Salve mi chiamo Enzo ho una domanda soffro di una forte angoscia all'intestino che non mi dà tregua

19 risposte
Salve mi chiamo Enzo ho una domanda soffro di una forte angoscia all'intestino che non mi dà tregua e ovviamente mi porta alla depressione la cura è brintellix e Xanax va bene questa cura per curare sia l'angoscia che la depressione o bisogna mettere l'acqua e cabina tra la quietapina il brintellix cosa funziona di più per sostenere il turno dell'umore
Buonasera Enzo, per questioni relative all'assunzione di farmaci, le consiglio di chiedere al professionista che le ha prescritto i suddetti farmaci, più competente in materia rispetto a uno psicologo. Cordialmente, KC

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Buonasera Enzo, per quanto concerne i farmaci deve rivolgersi al medico che glieli ha prescritti, lui conosce la sua "storia clinica" e saprà darle indicazioni utili. Eventualmente può chiedere una consulenza psicologica per capire da cosa potrebbe derivare "la sua forte angoscia all'intestino".
Cordiali saluti
Buonasera Enzo, per l'assunzione dei farmaci è meglio se contatta lo psichiatra o il medico di base che glieli ha prescritti. Per l'ansia ha pensato di valutare un percorso psicologico? Spesso risulta essere molto utile insieme all'assunzione dei farmaci.
Cordiali saluti
Dott.ssa Francesca Torretta
Buonasera, Enzo, la terapia farmacologica va discussa col professionista che l'ha prescritta.
Per il resto, come lei ben comprende, vi è una notevole somatizzazione di problemi psicologici che va necessariamente indagata col supporto di uno psicoterapeuta, non c ' è dubbio. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, noi essendo psicoterapeuti non possiamo dare nessun parere sui farmaci che sta assumendo, ma può consultarsi con il medico che gliel'ha prescritti. Inoltre per la sua ansia potrebbe parlarne con una psicoterapeuta che l'aiuterà ad elaborare cosa gli sta succedendo, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Gent. Enzo, La invito a confrontarsi per ogni dubbio sui farmaci che assume con il professionista, medico di base o psichiatra che sia, che si occuperà di fare gli opportuni aggiustamenti dopo averla ascoltata. Finché non ottiene un sollievo dai sintomi fisici questi concorreranno, come in un circolo vizioso, a peggiorare uno stato ansioso-depressivo. Sentendosi meglio a livello fisico potrà affrontare un percorso con uno psicoterapeuta per indagare i motivi più profondi alla base del disagio psicologico che sta vivendo. I miei migliori auguri, Dott.ssa Federica Morini.
Gentile utente di mio dottore,

per l'assunzione dei farmaci è meglio se contatta lo psichiatra o il medico di base che ha effettuato prescrizione. Per l'ansia ha pensato di valutare un percorso psicologico? Spesso risulta essere molto utile insieme all'assunzione dei farmaci.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile Enzo,
L'angoscia spesso si riflette anche sull'intestino, dandoci proprio dei sintomi fisici e facendoci star male. Si i farmaci in parte possono aiutare però è necessario affrontare anche un percorso di psicoterapia ad indirizzo psicosomatico che possa curare l'angoscia e la depressione in profondità e di conseguenza anche i dolori all'intestino.
Cari saluti
Salve. È opportuno che si confronti in merito alla terapia farmacologica con lo specialista che la ha prescritta. Potrebbe valutare la possibilità di affiancare un percorso psicoterapico per i sintomi ansioso depressivi che descrive. Cordiali saluti
Gent.mo utente, per quanto riguarda i farmaci chieda allo specialista in psichiatria che le ha fatto la prescrizione, sarebbe opportuno che effettuasse una visita anche con uno psicoterapeuta in modo da capire come mai manifesta certi sintomi. Cordialmente.
Salve Enzo, è interessante che lei collochi la sua angoscia a livello dell'intestino. Ci sarebbe da approfondire. Al momento da quanto capisco sta affrontando il suo problema soltanto con un supporto farmacologico che è utilissimo in determinati casi. Lei assume al momento un ansiolitico e un antidepressivo e chiede della quetiapina che è invece un neurolettico e aiuta a stabilizzare l'umore. Di questo però dovrebbe parlare con un medico, anche con colui che ha prescritto la cura se ha la sua fiducia. Potrebbe poi pensare di affiancare un percorso di psicoterapia dedicato per approfondire le motivazioni dell'angoscia. Cordiali saluti, M.M.
Gentile Utente, rispetto ai farmaci è opportuno che chieda allo specialista che la segue riguardo la terapia farmacologica. Potrebbe comunque esserle d’aiuto richiedere anche una consulenza psicologica per comprendere l’origine della sua sofferenza e acquisire ulteriori strategie per fronteggiare i suoi disturbi.
Un cordiale saluto
Gentile utente per quanto riguarda la situazione farmacologica deve chiedere a chi le ha prescritto i farmaci . Le consiglio però di intraprendere anche un percorso psicoterapeutico dal quale troverà giovamento fino alla risoluzione del problema . Per qualsiasi informazione resto a sua disposizione . un caro saluto
Salve Enzo, le consiglio sia di discutere la questione farmacologia con il medico prescrivente, sia di consultare uno psicologo per capire meglio l'origine della sua forte angoscia. Un caro saluto
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buon pomeriggio Enzo, oltre all'assunzione di farmaci adeguati alla sua problematica, potrebbe magari prendere in considerazione l'ipotesi di parlarne con uno psicoterapeuta. Questo le darebbe la possibilità di approfondire l'eventuale origine del suo malessere e cercare di risolverlo. Ci rifletta. Un caro saluto

D.ssa Adriana Aronadio
Salve, per la questione farmacologica dovrebbe chiedere al medico che le ha prescritto i farmaci, mentre per l'angoscia di cui riferisce, potrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Buona giornata,
Rosella Pettinari
Visto che è palese una somatizzazione (angoscia intestinale) le consiglierei una NeuroRiflessoTerapia personalizzata. Per quanto riguarda la gestione degli psicofarmaci è opportuno che sia effettuata da chi glieli ha prescritti. Salve
Salve, sicuramente le gioverebbe molto associare una psicoterapia ai farmaci... valuti questa possibilità

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