Salve!, mi chiamo Giulia. È da anni che mi ritrovo in una condizione abbastanza particolare: ricord
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risposte
Salve!, mi chiamo Giulia.
È da anni che mi ritrovo in una condizione abbastanza particolare: ricordo il mio passato come se fosse un sogno, non ho delle immagini chiare e vivide, neanche di ciò che è accaduto il giorno precedente o le ore precedenti. Non so cosa voglia dire, so solo che questo accade da quando ho 13 anni e non riesco a spiegarmelo, per questo motivo, almeno suppongo, è come se ogni giorno venissi “resettata”, come se non avessi davvero un passato. Vorrei capire in linea generale se questo sia normale o se dovesse esserci qualcosa dietro.Spero di essere stata chiara, grazie in anticipo per chi risponderà.
È da anni che mi ritrovo in una condizione abbastanza particolare: ricordo il mio passato come se fosse un sogno, non ho delle immagini chiare e vivide, neanche di ciò che è accaduto il giorno precedente o le ore precedenti. Non so cosa voglia dire, so solo che questo accade da quando ho 13 anni e non riesco a spiegarmelo, per questo motivo, almeno suppongo, è come se ogni giorno venissi “resettata”, come se non avessi davvero un passato. Vorrei capire in linea generale se questo sia normale o se dovesse esserci qualcosa dietro.Spero di essere stata chiara, grazie in anticipo per chi risponderà.
Buongiorno Giulia, per quanto tu abbia spiegato chiaramente ciò che vivi e la tua sensazione a riguardo, credo che sarebbe utile approfondire di più il tema e quindi andare a parlare con un professionista. Anche qualora questo tuo vissuto non ti rechi danno o fastidio, è importante conoscersi e abbracciare i nostri differenti aspetti che ci contraddistinguono.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
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Gentilissima, penso sia interessante porre l'accento su come lei vive e percepisce soggettivamente questo fenomeno più che sulla normalità dello stesso. Se il suo non ricordare o la dimensione onirica del suo passato generano in lei un senso di frammentazione, di assenza di radici, come vive questo continuo reset. Spesso attraverso il tempo della terapia si riesce a ricostruire, a mettere in ordine, a sottolineare i passaggi evolutivi più importanti della nostra vita e a generare un senso di continuità con il nostro passato, per questo motivo potrebbe esserle utile intraprendere un percorso. La saluto, cordialmente Dott. Marco Squarcini
Buongiorno Giulia,
la sua condizione potrebbe celare una molteplicità di condizioni che andrebbero analizzate.
Purtroppo la descrizione della situazione non è chiarissima in quanto sarebbe necessario entrare maggiormente nel dettaglio, ad esempio come iniziano i ricordi, se non rammenta vividamente solo alcune situazioni piuttosto che altre, se non riesce a ricordare solo eventi o anche persona in modo preciso. Ci sono una serie di domande a cui sarebbe necessario rispondere per comprende più che l'origine, la sintomatologia stessa. Quello che le consiglio è un colloquio da uno specialista che possa indagare maggiormente il quadro e comprenderne il funzionamento.
Purtroppo mi spiace non riuscire a dirle di più ma fare ipotesi sarebbe immergersi in un abisso di quadri sintomatologici che lascerebbero spazio al dubbio, cosa che vorrei evitare assolutamente in quanto poi ogni terapia ed ogni percorso è incentrato sul sintomo e sul processo che lo mantiene specifico.
Per qualsiasi ulteriore informazione non esiti a contattarmi.
Restando a disposizione porgo cordiali saluti.
dott.ssa Chiara Patrizi
Terapia online ed in presenza.
la sua condizione potrebbe celare una molteplicità di condizioni che andrebbero analizzate.
Purtroppo la descrizione della situazione non è chiarissima in quanto sarebbe necessario entrare maggiormente nel dettaglio, ad esempio come iniziano i ricordi, se non rammenta vividamente solo alcune situazioni piuttosto che altre, se non riesce a ricordare solo eventi o anche persona in modo preciso. Ci sono una serie di domande a cui sarebbe necessario rispondere per comprende più che l'origine, la sintomatologia stessa. Quello che le consiglio è un colloquio da uno specialista che possa indagare maggiormente il quadro e comprenderne il funzionamento.
Purtroppo mi spiace non riuscire a dirle di più ma fare ipotesi sarebbe immergersi in un abisso di quadri sintomatologici che lascerebbero spazio al dubbio, cosa che vorrei evitare assolutamente in quanto poi ogni terapia ed ogni percorso è incentrato sul sintomo e sul processo che lo mantiene specifico.
Per qualsiasi ulteriore informazione non esiti a contattarmi.
Restando a disposizione porgo cordiali saluti.
dott.ssa Chiara Patrizi
Terapia online ed in presenza.
Ciao Giulia, sei sicura di vivere appieno il presente? Probabilmente vivi come se tutto scorresse, senza mai focalizzare le emozioni, o alcune particolari emozion, su ciò che vivi, quasi come se fosse tutto scontato. Ti suggerisco di approfondire con una psicoterapia se questo ti procura ansia.
Buongiorno Giulia, grazie per aver condiviso una parte così personale della sua esperienza. Posso immaginare quanto possa essere difficile e a tratti destabilizzante vivere con questa sensazione di "resettare" ogni giorno, come se il passato fosse lontano o sfocato, quasi irreale. È un'esperienza che, da ciò che descrive, porta con sé molte domande e probabilmente anche un certo grado di smarrimento. Mi sembra importante innanzitutto sottolineare che il modo in cui lei vive il suo passato non è una questione di "normalità" o meno, ma piuttosto una manifestazione di qualcosa che merita attenzione e comprensione. È possibile che questa percezione del passato sia collegata a come la sua mente ha imparato a gestire le emozioni, i ricordi o le esperienze vissute, soprattutto considerando che mi dice che questa sensazione è iniziata intorno ai 13 anni. Spesso, in quella fase della vita, possono verificarsi cambiamenti significativi sia a livello psicologico che emotivo, e a volte la mente mette in atto delle strategie per affrontare situazioni che percepisce come complesse o intense. La descrizione che fa del suo passato come "sfocato" o "onirico" potrebbe essere legata a fenomeni psicologici come la dissociazione, che non è necessariamente qualcosa di patologico, ma un modo con cui la mente può cercare di proteggersi in situazioni di stress o difficoltà. La dissociazione può manifestarsi in vari modi e, nel suo caso, potrebbe spiegare questa difficoltà nel connettersi con i ricordi recenti o più remoti. Tuttavia, è importante approfondire insieme questi aspetti, senza giungere a conclusioni affrettate. Ogni persona è unica, e la sua esperienza potrebbe avere radici e significati che meritano di essere esplorati con cura e rispetto. Un percorso con uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla a comprendere meglio cosa accade e ad acquisire strumenti per migliorare la sua connessione con il passato e con il presente. La terapia può offrire uno spazio sicuro per esplorare le sue esperienze e lavorare insieme su strategie che possano restituirle un senso di continuità e presenza nella sua vita quotidiana. Ciò che sta vivendo è degno di attenzione e di ascolto, e il fatto che abbia deciso di condividerlo è un passo importante. Se vuole, possiamo approfondire ulteriormente insieme, o può rivolgersi a un professionista di fiducia per iniziare questo percorso. Lei merita di trovare risposte e sollievo. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, sarebbe utile un approfondimento in colloquio. Un caro saluto.
Gentile Giulia,
la sensazione di percepire il passato come un sogno e di sentirsi "resettata" ogni giorno potrebbe essere collegata a fenomeni di dissociazione. La dissociazione è un meccanismo psicologico che comporta una sorta di distacco dalla realtà o dai propri ricordi, spesso in risposta a situazioni di stress o a emozioni difficili. È uno strumento che viene appreso in età infantile e la mente lo utilizza in modo più o meno specifico. Questa sensazione può avere diverse cause, inclusi fattori neurologici, ed è importante approfondirla con l'aiuto di uno psicologo o di un psichiatra, che potrà supportarla nel comprenderne l'origine e nel trovare eventuali strategie di gestione.
la sensazione di percepire il passato come un sogno e di sentirsi "resettata" ogni giorno potrebbe essere collegata a fenomeni di dissociazione. La dissociazione è un meccanismo psicologico che comporta una sorta di distacco dalla realtà o dai propri ricordi, spesso in risposta a situazioni di stress o a emozioni difficili. È uno strumento che viene appreso in età infantile e la mente lo utilizza in modo più o meno specifico. Questa sensazione può avere diverse cause, inclusi fattori neurologici, ed è importante approfondirla con l'aiuto di uno psicologo o di un psichiatra, che potrà supportarla nel comprenderne l'origine e nel trovare eventuali strategie di gestione.
Cara Giulia,
Capisco perfettamente quanto possa essere frustrante e preoccupante vivere con una memoria così particolare. Innanzitutto, vorrei rassicurarti sul fatto che non sei sola e che molte persone sperimentano difficoltà mnemoniche.
Cara Giulia,
Capisco perfettamente quanto possa essere frustrante e preoccupante vivere con una memoria così particolare. Innanzitutto, vorrei rassicurarti sul fatto che non sei sola e che molte persone sperimentano difficoltà con la memoria, anche se in forme diverse. A tale riguardo servirebbero ulteriori informazioni per meglio comprendere la tua condizione e le cause di questo funzionamento particolare della memoria a breve termine. Sarebbe interessante comprendere anche quale tipologia di episodi viene "resettata", quali episodi invece permangono nella memoria. In generale, posso affermare che ci sono svariate cause e motivazioni.
Le cause di una memoria così frammentaria possono essere molteplici e richiedono un'analisi approfondita da parte di uno specialista. Tra i fattori che potrebbero essere coinvolti possono essere inclusi: stress psico-emotivo; ansie e depressione; eventi traumatici che hanno impattato sulla tua vita; stili di vita dall'alimentazione all'assunzione di sostanze o farmaci; potrebbe altresì essere un meccanismo di difesa rispetto a quanto vissuto in precedenza; potrebbe trattarsi di una mancata attenzione agli eventi che fa sì che non vengano registrati gli episodi vissuti; in ultima analisi potrebbero anche essere coinvolte cause neurologiche (ma questo andrebbe appurato da specialista del settore).
Nell'atto pratico, ti consiglio di valutare la tua condizione e rivolgerti ad un professionista.
Inoltre, potrebbe esserti di aiuto un diario giornaliero in cui annoti i tuoi pensieri, le osservazioni e quanto avviene durante la giornata. Questo semplice metodi, se perpetuato con costanza, aiuta a riorganizzare i pensieri ed a stimolare i processi di memorizzazione. Puoi anche esercitarti provando a compiere delle attività mnemoniche ludiche, online trovi interessanti spunti. In ultimo, potrebbe esserti utile praticare qualche esercizio di rilassamento, in modo da quietare la mente e lo stress.
In ogni caso, il consiglio principe rimane quello di poter affrontare l'argomento con una figura professionale. Spero di esserti stata di aiuto in quel che ho potuto. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento ed anche per un eventuale percorso psicologico. Ti auguro un lieto nuovo inizio. Dott.ssa Silvia Suppa
Capisco perfettamente quanto possa essere frustrante e preoccupante vivere con una memoria così particolare. Innanzitutto, vorrei rassicurarti sul fatto che non sei sola e che molte persone sperimentano difficoltà mnemoniche.
Cara Giulia,
Capisco perfettamente quanto possa essere frustrante e preoccupante vivere con una memoria così particolare. Innanzitutto, vorrei rassicurarti sul fatto che non sei sola e che molte persone sperimentano difficoltà con la memoria, anche se in forme diverse. A tale riguardo servirebbero ulteriori informazioni per meglio comprendere la tua condizione e le cause di questo funzionamento particolare della memoria a breve termine. Sarebbe interessante comprendere anche quale tipologia di episodi viene "resettata", quali episodi invece permangono nella memoria. In generale, posso affermare che ci sono svariate cause e motivazioni.
Le cause di una memoria così frammentaria possono essere molteplici e richiedono un'analisi approfondita da parte di uno specialista. Tra i fattori che potrebbero essere coinvolti possono essere inclusi: stress psico-emotivo; ansie e depressione; eventi traumatici che hanno impattato sulla tua vita; stili di vita dall'alimentazione all'assunzione di sostanze o farmaci; potrebbe altresì essere un meccanismo di difesa rispetto a quanto vissuto in precedenza; potrebbe trattarsi di una mancata attenzione agli eventi che fa sì che non vengano registrati gli episodi vissuti; in ultima analisi potrebbero anche essere coinvolte cause neurologiche (ma questo andrebbe appurato da specialista del settore).
Nell'atto pratico, ti consiglio di valutare la tua condizione e rivolgerti ad un professionista.
Inoltre, potrebbe esserti di aiuto un diario giornaliero in cui annoti i tuoi pensieri, le osservazioni e quanto avviene durante la giornata. Questo semplice metodi, se perpetuato con costanza, aiuta a riorganizzare i pensieri ed a stimolare i processi di memorizzazione. Puoi anche esercitarti provando a compiere delle attività mnemoniche ludiche, online trovi interessanti spunti. In ultimo, potrebbe esserti utile praticare qualche esercizio di rilassamento, in modo da quietare la mente e lo stress.
In ogni caso, il consiglio principe rimane quello di poter affrontare l'argomento con una figura professionale. Spero di esserti stata di aiuto in quel che ho potuto. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento ed anche per un eventuale percorso psicologico. Ti auguro un lieto nuovo inizio. Dott.ssa Silvia Suppa
Gentile utente. Grazie per aver condiviso. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di base e di descrivere a lui le sue percezioni dei ricordi. Sarà in grado di richiedere degli approfondimenti ed, eventualmente, indirizzarla da uno specialista per verificare la situazione nel suo insieme. Spero di esserle stato di aiuto. La ringrazio. Un caro saluto e un augurio per un felice 2025.
Dott. Stefano Recchia
Dott. Stefano Recchia
Buongiorno Giulia, può succedere, può essere che ci sia un vissuto ansiogeno di base che influisca sulle capacità mnestiche, questa potrebbe essere un’ipotesi le consiglio comunque una Psicoterpia ed esclusione anche di cause mediche a fronte di quanto da lei esposto.
Cordiali saluti. Dottoressa Debora Versari.
Cordiali saluti. Dottoressa Debora Versari.
Buongiorno Giulia, la sensazione del ricordare il passato come un sogno, mi da l'impressione come se non fosse lei nel suo passato ma fosse un'altra giulia, che ogni giorno viene "resettata". Come se non riuscisse a contattare se stessa. Questo potrebbe avere la funzione di "prendere le distanze" da ciò che le è accaduto in passato per qualche motivo. Inoltre potrebbe anche raccontare del suo modo di vivere il presente: lei è veramente presente a sè stessa? lei è veramente presente nel presente? O a volte le capita che la sua testa sia impegnata "altrove"?
Giulia, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Deve essere molto difficile vivere ogni giorno con la sensazione di non avere un passato, una storia, un qualcosa da tenere a mente. È come ripartire ogni giorno da capo, senza un filo conduttore che la tenga legata al passato. Quello che descrive è un'esperienza sicuramente complessa, che merita di essere ascoltata e accolta. Non è semplice trovare una risposta immediata ma sono molteplici i fattori che potrebbero influenzare la sua capacità di ricordare dopo i 13 anni.
È fondamentale che sappia che non è sola e che esistono professionisti in grado di aiutarla a comprendere meglio ciò che sta accadendo. Uno psicologo attraverso un percorso di valutazione approfondito potrebbe aiutarla ad individuare le cause alla base di questa difficoltà. Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa De Chiara Valentina
È fondamentale che sappia che non è sola e che esistono professionisti in grado di aiutarla a comprendere meglio ciò che sta accadendo. Uno psicologo attraverso un percorso di valutazione approfondito potrebbe aiutarla ad individuare le cause alla base di questa difficoltà. Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa De Chiara Valentina
Gentile Giulia, grazie per aver condiviso questa sua esperienza, che da ciò che descrive riesce a generare confusione e un certo disagio. La percezione che descrive, di ricordare il passato come fosse un sogno e di sentirsi “resettata” ogni giorno, potrebbe essere collegata a diversi fattori. Ad esempio, questa sensazione potrebbe emergere in risposta a stress prolungato, ansia o eventi difficili del passato. Oppure, anche altre spiegazioni potrebbero essere plausibili, come alterazioni legate all'umore, al sonno o ad altri aspetti neurocognitivi. In questo senso è fondamentale approfondire meglio la sua esperienza per comprendere pienamente le possibili cause.
Per chiarire meglio ciò che sta vivendo e trovare un supporto adeguato, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo o uno psichiatra. Un percorso di valutazione approfondito potrebbe aiutarla non solo a dare un nome alla sua esperienza, ma anche a identificare strategie per migliorare il suo benessere. Sta già facendo un passo importante chiedendo informazioni, e questo è un segnale di forza e determinazione. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto.
Per chiarire meglio ciò che sta vivendo e trovare un supporto adeguato, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo o uno psichiatra. Un percorso di valutazione approfondito potrebbe aiutarla non solo a dare un nome alla sua esperienza, ma anche a identificare strategie per migliorare il suo benessere. Sta già facendo un passo importante chiedendo informazioni, e questo è un segnale di forza e determinazione. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto.
Ciao Giulia,
Quello che descrivi potrebbe essere collegato a diverse condizioni psicologiche. La sensazione di vivere il passato come un sogno, con ricordi poco nitidi o l'impressione di essere "resettata", può essere associata a fenomeni di derealizzazione o depersonalizzazione . Questi stati mentali spesso si manifestano in risposta a stress prolungato, ansia, o eventi traumatici, anche se non sempre la causa è immediatamente evidente.
A volte, questa esperienza può essere temporanea, legata a periodi di forte stanchezza mentale o emotiva. Tuttavia, se persiste da molti anni e influisce sulla tua qualità di vita, è importante approfondire. Potrebbe trattarsi di una difesa psicologica messa in atto per proteggerti da emozioni intense o situazioni difficili del passato.
Esistono tecniche e percorsi terapeutici che possono aiutarti a comprendere meglio queste sensazioni, riportando maggiore consapevolezza e continuità alla tua esperienza quotidiana.
Ti consiglio di rivolgerti a uno specialista per un colloquio approfondito. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarti ad esplorare e chiarire questi vissuti, offrendoti strumenti per affrontarli in modo più sereno.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Quello che descrivi potrebbe essere collegato a diverse condizioni psicologiche. La sensazione di vivere il passato come un sogno, con ricordi poco nitidi o l'impressione di essere "resettata", può essere associata a fenomeni di derealizzazione o depersonalizzazione . Questi stati mentali spesso si manifestano in risposta a stress prolungato, ansia, o eventi traumatici, anche se non sempre la causa è immediatamente evidente.
A volte, questa esperienza può essere temporanea, legata a periodi di forte stanchezza mentale o emotiva. Tuttavia, se persiste da molti anni e influisce sulla tua qualità di vita, è importante approfondire. Potrebbe trattarsi di una difesa psicologica messa in atto per proteggerti da emozioni intense o situazioni difficili del passato.
Esistono tecniche e percorsi terapeutici che possono aiutarti a comprendere meglio queste sensazioni, riportando maggiore consapevolezza e continuità alla tua esperienza quotidiana.
Ti consiglio di rivolgerti a uno specialista per un colloquio approfondito. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarti ad esplorare e chiarire questi vissuti, offrendoti strumenti per affrontarli in modo più sereno.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve Giulia,
ciò che descrivi potrebbe essere legato a una forma di derealizzazione o depersonalizzazione, spesso connesse a stress, traumi o condizioni emotive non elaborate. La sensazione di vivere “resettata” o con un passato sfocato può indicare una difficoltà nel radicare l’esperienza nella memoria autobiografica.
La psicoterapia breve strategica può aiutarti a esplorare queste sensazioni e a sviluppare strategie per recuperare un senso di continuità e presenza. Anche un consulto iniziale potrebbe chiarire se si tratta di un fenomeno transitorio o di qualcosa che merita un’attenzione più approfondita.
ciò che descrivi potrebbe essere legato a una forma di derealizzazione o depersonalizzazione, spesso connesse a stress, traumi o condizioni emotive non elaborate. La sensazione di vivere “resettata” o con un passato sfocato può indicare una difficoltà nel radicare l’esperienza nella memoria autobiografica.
La psicoterapia breve strategica può aiutarti a esplorare queste sensazioni e a sviluppare strategie per recuperare un senso di continuità e presenza. Anche un consulto iniziale potrebbe chiarire se si tratta di un fenomeno transitorio o di qualcosa che merita un’attenzione più approfondita.
Buongiorno Giulia,
Capisco che questa situazione le possa generare confusione. I ricordi, in particolar modo quelli legati alla propria infanzia, sono soggetti a dei processi biologici che ne determinano il deterioramento oppure che possono contribuire a rendere più "solida" la costruzione di ricordi.
Rispetto al vissuto che racconta, è possibile che possa aver contribuito al suo vissuto, un'esperienza di vita particolare e per lei significativa, che può aver generato quello che lei chiama "reset". In tal senso potrebbe essere funzionale intraprendere un percorso di supporto psicologico nel quale potrebbe indagare, con il sostegno di un professionista, le sue esperienze, permettendo così di far riaffiorare pensieri e ricordi.
Questo potrebbe inoltre aiutarla ad acquisire maggiori consapevolezze, non solo relative al suo passato.
Cordiali saluti
Capisco che questa situazione le possa generare confusione. I ricordi, in particolar modo quelli legati alla propria infanzia, sono soggetti a dei processi biologici che ne determinano il deterioramento oppure che possono contribuire a rendere più "solida" la costruzione di ricordi.
Rispetto al vissuto che racconta, è possibile che possa aver contribuito al suo vissuto, un'esperienza di vita particolare e per lei significativa, che può aver generato quello che lei chiama "reset". In tal senso potrebbe essere funzionale intraprendere un percorso di supporto psicologico nel quale potrebbe indagare, con il sostegno di un professionista, le sue esperienze, permettendo così di far riaffiorare pensieri e ricordi.
Questo potrebbe inoltre aiutarla ad acquisire maggiori consapevolezze, non solo relative al suo passato.
Cordiali saluti
Buonasera, grazie per la sua condivisione.
Può essere che in qualche modo la sua mente stia attuando un meccanismo di rimozione rispetto a ricordi passati eccessivamente disturbanti.
Sarebbe utile approfondire con un percorso questo aspetto.
A presto
VB
Può essere che in qualche modo la sua mente stia attuando un meccanismo di rimozione rispetto a ricordi passati eccessivamente disturbanti.
Sarebbe utile approfondire con un percorso questo aspetto.
A presto
VB
Salve Giulia, mi colpisce che lei abbia individuato il momento in cui questo fenomeno è iniziato, a 13 anni perchè l’adolescenza è un periodo di grande cambiamento, sia fisico che emotivo, e spesso è un momento in cui si possono verificare eventi che il nostro cervello fatica a gestire o integrare. La prima domanda che mi faccio è se in questo periodo c’è stato qualcosa di significativo o di particolarmente difficile che potrebbe aver influenzato il modo in cui percepisce se stessa e il suo passato. Si ricordi che la memoria non è solo un archivio di dati, ma è strettamente legata alle emozioni e quindi se ci sono eventi o periodi del passato che ha vissuto come stressanti o dolorosi, il suo cervello potrebbe aver imparato ad elaborare così i ricordi per proteggerla da emozioni troppo intense. Questo può portare a una sensazione di distacco o confusione rispetto al passato. Questa che le propongo è una possibile lettura della situazione ma le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta o comunque ad un professionista che possa aiutarla a capire la situazione, che da quello che leggo le dà pensiero.
Salve Giulia, la sensazione che descrive potrebbe essere legata a una condizione chiamata "derealizzazione" o "depersonalizzazione", in cui gli eventi passati e anche la percezione del presente appaiono sfocati o distorti, come se fossero vissuti in un sogno. Questo fenomeno può essere causato da fattori emotivi, psicologici o stressanti, ed è comune in periodi di forte ansia o stress. Non è raro che si manifesti in adolescenza, ma è importante indagare più a fondo per capire se ci sono altre cause sottostanti.
Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), per esplorare le possibili cause di questa sensazione e capire come gestirla. Un professionista potrà aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e esperienze, supportandola nel ritrovare una percezione più concreta del suo passato e del presente. A sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), per esplorare le possibili cause di questa sensazione e capire come gestirla. Un professionista potrà aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni e esperienze, supportandola nel ritrovare una percezione più concreta del suo passato e del presente. A sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Gent. Giulia,
Grazie per aver condiviso questo suo vissuto. Si è stata chiara, ed ha reso l'idea di questa esperienza. Posso immaginare che possa essere strano e disorientante vivere con questo distacco i propri ricordi. La sensazione che descrive di essere "resettata" ogni giorno potrebbe essere legata a un fenomeno di dissociazione. La dissociazione è un meccanismo psicologico che può verificarsi in risposta a stress o traumi, e può portare a una sensazione di "vuoto" temporale o di disconnessione dal presente e dal passato. Non significa necessariamente che ci sia un trauma grave o esplicito, ma potrebbe essere legato alla modalità in cui la sua mente ha cercato di difendersi da esperienze difficili o incomprensibili. Il senso di "non avere un passato" potrebbe essere connesso anche a come costruisce la sua identità: Se c'è una difficoltà nell'integrare i ricordi potrebbe esserci una sensazione di discontinuità nella propria identità. Se ha iniziato a vivere questa condizione all'età di 13 anni, potrebbe esserci una correlazione con un periodo di cambiamento significativo. Questi cambiamenti possono influenzare come una persona si percepisce nel tempo.
Alla luce di ciò, in questo senso potrebbe essere utile esplorare insieme a un professionista, i suoi ricordi e le sue emozioni legate al passato. Potrebbe scoprire che ci sono eventi che non ha integrato completamente o che necessitano di una rielaborazione.
Rimango a disposizione per consulenze psicologiche.
Distinti saluti e buon anno,
G.D.G.
Grazie per aver condiviso questo suo vissuto. Si è stata chiara, ed ha reso l'idea di questa esperienza. Posso immaginare che possa essere strano e disorientante vivere con questo distacco i propri ricordi. La sensazione che descrive di essere "resettata" ogni giorno potrebbe essere legata a un fenomeno di dissociazione. La dissociazione è un meccanismo psicologico che può verificarsi in risposta a stress o traumi, e può portare a una sensazione di "vuoto" temporale o di disconnessione dal presente e dal passato. Non significa necessariamente che ci sia un trauma grave o esplicito, ma potrebbe essere legato alla modalità in cui la sua mente ha cercato di difendersi da esperienze difficili o incomprensibili. Il senso di "non avere un passato" potrebbe essere connesso anche a come costruisce la sua identità: Se c'è una difficoltà nell'integrare i ricordi potrebbe esserci una sensazione di discontinuità nella propria identità. Se ha iniziato a vivere questa condizione all'età di 13 anni, potrebbe esserci una correlazione con un periodo di cambiamento significativo. Questi cambiamenti possono influenzare come una persona si percepisce nel tempo.
Alla luce di ciò, in questo senso potrebbe essere utile esplorare insieme a un professionista, i suoi ricordi e le sue emozioni legate al passato. Potrebbe scoprire che ci sono eventi che non ha integrato completamente o che necessitano di una rielaborazione.
Rimango a disposizione per consulenze psicologiche.
Distinti saluti e buon anno,
G.D.G.
Gentile utente, mi dispiace tanto per la situazione che ha raccontato. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per vedere meglio le cause di ciò che ha raccontato.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può scrivermi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può scrivermi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Cara Giulia, sicuramente quello che descrivi è un malessere piuttosto fastidioso e invalidante, che merita di essere approfondito per comprenderne meglio le caratteristiche e la sua effettiva natura (non dici la tua età quindi non conosciamo neanche quella di questa sintomatologia, per quanto difficilmente avrà avuto per tutto questo tempo le stesse identiche connotazioni). Meriterebbe anzitutto cosa è capitato a quell'età, che tu riconosci essere la data di nascita di tutto, per poi parlare del tuo "ora" e di cosa e chi è composto e colorato. Secondo me un percorso di supporto potrebbe aiutarti quanto meno a capire la natura di questi fenomeni e di come si inscrivono nella tua storia. Qualora volessi prenotare una consulenza online potremmo parlarne di persona e vedere che tipo di percorso si potrebbe intraprendere. Resto a disposizione, cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa
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