Salve io ho un problema di ansia generalizzata e panico, la cosa che più mi spaventa appena metto pi

18 risposte
Salve io ho un problema di ansia generalizzata e panico, la cosa che più mi spaventa appena metto piede fuori casa mi si bloccano le gambe non riesco più a camminare. Sto andando da uno psicoterapeuta ma il problema non migliora per niente anzi mi sembra di impazzire perché non riesco a fare niente più. Cosa mi consigliate medicinali ?
Buongiorno, è comprensibile la sua preoccupazione ma le suggerisco di affidarsi al terapeuta che la segue, parli con lui di tutto quello che le passa per le mente, gli porti anche la sua disperazione e la paura che non cambi nulla. Potrete lavorarci e comprendere come affrontare la sua ansia, valutando insieme la necessità di farmaci che possano aiutarla. Dott.ssa Franca Vocaturi

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Buonasera,
Grazie per aver spiegato bene il Suo problema.
Il Suo corpo Le parla e si blocca perché a livello emotivo ha paura. Quindi a questo livello c'è una coerenza, anche se in modo inconsapevole.
Bisogna ora indagare sulle immagini che Le vengono e capire a quale Sua convinzione sono legate.
Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Dottoressa Monika Elisabeth Ronge
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Buonasera, il disturbo ansioso è molto accentuato e deve avere pazienza, segua le indicazioni del terapeuta che la segue e vedrà dei miglioramenti. Circa la possibilità di assumere psicofarmaci, si consigli con lui. Stabilire un rapporto di fiducia è importante per la riuscita del percorso terapeutico. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente di mio dottore, in alcuni casi, quando i sintomi non consentono il regolare svolgimento delle attività quotidiane, la terapia farmacologica può supportare il paziente sin tanto che la psicoterapia non gli consente di gestire in autonomia la propria emotività. La inviterei a parlarne con il suo psicoterapeuta, valutando insieme con lui la miglior cosa da fare in questo momento. Cordiali saluti Dott. Diego Ferrara
Buonasera, le suggerisco di confrontarsi con la sua terapeuta per valutare l'inserimento di un farmaco. Cordialmente, giada di Veroli
L’ansia generalizzata e il panico possono essere estremamente debilitanti. È positivo che lei stia già vedendo uno psicoterapeuta, poiché questo è un passo importante nel trattamento di questi disturbi. Tuttavia, se sente che la terapia da sola non sta portando i risultati sperati, potrebbe essere utile considerare un trattamento farmacologico in aggiunta alla psicoterapia. I farmaci possono aiutare a ridurre i sintomi di ansia e panico, permettendole di lavorare più efficacemente sulla terapia. È essenziale che la decisione di assumere farmaci venga presa in collaborazione con un medico specialista, come uno psichiatra. Lo psichiatra può valutare la tua situazione specifica, tenere conto della tua storia clinica e suggerire il trattamento farmacologico più appropriato.
L'obiettivo è che il farmaco riduca i sintomi acuti di ansia e panico, rendendo più gestibile il lavoro psicoterapeutico. La combinazione di terapia e farmaci è spesso molto efficace. Oltre ai farmaci e alla psicoterapia, esistono altre strategie che possono aiutare, come tecniche di rilassamento, mindfulness, esercizio fisico regolare, e cambiamenti nello stile di vita.
Le consiglio di discutere apertamente con il suo psicoterapeuta dei suoi sintomi e delle sue preoccupazioni. Se sente che è necessario un supporto farmacologico, chieda un consulto con uno psichiatra. Questo le permetterà di esplorare tutte le opzioni disponibili per affrontare al meglio la sua situazione.
Buongiorno. Se i sintomi che sta vivendo sono troppo invalidanti e le condizionano la vita di tutti i giorni ne parli col suo terapeuta e prenda in considerazione una eventuale assunzione di farmaci mirati al suo problema, facendosi spiegare come agiscono, quando assumerli e per quanto tempo. Ciò non è una alternativa alla psicoterapia, ma in molti casi la possibilità di evolvere rispetto ai suoi sintomi e potere lavorare in modo ottimale per il suo percorso psicologico. Cordiali saluti.
Buonasera, è comprensibile che vive con estremo disagio i sintomi che si stanno manifestando. Non ci dice da quanto tempo sta andando in psicoterapia, nè come ci si trova nella relazione. Anche la psicoterapia ha bisogno di tempo per funzionare, quindi da un lato porti pazienza. Parli con chi la segue, e valutate insieme una consulenza psichiatrica per l'inserimento di un farmaco. Quando il disturbo è tanto forte, la psicoterapia può essere aiutata dalla chimica. Agiscono in maniera sinergica e lei può respirare un po'. Le faccio tanti auguri, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Buonasera, potrebbe essere utile eseguire una consulenza specialistica psichiatrica poiché, in questo caso, l'associazione di una terapia farmacologica con la psicoterapia può essere indicata per ottenere la remissione della sintomatologia. Ad oggi esistono diversi farmaci efficaci e ben tollerati che trovano indicazione nel disturbo di panico. Cordiali saluti
Buonasera come già i miei colleghi le hanno suggerito, continui con il suo terapeuta e parli con lui dei suoi dubbi e valuti con lui se è il caso di introdurre dei farmaci per aiutarla a migliorare il suo stato durante il percorso terapeutico. Si affidi ed abbia pazienza
Salve,

Mi dispiace sentire che sta attraversando un momento così difficile. L'ansia generalizzata e il panico possono essere veramente debilitanti, e capisco quanto possa essere frustrante non vedere miglioramenti, nonostante il lavoro con il suo psicoterapeuta.

Potrebbe essere utile consultare uno psichiatra per valutare se un trattamento farmacologico sia appropriato nel suo caso. I farmaci, come gli antidepressivi o gli ansiolitici, possono offrire un sollievo significativo dai sintomi, ma devono essere prescritti con attenzione e monitorati da un medico specialista.

È importante anche comunicare con il suo psicoterapeuta riguardo al fatto che non sta vedendo miglioramenti. Potreste esplorare insieme altre modalità terapeutiche o combinare la psicoterapia con un trattamento farmacologico.

Mi rendo conto che la situazione può sembrare senza via d'uscita, ma con il giusto supporto e trattamento, è possibile trovare un equilibrio. Se desidera approfondire ulteriormente o discutere altre opzioni, sono qui a sua disposizione.

Cordiali saluti.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, immagino quanto sia invalidante e sofferente soffrire di un disturbo d'ansia che non le permette di uscire con serenità. Andare da un terapeuta è qualcosa che sicuramente le potrà essere d'aiuto, per vedere però i risultati del percorso che sta facendo deve aspettare un pò di tempo. Sicuramente se i sintomi sono invalidanti potrebbe valutare l'opportunità di fare eventualmente una consulenza psichiatrica e vedere se il professionista le propone una cura farmaceutica. Ciò che mi sento di consigliarle però è di parlare innanzitutto con il suo terapeuta, in modo da valutare insieme l'invio da uno psichiatra.
Per ulteriori chiarimenti resto a disposizione Dott.ssa Alessia Vanzi
Buonasera,
grazie della condivisione.
Le consiglio di parlarne con il professionista che la segue, in modo da poter trovare insieme un'ulteriore "stampella" di appoggio. Io ad esempio a volte mi confronto con i medici di base, in modo da valutare tutti insieme (terapeuta, medico, paziente), la soluzione più ottimale.
Il bello della relazione terapeutica è proprio riuscire ad esprimere ogni sentimento e perplessità con la massima trasparenza, al fine di raggiungere un obiettivo comune.
Terapeuta e paziente sono una squadra ;-)!
In bocca al lupo!
Buonasera, è emblematico che le gambe le si blocchino quando deve uscire di casa.
Non so se si sia mai effettivamente resa indipendente, e forse ora è giunto il momento di mettere mano alla sua vita per portarla a compimento.
Un saluto, dott.ssa Sandra Petralli
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Buongiorno, mi spiace molto per il malessere che sta vivendo. Le consiglio di confrontarsi con il suo terapeuta riportando tutta la sua preoccupazione e i suoi timori rispetto all'andamento della terapia.
Sempre con il suo terapeuta può considerare anche la necessità di un supporto farmacologico.
Un caro saluto.

Buonasera,
capisco quanto possa essere frustrante vivere con questo blocco fisico ed emotivo. Il fatto che stia già seguendo una terapia è un passo importante, ma se non vede miglioramenti, potrebbe essere utile riconsiderare l’approccio.

Prima di pensare ai medicinali, le suggerirei di parlare apertamente con il suo psicoterapeuta riguardo ai progressi e alle sue preoccupazioni. A volte, può essere necessario adattare la terapia o integrare altre tecniche come la respirazione, la mindfulness o approcci corporei.

Se il problema persiste, consultare uno psichiatra per valutare la possibilità di farmaci potrebbe essere un’opzione, ma va sempre fatto sotto una guida medica attenta.

Un saluto,

D.ssa Violeta Raileanu
Buongiorno, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva con evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti, Dott.ssa Daniela Voza

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