Salve, la mia ragazza è a un congresso. Per due giorni dorme in camera con un sup amico collega del
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Salve, la mia ragazza è a un congresso. Per due giorni dorme in camera con un sup amico collega del quale si fida molto e si trova bene (si scrivono spesso e si vedono a lavoro tutti i giorni scehrzando). Il ragazzo è sposato e con due figli. La mia ragazza è una persona seria, ma nonostante questo mi da molto fastidio che lei dorma con un altro uomo nella stessa stanza. Anche perche in questi due giorni non la sento quasi niente perche e sempre occupata. Inoltre mi aveva paventato l'idea di hciedere a questo ragazzo di dormire nella stessa stanza per non avere sconosciuti. Al che io ho fatto finta di niente su di lui e le ho detto che poteva chidedere semplicemente di stare da sola. Ha fatto finta di niente fino a ieri quando mi ha detto che era con lui nella stasse camera e la ragazza sola era un altra collega. A me questo mi ha lasciato molto ramamricato e arrabbiato. Ho fatto finta di niente ma dentro sto rodendo. Ho paura che possa succedere qualcosa che nessuno sapra mai. Sono amici molto affiatati, mi viene paura di un possibile tradimento, ma non so se sono paure reali di cui mi devo fidare oppure no. Tecnicamente lei è un bravissima ragazza ma chissa mai cosa possa sempre succedere! QUando la vedo glielo devo dire? Devo credere ai miei pensieri?
Buongiorno gentile utente.
Essere consapevoli delle proprie emozioni e rifletterci sopra è segno di intelligenza emotiva, e questo le va riconosciuto. Lei sente gelosia, paura, rabbia, risentimento e preoccupazione. E ci sta comunicando tutto ciò che sente.
Faccia lo stesso con la sua ragazza, trovando il modo e il tempo giusto, esprimendo serenamente quello che sente e che pensa. Nel parlare con lei sia schietto e non aggressivo, disponibile ad ascoltare quanto lei avrà da dirle sulla situazione che si è creata con questo collega.
In un rapporto dare fiducia la partner è importante, ma lo è anche manifestare i sentimenti per non creare un disagio che poi sfocia in comportamenti ostili e impulsivi.
I suoi pensieri sono pensieri, un gioco della mente frutto delle emozioni che ha descritto, e non fanno altro che alimentare nuove ansie e preoccupazioni. Meglio è prendere contatto con la realtà, comunicare, ascoltare. Avrà molte più informazioni utili per lasciare che le emozioni abbiano il loro corso e possa agire con lucidità, mitigando i comportamenti.
Spero di esserle stato di aiuto. Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Essere consapevoli delle proprie emozioni e rifletterci sopra è segno di intelligenza emotiva, e questo le va riconosciuto. Lei sente gelosia, paura, rabbia, risentimento e preoccupazione. E ci sta comunicando tutto ciò che sente.
Faccia lo stesso con la sua ragazza, trovando il modo e il tempo giusto, esprimendo serenamente quello che sente e che pensa. Nel parlare con lei sia schietto e non aggressivo, disponibile ad ascoltare quanto lei avrà da dirle sulla situazione che si è creata con questo collega.
In un rapporto dare fiducia la partner è importante, ma lo è anche manifestare i sentimenti per non creare un disagio che poi sfocia in comportamenti ostili e impulsivi.
I suoi pensieri sono pensieri, un gioco della mente frutto delle emozioni che ha descritto, e non fanno altro che alimentare nuove ansie e preoccupazioni. Meglio è prendere contatto con la realtà, comunicare, ascoltare. Avrà molte più informazioni utili per lasciare che le emozioni abbiano il loro corso e possa agire con lucidità, mitigando i comportamenti.
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Caro utente, lei ci sta comunicando in modo molto onesto e sincero cosa sente e prova. Credo sia normale avere questo genere di pensieri pur fidandosi della sua partner. Credo che lei possa condividere esattamente come si è sentito in questi giorni e nei giorni precedenti. Stando in una posizione di condivisone emotiva e non di accusa o sospetto. Quello che è importante che la sua partner sappia è che lei oggi sta provando del malessere e che ciò che è accaduto l'ha in qualche modo turbata. Se lei non comunica il suo stato emotivo non si da lo spazio di validazione delle sue emozioni. Validerà le e emozioni ed i vissuti della sua compagna ma validando anche se stesso. Quando si ha una comunicazione sana si da spazio alle emozioni e ai pensieri di tutti. Si confidi con lei. Spero di esserle stato di aiuto. Un caro saluto, Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
Purtroppo nessuno di noi può entrare nella testa degli altri e sapere se sono in buona fede o meno... Con l'aiuto di un collega può, però, riflettere sui suoi vissuti emotivi legati alla situazione.
Dott. Marco Cenci
Purtroppo nessuno di noi può entrare nella testa degli altri e sapere se sono in buona fede o meno... Con l'aiuto di un collega può, però, riflettere sui suoi vissuti emotivi legati alla situazione.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, i suoi dubbi sono comprensibili; penso che potrebbe valutare la possibilità di confrontarsi con la sua fidanzata ed esporre a lei i suoi vissuti riguardo la relazione con questo collega.
Per quanto il fare finta di niente possa risultare funzionale nel qui ed ora, penso che i suoi pensieri e stati d'animo meritino di essere espressi ed accolti, soprattutto all'interno di una relazione di coppia.
Un caro saluto, Dott.ssa Diane Zanella
Per quanto il fare finta di niente possa risultare funzionale nel qui ed ora, penso che i suoi pensieri e stati d'animo meritino di essere espressi ed accolti, soprattutto all'interno di una relazione di coppia.
Un caro saluto, Dott.ssa Diane Zanella
Gentile utente, dalle sue parole si evincono chiaramente le sue preoccupazioni. Gelosia, paura, rabbia, sono emozioni delle volte difficili da tollerare e metabolizzare. In questo caso la chiave potrebbe essere una buona comunicazione: quando la sua ragazza tornerà potrebbe essere il caso di affrontare questo tassello, spiegare con chiarezza le emozioni provate e i pensieri sopraggiunti in sua assenza, senza essere aggressivo. In questo momento la sua preoccupazione potrebbe portarla a fare delle supposizioni che potrebbero essere corrette o errate, ma rendere la partner a conoscenza delle emozioni provate, potrebbe essere un modo per riallinearsi, condividere le rispettive visioni. Resto a disposizione. Dott.ssa Laura Cappello
Buonasera, mi dispiace per questa situazione sconosciuta che le crea molto disagio e sconforto. La gelosia, insieme a paura e rabbia sono emozioni normali e anche per un verso belle da provare. Quello che mi preme dirle è che in una coppia è importante la comunicazione e il dialogo. se una cosa la fa soffrire, ne parli con la sua compagna, cercate insieme di trovare delle spiegazioni. Se ha bisogno per qualche consiglio o sostegno rimango a disposizione. Non si abbatta, se qualcosa non le va, lo dica. Un caro saluto Giada
Gentilissimo, questa situazione è assolutamente difficile da digerire ed arriva forte e chiara la potenza della sua reazione a quanto avvenuto. Le chiedo cosa le abbia impedito di condividere le sue emozioni e i suoi pensieri apertamente con la sua partner, e quanto le stia costando il “rodimento” a cui si riferisce. Sopratutto, le chiedo se ritiene che potranno esserci degli strascichi nella vostra storia, tenuto conto che lei si fida molto della sua compagna. Sarebbe un peccato inserire dei dubbi all’interno di una relazione dove regna la fiducia e la stima. Nella coppia, Comunicare i propri bisogni e le proprie reazioni rispetto agli eventi può davvero fare la differenza. Cosa la blocca? Nella risposta a queste domande potrebbero esserci informazioni davvero importanti su di lei e sul vostro legame. Un caro saluto
Buonasera, certi dubbi sono come tarli che dolorosamente scavano ed aprono delle ferite. Le ferite, però, sono anche feritoie verso l’ interiorità più profonda che spesso è ben custodita e poco visibile. Ciò che sembra farle questione è se i suoi dubbi siano leciti o meno, se i suoi sospetti siano fondati o campati in aria, non ultimo, se debba farne parola alla sua partner o tacerli. Ognuno di noi può fornire una risposta, la propria risposta. Rifletta, invece, sul giovarsi di un percorso professionale piu articolato che possa aiutarla a ritrovare le sue, proprie, risposte, che sia di sostegno affinché la misura delle cose trovi un equilibrio che non sia la paralisi del dubbio e dove possa mettere in parola ciò che la interroga. Un saluto cordiale
Gentilissimo, lei si domanda se faccia bene o male ad avere questi pensieri. La invito invece ad accogliere ogni riflessione che le nasce dentro e darle uno spazio. Credo che questa situazione potrebbe esserle utile per porsi nuove domande circa il suo modo di relazionarsi, manifestare i suoi bisogni ed esprimerli. Più volte dice di avere "fatto finta di nulla", in uno spazio di supporto psicologico potrebbe anzitutto cercare di capire cosa la porta a non esprimere apertamente i suoi pensieri e tenere dentro dei sentimenti che possono offuscare la sua serenità. Non possiamo giudicare o avere alcun tipo di idea specifica rispetto a questa situazione, ma è possibile per lei iniziare a muovere delle riflessioni rispetto alle motivazioni che la portano a non affrontare apertamente la sua compagna circa dubbi o malesseri che questa situazione le provoca. La fiducia non è un assunto assoluto ma viene a costruirsi con pazienza tra due persone che sono in relazione e che esprimono, l'uno verso l'altra, i bisogni sempre così unici e diversi per ognuno di noi! molti auguri!
Dott.ssa Elena Lattanzi «Lo strumento più importante nel mio lavoro si chiama relazione ed ogni teoria o tecnica sottostanti agiscono in funzione e a servizio di essa.»
Dott.ssa Elena Lattanzi «Lo strumento più importante nel mio lavoro si chiama relazione ed ogni teoria o tecnica sottostanti agiscono in funzione e a servizio di essa.»
Buonasera, da quello che ha scritto emerge preoccupazione e ansia riguardo alla situazione che ha descritto che la fa sentire a disagio. Potrebbe essere utile prendere del tempo per riflettere sulle emozioni che sta vivendo e successivamente parlare apertamente e con sincerità esprimendo le sue preoccupazioni . Affrontare questa situazione potrebbe essere un occasione per riflettere sulla relazione e anche rafforzarla. Le consiglio per esplorare in maniera più approfondita e capire quanto queste paure possano essere frutto di insicurezze personali di rivolgersi ad uno psicologo/a che la potrà aiutare a migliorare il suo benessere emotivo.
Cordiali Saluti
Dott. Edoardo Bunone
Cordiali Saluti
Dott. Edoardo Bunone
Comunicare i nostri timori e quello che ci crea pensieri è sempre molto importante ma è altrettanti indispensabile trovare il modo giusto per farlo. Quelli che ci hai raccontato sembrano essere TUOI problemi e non della tua ragazza, tue supposizioni e paure che non c'entrano nulla con la tua ragazza, il suo essere e il suo modo di comportarsi. In ogni relazione bisogna avere fiducia nell'altro, altrimenti non si vive bene. Esponi pure le tue difficoltà ma tenendo presente che sono appunto TUE, devi lavorarci tu, non dipendono da lei, che a quanto dici non sta facendo nulla di male. Pensaci bene! Un saluto
Carissimo, credo sia legittimo da parte sua non essere contento di quanto a descritto, non tanto perché la sua ragazza non sia una ragazza seria (lei è il primo a riconoscerlo) ma perché la situazione di essere nella stessa stanza e del dormire insieme richiama in ogni caso una atmosfera di intimità anche se, come è molto probabile, non si verificherà alcun tradimento. Io credo che di questo possa parlarne con la sua ragazza per provare a farle capire come si sente lei e quali significati è normale attribuire ad una situazione simile, seppur con un amico fidato. Resto a sua completa disposizione, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Buongiorno, dalle sue parole emergono chiaramente l'ansia e il disagio che prova per questa situazione. La fiducia in una relazione non è qualcosa che si acquisisce una volta per sempre, ma va costantemente costruita da entrambi. Fare finta di nulla spesso non fa altro che alimentare dubbi e angosce. Più che domandarsi se possa succedere qualcosa o meno tra la sua ragazza ed il collega, la inviterei a riflettere sulle sue emozioni e sui suoi pensieri, non soltanto riguardo all'episodio che descrive, ma più in generale sulla sua relazione e sulla fase che state attraversando. Parlarne con la sua ragazza potrebbe rivelarsi utilissimo, tuttavia qualora avesse bisogno di un supporto la inviterei anche a valutare la possibilità di svolgere uno o più incontri psicologici per mettere a fuoco ciò che sente ed elaborare pensieri ed emozioni relativi alla vostra relazione. Questo l'aiuterà a compiere i prossimi passi con maggior consapevolezza.
Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Buonasera, ha provato a parlare alla sua ragazza delle sue paure, delle sue difficoltà? A dirle come si sente? Su cosa sente che si basi la vostra relazione?
Gentile Utente, le proporrei di vedere questi pensieri e queste sensazioni non come la realtà ma come reazione ad essa.
La realtà è che la sua ragazza sta condividendo la stanza con un uomo, la sua reazione è pensare che la stia tradendo e questo, comprensibilmente, la preoccupa. Una simile idea è umano che spaventi, mi chiedo chi non lo sarebbe, ma appunto è un'idea, un prodotto della mente e come tale non ha bisogno di prove fisiche per esistere e,soprattutto, avere valore.
In quanto prodotti della sua mentre potremmo vedere questi pensieri come parti di lei, frutti del suo modo di essere e della sua storia.
In quanto tali hanno ulteriormente valore di esistere e di essere condivisi col partner, questo perchè è un modo per farsi conoscere e per consolidare il legame.
In questo modo inoltre sta dando la possibilità alla sua ragazza di condividere a sua volta i suoi pensieri e le sue sensazioni riguardo a questa vicenda, così facendo non solo si starebbe facendo conoscere da lei e rafforzando il legame ma le darebbe anche una visione diversa della storia, una visione magari meno spaventosa.
L'ultima cosa che preciserei è che per esserci una vera condivisione non ci devono essere colpevoli e vittime ma solo modi di essere e di sentire, perciò farei molta attenzione a non far passare l'idea che la sua ragazza abbia fatto un errore e che quindi abbia la colpa di come lei è stato in questi giorni. Se passasse questo messaggio la sua ragazza potrebbe viverla, giustamente direi, come accusa e reagire di conseguenza, in tal caso quello che potrebbe avvenire non è una condivisione ma uno scontro.
Concluderei dicendo che trattandosi di parti di sè è un suo diritto volerle gestire o quanto meno capire meglio, in modo magari ma poter vivere con più serenità alcuni momenti di vita. In tal caso potrebbe valutare di chiedere un consulto psicologico per poter definire meglio queste parti e capire quali siano i possibili percorsi da fare.
Spero di essere stato utile, se avesse ancora bisogno per dubbi, curiosità o altro si senta libero di scrivermi in chat e risponderò.
Dottor Mauro Simonetti
La realtà è che la sua ragazza sta condividendo la stanza con un uomo, la sua reazione è pensare che la stia tradendo e questo, comprensibilmente, la preoccupa. Una simile idea è umano che spaventi, mi chiedo chi non lo sarebbe, ma appunto è un'idea, un prodotto della mente e come tale non ha bisogno di prove fisiche per esistere e,soprattutto, avere valore.
In quanto prodotti della sua mentre potremmo vedere questi pensieri come parti di lei, frutti del suo modo di essere e della sua storia.
In quanto tali hanno ulteriormente valore di esistere e di essere condivisi col partner, questo perchè è un modo per farsi conoscere e per consolidare il legame.
In questo modo inoltre sta dando la possibilità alla sua ragazza di condividere a sua volta i suoi pensieri e le sue sensazioni riguardo a questa vicenda, così facendo non solo si starebbe facendo conoscere da lei e rafforzando il legame ma le darebbe anche una visione diversa della storia, una visione magari meno spaventosa.
L'ultima cosa che preciserei è che per esserci una vera condivisione non ci devono essere colpevoli e vittime ma solo modi di essere e di sentire, perciò farei molta attenzione a non far passare l'idea che la sua ragazza abbia fatto un errore e che quindi abbia la colpa di come lei è stato in questi giorni. Se passasse questo messaggio la sua ragazza potrebbe viverla, giustamente direi, come accusa e reagire di conseguenza, in tal caso quello che potrebbe avvenire non è una condivisione ma uno scontro.
Concluderei dicendo che trattandosi di parti di sè è un suo diritto volerle gestire o quanto meno capire meglio, in modo magari ma poter vivere con più serenità alcuni momenti di vita. In tal caso potrebbe valutare di chiedere un consulto psicologico per poter definire meglio queste parti e capire quali siano i possibili percorsi da fare.
Spero di essere stato utile, se avesse ancora bisogno per dubbi, curiosità o altro si senta libero di scrivermi in chat e risponderò.
Dottor Mauro Simonetti
Buongiorno e buona domenica.
Le colleghe e i colleghi hanno già risposto in modo molto esaustivo alla Sua domanda.
In modo molto sintetico, tuttavia, mi permetto solo di suggerirLe di chiarirvi e parlarVi assieme. Il resto verrà di conseguenza: non è possibile prevederlo a priori.
Cordialmente, Bruno Marzemin
Le colleghe e i colleghi hanno già risposto in modo molto esaustivo alla Sua domanda.
In modo molto sintetico, tuttavia, mi permetto solo di suggerirLe di chiarirvi e parlarVi assieme. Il resto verrà di conseguenza: non è possibile prevederlo a priori.
Cordialmente, Bruno Marzemin
Buongiorno caro utente.
Lei ha comunicato quanto sente dentro di sé in modo chiaro e sincero. Sa cosa la preoccupa e la fa star male. Stare ha contatto con le proprie emozioni non è sempre facile e il riuscirci è un chiaro segno di intelligenza emotiva.
Ritengo che sia di estrema importanza instaurare con chi si ama un dialogo che sia capace di partire dalle proprie emozioni e da come ci si sente ha contatto con esse.
Dalle sue parole emerge molto chiaramente questa sua capacità e a questo proposito le consiglio di utilizzarla con la sua compagna.
Se sente però che questa situazione è particolarmente difficile da affrontare da solo mi sento di consigliarle di iniziare un percorso di sostegno psicologico o psicoterapeutico.
Dott. Iacopo Curzi
Lei ha comunicato quanto sente dentro di sé in modo chiaro e sincero. Sa cosa la preoccupa e la fa star male. Stare ha contatto con le proprie emozioni non è sempre facile e il riuscirci è un chiaro segno di intelligenza emotiva.
Ritengo che sia di estrema importanza instaurare con chi si ama un dialogo che sia capace di partire dalle proprie emozioni e da come ci si sente ha contatto con esse.
Dalle sue parole emerge molto chiaramente questa sua capacità e a questo proposito le consiglio di utilizzarla con la sua compagna.
Se sente però che questa situazione è particolarmente difficile da affrontare da solo mi sento di consigliarle di iniziare un percorso di sostegno psicologico o psicoterapeutico.
Dott. Iacopo Curzi
Gentile utente ,
grazie per aver condiviso con tutti noi il suo disagio emotivo. Se percepisce che questa situazione non è semplice da affrontare da solo può iniziare un percorso psicologico. Rimango a sua disposizione anche online,
Cordialmente Dott.ssa Rosa Argenti
grazie per aver condiviso con tutti noi il suo disagio emotivo. Se percepisce che questa situazione non è semplice da affrontare da solo può iniziare un percorso psicologico. Rimango a sua disposizione anche online,
Cordialmente Dott.ssa Rosa Argenti
Buongiorno,
sicuramente la comunicazione è una delle armi centrali per il buon funzionamento di una relazione di coppia. Detto questo, esponga le sue preoccupazioni alla sua fidanzata in maniera oggettiva e calma. Se il riscontro che dovesse ottenere non la soddisfacesse a sufficienza, potrebbe essere opportuno iniziare un percorso di terapia breve, al fine di capire meglio cosa la porta ad avere questo tipo di preoccupazioni e dubbi rispetto all'altro.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
sicuramente la comunicazione è una delle armi centrali per il buon funzionamento di una relazione di coppia. Detto questo, esponga le sue preoccupazioni alla sua fidanzata in maniera oggettiva e calma. Se il riscontro che dovesse ottenere non la soddisfacesse a sufficienza, potrebbe essere opportuno iniziare un percorso di terapia breve, al fine di capire meglio cosa la porta ad avere questo tipo di preoccupazioni e dubbi rispetto all'altro.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Caro utente, credo che sia importante che lei possa comunicare apertamente alla sua ragazza i suoi sentimenti e avere un dialogo aperto e sincero con lei su questa situazione. Fare finta di niente quando sente una tale rabbia, ansia, angoscia e frustrazione potrebbe portare soltanto a ulteriori problemi e incomprensioni all'interno della coppia. Quello che posso consigliarle è di provare ad aprire un dialogo con lei e di porsi lei stesso delle domande su sé stesso, sui propri sentimenti, sulla sua relazione e sul momento che sta attraversando, pensando anche di chiedere alcuni incontri di supporto psicologico lì dove sentisse di non farcela da solo. Resto a disposizione, dott.ssa Chiara Cuoco
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