Salve Io non riesco a capire cosa ho, vi spiego, quando andavo a scuola lo studio per me era sempre

19 risposte
Salve
Io non riesco a capire cosa ho, vi spiego, quando andavo a scuola lo studio per me era sempre qualcosa di noioso, non inutile, perchè mi rendevo conto che era importante eppure non riuscivo a farmelo piacere, ogni volta che tornavo da scuola, subito dopo pranzo mi mettevo con tanta buona volontà, ad aprire i libri, iniziavo con la materia che più mi piaceva o che odiavo di meno, ma dopo nemmeno 10-15 minuti iniziavo a perdere l'attenzione, mi veniva da andare in bagno, mi veniva fame, avevo voglia di distrarmi sul cellulare, insomma mi veniva in mente sempre qualcosa da fare che mi toglieva tempo allo studio, il problema è che questa cosa mi succedeva pure con le mie materie preferite.
Perchè vi racconto questo, a distanza di anni qualsiasi obiettivo io mi pongo non riesco mai a portarlo a termine, non riesco ad essere costante, ad avere lo stesso entusiasmo e volontà che provo nel momento in cui sto stilando una lista delle cose che mi piacerebbe fare, sembra quasi che perdo interesse facilmente, ma non capisco, perchè mi succede questo?
Perchè le cose che adoro fare dopo un pò iniziano a stufarmi?
Vi potrei prendere tantissimi esempi, dal seguire un alimentazione salutare all'imparare una lingua da autodidatta, imparare a cucire un bottone o pitturare qualcosa, fare più sport ecc.

Ripeto sono cose che io amo fare, eppure perdo subito quello spirito di cui vi parlavo prima. Forse sono solo troppo pigra?
Se sì, come faccio a combattere la pigrizia?
Vi prego non ditemi sforzandomi perchè ci ho già provato e riprovato un miliardo di volte in questi 25 anni.
Gentilissima, si pone una domanda importante su di se’, ed è la domanda giusta. Andare nella direzione di capire il perché di un meccanismo che si ripete ormai da molti anni significa permettersi di trovare la strada per sbloccare il meccanismo stesso, permettendosi di uscire da uno stallo che alla lunga può essere fonte di grande insoddisfazione e frustrazione. Ha provato a chiedersi quanto indietro nel tempo riesca ad andare nel pensare alla prima volta in cui questo meccanismo si è verificato? Nel suo messaggio mostra una certa propensione all’analisi di se’ ed anche un buon livello di consapevolezza raggiunto, credo quindi che se dovesse decidere di iniziare un percorso psicoterapeutico potrà trovare le risposte che cerca andando proprio nella direzione di una domanda su di se’ e sul suo desiderio, desiderio inconscio, dato che è chiaro che c’è qualcosa che le sfugge, qualcosa che sfugge alla sua stessa consapevolezza e alla sua dimensione razionale. Dato il tipo di questione che pone, e sopratutto dato il modo in cui pone la questione stessa, credo che un percorso psicoterapeutico psicoanaliticamente orientato possa fare al caso suo, in particolare può provare informarsi cercando un terapeuta di formazione lacaniana. Un saluto, Marta Corradi

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Buonasera cara utente le domande che si pone e la sua perplessità sono plausibili e sono sicuramente fatti su cui riflettere.
Non sempre giungono alla consapevolezza il perché, i moventi delle nostre azioni e delle nostre reazioni e uno spazio terapeutico dove potersi chiarire, dove potersi dare il tempo di capire certi aspetti meno evidenti della propria personalità potrebbero essere la strada giusta.
Concedersi il tempo e lo spazio per prendersi cura di se stessi, per ascoltarsi e magari scoprire quali sono realmente i propri desideri potrebbero mettere in evidenza possibilità e soluzioni nuove.
Un caro saluto
Gentile Utente, le difficoltà che riferisce non sono sintomi di pigrizia, ma sicuramente la manifestazione di un disagio. Le cause possono essere tante, per esempio l’ansia che in maniera inconsapevole la porta ad evitare il compito, oppure potrebbe essere presente un disturbo dell’attenzione (un disturbo del neurosviluppo, noto come ADHD, che non si manifesta solamente con l’iperattività)...ovviamente queste sono solamente ipotesi! Potrebbe esserle d’aiuto richiedere una consulenza psicologica per avere una comprensione maggiore di se stessa e comprendere il perché sia presente questa difficoltà. Una strategia che intanto potrebbe provare è di suddividere l’attività che deve svolgere, alternandola con pause prestabilite.
Un cordiale saluto
Non si nasce pigri ma la "pigrizia" è qualcosa motivato da una serie di concause. Nel suo caso mi sembra che scatti un meccanismo psicologico di blocco che la boicotta nel portare a temine progetti a lei consoni e graditi. Le motivazioni di ciò sono per lo più inconsce. Ecco perché le consiglio una psicoterapia che porti alla luce gli elementi bloccanti per poi depotenziarli. Una psicoterapia integrata e potenziata da medicinali naturali personalizzati.
Può, se ritiene, opportuno interpellarmi telefonicamente per maggiori informazioni e/o consultare il mio sito. Tenga presente che la psicoterapia può essere effettuata anche on line. Cordiali saluti!
Salve, è interessante notare come costruisce il suo racconto, notando un elemento ripetitivo della sua vita. Credo sia importante fare una valutazione più completa e magari imparare qualche strumento per sviluppare un at-tenzione diversa per le sue passioni. Le auguro di trovare un interlocutore.
Massimiliano
Cara utente, intanto le faccio i miei complimenti per essere riuscita a conoscersi e spiegarsi copia bene. Provi a soffermarsi a capire a quali bisogni cerca di rispondere con le sue "passioni"? Forse l'interesse scema al momento in cui il bisogno sottostante è stato soddisfatto... Sicuramente un collega potrebbe esserle di guida. In bocca al lupo e se ha delle curiosità o domande non esiti a contattarmi
Penso che la svolta sia proprio conoscere le cause della pigrizia. E' andare a fondo, individuare i fattori determinanti di questa fastidiosa condizione, imparando a comprenderla, perché più tempo aspettiamo prima di affrontarla, più ci logorerà.
Gentile Signora le ipotesi che si possono fare sono molte e non può esserle utile fare un lungo elenco. Per rispondere alla sua domanda in modo approfondito è necessario conosce maggiormente un serie di elementi che non riporta sulla sua breve nota. Sicuramente ci sarà un motivo se chiede informazioni o forse aiuto su un sito dove rispondono degli esperti in psicoterapia. Probabilmente una ragione c'è. Una buona possibilità è legata ad un consulto con uno specialista che saprà darle delle indicazioni specifiche. Forse questo fare da se, studiare da sola essere autodidatta rimandano a qualcosa ma è solo una piccola ipotesi. Certo che se prova disagio per questa situazione è utile approfondire la conoscenza di questa situazione e lavorarci. Un cordiale saluto
Salve, quella che lei fa è un'associazione e neanche di poco conto, anzi, risulta molto significativa. Mi pare un'ottima questione da porsi potrebbe essere un incipit per un percorso di psicoterapia. La sua età è un'età delicata, è il momento in cui ci si affaccia realmente sulla vita adulta e imboccae la strada giusta non è spesso semplice. Potrebbe anche fare un breve percorso per rivedere un po' lo stato delle cose e provare a scegliere senza sentirsi così confusa e demotivata. Da l\ poi si vedrà. La saluto cordialmente Marina Montuori
buongiorno, dal suo racconto emerge uno stato di sofferenza rispetto ad una credenza che si è costruita riguardo a se stessa ed alle sue attitudini, che però non necessariamente corrisponde alla realtà. Lei ha sicuramente una grande capacità introspettiva e forse il fatto che si viva come pigra corrisponde ad una tendenza all'autocolpevolizzazione ed autocritica. Ci sono di certo delle motivazioni e delle ragioni che spiegano la perdita di interesse e trovarle la aiuterebbe a stare meglio, per questo potrebbe cominciare a pensare di intraprendere un percorso psicoterapeutico.
La saluto caramente
Gentilissima buongiorno.
Ciò che lei descrive non mi sembra attribuibile alla pigrizia anzi, si percepisce tanta motivazione nell'iniziare attività che le piacciono.
Sembra che però, a un certo punto intervenga un "sabotaggio interno" che le impedisce di portare a termine ciò che ha iniziato. Un meccanismo di questo tipo è inconscio e può avere varie origini, può ad es. essere legato all'immagine di sè più profonda (sempre inconscia), al suo rapporto con la "prestazione" ecc.
Ovviamente, non conoscendola, sto facendo solo ipotesi generiche. Trattandosi di dinamiche inconsce sarebbe importante un percorso psicoterapeutico volto a portare alla luce, comprendere ed elaborare tali meccanismi.
Si percepisce fra l'altro una sua buna capacità introspettiva che sicuramente giocherebbe a suo favore.
Le suggerisco pertanto di rivolgersi ad un professionista col quale potrà sentirsi accolta e a suo agio per intraprendere un percorso di maggior autoconoscenza.
Può scegliere se farlo in presenza oppure online.
La saluto cordialmente e le auguro buone cose.
Michele Vecera
Buonasera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere assieme a lei un percorso di terapia. Buona serata, Dott.ssa Beatrice Planas
Buongiorno, ritengo che la sua richiesta riguardi il tema della volontà. Non mi sto riferendo al significato comune di volontà intesa come sforzo. Bensì alla concezione di volontà sviluppata da Roberto Assagioli, fondatore della psicosintesi.
Espongo brevemente: nella volontà esistono tre dimensioni: Forza, perché ogni movimento necessità energia.
Saggezza, ovvero il sapere come agire, quali sono le proprie caratteristiche personali e come utilizzarle a nostro vantaggio.
Infine Bontà perché le nostre scelte hanno come fine il bene, non inteso in senso morale, ma in una visione più personale come espressione del nostro bene, ovvero ciò che noi realmente desideriamo, quello che veramente ci rende felici e ci consente una espressione autentica della nostra unicità. Molte volte infatti ci facciamo carico di bisogno e richieste che non nascono da noi, bensì da aspettative altrui interiorizzate che ci fanno perdere di vista la nostra felicità.
Le consiglio la lettura del libro "la nuova volontà" di Piero Ferrucci in cui potrà trovare alcune delle risposte che cerca.
Saluti
Buongiorno, ricondurre questi blocchi alla pigrizia significherebbe ignorare le motivazioni più profonde che probabilmente la bloccano e che sfuggono alla sua consapevolezza.
Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che potrà aiutarla a dare significato al suo problema e a tracciare insieme il percorso per poterlo superare.
Un caro saluto
Gentile utente di mio dottore,

Penso che la svolta come rimdatole dai colleghi, sia proprio conoscere le cause della pigrizia. Per fare questo probabilmente avrebbe bisogno di andare più a fondo alla questione, individuare i fattori determinanti di questa fastidiosa condizione, imparando a comprenderla.
Qualora avesse bisogno di supporto in tal senso non esiti a contattarmi privatamente.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile signora,
Ritengo che sia piu' avanti nel processo di conoscenza di se stessa di quanto creda..
Sarebbe utile non solo venire a capo delle cause della sua " PIGRIZIA" ma avviare un percorso terapeutico incentrato sull' implementazione e attivazione delle sue risorse interiori.
Le auguro di trovare in breve tempo un setting terapeutico più idoneo alle sue esigenze.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Manuela Violani
Gentile signora, le consiglio di analizzare il tutto con un terapeuta. Inizi a sconfiggere la pigrizia nel volersi bene e, quindi cercare un aiuto per capire cosa ci sia realmente dietro questo suo modo di affrontare il quotidiano.
cordiali saluti
Gentile ragazza, sarebbe interessare per lei iniziare un percorso terapeutico che le dia la possibilità di approfondire le motivazioni nascoste a certi comportamenti ripetitivi, i bisogni sottostanti e i desideri che a volte non abbiamo neanche il coraggio di nominare, a volte non li vediamo proprio. Raggiungere un buon livello di consapevolezza ci aiuta a rompere quel copione di vita, che non ci piace, ci crea sofferenza e contemporaneamente ci blocca. Mi rendo disponibile, anche per un consulto online se desidera.
Un caro saluto,
Rosella Pettinari
Salve. È sicuro che siano cose che le interessano sul serio?
O sono cose che pensa potrebbero interessarle?
Parla di sforzo e volontà. Se ci deve mettere sforzo e volontà, probabilmente è un segno che non sono così interessanti per lei ma cose che pensa potrebbero interessarla. Un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza, le può essere utile. Distinti saluti

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