentando. È positivo che tu stia già ricevendo supporto da uno psichiatra e uno psicologo. Tuttavia, è importante continuare a condividere le tue preoccupazioni con i professionisti che ti stanno seguendo.

Le sensazioni di irrealtà, anestesia, perdita di memoria e dissociatività che hai descritto possono essere fonte di grande disagio e ansia. Questi sintomi possono essere associati a diverse condizioni psicologiche e psichiatriche, come l'ansia grave, il disturbo dissociativo e altre condizioni simili. È essenziale che tu continui a lavorare a stretto contatto con i tuoi professionisti della salute mentale per esplorare queste esperienze e trovare strategie per affrontarle.

È importante condividere apertamente con il tuo psichiatra e psicologo tutti i dettagli delle tue esperienze attuali, così da consentire loro di comprendere a fondo ciò che stai attraversando. Possono essere necessarie valutazioni più approfondite per comprendere meglio la tua situazione e determinare il trattamento più adeguato per te.

Ricorda che il percorso di guarigione può richiedere tempo, impegno e pazienza. Continua a comunicare apertamente con i tuoi professionisti e seguili nelle loro indicazioni. Insieme potrete lavorare per affrontare i tuoi sintomi e trovare strategie per migliorare il tuo benessere mentale.

Ti auguro il meglio nel tuo percorso di guarigione e di recupero.

Cordiali saluti,
Dott.ssa De Pretto
Buongiorno,

Consiglio un approccio integrato psichiatria e psicologia ed eventuale EMDR.
Cordialmente,

Dott. Bellato
Ciao Pietro, mi dispiace sentire che stai affrontando queste difficoltà. Le tue esperienze potrebbero essere correlate all'uso di cannabis, che può innescare sintomi di ansia, dissociazione e alterazioni sensoriali. Rimango a disposizione per ulteriori approfondimenti, Dott.ssa Francesca Gottofredi
Caro Pietro, mi dispiace sapere che stai attraversando un momento così difficile. Le tue esperienze di ansia sociale e sensazioni dissociative sono sintomi che possono essere affrontati con successo attraverso la terapia cognitivo-comportamentale (TCC). La TCC si concentra sui pensieri distorti e sui comportamenti disfunzionali che possono contribuire ai tuoi sintomi. È possibile che la cannabis abbia contribuito ad amplificare i tuoi sintomi, e potresti beneficiare ulteriormente da un approccio terapeutico che ti aiuti a comprendere e a gestire meglio le tue emozioni, i tuoi pensieri e i tuoi comportamenti. Un caro saluto,
Dott. Moro
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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