Salve. la mia compagna lavora mezza giornata e mio figlio di 2 anni in quelle ore sta con il nonno

19 risposte
Salve.
la mia compagna lavora mezza giornata e mio figlio di 2 anni in quelle ore sta con il nonno materno, ma l'altra mezza giornata la mia compagna si dedica alla casa , e il bimbo sta con il nonno materno.
Stando sempre con il nonno il bimbo vede il nonno fa salti di gioia mente con il babbo diventa quasi tutto scontato....!
questa eccessiva presenza del nonno puo' oscurare la figura paterna alla lunga?
Salve, credo sia meglio approfondire la questione con ulteriori dettagli al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, le informazioni che fornisce sono poche per darle risposte adeguate. L'unica informazione che posso fornirle è che è importante il tempo che lei passa con suo figlio, è importante non solo la quantità del tempo ma anche la qualità, del modo in cui lei gioca, passa il tempo insieme a suo figlio che le permetterà di creare una relazione sana e significativa con lui. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Buonasera, quello che racconta focalizza l'attenzione su alcuni aspetti che molto probabilmente è utile approfondire. È bello che lei si preoccupi di essere una figura significativa con suo figlio e da questo pensiero possono nascere frutti positivi per la vostra attuale e futura relazione. Nonostante nella sua richiesta abbia toccato alcuni punti che ritiene fondamentali, ritengo che per avere una risposta costruttiva e mirata sia più produttivo esporre in pieno la sua preoccupazione in uno spazio che possa accoglierne tutti gli elementi e le emozioni ad essa legate. Le auguro buone feste e rimango a sua disposizione anche online per approfondimenti. Dott.ssa Daniela Pedriale
Buonasera, sicuramente sarebbe utile approfondire molti altri aspetti relazionali. Ha mai pensato ad un colloquio psicologico? Da come scrive, questa situazione le apporta un significativo disagio.
Rimango disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Liorni
Salve, la sua domanda avrebbe bisogno di ulteriori elementi per ponderare una risposta. Mi viene da domandarle come mai ha questo genere di timore, cosa dovrebbe fare un padre per non essere scontato secondo lei? Le consiglio di approfondire i suoi vissuti con una consulenza psicologica, essere genitori smuove molti vissuti che vengono dalle generazioni precedenti e non sempre hanno a che fare con quelle attuali. Un saluto
Dott.ssa Antonella Abate
Buongiorno, Il suo messaggio mi ha colpito, perché parla di una insicurezza che affligge molti genitori soprattutto con i primogeniti. Quando nasce il figlio, nasce anche una madre ed un padre; calarsi nel ruolo a livello emotivo spesso non crea problemi: sentiamo un amore immenso fin da subito. Affrontare la crescita del figlio a livello pratico, spesso è più complicato. Lavoriamo, siamo stressati e nervosi, magari non dormiamo la notte perché il bambino si sveglia, ecc… sentiamo tanta responsabilità e abbiamo paura di sbagliare. Il rapporto tra nonno e nipote spesso è più spensierato perché i nonni non sentono il peso di dover educare, ed essendo in pensione hanno tanto tempo da dedicare. Le assicuro che nessuno può togliere a Lei il ruolo di padre; mi pare di capire che Lei sia comunque presente nella vita di suo figlio. Sono d’accordo con la collega che ha parlato dell‘aspetto qualitativo del tempo. Quando non lavora, come passa il tempo con suo figlio? Giocate insieme? Lo porta fuori? Dedica del tempo soltanto a lui? Il rapporto con i nonni è un rapporto speciale, ma l‘amore che suo figlio sente nei confronti del padre, non diminuisce certamente perché vuole bene anche al nonno. Ancora il bambino è piccolo, anche la relazione che avete è in crescita. Le faccio tanti auguri! Per qualsiasi chiarimento sono disponibile anche per videochiamata, Anna Maria Schallig
Buonasera, per poterle dare una risposta esauriente servirebbero altre informazioni, soprattutto sul tipo di rapporto che ha con suo figlio e con le altre figure familiari con le quali suo figlio interagisce. Non è comunque la quantità di tempo passata col nonno che potrebbe far passare in secondo piano il padre. Tenga anche presente che il padre e il nonno sono due figure diverse che non si potranno mai confondere tra di loro. Le consiglio di fare un consulto psicologico per chiarire qualsiasi dubbio e avere anche dei suggerimenti. Un saluto, Dott. Valerio Mura
Salve, le informazioni che fornisce sono poche per darle risposte adeguate. Servirebbero altre informazioni: sul tipo di rapporto che ha con suo figlio, sul rapporto che il bambino ha con le altre figure familiari e come interagisce con esse.
L'unica risposta che posso fornirle è che è importante non solo la quantità del tempo ma anche la qualità.
Ritengo comunque utile intraprendere un percorso psicologico al fine di elaborare pensieri e le emozioni connessi alla situazione descritta e trovare strategie utili per fronteggiarla. Se sceglierà di affidarsi ad un professionista, io faccio anche consulti online, resto a disposizione, Dott.ssa G.Mangano
Salve, è normale che suo figlio gioisca nell'incontro con il nonno. Certamente il ruolo del nonno è importante per suo figlio visto che hanno un rapporto quotidiano. Forse la domanda non è perché suo figlio è felice con il nonno ma piuttosto perché lei soffra questa presenza che sembra per lei ingombrante. Nessuno la sostituisce come padre, ma il sentirsi partecipi con il proprio figlio nasce e cresce soprattutto nell'esperienza di vita fatta insieme. Se ha bisogno di un confronto sono a disposizione anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno, le informazioni che porta non ci possono dare un quadro chiaro delle dinamiche di relazione della sua famiglia, mi colpisce però la sua preoccupazione e la sua paura di sentirsi tagliato fuori dalla vita familiare. Sicuramente le radici di queste preoccupazioni sono molto più antiche, se fosse curioso potrebbe iniziare un percorso personale. Saluti
Dott.ssa Alessia Lorenzetto
Buongiorno,
il ruolo del nonno è importante per i bambini. Mi viene da chiederle come mai, sentendo suo figlio felice, le nasce invece questo timore. Sembra che il nonno sia una presenza ingombrante nel rapporto con suo figlio e credo che capirne le ragioni ed i vissuti che l'hanno portata a sperimentare tutto ciò, sia importante.
Un saluto
A.S.
Salve. Purtroppo sono pochi gli elementi per poter rispondere alla domanda, ma penso che aprirsi a dubbi è una buona partenza. Le suggerisco di prenotare una consulenza. Sono disponibile anche online
Cordiali Saluti Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Buonasera,
occorrerebbero maggiori dettagli per dare una risposta centrata e coerente su quanto ci racconta.
Da quello che ci racconta, sembra che lei percepisca la figura di questo nonno come "ingombrante" nei confronti del rapporto tra lei e suo figlio.
Approfondire gli aspetti relazionali di questo, potrebbe aiutarla. Valuti l'opportunità di una consulenza psicologica.
Cordialmente, EP
Salve, poche informazioni per darle una risposta vagamente corretta. Tuttavia ben venga che suo figlio sia felice di vedere il nonno visto che contribuisce alla serenità del bambino. Non ponga la questione in relazione all'importanza dei ruoli ed eventuali piccole gelosie ma valuti se il suo rapporto è buono e costruttivo per la crescita sana di suo figlio. Per dipanare qualsiasi suo dubbio , le posso suggerire di verificare con una terapia che non ci siano tentativi esterni per farvi allontanare, cosa che sarebbe ovviamente da evitare. Saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, ci sono poche informazioni per rispondere in modo esaustivo. La domanda forse da farsi è perchè lei ha questo timore. Sono a disposizione, Federica Curci
Salve, la ringrazio per aver voluto condividere con un professionista il tuo dubbio. Dati i pochi dettagli contenuti della domanda, mi è impossibile dare una risposta adeguata. Tuttavia credo sia opportuno che si chieda, innanzitutto, le ragioni più intime di questo suo timore. Certamente per un genitore il timore di non essere una figura “necessaria” nella vita del proprio figlio è comune. Si chieda, a questo proposito, cosa e se fa qualcosa per non farsi “oscurare”. Un’analisi di questo tipo potrebbe certamente essere facilitata nel contesto della consulenza psicologica, facendo emergere i dubbi e le risorse che potrà mettere in campo per salvaguardare la relazione che ha con suo figlio. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata. Dott. Roberto Greco
Buongiorno, penso sia complicato poter dare una risposta sulla base di quanto lei ci ha spiegato. Se desiderasse approfondire la questione resto a sua disposizione anche per dei colloqui online. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
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Buonasera, la figura del nonno non è sovrapponibile a quella del padre. Mi chiederei quanto lei si distanzi da suo figlio per fare spazio al nonno. Inoltre sembra che questo aspetto la turbi. Se così fosse perché non cerca di ritagliarsi maggiore spazio con il piccolo?
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, lei come la vive la figura del nonno di suo figlio? come siete arrivati a questo accordo lei e la sua compagna? come vorrebbe gestire vostro figlio insieme? ha provato a proporglielo? Lo so, sono tante domande ma permettono di discriminare e trovare una sua risposta. Non saprei rispondere alla domanda che ha fatto, si potrebbero tirare fuori tante teorie psicologiche e decifrare la sua domanda e la crescita dal punto di vista psicologico, ma a parer mio non sembra utile al momento. Ciò che passa è che è preoccupato che questo avvenga. Come affronta questo? Come vorrebbe affrontarlo? Pensi non solo ad una risposta concreta di gestione di vostro figlio ma a come prendersi cura del suo sentire e se le serve un aiuto per affrontarlo. Rimango disponibile.

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