Salve mi chiamo Maria e ho 25 anni ultimamente faccio abbuffate di cose dolci compromettendo i risul

14 risposte
Salve mi chiamo Maria e ho 25 anni ultimamente faccio abbuffate di cose dolci compromettendo i risultati della dieta..ho provato a distrarmi ma è più forte di me ne sento il bisogno ed inoltre sto passando un periodo di depressione sto prendendo le gocce da un paio di mesi (escitalopram sandoz) ma non noto cambiamenti..per favore mi dia un consiglio su come evitare nell'esagerare a mangiare la ringrazio di cuore
Gent.ma Maria,
le nostre scelte alimentari dipendono dal nostro stato emotivo e il cibo dolce rappresenta spesso la più facile gratificazione o il più immediato tentativo di colmare dei vuoti...
Ma a volte non è tutta colpa nostra!
Se la dieta che scegliamo di seguire è molto restrittiva o non prevede qualche momento di libertà, o non è ben centrata anche sui gusti ed i desideri del paziente, diventa molto più facile non seguirla più e gettare all'aria mesi di sacrifici...
Provi a fare un antipasto di verdura cruda prima dei due pasti principali, questo potrebbe saziarla un po' più a lungo ed evitare sbalzi di glicemia post pasto che la portano inevitabilmente a cercare dolce in continuazione... Mi faccia sapere come va.
Un abbraccio
Dott.ssa Elena Martucci

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Buongiorno,
se nel complesso riesce a seguire un'alimentazione equilibrata, non è per forza necessaria l'eliminazione del dolce. Potrebbe piuttosto sostituirlo con la frutta o con dolci a basso apporto calorico. Ovviamente anche praticare dello sport aerobico (camminata, corsa, ciclismo, nuoto...) potrebbe aiutarla non solo a bruciare le calorie, ma anche a sfogare e a ridurre lo stress.
Le consiglierei comunque di prendere un appuntamento con un professionista che la aiuterà a trovare la strategia più corretta per lei per affrontare queste abbuffate.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Lara Di Gennaro
Gentilissima paziente,
Concordo con quanto detto dai colleghi, inoltre in questi casi sarebbe auspicabile un percorso multidisciplinare (nutrizionista e psicologo) atto a risolvere con il dovuto approccio il disagio che lei sta vivendo e che trova sfogo nel cibo per un meccanismo edonico.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone
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Salve Maria, concordo a pieno con le mie colleghe. Aggiungendo che non deve vivere la dieta come una restrizione ed obbligo nel non dover mangiare determinate alimenti, perchè questo renderà ancora più forte il suo desiderio verso determinati alimenti ''proibiti''. Non esiste alimento che da solo fa ingrassare o dimagrire, per questo basta solo creare un piano alimentare che sia più adatto a lei e alle sue esigenze. Questo permetterà di inserire anche qualche piccolo dolce se in un contesto di alimentazione sana ed equilibrata. Cordiali saluti, Dott.ssa Sara Falcone.
Ciao Maria, comprendo che stai attraversando un momento difficile. Come nutrizionista, posso suggerirti alcune strategie per gestire le abbuffate di dolci. Puoi provare a mantenere una routine regolare di pasti equilibrati per evitare di spizzicare troppo tra un pasto e l'altro. Inoltre, potresti cercare alternative salutari ai dolci, come frutta fresca o snack a basso contenuto calorico. È importante anche identificare le situazioni o le emozioni che scatenano questi comportamenti, e trovare modi sani per affrontarle, come praticare attività piacevoli o condividere con amici e familiari. Se senti che questa situazione sta influenzando negativamente la tua vita, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo. Dott.ssa Daniela Strobbe
Carissima Maria, le mie colleghe ti hanno dato già molte delle risposte che potrebbero aiutarti ad affrontare questo momento... sicuramente un approccio integrato tra uno psicologo ed un nutrizionista potrebbe esserti di aiuto, e visto che hai condiviso con noi questa situazione di disagio che tu hai identificato con il termine depressione, dovresti valutare l'opportunità di interrompere momentaneamente la dieta, soprattutto se eccessivamente restrittiva, per poi riprenderla quando sarai più serena. Per quanto riguarda l'escitalooram è un inibitorre della ricaptazione della serotonina che in genere richiede 15 giorni prima di dare benefici... se sono due mesi che lo stai assumendo, probabilmente dovresti parlarne con il medico che te lo ha prescritto per aggiustare il dosaggio. Vedrai che se affronti le cose una per volta presto si risolverà tutto... nel frattempo concediti un pezzetto di cioccolata fondente (più del 75%) senza avere nessun senso di colpa e rivolgiti ai professionisti giusti che ti possano aiutare in questo percorso..
Rimango a tua disposizione.
Buongiorno,
se sente la necessità di altro è perchè probabilmente la dieta non soddisfa il suo fabbisogno. inoltre è tutta una questione mentale: spesso ci si rifugia nel cibo per provare gratificazione. è utile sfogarsi facendo altro ma bisogna trovare qualcosa che ci gratifichi e che non ci faccia pensare che sia una restrizione. Bisogna cambiare modalità di pensiero e farsi aiutare da un professionista
L'associazione di professionista, come ad esempio Biologo Nutrizionista e Psicologo, in questo casi è l'arma vincente. La loro cooperazione, associata alla buona volontà del paziente, può portare al superamento di molti ostacoli, con la giusta pazienza e le adeguate strategie. Non si butti giù!

Dott. Giuseppe Pullia
Buonasera Maria, da ciò che scrivi mi sembra di capire che già sei seguita da una Nutrizionista e fai una terapia psicologica. Nel tuo caso questi due approcci sono importantissimi per guidarti e migliorare la tua condizione psicofisica. Un altro aspetto che credo sia importante, di cui tu ti debba prendere cura è l'attività fisica che stimola la produzione di ormoni che aumentano la sensazione di benessere aiutandoti nella gestione dei meccanismi che ti portano alle abbuffate. Sono consigliate anche discipline come lo yoga o la mindfulness. Non scoraggiarti, fai un passo alla volta per prenderti cura del tuo benessere.
Saluti Dott.ssa Francesca Altavilla
Buongiorno,
Mi spiace per questo momento che sta attraversando: sicuramente come già detto dai miei colleghi forse sarebbe utile andare a fondo per cercare di comprendere questi stati d’animo con l’aiuto di un professionista. Per quanto riguarda la parte della nutrizione, che è comunque strettamente legata alla sfera psicologica, un’aiuto sicuramente potrebbe essere quello di avere una dieta un po’ flessibile con magari la possibilità di 6 pasti, colazione pranzo e cena e tre spuntini: in questo modo sarà più facile gestire L’appetito e lasciare qualche spazio calorico in più per qualche dolce più sano senza che questo comprometta la dieta.
Forza per questo momento!
Saluti,
Dott.ssa Lai
Concordo con quanto detto dai colleghi e sottolineo l'importanza di un approccio doppio, psicologico e nutrizionale. Quando vengono fatti entrambi di pari passo il risultato si raggiunge tranquillamente. Verrà più semplice a lei risolvere il problema, e più semplice a noi aiutarla a raggiungere lo scopo :) Resto a disposizione
salve Maria, la fame nervosa e un disturbo molto frequente nelle giovani donne come lei, in questi casi l omeopatia e la floriterapia possono darle un buon aiuto. un caro saluto
Gentile paziente, comprendo il periodo che sta attraversando. Il mio consiglio è quello di adottare un'alimentazione il più possibile regolare e bilanciata, in questo può esserle di aiuto la figura di Biologo Nutrizionista (affiancata se necessario alla figura di psicologo). Il nutrizionista saprà comprendere le sue difficoltà e aiutarla a gestire meglio le abbuffate di dolci, sicuramente con un percorso di educazione alimentare e l'elaborazione di un piano alimentare che soddisfi le sue esigenze e senza essere esclusivo di alcun alimento.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Caterina Cesari
Comprendere e gestire le abbuffate è essenziale. Potrebbe essere utile una strategia di gestione dello stress, insieme a uno spuntino ricco di fibre e proteine per stabilizzare la glicemia. Se sente che le abbuffate sono collegate al suo stato emotivo, il supporto di un terapeuta potrebbe aiutarla a individuare nuove strategie per affrontare questo momento.

Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini

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