Salve, io sempre stato ipocondriaco, immerso in rituali e con problemi di concentrazione. Sicurame

17 risposte
Salve,
io sempre stato ipocondriaco, immerso in rituali e con problemi di concentrazione.
Sicuramente soffro di disturbo ossessivo compulsivo (fare un'azione più volte, fissarmi su un oggetto e torturarmi psicologicamente fin quando per esempio non lo butto ecc.), ma non ho capito il resto. Non riesco a pensare fluidamente, fino a qualche anno fa ero totalmente bloccato e non riuscivo per esempio ad organizzare un discorso. Ora per fortuna le mie facoltà cognitive si sono sbloccate, pur rimanendo un problema. Una delle cose più eclatanti avviene dopo la masturbazione o l'eiaculazione nel sonno: sto male per settimane, ansia, depressione, non connetto con ciò che vedo attorno a me, non riesco a muovermi, piatto emotivamente. Il mio medico li ha definiti deliri, ma io non se quest'ultimi siano psicosi o sempre frutto di ossessioni.

Il mio psichiatra, per il doc, vorrebbe prescrivermi la fluovoxamina, dunque un SSRI. Io sono terrorizzato dalle possibili disfunzioni sessuali ed emotive permanenti e mi chiedevo se nel mio caso, secondo il vostro parere, la psicoterapia da sola possa essere sufficiente a curarmi. Grazie per l'attenzione.
Salve, sono convinto che la psicoterapia possa aiutarla. Quindi la invito a procedere con un primo consulto psicologico. Vedrà che con il tempo troverà le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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La psicoterapia è certamente efficace Questi disturbi peggiorano nei momenti difficili che in psicoterapia possono essere compresi e sostenuti Non si tratta di psicosi ma di pensieri profondamente intrusivi e disturbanti.Affiancare la psicoterapia ad un antidepressivo mirato sul disturbo ossessivo compulsivo , può essere d aiuto.,ma è importante che lei non tema l aspetto farmacologico.Ne parli con bravo/a psicoterapeuta e si faccia aiutare .Parlare delle sue angosce sarà fondamentale.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Salve, i disagi di cui racconta sono piuttosto vari e necessitano di una particolare attenzione. Per quanto letto, credo sia importante una assistenza farmacologica di uno psichiatra affiancata da una psicoterapia che potrebbe aiutarla nella risoluzione delle sue questioni. Saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera, vi sono molti elementi ai quali prestare attenzione. È fondamentale partire da una diagnosi esaustiva. Inseguito si puo valutare un percorso psicoterapeutico affiancato da un supporto farmacologico. L'uno non esclude l'altro. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno, sicuramente la psicoterapia la aiuterà per questi problemi e col tempo riuscirà a risolverli. È probabile però che all'inizio abbia bisogno di un aiuto farmacologico, anche per poter beneficiare maggiormente della psicoterapia, per cui chieda al suo psichiatra quali potrebbero essere i tempi e cosa ne pensa riguardo al suo caso. Un caro saluto, Dott. Valerio Mura
Gentile utente di mio dottore,

ritengo sia indispensabile affiancare ad un trattamento farmacologico un percorso di psicoterapia, con lo scopo di poter guardare ad un benessere più a lungo termine cercando di approfondire meglio le funzionalità relazionali dei suoi sintomi. Non perda altro tempo, contatti uno specialista magari utilizzando proprio il portale mio dottore, sia dia la possibilità concreta di star meglio.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno,

immagino quanto possa essere faticoso per lei stare con questi pensieri che stressano la sua mente. Credo che sia importante e arricchente per lei poter accedere ad un percorso psicologico che possa aiutarla a prendere le distanze da questi modi di stare al mondo e sentirsi più in equilibrio con se stesso. Rimango a disposizione.

Dott. Riccardo Scalcinati
Buonasera. È difficile rispondere attraverso questo spazio in modo diretto alla sua domanda. Se il suo psichiatra vorrebbe prescriverle una terapia farmacologica potrebbe essere necessario seguire questo tipo di trattamento ed affiancarvi un percorso psicoterapeutico. Il mio suggerimento è di rivolgersi anche ad uno/a psicoterapeuta per lavorare a livello personale sulle sue difficoltà e le sue risorse rispetto a quanto condiviso, dopodiché, si valuterà in collaborazione con il suo psichiatra il trattamento più efficace per aiutarla a ritrovare il proprio benessere. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve, la fiducia è alla base di qualsiasi terapia, sia essa con i farmaci sia essa di tipo psicologico. Le suggerisco di parlare dei suoi dubbi con il medico che la segue per quanto riguarda l'assunzione di farmaci e di intraprendere quanto prima una psicoterapia. La sua sintomatologia le impedisce di vivere un vita serena e necessita di essere approfondita alla luce della sua storia personale e di cosa le accade effettivamente.
Rimango a disposizione, anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno, la psicoterapia può aiutare sicuramente meglio se associata inizialmente ad una terapia farmacologica che le permetta di affrontare la fase inziale del percorso. La sintomatologia che descrive ha comunque bisogno di una consulenza più approfondita per poter ipotizzare un trattamento efficace, le consiglio di affidarsi quanto prima ad un professionista.
Dott. Marenco
Buonasera a lei,
da ciò che scrive, ci sono tutte le probabilità che una buona psicoterapia possa aiutarla a star meglio e risolvere i suoi problemi.
Tuttavia, la invito a chiedere aiuto ad un professionista in modo da poter approfondire il suo specifico caso mediante consulenza completa.
Le auguro buone cose.
Dott.ssa Di Nardo
Buonasera,
Lei pone una domanda specifica: "la psicoterapia da sola possa essere sufficiente a curarmi?".
Potrebbe, dipende dalla gravità del disturbo, dalla Sua collaborazione alla terapia, dalla specializzazione del professionista e altro ancora. La descrizione dei sintomi è chiara e comprende l'aspetto emotivo (ansia, disagio, depressione) e comportamentale (essere costretto a fare delle azioni ripetute).
Certo è che la psicoterapia può migliorare la qualità della sua vita e suggerire "strumenti" terapeutici per gestire il disturbo.
La cosa peggiore è rimanere immobili e non aiutarsi.
Saluti Dott.ssa Zito
Buongiorno, la psicoterapia cognitivo comportamentale è risultata efficace quanto i farmaci, certo anche la terapia farmacologica non sarebbe da escludere soprattutto se i sintomi del DOC sono molto invalidanti. La invito a parlare col suo psichiatra della sua paura riguardo alle disfunzioni sessuali, quindi chiarire quali effetti durano durante tutta l'assunzione e quanto possano risultare invalidanti, in modo tale anche di scegliere un farmaco magari che da effetti diversi o comunque valutarne l'assunzione conoscendo gli effettivi costi e benefici.
un caro saluto

Dott. Alessandro Gasperi
Buonasera, sarebbe consigliato un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di capire cosa ci sia sullo sfondo ai suoi disturbi.
Inoltre per poter esprimere un opinione o fornirle un consiglio sarebbe utile avere altre informazioni, ad esempio con chi vive, se ha una relazione affettiva stabile, se i suoi genitori abitano vicino a lei e altro ancora.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buonasera, indipendentemente dalla abbinamento o meno a una terapia psicofarmacologica, credo sia molto importante per lei iniziare un percorso psicoterapeutico mirato, partendo magari dal presupposto che i disturbi da lei riportati possano essere sintomatici di un modello di risposta rigido e disadattivo al bisogno, ad esempio, di controllare determinate emozioni e conflitti interiori. identificando nella modifica delle tentate soluzioni che risultano disfunzionali uno degli obiettivi principali del lavoro psicoterapeutico. Cordiali saluti
Buongiorno, difficile risponderle perché sarebbe necessario conoscerla ed avere un quadro dettagliato del suo funzionamento e della sua storia. Sicuramente un percorso di psicoterapia potrà aiutarla molto, poi potrete valutare insieme allo specialista se diminuire i farmaci o meno. In merito agli effetti collaterali di ciò che gli ha prescritto lo psichiatra, dovrebbe parlarne con lui ed eventualmente scegliere le medicine più idonee.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

Salve,

Capisco il disagio che sta vivendo e la confusione che si crea tra sintomi di ansia, ossessioni e possibili effetti indesiderati dei farmaci. Il disturbo ossessivo-compulsivo può sicuramente spiegare il comportamento ripetitivo e il blocco nelle sue facoltà cognitive, ma i sintomi che descrive dopo la masturbazione e l'eiaculazione potrebbero essere legati anche a un'eccessiva ruminazione e a una percezione distorta del suo corpo e delle emozioni.

La Terapia Breve Strategica potrebbe essere utile per aiutarla a ridurre il potere che queste ossessioni hanno su di lei, ristrutturando il suo modo di affrontare e gestire le situazioni che scatenano l'ansia e il dolore emotivo. L'intervento si focalizzerebbe sull'osservazione e sul cambiamento dei rituali, cercando di interrompere i pensieri e le azioni che perpetuano il disagio. Sebbene i farmaci come la fluovoxamina possano essere utili in alcuni casi, una psicoterapia mirata potrebbe sicuramente portare a miglioramenti, specialmente se affiancata da strategie di gestione dei pensieri e delle emozioni.

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