Salve La mia è più una curiosità, una mia riflessione nata leggendo un articolo di giornale, mi son

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Salve
La mia è più una curiosità, una mia riflessione nata leggendo un articolo di giornale, mi son sempre chiesta ma tutte quelle persone che hanno dei disturbi mentali importanti ma che pensano invece di non avere nulla, quindi di stare bene, come vengono curate?

Tempo fa, invece ho visto un'intervista di uno psicoterapeuta, e sosteneva che la psicoterapia non è per tutti, ma è davvero così?

Ad esempio penso ai narcisisti, manipolatori, borderline ecc., questo tipo di persone, e immagino saranno in molti, non si rendono conto di avere un disturbo o forse non lo accettano, di conseguenza non chiedono e non vogliono farsi aiutare, ma allora..cioè che fine fanno queste persone? Come vivono? E se fanno del male agli altri?
Parlando di questo argomento con alcuni miei amici, loro sostengono che era meglio quando esistevano i manicomi, perchè queste persone venivano selezionate e quindi si impediva di farsi del male a loro stessi e anche agli altri, adesso invece con questa libertà queste persone fanno del male, forse inconsapevoli, a loro stessi e spesso, purtroppo anche agli altri.
E allora mi chiedo, ma come si curano queste persone se possono decidere di scegliere di non curarsi?

Un pò come se un omicida si rifiutasse di andare in prigione e con la libertà di scelta questo continuerebbe ad ammazzare, ho portato un esempio esagerato di proposito per far capire meglio il concetto che voglio esprimere.

Sono davvero ignorante in materia, perciò chiedo a voi come e se vengono trattate queste persone?
Salve, di sicuro è un argomento complesso che merita una riflessione ed un confronto più strutturati. La premessa naturalmente è che ogni paziente è un caso a se stante e quindi bisogna valutare di volta in volta sul da farsi. Fondamentale è costruire una buona allenza terapeutica e successivamente esplorare la motivazione della persona, e se questa non è presente incentivarla. I manicomi non avevano sufficienti effetti ribailitativi, e anzi andavano a istituzionalizzare i pazienti, quindi in realtà la loro chiusura è stato un importante passo avanti verso la ricerca di mezzi di cura più efficaci.
Comunque è di sicuro una domanda molto interessante e che andrebbe snocciolata in un'altra sede

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