salve la scorsa estate ebbi un calo di vitamine e di pressione mentre ero in giro, con una sensazion

21 risposte
salve la scorsa estate ebbi un calo di vitamine e di pressione mentre ero in giro, con una sensazione di vuoto e oppressione. Qualche giorno dopo (curata la carenza di vitamine) ho avuto un attacco di ansia( forse relativa allo spavento del calo precedente)e da quel giorno ho effettuato una cura di ansiolitico fino a che ad oggi sotto l'aspetto dell'ansia sono migliorato moltissimo. Non uso piu'ansiolitici ma solo qualche tisana relax la sera ma purtroppo ancora sento strani sintomi come piccole vertigini o lieve confusione mentale, ma non tutti giorni.. ho alti e bassi ma spesso se devo uscire rimando perchè ho paura che possa riavere un calo o senso di instabilitá se sono in giro. Un altro sintomo passato ma che ogni tanto ma con molta meno frequenza si ripresenta è il sentirsi fuori dal mondo.. secondo voi sono strascichi d'ansia o sono io che dentro di me con la paura che ho di riprovare certe sensazioni ci penso e di conseguenza non sono al top? Forse svagare e uscire di più puó essere un rimedio per non pensarci?grazie in anticipo
Buongiorno l'ansia sempre di più è un sintomo molto comune ma così come può sembrare invalidante e vissuto come intrusivo, può dissolversi se si comprende il significato che nasconde. L'idea che lei abbia già pensato a una possibile soluzione, ovvero quella di uscire di casa per porvi rimedio, mi fa pensare che lei è una persona con delle buone risorse e che sicuramente troverà in sé delle ottime strategie per fronteggiarla. Se desidera comprendere meglio come mai l'ansia si ripresenta a cicli di alti e bassi possiamo parlarne insieme e vedere se come le posso essere utile. Buona giornata

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L'ansia è davvero un'emozione che può diventare "tiranna" e ciò che la rende tale è la paura che abbiamo di poterla vivere o come nel suo caso rivivere! Ma l'ansia non è altro che un'emozione, al pari delle altre. La confusione mentale e le vertigini sono segnali con cui si l'ansia spesso si manifesta, e sono vissuti come davvero sgradevoli. La Terapia Cognitivo Comportamentale associata all'ACT offre molte tecniche e strumenti per la gestione dell'ansia e le ricerche ci dicono che chi segue una terapia di questo tipo ha risultati che durano nel tempo. Le consiglio di consultarsi con uno psicoterapeuta per capire quale può essere un percorso adatto alla sua situazione. Per chiarimenti resto a disposizione. Buon proseguimento
Caro utente, comprendo il suo bisogno di trovare una soluzione ma spesso questa non si trova fuori di noi ma dentro. I farmaci l'hanno aiutata a lenire superficialmente l'ansia, con un percorso psicoterapeutico potrebbe arrivare a debellarla completamente. Non esiti a contattarmi se ha bisogno.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera.
Alti e bassi, avere dei cali, essere al top, vertigini...
Il modo in cui lei descrive il suo malessere apre a mille riflessioni sull'essere all'altezza...giusta. Ci pensi.

Cordialmente,

mg
Buonasera,
le sue esperienze ed emozioni sembrano raccontare una difficoltà a re-stare in “equilibrio”. Le domande aperte che si pone sono un buon inizio per provare ad esplorare con maggiore attenzione e interezza questo momento di vita, e magari cosa si trascina un po’ dal passato. Potrebbe trovare conforto nel confronto con uno psicoterapeuta, per capire insieme cosa la porta a dubitare della propria stabilità. Un cordiale saluto Dottsa Elisa Galantini
Salve. Non pensare al problema non risolve il problema. È il tipo di pensiero che fa la differenza. Se è imbrigliato e ripetitivo aumenta la paura, se si riesce a sciogliere funziona da risorsa. Credo sarebbe importante per lei uscire definitivamente da queste continue oscillazioni per trovare stabilità ed equilibrio. Prenda in considerazione la possibilità di cercare uno specialista che potrà aiutarla a ritrovare il baricentro. Un caro saluto
Gentile utente,
Le manifestazioni che riporta potrebbero riguardare uno stato di ansia, anche avere pensieri e paura riferiti alla stessa. Bisognerebbe soffermarsi con più attenzione ed avere maggiori informazioni a riguardo. Sembra inoltre che La cura farmacologica ha avuto un buon risultato, ma che questo non sia bastato. Può provare in tal senso a rivolgersi ad uno psicoterapeuta per affrontare in un nuovo modo ciò che sta vivendo. Cordiali saluti. Dr.ssa Marta Fuscà
Buonasera, la sua ansia è un sintomo, ma bisogna sempre guardare cosa questo sintomo nasconde, l'unico modo è fare una terapia con una psicoterapeuta ed elaborare che cosa copre il suo sintomo. Sicuramente con gli ansiolitici ha trovato giovamento, ma non potrà prenderli a vita nel momento in cui li dovrà sospendere e non ne conosce la causa dei suoi sintomi si ripresenteranno, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve,

potrebbe esser utile comprendere il significato della sua agitazione quando compare. Per quello bisognerebbe intraprendere un percorso di psicoterapia mediante il quale approfondire le ragioni e la funzionalità di quanto il suo corpo si fa portatore. I farmaci alleviano la sintomatologia mentre la psicoterapia punta ad un benessere più a lungo termine.
Qualora ritenga sia un momento opportuno per poter cominciare a fare dei colloqui, non esiti a contattarmi.

Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
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Salve, evitare di pensare al problema potrebbe solo peggiorare la situazione. Al contrario, cerchi di consultarsi con un professionista e di approfondire il problema che ha descritto.
Per quanto riguarda i farmaci stia particolarmente attenta, si consulti sempre con il medico per il dosaggio.
Le vorrei chiedere che immagine ha di sé stessa e quanta stima nutre nei suoi confronti.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno. Dal suo racconto emerge quanto una efficace cura farmacologica possa essere un valido supporto per un percorso di tipo psicoterapico. Guardi attentamente dentro di sé, sulla base dell'esperienza passata che racconta, se ci sono risorse per imboccare quella via.

Cordialità

MT
Buongiorno.
Quanto riferisce fa ipotizzare una sintomatologia di tipo ansioso.
Le consiglio di consultare uno specialista psicologo/psicoterapeuta che l'aiuti a comprendere il significato che sottende questa sintomatologia e prevenire ulteriori complicanze che potrebbero portarla a comportamenti di evitamento, controproducenti per la sua qualità di vita. Svagarsi e non pensarci possono produrre un effetto temporaneo ma non certo risolutivo.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Buongiorno, le consiglio di contattare uno psicoterapeuta con il quale potrà intraprendere un percorso volto alla comprensione del senso e del significato dei sintomi che ci descrive. I farmaci sono utili nella cura del sintomo ma non sulle cause che portano allo stato di malessere, associare la psicoterapia all'utilizzo degli stessi porterà a risultati più duraturi nel tempo . Saluti, Enza C.
Gentile utente, svagarsi certamente fa sempre bene, ma è come chiudere gli occhi su un malessere più che risolverlo. Credo che se si pone questa domanda, c'è in lei qualcosa di non chiaro. Potrebbe richiedere qualche consulenza psicologica così da focalizzare e magari vedere il tutto da un punto di vista diverso.
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve,
i sintomi da lei riportati potrebbero essere ascrivibile a uno stato ansioso.
Poiché l'ansia ha sempre una storia da raccontare non posso far altro che consigliarle di ascoltarla, magari in un "setting" protetto con un professionista che le ispiri fiducia.
Un saluto,
MMM
Buongiorno!
Sicuramente ci sono entrambe le componenti. Da un lato i sintomi che sente sono chiaramente reali e fastidiosi e questi le rendono più difficile uscire di casa, ma dall'altro lato c'è la sua tendenza (naturale) a evitare le sensazioni spiacevoli e spaventose. L'evitamento però mantiene lo stato d'ansia e i sintomi; io le consiglierei quindi di rivolgersi ad un professionista della sua zona per imparare delle tecniche di rilassamento e gestione dell'ansia, che le permettano di uscire più spesso sentendosi più sicuro. Così da un lato lavora per diminuire i sintomi, e dall'altro toglie l'evitamento che se assecondato rischia di diventare sempre più generalizzato.
Buona fortuna!
Buongiorno,
intanto complimenti per aver superato le sue difficoltà con l'ansia. Quando siamo incastrati nell'ansia e nella paura, reagiamo fisicamente con vertigini, tachicardia, respiro accelerato senso di confusione. E queste sensazioni, così forti e spiacevoli, diventano quello che temiamo di più. Finiamo così per avere paura di avere paura, entrando in un circolo vizioso...
Ma lei si è reso conto di questo, come ci dice nelle ultime righe.
Bene! Quello che le consiglio è di rivolgersi ad un terapeuta, meglio se cognitivo-comportamentale, per completare la soluzione del suo problema di ansia.
Buone cose
dr. Ventura
Buongiorno, sicuramente svagarsi, distrarsi sono azioni importanti per il nostro benessere, ma sono soluzioni temporanee, non definitive per il suo problema.
Le consiglio un percorso psicologico per affrontare il disagio che sembra trattarsi di ansia. Con il suo terapeuta potrà approfondire lo stato ansioso anche senza bisogno dei farmaci. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Gentile utente, andrebbe approfondita la sua situazione odierna, per poter dare un significato ai sintomi che manifesta e raggiungerne la causa. I farmaci sono spesso una stampella nel trattamento dell'ansia, ma non sufficienti. Rimango a disposizione. Dott.ssa Giulia Bernardinello
Buongiorno, in primo luogo le consiglio di consultare il suo medico curante al fine di valutare se sussistono delle cause organiche e fisiologiche al suo disagio.
Accertato che queste non sussistono Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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