Salve, mi chiamo Giulia. Da quando ho 11 anni ho sempre alternato periodi in cui cercavo di perder

19 risposte
Salve, mi chiamo Giulia.
Da quando ho 11 anni ho sempre alternato periodi in cui cercavo di perdere peso (nonostante io mi senta dire di essere troppo magra) con periodi in cui stavo bene con me stessa. Ultimamente (circa 3 mesi) ho iniziato a restringere molto sulle quantità di cibo-contare calorie-fare camminate che variano dalle 6 alle 10 ore al giorno- e in fine provavo molta paura per molti cibi. Da almeno 1 mese sono iniziate le abbuffate e per “compensare” continuo a fare attività fisica, ma non basta. Mi vergogno di me stessa e cerco di nascondere il mio corpo in ogni modo. Vorrei capire se ci siano i presupposti per sospettare di un eventuale disturbo alimentare…grazie per aver letto.
cordiali saluti
Gentile Giulia, direi senz’altro di sì. Mi chiedo se la sua sia solo una curiosità o se sia interessata a intraprendere un percorso per uscire dal suo problema. Succede a volte che a causa di un eccessivo restringimento dietetico il corpo e la mente si ribellino, perdano il controllo sull’alimentazione e inizino le abbuffate. La persona reagisce cercando di restringere ulteriormente l’apporto calorico questo aumenta la fame e la fame aggrava gli episodi di abbuffate. E’ un circolo vizioso che deve essere spezzato, ma si può fare in maniera efficace solo con un percorso terapeutico. Mi chiami se vuole spezzare la catena e riprendersi la sua vita in mano. Guarire si può. Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa

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Gentilissima,
comprendo bene il disagio e la preoccupazione che sta portando, e La ringrazio per aver condiviso il suo malessere e anche la sua curiosità, che La porta a porsi degli interrogativi molto importanti.
Per poter far diagnosi e cercare di comprendere le motivazioni e il suo stato d'animo è consigliabile intraprendere un percorso psicoterapeutico in cui creare un Suo spazio, con i Suoi tempi, per poter mettere un pensiero su ciò che sente e sta vivendo internamente, in modo tale da poter iniziare a vivere il suo corpo, prendendosene cura, con maggiore serenità.
Cordiali saluti, dott.ssa Giovanna Grasso
Ciao Giulia, grazie per aver condiviso con noi la tua parte di storia. Innanzitutto mi spiace molto che tu ti senta in questo modo. La tua curiosità in merito al tuo malessere è un buon segno, potresti se te la senti approfondire e chiedere un consulto a un professionista. Potresti rivolgerti a uno psicoterapeuta che tratti i disturbi del comportamento alimentare ed eventualmente a un nutrizionista specializzato in disturbi del comportamento alimentare. Queste figure lavorano con una metodologia specializzata che si è dimostrata essere molto efficace nel trattamento del tipo di dolore di cui tu ci hai parlato. La prevenzione è sempre un’ottima strategia, anche se non dovesse esserci un disturbo alimentare conclamato. Non esitare a contattarmi se hai bisogno di consigli su come fare e a quali figure rivolgerti.

Un caro abbraccio

Dott.sa Carlino Eleonora
Gentile Giulia, comprendo il disagio che sta vivendo in questo momento. Sarebbe necessario approfondire la sua storia perchè mancano alcune informazioni, ma senza dubbio le sarebbe utile iniziare un percorso di psicoterapia per elaborare al meglio il suo vissuto e le sue paure legate al corpo. Con l'aiuto di un professionista competente avrebbe la possibilità di trovare uno spazio di riflessione accogliente e non giudicante in cui imparare a fare affidamento sulle risorse che ha a disposizione.
Resto a disposizione, un caro saluto, Dott.ssa Marina Colangelo
Cara Giulia, la risposta è sì, il rapporto che hai con il cibo e il tuo corpo non è equilibrato e questo lo hai capito benissimo. Puoi cercare un/a professionista con cui poter affrontare la questione e le tue emozioni. Il cibo, infatti, è diventato un modo per esprimere/reprimere un disagio che forse ora sei pronta ad affrontare.
Salve Giulia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
Ho letto attentamente il suo messaggio.
Sicuramente non c'è un comportamento stabile, ma un continuo alti e bassi.
Le consiglio di consultare uno specialista.
Sono disponibile a colloqui.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Gentile Giulia, il mio consiglio è quello di non trascinarsi questa problematica e di farsi aiutare da uno specialista. Affrontare i problemi da sola può essere molto faticoso. Le emozioni ci comunicano sempre qualcosa, cerchi di rivolgere il suo sguardo anche verso una possibile soluzione
Cara Giulia, è molto probabile che ci siano i presupposti per un disturbo alimentare, tuttavia le suggerisco di domandarsi se non sia proprio il suo rimuginio a riguardo il vero problema più che la condizione alimentare in sé. Senza dimenticarci del rapporto che ha con il suo corpo e del significato che questo ricopre per lei. Sarebbe opportuno parlarne previo colloquio psicologico, al fine di esplorare pensieri, preoccupazioni e paure a riguardo.
Resto a disposizione sia in studio a Torino che Online in tutta Italia.
Un caro saluto.

Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
Cara Giulia, dalla sua descrizione il suo rapporto con il cibo appare angosciante e pervasivo nelle sue giornate. Le consiglio, non appena se la sente, di approfondire il suo malessere e trovare un nuovo equilibrio con l'aiuto di uno specialista.
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Gentilissima Giulia, più che confermare un possibile disturbo sarebbe molto più utile cercare di comprendere le modalità che ti portano a queste scelte, l'utilità di questo e cosa ti porta. La paura di certi cibi a cosa é simile? Esplorare alcune di queste domande può aiutare a vivere queste scelte con meno tensione e alleggerire le compensazioni. Sempre meglio creare un percorso insieme ad uno specialista, come una di queste lunghe camminate che fai. Grazie, dott. Benjamin Collins
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Ciao Giulia, grazie per aver condiviso la tua situazione. Sì, i sintomi che descrivi suggeriscono la possibilità di un disturbo alimentare. È importante cercare aiuto il prima possibile per ricevere una valutazione professionale e un trattamento adeguato. Ti consiglio di rivolgerti a uno specialista nella cura dei disturbi alimentari che può aiutarti a comprendere e affrontare le cause sottostanti del tuo comportamento alimentare e a sviluppare un piano di trattamento personalizzato per te. Resto a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Nicoletta Pinna
Ciao Giulia, i presupposti sembrano esserci e consiglierei un approfondimento con un professionista per comprendere meglio la tua condizione di malessere e disagio ed elaborare insieme un percorso funzionale che possa consentirti di ritrovare un equilibrio con il cibo, il corpo e in generale a ritrovare il tuo benessere psico-fisico.
Per qualsiasi dubbio o richiesta resto a disposizione
Un caro saluto
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Ciao Giulia, capisco che stai attraversando un periodo difficile e che hai alcune preoccupazioni riguardo al tuo rapporto con il cibo e il peso corporeo.
Ciò che descrivi, come la restrizione alimentare, il conteggio delle calorie, le lunghe camminate e le abbuffate, potrebbero essere segnali di un disturbo del comportamento alimentare, come l'anoressia nervosa o la bulimia nervosa. Questi disturbi sono caratterizzati da un rapporto distorto con il cibo, un'eccessiva preoccupazione per il peso e la forma del corpo, e comportamenti compensatori per controllare il peso.

È importante sottolineare che solo un professionista esperto può fare una diagnosi accurata. Ti consiglierei di rivolgerti a uno psicologo o un psichiatra specializzato nei disturbi alimentari, per una valutazione approfondita della tua situazione. Un professionista sarà in grado di farti una diagnosi e di fornirti il supporto e le strategie necessarie per affrontare il problema.

È coraggioso da parte tua cercare di comprendere meglio la tua situazione e chiedere aiuto. Ricorda che non sei da sola e che ci sono risorse e persone pronte ad aiutarti. Non esitare a cercare supporto professionale e confidare nelle persone di fiducia che ti circondano. Si tratta di un percorso che richiede tempo e impegno, ma con il supporto adeguato puoi affrontare e superare queste difficoltà.
Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Carissima Giulia, ti ringrazio per aver condiviso a noi questo pezzettino della tua storia: sicuramente non dev'essere stato facile scrivercelo.
Sono molto contenta però del fatto che tu sia consapevole dei tuoi comportamenti, questa è una tua enorme risorsa da sfruttare!
Non me la sento di scriverti qui se i tuoi comportamenti sono riconducibili a un disturbo alimentare, però mi sento di consigliarti fortemente un percorso psicoterapico in modo da affidarti a un professionista che ti aiuti a capire cosa sottendono i tuoi comportamenti.
Ti consiglio anche di rivolgerti a una nutrizionista. Un lavoro sinergico con psicologo e nutrizionista ti sarà sicuramente d'aiuto.

Ti mando un carissimo saluto, Dott.ssa Giorgia Lanza
Gentilissima Giulia, avere una etichetta diagnostica le sarebbe in qualche modo di aiuto? Potrebbe essere utile per eliminare le sue paure dei cibi, la vergogna per il suo corpo e modificare il rapporto che ha con cibo, immagine e corpo?
Quello che riporta di se è molto delicato, il fatto di averlo individuato e descritto qui è già un passo coraggioso. Un inizio di percorso di consapevolezza, forse anche la richiesta di far pace con se e con il suo corpo? Se ha la possibilità le suggerisco di intraprendere un percorso terapeutico per risolvere l'angoscia relativa al cibo e al corpo e ritrovarsi.
Se vuole io sono disponibile online, dott.ssa Anastasia Giangrande
Salve Giulia, la ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Da quello che lei descrive direi che verosimilmente può esserci un disturbo del comportamento alimentare, ma una vera diagnosi è possibile farla solo in studio. In generale credo che le diagnosi abbiano per il paziente il solo valore di prendere atto che c'è un reale problema di cui prendersi cura; spero che lo sia anche per lei. Da quello che scrive ritengo importante che lei inizi un percorso di psicoterapia affiancato da un percorso di consapevolezza alimentare con una nutrizionista. Se lo desidera può contattarmi, ricevo anche online.. il primo colloquio è gratuito. Un caro saluto. Dott Mauro Terracciano
Ciao Giulia, innanzitutto vorrei dirti che capendo la difficoltà mi rendo anche conto che non sia semplice scrivere il messaggio per chiedere un consiglio, quindi questo è stato un grande primo passo che hai fatto. Hai iniziato da questo, ti consiglio di continuare a chiedere un supporto ed un aiuto per gestire questo tipo di problema, che in quanto tale, ha una soluzione.
Rimango a disposizione per ulteriori dettagli. Dott.ssa Francesca Gottofredi

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