Salve mi chiamo Emanuele ed ho 29 anni, dall' adolescenza fino ai 24/25 anni ho praticato tutti gior

19 risposte
Salve mi chiamo Emanuele ed ho 29 anni, dall' adolescenza fino ai 24/25 anni ho praticato tutti giorni o quasi in certi periodi la masturbazione guardando video porno fantasticando su 2 mie zie paterne in modo più ossessivo, ed occasionalmente con conoscenti. Se non ricordo male mio padre quando io ero più piccolo mi rivelò che si masturbava su di una sua zia di primo grado, oltre a commenti su altre zie o sorelle di mia madre come (vai con la zia che fai esperienza) messa giù ironicamente.
Ho un fratello e fino ai 20 anni ho avuto sempre l'impressione che avessero preferenze verso l'altro mio fratello perché io stranamente per loro avevo poco in comune con loro da quel che notavo. Le prime volte che ho fatto l'amore con una persona le ho vissute come se fosse solo sesso come se quella persona piu grande di me di 5 anni (ai tempi lei 26 anni) fosse una sostituta del materiale porno che guardavo. Da quattro anni convivo con la mia compagna persona meravigliosa. E capitato anche con lei che in sua assenza guardavo materiale del genere pensando a quelle zie o conoscenti fino ad arrivare a pensarle anche durante i primi rapporti intimi. Fino a qualche settimana fa ho avuto suo padre ospite nell'appartamento accanto per 9 giorni tra cui i primi giorni in presenza della sua compagna che ci ha distrutti quel periodo a causa degli effetti provocati dagli psicofarmaci. Dopo che sono tornati a casa dalla loro vacanza ho iniziato ad avere tic più accentuati agli occhi,tosse nervosa, collo rigido e bisogno di guardare materiale pornografico arrivando a masturbarmi per accumulo di tensione al pene. Nel cercare materiale ancora adesso provo bruciore allo stomaco, tremolio alle mani e tensione al pene. Attualmente la cosa che più mi turba Dottore è la paura di essere attratto in modo preoccupante dall" attrice hard di un video preciso o frammenti di altri video suoi ma in particolare uno
(situazione che mi è capitata anche con un altro video di un' altra attrice prima ancora), Sarà che ho spesso pensato che è il video con la miglior ripresa e attrice nella pratica di sesso orale tale da andarla a cercare nuovamente nei momenti nervosi o di estrema noia. In alcuni momenti l'ho sempre trovata una bella donna e in altri donna normale anzi anche indifferente. La cosa mi disturba personalmente e nei confronti della mia compagna alla quale voglio un mondo di bene. Scusi il messaggio lungo ma volevo cercare di farle capire più cose, tra l'altro io assumo Carbomazepina da anni per via di un angioma cavernoso, in passato avevo dei forti sbalzi d'umore risolti con tegretol appunto, spero non possa influire su qualche disturbo l'assunzione del farmaco. Buona serata
Salve Emanuele, Per quanto riguarda i farmaci ritengo opportuno che lei si rivolga esclusivamente al medico, figura professionale più competente in materia. Relativamente Agli aspetti che cita la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono la sofferenza in atto impedendole il benessere desiderato. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Buonasera gentile utente, per alcuni aspetti, il suo racconto, sembra un po' confuso, ma ha bisogno di un confronto con uno specialista , sia per chiarire quali sia il suo bisogno e la sua richiesta, sia per affrontare meglio i suoi pensieri che la situazione che sta vivendo.
Gentile Utente, il nucleo della sua preoccupazione mi sembra riferito alla pratica masturbatoria, che in questo periodo è concentrata su questa specifica attrice in uno specifico video e più in generale sta venendo usata come metodo per alleviare sintomi fisici, oltre che per alleviare nervosismo e noia.
Il modo migliore per affrontare questa sua preoccupazione è un consulto con uno psicologo, magari con formazione in consulenza sessuale e/o sessuologia, per approfondire i contenuti che lei ha brevemente esposto ma sono comunque tanti e hanno tutti valore di non essere liquidati velocemente. Tramite l'approfondimento avrà sicuramente le idee più chiare su cosa le stia succedendo e come lei funziona, questa consapevolezza acquisita potrebbe di per sè essere sufficiente a risolvere la preoccupazione così come potrebbe evidenziare delle difficoltà e delle fatiche che sta vivendo e che hanno fatto scaturire i sintomi che la stanno preoccupando. In tal caso sempre con lo psicolgo si potrebbero trovare delle strategie personalizzate per gestire queste difficoltà in modo che non siano più preoccupanti.
Spero di essere stato chiaro nel parlare di un discorso così ampio e delicato, avesse ancora dei dubbi o semplice curiosità mi scriva pure in chat e approfondiremo la spiegazione su cosa è possibile fare.

Dottor Mauro Simonetti
Gentile Emanuele, mi sembra da quanto lei scrive, che nella sua vita qualcosa o qualcuno abbia fatto in modo che lei si portasse sulle spalle una mole davvero enorme di sensi di colpa, soprattutto per quanto concerne la sessualità. Questa è purtroppo una situazione molto frequente; soprattutto in questo paese, forse per dei retaggi culturali, le persone ricevono un’educazione sessuale nulla, oppure fortemente punitiva e carica di sensi di colpa. Quello che io posso dirle è che nella masturbazione non c’è niente di male, non è un comportamento riservato solo agli adolescenti, o ai single, né tantomeno è un comportamento anormale. Ricorrere all’autoerotismo è solo un modo diverso di amare, che non viene escluso dal fatto di essere in coppia. Ed anche le fantasie che si accompagnano alla masturbazione, quali che siano, raramente hanno un aspetto veramente patologico. Insomma, non c’è niente di male in quello che lei fa, e non c’è alcun bisogno di torturarsi con questi pensieri punitivi. Ma mi rendo conto che lei è perfettamente consapevole di questa cosa a livello razionale, mentre evidentemente ad un livello più profondo lei forse ha bisogno di punirsi.
È possibile che con un percorso psicoterapeutico lei riesca a capire da dove viene questo senso di colpa, e come affrontarlo al meglio.

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Dott.ssa Bachiorri Sara
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Salve, dal suo racconto credo che la situazione sia molto delicata e che la faccia soffrire parecchio!Dal racconto non capisco se è seguito già da uno psichiatra, in caso lo sia può far riferimento a lui per chiedere consiglio sulla possibilità di un consulto anche psicologico. Altrimenti può richiedere un consulto psichiatrico se ha dei quesiti sugli psicofarmaci e uno psicologico per approfondire queste difficoltà che racconta.
Un saluto,
Dott ssa Baiardo Bruni
Buongiorno, mi dispiace per il disagio che sta provando in questo momento. La situazione che descrive è una situazione delicata che richiede di essere ascoltata con l'attenzione che si merita. Per questo motivo ritengo che sia più utile per lei rivolgersi ad un professionista, uno psicologo o uno psicoterapeuta. Dott. Iacopo Curzi
Salve, il disagio che riferisce e’ comprensibile. Le suggerisco di riferirsi al suo psichiatra e di intraprendere un percorso di psicoterapia per gestire meglio I suoi pensieri, le sue emozioni e i suoi comportamenti.
Resto a disposizione per eventuali dubbi.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Salve, purtroppo il suo racconto è un po' confuso e pieno di informazioni che rendono impossibile una risposta; Tuttavia parli col medico che le ha prescritto il farmaco per valutare con lui eventuali disturbi causati e poi le consiglio di iniziare un percorso psicologico che le permetterà di spiegarsi più serenamente. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno,
la descrizione che ha fatto, per quanto sarebbe da indagare maggiormente, sembra indirizzare la definizione del problema. Detto ciò, ci sarebbero delle strategie specifiche da utilizzare in questi casi.
Resta solo da capire, quanto lei sia disposto a metterle in atto.
Buona giornata,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno, mi dispiace per la situazione. In merito ai farmaci sarebbe opportuno di rivolgesse a chi glieli ha segnati in modo da confrontarsi. Per quanto riguarda la situazione che ha descritto, in alcuni punti ho fatto fatica a capire ciò che c'è scritto comunque sarebbe opportuno si rivolgesse ad un professionista (psicologo o psicoterapeuta) in modo da poterla affrontare.

Saluti
Elisabetta Cavicchioli
Salve Emanuele, la situazione che riporta nel qui ed ora sembra avere dei forti richiami al suo tessuto familiare e al suo passato, perlomeno da quello che posso reperire nelle sue parole. Sembra che lei si stia già interrogando sulle possibili motivazioni del suo malessere. Sicuramente la pornografia può essere un modo privilegiato di dare sfogo a fantasie sessuali, soprattutto perchè garantisce un controllo pieno sulle situazioni sessuali che nell'incontro tra due corpi reali risulta più complesso. Portare la sua questione ad un professionista ed intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla a trovare maggiori risposte a riguardo. Per quanto riguarda l'ambito medico-farmacologico le direi di rivolgersi ad un medico psichiatra competente, come già suggerito dai miei colleghi.
Cordialmente, Dott. Francesco Conti
Buongiorno Emanuele,
non deve assolutamente scusarsi del suo lungo messaggio, penso che ci voglia tempo per parlare di sé ed in realtà lei intuisce che la sua storia personale, i rapporti che lei ha vissuto in passato con suo padre, suo fratello, per esempio, l’hanno portata ad essere quello che lei è oggi e dunque ha fatto benissimo a dilungarsi.
Credo che la sua propensione alla masturbazione, in quanto rinuncia al rapporto e isolamento, sia la risposta umana ad alcuni rapporti significativi che evidentemente non l’hanno tanto corrisposta spingendola a negare le donne e a trasformarle in “solo sesso”.
Credo però anche che adesso lei, proprio perché ha trovato l’amore e ci tiene a non rovinare tutto con la sua compagna, vuole affrontare quelle che oggi vede come sue difficoltà.
La sua intuizione è giusta: si possono riparare le dinamiche psichiche attraverso un rapporto umano corrispondente come quello di terapia, per rifare quel percorso di crescita un tempo forse fatto con difficoltà.
Spero di esserle stata utile almeno un pochino e attendo di poterla incontrare quanto prima.
Cordialmente.
Barbara Brega
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Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Gentile Utente, posso immaginare la sofferenza che sta provando in questa situazione. Approfondire con uno specialista quello che lei riporta potrebbe essere la strada giusta da percorrere verso una risoluzione della problematica.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo
Salve Emanuele,

apprezzo la tua sincerità nel condividere le tue preoccupazioni e le tue esperienze personali. È importante affrontare queste situazioni con apertura e cercare un supporto adeguato per comprendere meglio ciò che stai attraversando.

Mi sembra che tu stia descrivendo una serie di pensieri, emozioni e comportamenti che stanno generando disagio e confusione nella tua vita. È comprensibile che queste esperienze stiano suscitando preoccupazione e che tu voglia cercare una comprensione più approfondita di ciò che sta accadendo.

Il percorso che stai attraversando sembra coinvolgere diversi aspetti, tra cui la sessualità, le ossessioni, l'ansia e il disturbo bipolare. È importante sottolineare che il processo di comprensione e di gestione di queste dinamiche può richiedere l'accompagnamento di un professionista esperto, come uno psicologo o uno psicoterapeuta.

È possibile che alcune delle tue preoccupazioni e dei tuoi comportamenti siano legate a esperienze passate, alle relazioni familiari e ai messaggi ricevuti nell'infanzia. L'ansia, i tic e gli schemi di pensiero ossessivi possono avere radici profonde e richiedere un'esplorazione accurata.

L'assunzione di Carbamazepina è un aspetto che potrebbe influire sul tuo benessere emotivo e sulle tue esperienze. È importante discutere con il tuo medico o psichiatra l'effetto del farmaco sulla tua salute mentale e su eventuali interazioni con i sintomi che stai sperimentando.

Nel complesso, la situazione che hai descritto richiede un approccio di valutazione e supporto personalizzato. Ti incoraggio vivamente a cercare un professionista qualificato, come uno psicologo clinico o uno psicoterapeuta, che possa collaborare con te per esplorare e comprendere meglio le tue esperienze, offrendoti strumenti per gestirle in modo più costruttivo.

Ricorda che cercare aiuto è un passo importante verso il benessere psicologico e che un professionista esperto può offrirti il sostegno necessario per affrontare e superare le difficoltà che stai incontrando.

Cordialità,
Ilaria
Buongiorno, il suo racconto è ricco di dettagli e di tematiche che non possono trovare un inquadramento preciso nello spazio di un box risposte. Si intende che il suo disagio ha radici profonde che con la crescita e lo sviluppo delle relazioni affettive, si è aggrappato anche al presente. Potrebbe cominciare a guardare tutti i punti con un supporto di unæ terapeuta. Per quanto riguarda i farmaci, ponga il quesito al suo medico e/o psichiatra per maggior chiarezza. Saluti. Dott.ssa Anastasia Giangrande
Gentile utente, mi spiace molto per le preoccupazioni che questa situazione le sta causando.
Per la parte farmacologica è necessario avere un medico psichiatra di riferimento che possa seguirla in ottica di monitoraggio farmacologico.
Per quanto concerne questo crescendo di preoccupazioni rispetto al tema della masturbazione e pensieri di attrazione erotica, la consulenza di uno psicologo e in particolare la terapia cognitivo comportamentale possono davvero essere un valido aiuto per alleviare l'ansia e i pensieri intrusivi che le creano disagio, oltre che indagare la radice del problema e comprenderne il mantenimento. Resto a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Giulia Pelini
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Gentile Emanuele, prima di tutto ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto. Comprendo come la situazione che stai vivendo sia per te motivo di disagio e di confusione. Premetto non vi è nulla di intrinsecamente sbagliato nell'avere una vita sessuale "fantastica" privata, ovvero un mondo privato di fantasie e pratiche autoerotiche parallelo alla vita sessuale con un partner. Ogni fenomeno psichico ha una sua spiegazione, comprese le fantasie sessuali, e questo nulla toglie alla genuinità dei sentimenti che si provano per il proprio partner. Un'interpretazione del motivo per cui le zie o l'attrice hard che hai menzionato siano per te motivo di così intensa attrazione richiederebbe una conoscenza più approfondita, per cui mi asterrò dal pronunciarmi in merito. Detto questo, se tale vissuto diventa motivo di disagio, come mi pare di capire essere il tuo caso, può essere utile parlare con un professionista per valutare il modo più opportuno per relazionarsi a questo aspetto. Comprendere l'origine ed il significato di queste fantasie, per esempio, può ridurne la presa e l'impatto psichico, così come sviluppare delle strategie per contrastare l'elemento compulsivo con cui esse si accompagnano. In certi casi rendere il partner partecipe di questa dimensione privata può rivelarsi un sollievo o perfino un'opportunità per approfondire il rapporto o ampliare il repertorio delle attività amatorie. In ogni caso, se questa situazione è divenuta per te motivo di significativo disagio, ti invito a non esitare a rivolgerti a un professionista per una consulenza ed un supporto. Spero di averti dato una risposta utile e rimango a disposizione se desideri pormi ulteriori domande o prenotare un primo colloquio gratuito. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari

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