Salve. Io invece sto mangiando senza glutine da 2 mesi ( non sono celiaca) dopo una seconda visita r

13 risposte
Salve. Io invece sto mangiando senza glutine da 2 mesi ( non sono celiaca) dopo una seconda visita recente dal Gastroenterologo mi ha detto di tornare a mangiare tutto regolarmente (oltre al senza glutine sto assumendo alimenti senza lattosio e ho una allergia all’’istamina).
Sono anche seguita da un nutrizionista che però sembra non voler farmi reintrodurre il
Glutine. Come devo comportarmi?
Grazie
Salve, io le consiglio di reintrodurre gli alimenti precedentemente eliminati dal suo piano alimentare con parsimonia, questo perchè l'intestino va comunque riabituato ad un determinato regime alimentare, altrimenti potrebbe incorrere in spiacevoli problemi digestivi. Se il gastroenterologo non ha riscontrato particolari problematiche con questi alimenti da lei specificati, può tornare a mangiarli, ma inserendoli piano piano.
Resto a disposizione per altri chiarimenti, dott. Mario Gigliotti.

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Salve, se non è celiaca e ha già fatto un periodo di esclusione di glutine, le consiglio di reintrodurlo. Ovviamente si inizia con piccole quantità, non tutti i giorni, mano a mano si aumentano e si monitorano i sintomi. Inoltre, se le indicazioni del gastroenterologo sono di tornare a mangiare glutine, è bene che il suo nutrizionista ne tenga conto. Ne parli nuovamente con lui/lei, anche per capire come mai secondo lui/lei non è il caso di introdurli e chiarire i suoi dubbi.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone
Buon pomeriggio!
Se non le è stata diagnosticata celiachia, il consiglio è quello di reintrodurre gradualmente il glutine nella sua alimentazione (e poi provare anche con alimenti contenenti lattosio).
Affronti nuovamente l'argomento con il suo nutrizionista per capire il suo punto di vista e cercare una soluzione ideale per lei.
Per qualunque dubbio, rimango a disposizione!
Dott.ssa Melissa Marasco
Buonasera, dato che la diagnosi di celiachia è stata esclusa dal suo medico gastroenterologo, e che ha già fatto un periodo di rimozione del glutine, è bene non continuare ad escludere gli alimenti che lo contengono. L'importante è procedere con una reintroduzione graduale partendo da piccole quantità e monitorando eventuali disturbi man mano che questa aumenta. Per quanto riguarda la posizione del suo nutrizionista dovrebbe chiedere un confronto a lui e di farsi spiegare le sue motivazioni, eventualmente confrontandosi anche con il medico che la segue. Cordialità, dottoressa Paola Zanetta
Buongiorno, se non celiaca né intollerante al lattosio, reintroduca tutto pian piano con parsimonia. Non ha alcun senso non assumerli se non ha nessuna delle due intolleranze.
A meno che ha tiroidite di Hashimoto e non lo sa.
Faccia anche un controllo per sicurezza alla tiroide.

Una buona giornata
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Buongiorno, mi viene da chiederti come mai ti avevano tolto questi alimenti, in particolare il glutine, altrimenti faccio fatica a risponderti perché non comprendo il quadro clinico inziale.
Per latte e latticini c'è la possibilità di fare il breath test per l'intolleranza al lattosio; mentre per l'istamina, se hai accertato un'allergia è chiaro che vada mantenuto un regime alimentare a basso contenuto di istamina. Flavia
Buongiorno, l'eliminazione totale e duratura del glutine è necessaria solamente in presenza di diagnosi certa di celiachia, per la quale è fondamentale seguire a vita una dieta priva di questa sostanza; in tutti gli altri casi, come ad esempio accade per condizioni quali la sindrome dell'intestino irritabile oppure un'ipersensibilità al glutine, l'eliminazione di questo componente deve essere temporanea, in quanto non c'è alcun motivo evidente per eliminare definitivamente il glutine dalla dieta. In questi casi, quindi, dopo un periodo cosiddetto di "wash-out", corrispondente ad una fase in cui si elimina il glutine dalla dieta, è possibile tranquillamente reintrodurlo nella propria alimentazione, valutando eventualmente la presenza di reazioni avverse in seguito all'ingestione dello stesso. Buona serata
Chiunque sia in attesa di una diagnosi ufficiale per confermare l’eventuale celiachia, deve continuare a seguire una dieta libera con consumo di alimenti contenenti glutine, solo così si potrà avere un esito reale nonché una valutazione effettiva del danno a carico dei villi intestinali.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buongiorno, l'eliminazione completa del glutine è sconsigliata senza avere una diagnosi effettiva di celiachia. Però ci sarebbero altri fattori da valutare, primo fra tutti la sua salute intestinale. Inoltre, per fare diagnosi è necessaria l'assunzione glutine, in caso contrario gli esami risulterebbero negativi. Il lattosio e l'istamina sono discorsi da fare in parallelo, affinché si trovi la giusta chiave per il suo benessere e un piano nutrizionale adeguato alle sue esigenze!
Se non è sicura del professionista a cui si affida, chieda maggiori spiegazioni oppure cambi professionista.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti
Buongiorno, confermo quanto detto dai colleghi. Ad ogni modo potrebbe pensare di mettere in contatto il gastroenterologo con il suo nutrizionista. così che possano confrontarsi casomai. Ma ad ogni modo non si elimina mai il glutine o lattosio se non con diagnosi. Se il suo nutrizionista non è d'accordo, si faccia spiegare bene il motivo e casomai puo riscriverci. Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Barbara Morea
Buon pomeriggio,
Concordo con quanto detto dai colleghi. Senza diagnosi di celiachia non è consigliato eliminare questo alimento (così come per il lattosio in assenza di intolleranza certa).
Le consiglio di riparlare con il suo nutrizionista e capire perchè non è d'accordo con il gastroenterologo.
Buona giornata
Buongiorno, concordo coi colleghi. La migliore soluzione è quella di confrontarsi con il suo nutrizionista per la reintroduzione di glutine e di lattosio se è evidente che non ci sia nessuna intolleranza. Meglio se la reintroduzione venga fatta gradualmente in modo tale da capire la quantità che tollera di glutine e di lattosio. Per poi andare a definire un piano alimentare personalizzato in base ad eventuali problematiche riscontrate con la reintroduzione.
Un cordiale saluto
Buongiorno, le consiglio di chiarire con entrambi i professionisti gli obiettivi della sua dieta e le ragioni dietro le raccomandazioni. Chieda al nutrizionista di spiegare perché ritiene che lei debba continuare a evitare il glutine, e confronti queste ragioni con le indicazioni del gastroenterologo.
Sarebbe l'ideale organizzare una consultazione congiunta o una comunicazione tra il gastroenterologo e il nutrizionista, questo può aiutare a trovare un consenso e a garantire che entrambi i professionisti siano allineati sul miglior piano dietetico per lei. Se decide di reintrodurre il glutine, lo faccia gradualmente e monitorando le reazioni del suo intestino. Le posso consigliare anche di tenere un diario alimentare per annotare eventuali sintomi o reazioni avverse.
Resto a disposizione. Dott. Giacomo Passarini.
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