Salve. La mia fidanzata è una studente universitaria e sta affrontando da un anno a questa parte gr

25 risposte
Salve.
La mia fidanzata è una studente universitaria e sta affrontando da un anno a questa parte gravi problemi con lo studio.
Mi ha spiegato come per lei ciò che legge subito dopo svanisce dalla sua memoria, non riesce a ricordare nulla o quasi di ciò che scrive, legge e prova enormi difficoltà anche solo per imparare a memoria poche righe di un testo.
Poiché io non ho alcuna competenza in merito, ma solo la mia esperienza personale, trovo strano che comunque nonostante il suo impegno abbia cotanta difficoltà e insieme ci siamo chiesti se effettivamente non possa semplicemente avere qualche "disturbo", ovviamente non in modo dispregiativo, che penalizza il suo studio.
La domanda in questione è: come può verificare se effettivamente soffre di qualche disturbo, ad esempio "DSA"? Quali sono le procedure da effettuare in merito?
Il motivo è semplicemente riuscire ad avere una risposta, perché più straziante del non riuscire a studiare, è avere il dubbio e non sapere il motivo per cui lei prova così tanta difficoltà.
Ringrazio chiunque legga e ci dia una risposta, sarà molto apprezzata.

Cordiali Saluti
Buonasera, prima di effettuare una diagnosi "casalinga" sarebbe opportuno fare un colloquio conoscitivo più approfondito per capire meglio il tipo di personalità della ragazza, tipo quanti anni ha, vissuti familiari etc. che sono necessari se non fondamentali per poterla iniziare ad aiutare e stabilire una diagnosi

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve. Cerchi dei centri dove fanno valutazione e certificazione di DSA per adulti. Vi sono quasi in ogni provincia. Se fosse questo il caso potrebbe avere delle agevolazioni per terminare il percorso senza che si generi ulteriore ansia o stress.
Gentile utente, in merito a quanto racconta, in primo luogo consiglierei a entrambi di non ricercare una diagnosi che etichetti la sua fidanzata con tutto ciò che questo comporta. Poiché è vero che la diagnosi fa chiarezza, ma a volte può gettare in uno stato di preoccupazione chi la riceve. Dunque direi di procedere cautamente. Per ricevere una valutazione psicodiagnostica le consiglio di cercare professionisti del settore come uno psichiatra.
un DSA non insorge in età di studi universitari. sicuramente un ostacolo allo studio si é creato, ma qualunque ipotesi diagnostica basata su quello che esponi sarebbe un'illazione. è opportuno sottoporsi ad un assessment psicologico che comprenda una raccolta completa di dati anamnestici, colloquio ed osservazione clinica, somministrazione e interpretazione di test. se dai dati emersi da tale assessment dovesse nascere la necessità di una valutazione neuropsicologica, va contattato anche il neuropsicologo. magari si concluderà con un problema esclusivamente psicologico, ma non bisogna mai considerare le cose in modo affrettato perché niente é mai scontato.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso l'esperienza della sua ragazza.
Qualora si volesse esaminare la presenza di un presunto DSA, è il caso di rivolgersi ad un neuropsicologo che sia specializzato nella diagnosi dei disturbi specifici dell'apprendimento. Tuttavia, prima di compiere questo passo, è il caso di analizzare obiettivamente la carriera scolastica della sua ragazza: cioè capire se le difficoltà attualmente riportate siano state presenti sin dalle scuole elementari, fino alla fine del percorso scolastico (se aveva voti bassi, debiti, difficoltà in materie specifiche, difficoltà di concentrazione/memoria). Contrariamente, bisognerebbe valutare anche l'andamento della storia universitaria, per comprendere se le difficoltà sono aumentate con l'aumentare del carico di studio e delle responsabilità ad esso connesso. Spesso delle difficoltà universitarie si verificano in concomitanza di difficoltà di gestione emotiva (stress e ansia), tali per cui, si possono manifestare ostacoli che precedentemente non vi erano. Qualora le difficoltà nello studio dovessero essere correlate a sintomi ansiogeni, allora in quel caso sarebbe utile rivolgersi ad un terapeuta per poter sbloccare la situazione attuale.
Spero di aver risposto al vostro quesito, cordiali saluti Dott.ssa Desirèe Pesce.
Buona sera, In base a quanto spiega la sua fidanzata "che legge e subito dopo svanisce dalla sua memoria", proverei a capire se le è accaduto altre volte e se sta vivendo un contesto accademico impegnativo. Potrebbe essere un periodo stressante per cui sono diverse le valutazioni da poter fare. Capisco che quanto sta accadendo le sta creando preoccupazioni, ma si tratta di difficolta che non sono così rare. Credo che sia abbastanza inconsueto che i DSA compaiano improvvisamente, ma potrebbe considerare l'idea di un confronto con una figura professionale per una valutazione dettagliata se la sua fidanzata crede ci sia una correlazione in merito. Valuterei anche altri fattori quali: lo stress, la qualità del sonno, se sono cambiate le abitudini ed altro per migliorare l'esperienza di apprendimento e memoria.
Inoltre un nuovo stile di apprendimento potrebbe aiutarla gradualmente verso un metodo di comprensione magari da sostituire o integrare a quello attuale che mi sembra di capire sia basato "sull'imparare a memoria" tranne se necessario per il lavoro/studio che al momento la sta impegnando. Sul metodo di studio si potrebbero pianificare sessioni brevi e frequenti ed organizzare lo studio per tempo per evitare un affollamento eccessivo sulla memoria.
Nell'augurare alla sua fidanzata una serena vita universitaria, spero che queste informazioni possano essere utili per trovare delle soluzioni efficaci alle difficoltà descritte.
Vi saluto entrambi cordialmente,
Dr.ssa Manuela Valentini
si dovrebbe effettuare una valutazione presso un neuropsichiatra o cercare centri clinici che nello specifico si occupano di effettuare valutazioni psicodiagnostiche in merito alla presenza di eventuali DSA.
Gentile utente, comprendo molto bene la sua preoccupazione per la difficoltà che la sua fidanzata sta vivendo nello studio. Le problematiche che descrive, come difficoltà di memoria e di concentrazione, potrebbero effettivamente essere legate a un disturbo dell'apprendimento, come il DSA (Disturbo Specifico dell'Apprendimento). Tenga in considerazione che se non ha mai riscontrato difficoltà nello studio fino ad ora forse le cause potrebbero esser adducibili ad aspetti più emotivi che sta affrontando in questa fase della sua vita.
Ad ogni modo per verificare se esiste un disturbo di questo tipo, la cosa migliore sarebbe rivolgersi a uno psicologo o a un neuropsichiatra infantile specializzato in diagnosi neuropsicologiche, che possa somministrare i test adeguati per valutare le sue capacità cognitive e di apprendimento.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti.
Dott. Casciano Emanuel
Buonasera,
in una situazione del genere è giusto accertare o escludere la presenza di possibili DSA, per farlo esistono centri specializzati, privati e pubblici, o si può fare una visita da uno psicologo specializzato in DSA.
Prima di tutto, c'è bisogno della visita dal medico di base, che eventualmente fornirà la prescrizione medica, necessaria per avviare il percorso presso i servizi pubblici o convenzionati, mentre non è necessaria (ma comunque consigliabile) per i percorsi privati.
Le valutazioni vengono effettuate in maniera scrupolosa da un equipe multidisciplinare, indagando e osservando vari ambiti di difficoltà. Verranno somministrati sia test che effettuati colloqui clinici e anamnestici.
La diagnosi passa quindi per diversi passaggi, ben definiti. Qualora dovesse essere confermato il DSA, verrà specificato anche in che ambiti e il percorso da intraprendere; in caso contrario, è consigliabile intraprendere un percorso psicoterapeutico per comprendere se alla base della sintomatologia ci sono dei fattori psicogeni.
Saluti.
Buonasera, grazie della sua condivisione.
La sua fidanzata può svolgere una valutazione psicodiagnostica degli apprendimenti, per verificare se c'è una dislessia che in qualche modo influisce sullo studio, oltre a difficoltà di memoria e/o di comprensione del testo associate.
A presto
VB
Ciao, la descrizione della problematica relativa alla tua ragazza è molto precisa ed accorata.
La prima indicazione che posso darti è di suggerirle di rivolgersi direttamente ad un professionista se è maggiorenne oppure di parlarne con i suoi genitori per poi valutare il da farsi.
Rivolgersi ad un professionista è fondamentale così che lei possa spiegare in prima persona ed a parole sue la problematica ad una persona competente ed in grado di accoglierla e guidarla.
Non sempre la causa di una difficoltà di concentrazione,attenzione ed apprendimento è necessariamente un DSA, molte volte stati di ansia,agitazione ,stress,nervosismo traumi o problemi irrisolti possono “bloccarci” o comunque impedirci di svolgere le nostre mansioni.
Quello che è certo è che consiglio assolutamente di intervenire per comprendere a fondo e gestire/risolvere il problema
Distinti saluti dott.Marziani
Gentile Utente grazie di aver scritto.
Risponderò in parte alla Sua domanda per focalizzare l'attenzione sul fatto che le difficoltà di studio possono insorgere o accentuarsi per differenti motivi (emotivi-stanchezza-stress-desiderio di "far bene"-metodo di studio ecc) per cui, prima di "cadere" in diagnosi che poi hanno un peso emotivo, suggerisco una presa in carico in modo da approfondire meglio e indirizzare in maniera più corretta.
Un saluto
Salve, capisco quanto sia difficile vedere una persona a cui tieni affrontare queste sfide. La situazione di vostra fidanzata potrebbe effettivamente essere legata a un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA), ma è importante non affrettare diagnosi senza una valutazione professionale. Ecco alcuni passaggi che potreste considerare:

1. Rivolgersi a un professionista: La prima cosa da fare è consultare un esperto, come un neuropsicologo o un psicologo specializzato in disturbi dell'apprendimento. Questi professionisti possono effettuare una valutazione completa.
2. Valutazione diagnostica: La valutazione include test standardizzati che misurano le abilità cognitive e le difficoltà specifiche nell'apprendimento. Questi test possono aiutare a identificare se ci sono disturbi come dislessia, disgrafia o discalculia.
3. Raccogliere informazioni: È utile anche raccogliere informazioni su eventuali difficoltà scolastiche passate, osservazioni di insegnanti o esperienze familiari. Questo può fornire un quadro più chiaro al professionista.
4. Discussione aperta: È fondamentale mantenere una comunicazione aperta con la tua fidanzata riguardo alle sue preoccupazioni e sentimenti. Supportarla emotivamente durante questo processo può alleviare parte dello stress.
5. Strategie di supporto: Indipendentemente dall’esito della valutazione, è possibile esplorare strategie di apprendimento alternative che potrebbero aiutarla, come tecniche di studio diverse, l’uso di materiali visivi o auditivi, o anche l'assistenza di tutor specializzati. Affrontare la questione con sensibilità e senza giudizio è essenziale. La vostra intenzione di comprendere e supportare la situazione è già un grande passo in avanti. Se la diagnosi viene confermata, ci sono molte risorse e strategie che possono aiutare a migliorare la situazione. In ogni caso, il primo passo è sicuramente una valutazione da parte di un professionista. Spero che queste informazioni possano esservi utili. Un caro saluto.
Buongiorno, ti ringrazio per aver affidato le tue domande a questo portale e per l’attenzione che mostri verso la tua fidanzata. Per la valutazione di un eventuale disturbo specifico dell’apprendimento DSA può rivolgersi a un centro specializzato o a uno psicologo esperto in valutazioni diagnostiche. Lo si può fare presso un centro pubblico (ULSS, distretti o qualche ospedale) con impegnativa del medico di medicina generale. In alternativa esistono centri privati o specialisti (di solito psicologi) che valutano gli apprendimenti ed escludono la presenza di altre cause che potrebbero creare difficoltà di memoria e conentrazione. Prova a cercare anche qui su miodottore eventuali specialisti esperti in Dsa della tua zona. Se viene diagnosticato un DSA, verrà rilasciato un documento ufficiale che descrive le difficoltà e propone strategie compensative. Resto a disposizione per altre informazioni se necessario.
Gentile utente,
le difficoltà di memorizzazione e di studio che descrive potrebbero essere legate a un disturbo dell'apprendimento, come i DSA, ma per avere una diagnosi precisa è necessario rivolgersi a un professionista, come uno psicologo o neuropsicologo. Il percorso diagnostico prevede una valutazione approfondita delle abilità cognitive e delle difficoltà specifiche. Una volta individuato il disturbo, sarà possibile pianificare interventi personalizzati per supportare lo studio.
Rimango a disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Veronica Savio
Gentile utente, il primo step che potreste fare e rivolgervi al medico di base di riferimento. Se vi trovate in un'altra città e non avete il medico di base a cui far riferimento, ma lei e la sua fidanzata ritenete che un'approffodimento DSA posso essere utile, online potreste trovare i centri accreditati per la valutazione DSA negli adulti. La valutazione prevede diversi step, test e colloqui clinici con professionisti. L'iter potrebbe richiedere un po di tempo. Nel frattempo dato il malessere descritto potrebbe suggerire alla sua partner di intraprendere un percorso di supporto psicologico che la possa sostenere e accompagnare in questo momento di fatica. Rimango a disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, capisco quanto questa situazione possa essere frustrante e dolorosa sia per la tua fidanzata sia per te, che desideri aiutarla a trovare una soluzione. È molto importante che abbiate notato queste difficoltà e che siate disposti a esplorare le possibili cause, perché spesso riconoscere un problema è il primo passo verso il miglioramento.
Le difficoltà che descrivi – la sensazione che ciò che legge o studia svanisca immediatamente dalla memoria, l’incapacità di ricordare ciò che ha letto o scritto e la fatica nel memorizzare anche poche righe – potrebbero effettivamente essere legate a un disturbo dell’apprendimento come un DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento), ma non è l’unica possibilità. Questi sintomi possono anche derivare da altre condizioni, come difficoltà di concentrazione, ansia, stress, o persino problemi di natura medica o neurologica. Avere una diagnosi chiara può essere davvero liberatorio, perché permette di dare un nome alle difficoltà e di capire come affrontarle.
Per iniziare, il primo passo consigliabile è rivolgersi al medico di base. Lui o lei potrà ascoltare le problematiche e indirizzare la tua fidanzata verso uno specialista, come un neuropsichiatra o uno psicologo esperto in disturbi dell’apprendimento. In questa fase, è utile descrivere con precisione i sintomi, come avete fatto nella tua domanda, così da dare un quadro chiaro della situazione.
Lo specialista potrebbe proporre una serie di test standardizzati per valutare le sue capacità cognitive e di apprendimento, oltre a raccogliere informazioni sulla sua storia scolastica e personale. Questi test non servono a giudicare, ma a individuare specifiche aree di difficoltà, che possono poi essere affrontate con strumenti adeguati. Se dovesse emergere la presenza di un disturbo come un DSA, verrà rilasciata una relazione diagnostica. Questa relazione è fondamentale, perché consente di accedere a supporti specifici sia nell’ambito universitario sia nella vita quotidiana.
Se dovesse risultare che le difficoltà non sono legate a un DSA, ma ad altri fattori – come stress, ansia o difficoltà emotive – lo specialista potrà comunque proporre percorsi di supporto per migliorare la concentrazione e la gestione dello studio. Anche in assenza di una diagnosi formale, molte università offrono servizi di tutorato o supporto psicologico che possono essere di grande aiuto.
La cosa più importante è che la tua fidanzata non si senta sola in questo percorso. Il fatto che tu la sostenga e che insieme vogliate trovare una risposta è già un passo fondamentale verso una soluzione. Non c’è nulla di “sbagliato” nel chiedere aiuto: anzi, è un segno di forza e determinazione.
Un caro augurio, Dottoressa Cecilia Mancini
Caro utente, grazie per aver condiviso la situazione della tua fidanzata. È comprensibile che entrambi vogliate fare chiarezza su ciò che potrebbe essere alla base delle sue difficoltà nello studio, per aiutarla a superarle. Ti risponderò con attenzione e fornendoti tutte le informazioni utili.

1. Possibili cause delle difficoltà nello studio
Le difficoltà che hai descritto – come la scarsa memoria a breve termine, problemi nel ricordare ciò che legge o scrive, e difficoltà nell'imparare a memoria – possono essere associate a diverse condizioni. Tra queste:

Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA): Come la dislessia (difficoltà di lettura), la disortografia (difficoltà nella scrittura), la discalculia (difficoltà con i numeri) o la disgrafia (difficoltà motorie nella scrittura). Anche in età adulta è possibile scoprire di avere un DSA mai diagnosticato.
Disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD): Nella sua forma inattentiva potrebbe causare difficoltà di concentrazione, memoria e organizzazione.
Difficoltà emotive o psicologiche: Ansia da prestazione, stress, depressione o altri stati psicologici possono influire pesantemente sulla capacità di apprendere.
Fattori cognitivi o neurologici: Potrebbero esserci difficoltà legate alla memoria di lavoro, all’elaborazione delle informazioni o a specifici deficit neuropsicologici.
2. Come verificare se si tratta di un DSA o di altro?
Per avere una risposta chiara, la strada migliore è una valutazione diagnostica approfondita condotta da professionisti esperti. Ecco i passi concreti da seguire:

a) Prenotare una visita con uno specialista
Neuropsichiatra, psicologo o logopedista esperto in DSA: Un professionista qualificato potrà raccogliere un’anamnesi (storia personale e scolastica) e proporre test diagnostici specifici.
È possibile rivolgersi ai servizi pubblici (es. ASL, consultori o centri di salute mentale) o a centri privati accreditati.
La diagnosi di DSA in età adulta è più complessa rispetto all’infanzia, ma è possibile, e serve per capire se ci sono specifiche difficoltà cognitive che interferiscono con lo studio.
b) Effettuare una valutazione neuropsicologica
Si tratta di un insieme di test mirati a valutare la memoria, l’attenzione, le abilità di lettura e scrittura, la comprensione e la velocità di elaborazione.
Test comuni includono: la WAIS-IV (per valutare il quoziente intellettivo e le abilità cognitive), il Test MT (per la lettura), e strumenti per valutare la memoria di lavoro e le abilità di apprendimento.
c) Richiedere una diagnosi ufficiale (se necessaria)
In caso venga rilevato un DSA, verrà fornita una certificazione che può essere utile per richiedere supporti personalizzati all’università, come:
Tempo aggiuntivo per esami.
Strumenti compensativi (es. mappe concettuali, software di lettura).
Esami orali o altre forme di adattamento.
Per ottenere riconoscimento formale, è necessario rivolgersi a un centro accreditato o a una struttura pubblica.
3. Procedure pratiche
1° Passo: Parlare con il medico di base. Il medico può fornire un primo orientamento e, se necessario, fare una richiesta per una visita specialistica con un neuropsichiatra o psicologo.
2° Passo: Contattare un centro di diagnosi (pubblico o privato) che si occupi di DSA per adulti. Puoi chiedere informazioni direttamente all’università, che spesso ha uno sportello dedicato per gli studenti con difficoltà di apprendimento o disabilità.
3° Passo: Intraprendere il percorso diagnostico con serenità. I test possono richiedere alcune ore e potrebbero essere distribuiti su più incontri.
4. Strumenti di supporto immediato
In attesa di una diagnosi, può essere utile adottare strategie per facilitare lo studio:

Organizzare lo studio: Usare schemi, riassunti e mappe concettuali per sintetizzare le informazioni.
Strumenti tecnologici: Software come LeggiXme, NaturalReader o altre app di lettura vocale possono aiutare con la comprensione dei testi.
Tecniche di memoria: Utilizzare immagini mentali, associazioni, o ripetizioni distribuite nel tempo.
Pause frequenti: Studiare in sessioni brevi (es. 25-30 minuti con pause di 5-10 minuti) per favorire la concentrazione.
5. L’importanza di una diagnosi chiara
Sapere con certezza se c'è un DSA o un’altra difficoltà cognitiva può:

Dare risposte concrete alle difficoltà incontrate.
Aiutare a sviluppare strategie personalizzate per superare gli ostacoli.
Offrire un riconoscimento legale per richiedere aiuti formali, come strumenti compensativi.

È encomiabile il fatto che tu stia sostenendo la tua fidanzata in questo momento di difficoltà. Vi consiglio di procedere con una visita presso uno specialista, iniziando magari dal medico di base o dai servizi dell’università. Con il giusto supporto e una diagnosi chiara, sarà possibile individuare le cause delle difficoltà e trovare strategie per affrontarle al meglio. Se avete bisogno di ulteriori chiarimenti o indicazioni su come muovervi, sono qui per aiutarvi.






Salve, capisco quanto possa essere frustrante e doloroso per la sua fidanzata vivere queste difficoltà nello studio, soprattutto considerando il suo impegno. È importante riconoscere che sentirsi in difficoltà e avere dubbi su cosa stia accadendo non è affatto insolito, e cercare risposte è il primo passo per affrontare la situazione. È anche bello vedere quanto lei sia coinvolto nel volerla aiutare. La possibilità che ci siano disturbi specifici dell’apprendimento o altre difficoltà cognitive è qualcosa che può e deve essere esplorata, ma è necessario seguire un percorso ben definito per arrivare a una risposta chiara. Un primo passo potrebbe essere quello di rivolgersi al medico di base o direttamente a uno specialista, come un neuropsichiatra o uno psicologo che si occupa di diagnosi di DSA o difficoltà cognitive negli adulti. Questi professionisti possono effettuare una valutazione completa che comprende test standardizzati, colloqui approfonditi e osservazione dei processi di apprendimento. Un altro aspetto importante è considerare che la memoria e la concentrazione possono essere influenzate da molteplici fattori, come ansia, stress, affaticamento mentale o condizioni di salute generale. È frequente, ad esempio, che gli studenti universitari sotto pressione possano sperimentare un calo delle prestazioni cognitive anche senza la presenza di un disturbo strutturato. Per questo motivo, una valutazione professionale non si limita solo a indagare la presenza di eventuali DSA, ma prende in considerazione l’intero quadro emotivo, cognitivo e comportamentale della persona. Parallelamente alla valutazione, potrebbe essere utile introdurre strategie di apprendimento più strutturate e tecniche di gestione dell’ansia. In terapia cognitivo-comportamentale, lavoriamo spesso sull’identificazione di pensieri che possono ostacolare lo studio (“Non ricordo niente, quindi sono incapace”) e sull’introduzione di abitudini che promuovano una maggiore efficacia nello studio, come tecniche di organizzazione, frammentazione del materiale, mappe concettuali e ripetizioni attive. In ogni caso, è fondamentale che la sua fidanzata affronti questa situazione senza giudicarsi eccessivamente, perché il valore di una persona non dipende dalle sue difficoltà. Quello che conta è che sta cercando una soluzione, e questo dimostra la sua determinazione. Con il giusto supporto, sia a livello emotivo che pratico, potrà comprendere meglio le sue difficoltà e trovare modi per superarle. Le consiglio quindi di incoraggiarla a rivolgersi a uno specialista per una valutazione. Questo permetterà di fare chiarezza e di intraprendere un percorso mirato per affrontare le sue difficoltà. Le auguro di trovare le risposte che cercate e di vivere questo momento come un’opportunità per crescere insieme. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Gentile utente buongiorno,
Lei descrive un problema di memoria della sua fidanzata che si è manifestato da un anno a questa parte nell'ambito dello studio per l'università. Sarebbe importante notare se tali problematiche di memorizzazione sono estese ad altri contesti, come ricordare una lista della spesa, un numero di telefono appena detto, oppure delle indicazioni stradali.
Da quello che racconta, sembrerebbe esserci una difficoltà nell'apprendimento di nuove informazioni e quindi di una mancata funzionalità della memoria di lavoro.
Una visita neuropsicologica chiarirebbe questo dubbio e consentirebbe di verificare se c'è un deficit specifico delle funzioni esecutive del cervello.

Esclusa questa ipotesi, potrebbe esserci una problematica di tipo psicologico che riguarda l'attività dello studio, oppure il momento di vita che attraversa la persona. In tal senso, un colloquio con uno psicologo o psicoterapeuta sarebbe più che opportuno.

Pare difficile l'ipotesi del DSA, perché i disturbi specifici dell'apprendimento si manifestano già in età scolare e se ne sarebbe accorta prima. Inoltre, nei soggetti con DSA la memoria non è compromessa, anzi è potenziata da strategie alternative.
Esistono, comunque, dei test per adulti che consentono di verificare la presenza di DSA o ADHD, che è un disturbo della sfera attentiva.

La presenza di una difficoltà cognitiva può essere molto invalidante e sicuramente la sua fidanzata sta soffrendo molto per questo. Le stia vicino e la sostenga nel cercare di comprendere la natura del suo problema, in modo da intervenire tempestivamente e con la figura professionale più adatta.

Vi auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento o DSA sono disturbi del neurosviluppo e riguardano un gruppo di disabilità in cui si presentano significative difficoltà nell’acquisizione e utilizzo della lettura, scrittura e calcolo. Sono considerati caratteristiche individuali; interessano uno specifico e circoscritto dominio di abilità indispensabile per l’apprendimento; non sono transitori quindi accompagnano la persona anche nell’età adulta. Le difficoltà che li caratterizzano possono essere compensate attraverso strumenti e strategie previsti dalla Legge 170. La diagnosi di DSA viene fatta in seguito ai risultati di test specifici somministrati al paziente da professionisti della salute mentale; questi strumenti servono ad accertare lo stato degli apprendimenti delle abilità strumentali, il funzionamento cognitivo, neuropsicologico ed emotivo. A partire dai 18 anni è possibile ottenere una diagnosi presso centri specialistici pubblici e privati accreditati che dispongono di batterie di test atte a valutare il profilo adulto. In Italia esistono diversi servizi pubblici e privati dislocati nelle diverse regioni. Le suggerisco di rivolgersi alla sezione provinciale più vicina dell’AID (Associazione Italiana Dislessia). La saluto con affetto e resto a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti.
Dott.ssa Chiara Lagi


Salve per fare una diagnosi di DSA si dovrebbe rivolgere ad un centro specializzato che effettuera i test diagnostici necessari.
Esistono su ciascun territorio quelli pubblici della Ausl, solitamente per gli adulti vengono svolti dal Centro di Salute Mentale del territorio. Dico solitamente perchè ciascuna regione ed anche a volte ciascun distretto sanitario può avere modalità organizzative e di accesso diverse. In alternativa può rivolgersi ad un centro privato, la differenza è nei tempi di attesa e nel costo, ma le modalità di diagnosi sono analoghe.
Spero di aver risposto alle vostre domande, eventualmente contattatemi in privato
Cordialmente
Laura Remaschi
Buongiorno, comprendo quanto la difficoltà che la sua ragazza sta vivendo nello studio, possa generare frustrazione e senso di impotenza. È apprezzabile il suo desiderio di aiutarla nel comprendere le possibili cause e di supportarla in questa situazione.
La sintomatologia descritta potrebbe essere riconducibile a diverse cause. Tra queste, potrebbero rientrare fattori emotivi, come ansia o stress legati allo studio, o difficoltà cognitive che meritano un approfondimento, tra cui un possibile disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) o problematiche legate all'attenzione e alla memoria di lavoro.
Per accertare l'eventuale presenza di un DSA in età adulta, è consigliabile iniziare consultando il medico di base, che può fornire un primo orientamento e, se necessario, indirizzare verso specialisti. Successivamente, sarebbe utile rivolgersi a uno psicologo o a una neuropsichiatra specializzata in disturbi dell'apprendimento o valutazioni cognitive, per un'analisi approfondita delle sue difficoltà. In questo contesto, è possibile sottoporsi a una valutazione diagnostica che include test standardizzati per misurare le abilità di apprendimento, attenzione e memoria, al fine di identificare eventuali difficoltà specifiche.
In caso di diagnosi di DSA o di altre problematiche cognitive, esistono strumenti compensativi e strategie che possono facilitare lo studio e migliorare in modo significativo il rendimento accademico.
Le consiglio di incoraggiare la sua fidanzata a intraprendere questo percorso senza timore: conoscere il motivo delle difficoltà non solo aiuta a trovare soluzioni, ma riduce anche il carico emotivo legato all'incertezza. Un supporto psicologico potrebbe essere utile anche per affrontare eventuali componenti emotive legate a questa situazione.
gentilissimo,
consiglio alla sua fidanzata di parlarne con il medico di base che potrà prescriverle una visita specialistica.
In alternativa potrà richiedere una diagnosi DSA presso un ambulatorio privato aggiornati secondo le linea guida per i DSA del 2022.
cordialmente
Salve,

quello che descrive potrebbe essere il sintomo di diverse difficoltà, tra cui i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), ma sarebbe importante affrontare la questione con un'accurata valutazione professionale. Il processo per verificare la presenza di un disturbo dell'apprendimento generalmente implica una serie di test psicologici e cognitivi condotti da un esperto in psicologia o neuropsicologia.

Un primo passo utile sarebbe rivolgersi a uno specialista che possa condurre una diagnosi approfondita. Questo specialista valuterà la storia del suo percorso scolastico, le modalità di apprendimento e procederà con test specifici per escludere o confermare la presenza di disturbi come la dislessia, la discalculia o la disgrafia, per esempio.

La diagnosi è importante non solo per comprendere le difficoltà, ma anche per attuare le strategie giuste per affrontarle. Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi a uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.