Salve In questo periodo a causa di un dolore fisico alle ginocchia che limita la mia mobilità quoti

17 risposte
Salve
In questo periodo a causa di un dolore fisico alle ginocchia che limita la mia mobilità quotidiana sto molto male mentalmente.
Mi sento catapultata in una realtà che prima non era così, senza poter fare sport, godermi le uscite o muovermi liberamente.
L’unico momento in cui trovo pace è quando a fine giornata mi addormento. Ho un costante bisogno di dormire per non sentire niente. Perchè?
Gentile utente,
Il dolore fisico può avere un impatto significativo sul benessere mentale, specialmente quando limita la mobilità e la possibilità di svolgere attività che prima erano fonte di piacere o equilibrio. Il bisogno costante di dormire che descrive può essere una reazione naturale a questa situazione di stress: il sonno spesso rappresenta un rifugio, un momento in cui si può trovare sollievo dalle emozioni negative e dal dolore fisico.

Il fatto di dormire per evitare di "sentire" è una modalità che la mente può adottare per proteggersi dallo stress e dall'ansia legati alla limitazione della sua vita quotidiana. Il dolore cronico può portare a un senso di impotenza o frustrazione, e il riposo potrebbe essere l'unico momento in cui si sente davvero in pace. Tuttavia, è importante cercare di affrontare sia il dolore fisico che quello emotivo.

Potrebbe trovare utile parlare con un terapeuta per esplorare questi sentimenti e sviluppare strategie che possano aiutarla a gestire questa fase difficile. Anche parlare con un medico per gestire il dolore fisico, magari cercando trattamenti che le consentano di riprendere gradualmente alcune attività, potrebbe essere un passo importante. Se desidera un supporto più approfondito, sarò felice di aiutarla come terapeuta.

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Cara utente, mi dispiace per ciò che sta vivendo. Già di per sè un dolore fisico non è affatto piacevole, ma quando questo impedisce la mobilità in un soggetto molto attivo e soprattutto sportivo, il tutto è ancora più difficile da sopportare. Ho pochi elementi per valutare il suo stato psicologico, da quanto tempo si trova in questa situazione? E' importante sapere quando e come è iniziato ciò per poter avanzare delle ipotesi. Ha costante voglia di dormire anche di giorno? Se la risposta è si, questa eccessiva sonnolenza diurna,
potrebbe essere ipersonnia, un sintomo molto comune degli stati depressivi. Le persone depresse riferiscono di sentirsi meglio la sera in quanto vi è una diminuzione della produzione di cortisolo. Per questo le consiglio di contattare quanto prima uno psicoterapeuta per approfondire la sua situazione e intraprendere un percorso per migliorare la sua condizione di vita attuale.
Per qualsiasi cosa sono disponibile.
Saluti
Dott.ssa Chiara Caprarelli
Cara, il bisogno di dormire potrebbe essere una via di fuga dal malessere emotivo legato alla limitazione fisica, un modo per evitare il disagio che sente quando "si ferma".
In ottica psicosomatica, è comune che il corpo e la mente si influenzino reciprocamente: il dolore fisico può accentuare la sofferenza emotiva e viceversa. Un percorso terapeutico potrebbe aiutarti a comprendere meglio questa connessione e comprendere il senso di questo malessere che spesso ha un valido motivo di esistere. Saluti, Dott.ssa Serena Giudici
Gentile utente, si dice "fermati e mettiti a pensare", non so da dove viene questo detto, ma mi è venuto in mente leggendo la sua lettera. L'essere bloccati rispetto alla vita dinamica che facciamo, ci costringe a fare i conti con tante cose, che il movimento, la socialità allontanano. Anche il sonno può essere una via di fuga. Senza estremizzare, valuti lei l'entità del disagio a livello psicologico. Può essere una reazione "depressiva" causata dall'immobilità, come invece potrebbe emergere un malessere che prima non aveva spazio e che lei reprimeva facendo tante cose.
Ci rifletta con calma, si metta in un'ottica di pazienza per i giorni di immobilità che le rimangono, magari si "attrezzi" con delle distrazioni, e poi decida se vuole una consulenza psicologica. io ci sono, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Gentilissima, mi sembra che il suo dolore stia avendo degli effetti psicologici significativi, come se il dormire sia diventato l'unico adattamento difensivo per vivere questo malessere emotivo. Esclusa la possibilità che il suo dolore abbia un'origine organica, le suggerirei poi di pensare ad un percorso di psicoterapia all'interno del quale poter comprendere l'origine di questo dolore e poter lavorare su quello che sta vivendo in questo momento della sua virta.
Gentile utente sarebbe utile approfondire l origine del suo dolore. Probabilmente esiste x fare in modo che lei si prenda cura di sé e si ascolti nei suoi bisogni e desideri. Il sonno può essere uno strumento x allontanarla da tutto questo. Se ha voglia di approfondire e migliorare la qualità della sua vita può intraprendere un percorso di psicoterapia e farsi aiutare a fare chiarezza. Le auguro una buona vita.
Gentile utente, ha approfondito le cause di questo dolore? Vi è un danno strutturale o funzionale?
Come già accennato dai colleghi, un problema fisico può avere ripercussioni sul benessere psicologico.
Il dolore che avverte costantemente, tranne quando dorme, è dovuto al ginocchio o allo stare "molto male mentalmente"?
Rivolgersi ad un medico per il dolore al ginocchio e ad un* Psicolog* Psicorerapeuta per il disagio che ne deriva, sarebbero le scelte più opportune per farsi carico della condizione che vive, anzichè patirla con un senso di impotenza. Cordiali saluti, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve a lei, grazie per la sua condivisione. Posso solo immaginare la sua sofferenza legata alla sua limitazione, specie se è abituata a praticare sport, non deve essere facile. Se non l'ha già fatto la invito a consultare un medico per eventualmente escludere cause organiche. Alcune volte quando ci sentiamo sopraffatti dalle emozioni una strategia messa spesso in atto è quella di allontanarsi dal problema, come arrivare a fine giornata e "andare a dormire per non sentire niente". Mi spiace per questo però potrebbe anche esserle utile, escluse cause organiche, rivolgersi ad uno specialista della salute mentale al fine di esplorare le possibili cause psicologiche del suo dolore e trovare insieme delle strategie per affrontare al meglio il suo problema. Le auguro di riuscire a risolvere. Un caro saluto.
Gentile utente spesso dolori fisici o impedimenti fisici di natura organica si riflettono sulla nostra psiche alle volte potrebbe accadere anche il contrario che le nostre ansie possano trasformarsi in somatizzazioni fisiche. Il mio approccio consiste in una prima call gratuita telefonica dove avviene una prima raccolta anamnestica a cui far seguire un percorso terapeutico. Cordialità dott. Gaetano Marino

Buonasera, il dolore fisico, soprattutto quando limita attività importanti per il benessere e la socialità, può influenzare profondamente sul nostro stato mentale. La sensazione di essere "catapultati" in una realtà diversa e di non poter vivere come prima può portare a un senso di perdita e frustrazione.

Dormire può rappresentare un modo per trovare tregua dal disagio, una pausa dal dolore e dalle emozioni difficili. Questo bisogno potrebbe essere una reazione naturale del corpo e della mente per cercare sollievo e riposo, soprattutto in un momento in cui le normali fonti di benessere come lo sport e le uscite non sono più accessibili.

In questi casi, può essere di grande aiuto trovare altre piccole attività che le diano piacere o sollievo, anche se diverse da quelle che era abituata a fare. Potrebbe inoltre considerare di parlare con un professionista per esplorare e affrontare questo cambiamento nella sua vita: l'aiuto di qualcuno può facilitare il ritrovamento di un nuovo equilibrio.

Spero che in questo momento trovi presto un miglioramento e che possa scoprire nuovi modi per prendersi cura di sé stessa.
Un caro saluto
salve, i suo bisogno di dormire , inquadrato nel contesto che descrive, potrebbe far interpretare come una fuga dal sentire dolore e dal sentirsi , in un certo senso, "invalido" per non poter fare tutto quello che siamo abituati a fare.
forse potrebbe essere interessante approfondire altri aspetti (accettazione, rapporto con l'imprevedibile, controllo) per riuscire a comprendere meglio.
se vuole approfondire la questione sono a sua disposizione sia studio (lavoro a Roma in zona Prati) o Online.
cordialmente
carlo benedetti michelangeli
Gentile utente, la sua situazione potrebbe trovare un certo sollievo con due modalità di intervento che vengono proposte agli atleti infortunati: il rilassamento e la visualizzazione.
Il rilassamento per pochi minuti ogni giorno porta serenità, vigore e un aumento delle forze mentali.
Inoltre, il rilassamento aiuta ad eliminare le tensioni accumulate e permette alla mente di liberarsi dall’ansia.
Con il tempo porta anche ad una minor percezione del dolore.
La visualizzazione, che porta ad immaginare una sequenza di azioni e di esperienze, è utile per un duplice obiettivo.
Si ipotizza che, le sequenze di movimento immaginate attraverso il processo di visualizzazione, producano stimolazioni nervose ai muscoli coinvolti nell'attività a cui stiamo pensando e producano anche altre risposte simili a quelle dell'esecuzione materiale. In altri termini, chi immagina di fare delle sequenze motorie rimane più in forma e in genere ha un decorso di guarigione più veloce, inoltre ha un senso di autoefficacia migliore.
Questi interventi vanno messi in atto con l'aiuto di un professionista specializzato in psicologia dello sport e, dato il suo attuale problema di mobilità, con un intervento online.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Gli elementi del suo racconto sono troppo pochi per esprimere un giudizio.
Le consiglio di approfondire
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Gentile utente, mente e corpo sono uniti, collegati quindi è evidente che lei non stia bene sul piano fisico e quindi anche su quello mentale. Le consiglio di non trascurare questa sua difficoltà e di parlarne al più presto con uno specialista che possa aiutarla a riflettere sul momento che sta attraversando. Resto a disposizione.
Dott. Paolo Di San Diego
Cara, sembrerebbe che questo dolore e questa sua condizione di "immobilità" le stia procurando un forte disagio. Mi chiederei cosa si cela dietro tanta sofferenza, perché emerge proprio in questo preciso momento e soprattutto qual'è il bisogno principale che non riesce a soddisfare per il suo stato. Mi colpisce come lei dica "mi sento catapultata in una realtà che prima non era così", le sue parole forniscono come una fotografia del suo mondo, tutto chiaramente da esplorare, ma è come se questo suo attuale fosse un momento fondamentale nel suo percorso di vita. Le suggerisco di andare a fondo. Cari Saluti,
Dott.ssa Azzurra Orsini
Gentile,
il dolore fisico è dolore mentale. non sono e mai potranno essere separati. ed è verosimile che lei sia stanca, c'è un conflitto in atto ma, l'unico modo per uscirne è attraversarlo cercando di cogliere il senso che il sintomo porta perchè lì c'è una possibilità di trasformazione verso nuove prospettive.
buona giornata

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