Salve mi chiamo Gaia e ho 40 anni mia figlia di 21 anni sta per andare via di casa e io la sto viven
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Salve mi chiamo Gaia e ho 40 anni mia figlia di 21 anni sta per andare via di casa e io la sto vivendo troppo male mi viene da piangere solo al pensiero che la nostra famiglia si spezza per sempre, mio figlio di 19 anni e già in convivenza dall’anno scorso con la sua ragazza, e grazie a Dio mi resta la mia piccolina di 3 anni e mezzo, come fare per vivere meglio la sua partenza ? Grazie
Gentile Gaia,
lei sta parlando come madre. I figli hanno bisogno di separarsi dai genitori, per essere autonomi e per avere propri ideali, desideri, obbiettivi, modi di essere. Non accade che la famiglia si spezzi, quando un figlio lascia la casa, lei lo sa perché il maschio è già uscito di casa. Forse è il suo modo di sentire, di sentirsi madre, che le va a causare questo effetto. Lei è anche donna però, oltre ad avere fatto la madre e farla tuttora per la piccola, che ha ancora bisogno. I ragazzi invece hanno necessità di nascere, ma una seconda volta, fuori dalla famiglia di origine. Non a caso si dice “famiglia di origine”, poiché il soggetto nasce da tale famiglia, ma poi si fa soggetto al di là di questa famiglia originaria, e sceglie con il proprio pensiero, desiderio, necessità. Può farlo soltanto separandosi, è un suo diritto. Come è un diritto di lei, Gaia, accedere a ciò che la fa sentire donna altrove, così da non doversi sentire soltanto mamma. Ne parli con qualcuno, potrebbe aprirsi per lei una visione diversa di se stessa, un rapporto a un suo desiderio ancora inesplorato.
Dott.ssa M. Gorini
lei sta parlando come madre. I figli hanno bisogno di separarsi dai genitori, per essere autonomi e per avere propri ideali, desideri, obbiettivi, modi di essere. Non accade che la famiglia si spezzi, quando un figlio lascia la casa, lei lo sa perché il maschio è già uscito di casa. Forse è il suo modo di sentire, di sentirsi madre, che le va a causare questo effetto. Lei è anche donna però, oltre ad avere fatto la madre e farla tuttora per la piccola, che ha ancora bisogno. I ragazzi invece hanno necessità di nascere, ma una seconda volta, fuori dalla famiglia di origine. Non a caso si dice “famiglia di origine”, poiché il soggetto nasce da tale famiglia, ma poi si fa soggetto al di là di questa famiglia originaria, e sceglie con il proprio pensiero, desiderio, necessità. Può farlo soltanto separandosi, è un suo diritto. Come è un diritto di lei, Gaia, accedere a ciò che la fa sentire donna altrove, così da non doversi sentire soltanto mamma. Ne parli con qualcuno, potrebbe aprirsi per lei una visione diversa di se stessa, un rapporto a un suo desiderio ancora inesplorato.
Dott.ssa M. Gorini
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Gentile, penso che vedere i figli andare via di casa sia sempre un tasto dolente (ma anche qualcosa di bello). Credo che ogni genitore possa sentire una parte di sé che si stacca quando ciò accade, ma questo avvenimento fa parte del ciclo di vita. Ai suoi figli spetta di diventare giovani adulti autonomi. Il compito più difficile di un genitore è lasciare spazio ai figli e allo stesso tempo supportarli nel loro percorso di differenziazione. Ciò lascia inevitabilmente un senso di mancanza. È importante sperimentare modi diversi di viversi come persona, ancora prima che come madre, e sperimentarsi ancora come madre ma in modo diverso. Quando i figli esco di casa, ogni genitore deve ricostruire o costruire una vita nuova, dei nuovi percorsi, quindi un senso di sé nuovo.
Chiaramente in questa fase della sua vita potrebbe essere utile una consulenza o meno, ciò dipende da quanto sia forte e persistente la sofferenza che prova, così come dalle risorse che sente di avere per affrontarla.
Chiaramente in questa fase della sua vita potrebbe essere utile una consulenza o meno, ciò dipende da quanto sia forte e persistente la sofferenza che prova, così come dalle risorse che sente di avere per affrontarla.
Salve Gaia, mi spiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio che sta vivendo in questo momento. Capisco che razionalmente lei sia contenta del fatto che alla fine suo figlio possa avere raggiunto un livello di autonomia tale da poter andare via di casa ma che emotivamente rappresenta sempre Un distacco ed una sfida difficile per una madre Tuttavia la invito a riflettere del fatto che magari anche lei ad un certo momento quando aveva quell'età aveva bisogno di fare esperienze nuove: Dunque ciò che arriverà adesso non è il fatto che il vostro rapporto si cancellerà bensì ci saranno solo delle modifiche da effettuare a cui lei pian piano si adatterà. Qualora avesse bisogno comunque non sottovaluti la questione e richieda un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Resto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, Dott FDL
Buonasera signora, perché associa il cambiare casa di sua figlia a una famiglia che si spezza per sempre? La famiglia è in continua evoluzione dinamica e non possiamo pensare che i nostri figli saranno sempre sotto il nostro tetto. Anzi, è importante che ognuno abbia la possibilità e la sicurezza di potersi allontanare dal nucleo di origine per progettare una propria vita autonoma. Se non riesce a elaborare questo distacco potrebbe rivolgersi a un/a professionista per trovare ascolto e imparare a gestire meglio la separazione.
Gentile Utente,
Lei descrive un’emozione molto forte e comune a tutti i genitori che vedono uscire i propri figli dal nucleo familiare.
La forza di questo sentimento potrebbe tuttavia essere oggetto di approfondimento, all’interno di una psicoterapia, per capire meglio le sue origini e motivazioni.
Questo lavoro potrebbe aiutarla a vivere più serenamente il distacco dai suoi figli e ad attenuare il senso di solitudine.
Saluti. Lavelli
Lei descrive un’emozione molto forte e comune a tutti i genitori che vedono uscire i propri figli dal nucleo familiare.
La forza di questo sentimento potrebbe tuttavia essere oggetto di approfondimento, all’interno di una psicoterapia, per capire meglio le sue origini e motivazioni.
Questo lavoro potrebbe aiutarla a vivere più serenamente il distacco dai suoi figli e ad attenuare il senso di solitudine.
Saluti. Lavelli
Gentile signora, vedere i figli che "prendono il volo" dovrebbe essere per ogni genitore una fonte di gioia, accompagnarli in questo passaggio una fonte di soddisfazione, perchè significa avergli dato quanto gli serve per costruirsi la loro strada in modo autonomo. Il problema potrebbe essere che lei si sia identificata nel tempo unicamente come Madre e per questo vive con disperazione l'allontamento dei suoi figli. Probabilmente occorre indagare sulla sua persona e sui motivi che le fanno vivere in modo tragico l'evento naturale dei figli che procedono per la loro strada
Buonasera Gaia,
la sua lettera ha sollecitato in me delle domande, gliene propongo tre:
questa emozione che prova è solo dispiacere o c’è altro?
La partenza dei figli rappresenta, all’interno della storia di vita della famiglia, un grande cambiamento: come vive lei i cambiamenti? Li affronta o preferirebbe che non cambiasse mai nulla?
Lei ha avuto la sua prima figlia molto giovane, pensa che questo possa avere a che fare con le difficoltà del distacco che vive oggi?
Condivido il pensiero dei colleghi quando la invitano a esplorare dimensioni di vita alternative a quella di madre, ma credo che interrogarsi in maniera più ampia sul significato che l’affrancamento di sua figlia scatena in lei potrebbe esserle d’aiuto.
Mi rendo disponibile anche online qualora ne sentisse il bisogno e la saluto cordialmente,
Dott.ssa Manuela Leonessa
la sua lettera ha sollecitato in me delle domande, gliene propongo tre:
questa emozione che prova è solo dispiacere o c’è altro?
La partenza dei figli rappresenta, all’interno della storia di vita della famiglia, un grande cambiamento: come vive lei i cambiamenti? Li affronta o preferirebbe che non cambiasse mai nulla?
Lei ha avuto la sua prima figlia molto giovane, pensa che questo possa avere a che fare con le difficoltà del distacco che vive oggi?
Condivido il pensiero dei colleghi quando la invitano a esplorare dimensioni di vita alternative a quella di madre, ma credo che interrogarsi in maniera più ampia sul significato che l’affrancamento di sua figlia scatena in lei potrebbe esserle d’aiuto.
Mi rendo disponibile anche online qualora ne sentisse il bisogno e la saluto cordialmente,
Dott.ssa Manuela Leonessa
Cara Gaia, penso di capire la sofferenza che prova.
Vedere i propri piccoli andare via di casa lascia un senso di vuoto a volte che può essere difficile da sopportare. Questo dolore è legittimo è comprensibile. Ci sono però alcune buone notizie. La prima è che la famiglia tendenzialmente non si spezza, cambiano alcune modalità , certo, ma a volte i legami addirittura si rafforzano , senza dubbio si modificano e si riequilibrano in modo diverso. Come accade sempre nel corso della vita. La seconda è che i suoi figli in questo modo acquisiscono autonomia e hanno la possibilità di creare la propria vita, realizzare i propri sogni e sperimentare il proprio modo di incuriosirsi del mondo. La terza è che questo le da la possibilità di sperimentare anche lei una nuova fase di vita. Il nucleo familiare si modifica ma non si distrugge, anzi l’autonomia e la separazione dal nucleo sono elementi fondamentali per la crescita e per garantire la stabilità del nucleo di partenza. È doloroso, è il cuore di mamma che parla, ma ci si può lavorare su per vedere la situazione da una prospettiva più leggera.
Spero di esserle stata utile
Rimango a disposizione
E. C.
Vedere i propri piccoli andare via di casa lascia un senso di vuoto a volte che può essere difficile da sopportare. Questo dolore è legittimo è comprensibile. Ci sono però alcune buone notizie. La prima è che la famiglia tendenzialmente non si spezza, cambiano alcune modalità , certo, ma a volte i legami addirittura si rafforzano , senza dubbio si modificano e si riequilibrano in modo diverso. Come accade sempre nel corso della vita. La seconda è che i suoi figli in questo modo acquisiscono autonomia e hanno la possibilità di creare la propria vita, realizzare i propri sogni e sperimentare il proprio modo di incuriosirsi del mondo. La terza è che questo le da la possibilità di sperimentare anche lei una nuova fase di vita. Il nucleo familiare si modifica ma non si distrugge, anzi l’autonomia e la separazione dal nucleo sono elementi fondamentali per la crescita e per garantire la stabilità del nucleo di partenza. È doloroso, è il cuore di mamma che parla, ma ci si può lavorare su per vedere la situazione da una prospettiva più leggera.
Spero di esserle stata utile
Rimango a disposizione
E. C.
Buonasera signora, mi spiace molto per quello che sta vivendo in questo momento. Non dev'essere facile sentirsi e provare ciò che sta provando lei, la sento spezzata e davvero in difficoltà, come fosse dinanzi ad un baratro. Le vorrei chiedere come mai, dinanzi ad un evento che fa parte della vita di ogni persona (quello di uscire di casa e andare a vivere da soli, farsi una vita tutta propria) per lei rappresenti un evento tragico, da non darle pace. Nel caso volesse e se la sentisse, sarei lieto di poterla aiutare in un percorso di consapevolezza e risoluzione del dolore così intenso. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Dr. Marco Angelillo
Dr. Marco Angelillo
Salve Gaia, grazie per aver condiviso. Leggo ansia e tristezza nelle sue parole, e voglio rassicurarla sul fatto che è normale provare queste emozioni nella situazione che descrive. I suoi pensieri ci danno visibilità dell’imminente catastrofe che lei sta temendo che la porta ad essere in ansia, ma anche dell’idea che la sua famiglia si stia già spezzando e la tristezza che ne consegue. Per rispondere quindi alla sua domanda, può vivere meglio questa partenza portando alla luce questi suoi pensieri connessi ad emozioni negative, che con l’aiuto di un professionista specializzato in tecniche cognitive potranno divenire meno negativi e generare quindi emozioni meno intense, per poi stare meglio. Se lo desidera posso supportarla in questo momento difficile con un primo incontro in cui potrà affrontare queste tematiche, deciderà poi se proseguire o meno. Mi rendo disponibile anche online. Saluti, dott.ssa Eleonora Galletti
Buongiorno Gaia e grazie per aver chiesto un consiglio. La separazione con i figli che se ne vanno da casa è una tappa fisiologica per la crescita di ambedue le parti. Nel momento che ciò non avviene oppure avviene con grande difficoltà bisogna necessariamente chiedersi il perché. Ha utilizzato un'espressione molto forte "..che la nostra famiglia si spezzi per sempre" e anche qui le domande vengono naturali: come mai ritiene che la sua famiglia si "spezzi" nel momento che i suoi figli lascino il nido? come mai questa separazione è vissuta con così tanta preoccupazione e disagio? e queste sono solo alcune delle cose e degli aspetti di sè che può andare ad approfondire con l'aiuto di un professionista. Se vuole darsi una possibilità di stare meglio contatti uno psicologo/a o psicoterapeuta, vedrà che non se ne pentirà.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e nel mentre le auguro un imbocca al lupo per il futuro.
Cordialmente, dottor Moraschini.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e nel mentre le auguro un imbocca al lupo per il futuro.
Cordialmente, dottor Moraschini.
Buon pomeriggio Gaia,
sta vivendo una delle fasi critiche della vita, quella di lasciar andar via una figlia dal proprio nido. Dopo tanti sforzi ed impegni, ha compiuto l'obiettivo genitoriale di render sua figlia tanto forte quanto può essere e capace ed autonoma di procedere per la sua strada. Deve sentirsi soddisfatta di tutto ciò! Ora l'ostacolo che le si è presentato è nuovo e prevede di cercare dentro di lei, nuove energie.
Se vuole possiamo approfondire insieme il discorso.
Cordialmente,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
sta vivendo una delle fasi critiche della vita, quella di lasciar andar via una figlia dal proprio nido. Dopo tanti sforzi ed impegni, ha compiuto l'obiettivo genitoriale di render sua figlia tanto forte quanto può essere e capace ed autonoma di procedere per la sua strada. Deve sentirsi soddisfatta di tutto ciò! Ora l'ostacolo che le si è presentato è nuovo e prevede di cercare dentro di lei, nuove energie.
Se vuole possiamo approfondire insieme il discorso.
Cordialmente,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile utente, mi rendo conto di quanto sia difficile entrare a contatto solo con l’idea del distacco e del cambiamento che vivrà a seguito dell’allontanamento di sua figlia. La indirizzerei verso un consulto psicologico per poter trovare nuove strategie per fronteggiare questa situazione.
Resto a disposizione, anche online.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Alessandra Barbera
Resto a disposizione, anche online.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Alessandra Barbera
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Ciao Gaia, capisco che l'idea della partenza imminente di tua figlia possa essere molto dolorosa per te. È normale provare tristezza e preoccupazione quando un membro della famiglia si allontana per seguire il proprio cammino. In questi momenti, ci sono alcune cose che puoi fare per affrontare questa situazione in modo più sereno.
Prima di tutto, permetti a te stessa di sentire e accettare le tue emozioni. È normale sentirsi tristi e preoccupati quando un figlio si allontana da casa. Piangi se ne hai bisogno e riconosci che questo cambiamento rappresenta una tappa importante nella tua vita. È importante dare spazio ai tuoi sentimenti anziché reprimerli.
Inoltre, comunica apertamente con tua figlia riguardo ai tuoi pensieri, preoccupazioni e sentimenti. Esprimile il desiderio di mantenere un legame forte nonostante la distanza. Trovate modi per rimanere in contatto regolarmente, come chiamate telefoniche, messaggi o visite. Il mantenimento di una comunicazione costante può aiutare a ridurre la sensazione di separazione.
Cerca anche sostegno emotivo da parte di amici, familiari o di un gruppo di supporto. Trovare persone che hanno vissuto esperienze simili può darti la possibilità di condividere i tuoi sentimenti e ricevere conforto. Ricorda che non sei sola in questo percorso e che ci sono altre persone che capiscono ciò che stai provando.
Inoltre, concentra la tua attenzione sulle opportunità che questa fase della vita di tua figlia può offrire. Vedi la sua partenza come un'opportunità per il suo sviluppo e la sua indipendenza. Supportala nel perseguire i suoi sogni e le sue passioni. Sii un punto di riferimento positivo e incoraggiala nel suo percorso.
Non dimenticare di prenderti cura di te stessa. Dedica del tempo alle tue passioni, alle attività che ti piacciono e alle relazioni che ti portano gioia. Cerca nuovi interessi e riempi il tuo tempo con attività significative. Questo ti aiuterà a mantenere un senso di scopo e a trovare un equilibrio nella tua vita.
Infine, sappi che la tua famiglia non si spezzerà per sempre, ma si evolverà e si adatterà a nuove dinamiche. La relazione con tua figlia potrebbe cambiare, ma potrebbe anche diventare più profonda e significativa nel corso del tempo. Sii aperta a questa possibilità e permetti a entrambe di crescere e scoprire nuovi aspetti delle vostre vite.
Auguro a te e alla tua famiglia il meglio per il futuro. Sappi che sei una madre amorevole e che sei in grado di superare questa fase di transizione. Con il tempo, potresti scoprire nuovi modi di coltivare il legame con tua figlia e di trovare serenità nella nuova fase della vostra vita familiare.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
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Gentile utente, ogni cambiamento anche se positivo è fonte di preoccupazione.
Iniziare un percorso di sostegno psicologico la potrà aiutare a comprendere il suo funzionamento e le modalità relazionali messe in atto anche all'interno del suo contesto familiare.
Sua figlia sta affrontando un compito evolutivo fondamentale per il suo ciclo di vita ed è necessario che lei accolga questa separazione in modo costruttivo.
Rimango a disposizione anche online.
Cordialità
dott.ssa Manuela Mignani
Iniziare un percorso di sostegno psicologico la potrà aiutare a comprendere il suo funzionamento e le modalità relazionali messe in atto anche all'interno del suo contesto familiare.
Sua figlia sta affrontando un compito evolutivo fondamentale per il suo ciclo di vita ed è necessario che lei accolga questa separazione in modo costruttivo.
Rimango a disposizione anche online.
Cordialità
dott.ssa Manuela Mignani
Gentile Gaia, mi dispiace che stia vivendo questo importante momento con tanto dolore.
Ogni cambiamento all’interno della famiglia porta necessariamente ad un nuovo riassetto. Nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Rimango a disposizione, anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Ogni cambiamento all’interno della famiglia porta necessariamente ad un nuovo riassetto. Nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Rimango a disposizione, anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Ciao Gaia, sono dei cambiamenti che la famiglia vive poiché i figli crescono, come ogni cambiamento bisogna riorganizzarsi per trovare il giusto equilibrio familiare .
Questo non significa assolutamente che la famiglia si divide o come dice lei si "spezza".
Resto a disposizione
Saluti
Dott.ssa Giovanna Napolitano
Questo non significa assolutamente che la famiglia si divide o come dice lei si "spezza".
Resto a disposizione
Saluti
Dott.ssa Giovanna Napolitano
Buongiorno, grazie per aver condiviso la Sua situazione. Innanzitutto è giusto forse riflettere sul fatto che i figli ad un certo punto devono finalmente sperimentarsi come individui singoli e non più come appartenenti all’unita’ del nucleo familiare e questo è giusto che avvenga per il loro bene. Spesso la famiglia trattiene i figli e questi ultimi non riescono a raggiungere una vera e propria autonomia. Spesso poi ci dedichiamo alla famiglia senza mantenere viva la nostra dimensione individuale che va sempre e comunque preservata. Mi auguro che con questa separazione lei possa riempire il vuoto con lo sviluppo della Sua soggettività. Se vorrà parlarne resto a disposizione. Saluti.
Carissima per prima cosa ci tengo ad evidenziare che la famiglia non si spezza ma si trova a vivere un grande cambiamento! Come già sperimentato col figlio di 19 anni, i figli inevitabilmente crescono e decidono di imboccare la propria strada, andando via di casa e creandosi una propria autonomia ed indipendenza. È naturale come è naturale che questo talvolta crei nei genitori un senso di vuoto, smarrimento e tristezza. Sensazioni in genere transitorie. Se invece si protraggono nel tempo o si intensificano e l’adattarsi alla nuova situazione familiare risulta alquanto complesso è utile affidarsi all’aiuto di un professionista che vi sosterrà nel traghettare questo periodo aiutandovi a mettere a fuoco le implicazioni positive così da potersi aprire serenamente al cambiamento che state vivendo. Non è la fine ma un nuovo inizio! Cari saluti, dott.ssa Chiara Barlucchi
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