Salve, in questi ultimi giorni secondo alcune situazioni mi sento dissociata. Lo sento che c’è qualc

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Salve, in questi ultimi giorni secondo alcune situazioni mi sento dissociata. Lo sento che c’è qualcosa che non va e ad un tratto dentro di me tutto si spegne. Mi sale inoltre la paura nei pensieri perché non so come reagire a questo stato. Non so se non sono consapevole ma quando qualcuno di esterno tipo mia mamma mi vede ed interagisce con me rispondo sì alle domande che mi fa senza realmente far capire come mi sento (perché non sento) e in più quando succede questo ‘buio’ mi sento vuota(altro sintomo). Lei mi sovrastimola quando sto così, mi vuole cambiare i vestiti per uscire, vuole truccarmi e insiste di uscire senza capire che non è che non lo voglio fare ma poi farei peggio. A me questa cosa infastidisce parecchio perché so intendere e volere e accumulo un sacco di rabbia in questo stato… poi a volte la ascolto ed esco lo stesso (per paura di rimanere in quello stato o di vedere il mondo nero) ma poi creo disagio in pubblico perché o fingo di stare bene agli occhi altrui anche se la mia faccia dice il contrario o l’ultima volta mi sentivo cadere e questo mi crea anche un malessere interno per chi mi vede star male da fuori anche nello spiegare il malessere e essere additata perché magari non avevo fatto colazione e poi continuare a ‘combattere’ verso quell’idea, insomma..
Io a questo punto vorrei capire se qualcuno specializzato spieghi a mia mamma come ‘aiutarmi’ quando sto così e agire diversamente mo bho non saprei.. anche perché quando mi succede mi creo solo pensieri di come potrei fare per farmi capire. Anche perché quando succede mi fanno vedere le cose e il mondo in modo negativo, voglio distruggere le cose che mi stanno intorno perché mi fanno ricordare lo stress o comunque mi danno in qualche modo fastidio.
Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive. Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Cara ragazza, lei parla di sentirsi dissociata e questo mi fa pensare alla grande difficoltà che sta vivendo.
Le consiglio di consultare uno/a psicoterapeuta prima che questa difficoltà aumenti.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Gentile utente, prima di tutto partirei da lei, provando a dare una forma più chiara al suo stato d'animo e ai suoi pensieri. Da quanto tempo si sente in questo modo? Cosa accade poco prima che inizi a provare questo stato di dissociazione e vuoto? Per far capire a sua madre come può aiutarla è importante prima capire come lei può aiutare sè stessa.
Un caro saluto.
GR
Salve, nel suo resoconto mancano molte informazioni per parlare di uno stato depressivo. Cerchi aiuto in una USL se è in dubbio o più semplicemente si ritagli un tempo per fare le cose che più le piacciono senza ascoltare la mamma se ce la fa.
Gentile utente, ciò che descrive è sicuramente una situazione di grande difficoltà. Io le posso consigliare di rivolgersi ai servizi territoriali della sua zona o ad uno psicoterapeuta che senz’altro l’aiuteranno a capire meglio cosa le sta succedendo e da dove origina questo malessere.
Un caro saluto.
Dott.ssa Emanuela Graziano
Buonasera. Le spiego il perchè e il come può avvenire, di solito, un'alterazione dello stato di coscienza, più comunemente chiamato stato dissociativo. Innanzitutto i sintomi dissociativi li possono avere tutti e possiamo posizionarli lungo un continuum: basti pensare a quando dobbiamo affrontare una interrogazione ed improvvisamente, davanti ad un professore di cui abbiamo timore, dimentichiamo ciò che abbiamo studiato, per poi ricordarcelo una volta usciti dall'aula.
Può però accadere, in base a nostre esperienze di vita molto critiche, negative per noi, di mettere in atto delle "strategie di controllo", per evitare emozioni o pensieri che non tolleriamo o ne abbiamo paura. Il controllo ha un prezzo: ci fa restare in un continuo stato di allerta e ci fa stressare molto. Può accadere che, in base a un evento specifico e di particolare rilevanza per noi, questa strategia non funzioni più e collassi; per proteggerci, si innesca la dissociazione. Essa è un sistema di difesa chiamato "passivo" ed è così che potrebbe essere spiegato il suo sentirsi "vuota", "spenta", o avere/percepire degli svenimenti. Le reazioni ai sintomi dissociativi possono essere molteplici e facciamo di tutto per tenerli a bada. In base a quanto racconta, le sue reazioni sono ad esempio rabbia o voler distruggere tutto ciò che lei percepisce come fonte di stress. L'attivazione di un meccanismo del genere è complessa e, oltre a non sentirsi capita dagli altri, è probabile che sia direttamente lei stessa a non capirsi. Può anche accadere che lei in un determinato momento, anche senza rendersene conto, ha bisogno di essere capita, protetta, ma al contempo abbia paura delle risposte che potrebbe ricevere dagli altri: questa paura spesso deriva da esperienze di vita passate e da aspettative negative che ci creiamo sugli altri e sul mondo (ad esempio, possiamo pensare "tanto loro non mi capiscono").
Quando accadono episodi di alterazione della coscienza è importantissimo riuscire ad indagare, assieme ad un terapeuta, le esperienze di vita vissute, se siano presenti eventuali traumi o eventi dolorosi e critici nella sua vita, di particolare rilevanza emotiva e affettiva, come riuscire ad elaborarli ed affrontarli e fare in modo che si ristabilisca un equilibrio e una coerenza tra le diverse parti di sè.
Mi presento alla fine: sono una psicoterapeuta e ho la mia attività a Torino. Se fosse interessata, può visitare il mio profilo. Svolgo anche colloqui online!
In ogni caso, le auguro un in bocca al lupo! Chiara Lo Re
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Buongiorno, grazie per la sua condivisione, potrebbe prendere questo difficile momento, che sta attraversando, come un'occasione per esplorare il suo mondo interiore, di dove nascono i suoi pensieri e le sue emozioni, un percorso psicoterapeutico la aiuterebbe a capire le cause del suo sentire.
Un abbraccio
Buongiorno, comprendo il disagio che sta descrivendo e provando, per questa ragione mi permetto di suggerirle di considerare di intraprendere un percorso di psicoterapia per lavorare sullo stato di malessere che la accompagna e che le procura sensazioni e sintomi così sgradevoli. Se poi la sua esigenza di rendere anche la mamma più consapevole di alcuni sui bisogni o stati d'animo persiste potrà concordare con il/la terapeuta di invitare la mamma ad un incontro, tuttavia partirei dall'individuare ciò che le causa i sintomi al fine di poter ridurre il suo malessere. Rimango a disposizione, cordiali saluti Dr.ssa Michela Campioli
Gentile utente, grazie per aver raccontato la sua esperienza. Riesco a sentire il disagio che prova a non riuscire a comunicare nel migliore dei modi come si sente in questo periodo e durante questi episodi. Ha parlato di dissociazione, questo mi fa pensare che abbia cercato informazioni rispetto al suo malessere e che sia motivato quindi a stare bene. Le consiglio quindi di partire da se stesso, come per ogni cambiamento, rivolgendosi ad uno psicoterapeuta per una consulenza, di modo da poter affrontare e gestire nel migliore dei modi la sintomatologia che le arreca disagio. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, dott.ssa Amelia Capezio
Ciao
È evidente che stai affrontando una serie di sfide complesse legate alla tua esperienza di dissociazione e alla reazione di tua madre. È importante affrontare questa situazione con sensibilità e comprensione. Potresti suggerire a tua madre di cercare sostegno professionale per imparare come aiutarti in modo più efficace durante questi momenti di dissociazione. Un terapeuta potrebbe aiutarla a comprendere meglio la tua esperienza e fornirle strategie pratiche per supportarti senza sovrastimolarti o aggiungere stress. E’ anche importante per te continuare a esprimere le tue esigenze e sensazioni in modo chiaro e assertivo, anche se può essere difficile in quei momenti. La comunicazione aperta e l’empatia reciproca sono fondamentali per affrontare questa situazione insieme. Penso che sia fondamentale anche per te cercare aiuto professionale per affrontare i tuoi fenomeni dissociativi. Un terapeuta specializzato può fornire sostegno, comprensione e strumenti pratici per gestire la dissociazione e affrontare le emozioni associate. Raggiungere un professionista può essere primo passo importante verso il benessere mentale e il recupero.
Con Cordialità Dott. Tiziana Vecchiarini
Cara utente, immagino quanto disagio lei sperimenti in queste situazioni e quanto, il non sentirsi capita da chi le sta vicino peggiori il senso di smarrimento. I sintomi dissociativi di cui parla potrebbero essere legati a molti fattori. Sarebbe opportuno e buono per lei affidarsi ad un professionista che la aiuti a comprendere questi sintomi in modo che lei possa "comprendersi meglio" e "farsi comprendere". Un percorso psicoterapeutico la potrebbe aiutare a gestire il disagio che prova e a renderle più chiaro quello che vive, oltre ad avviarsi verso una risoluzione del disagio.
Un caro saluto
Certamente l'esperienza che descrivi è spiacevole. Cos' come il non sentirti compresa da tua madre. Tieni presente che quando precipiti in quello stato d'animo di buio, che non è solo una emozione ma anche una percezione del tuo corpo, è come se tu fossi nella nebbia fitta. In quei momenti è quasi impossibile vedere oltre e ricevere un conforto, anche se ci fosse. Occorre un lavoro terapeutico per dissipare la nebbia, anch'esso emozionale e psicocorporeo. Questo richiede un po' di tempo, ma probabilmente è necessario. Nel frattempo non dimenticare che aldilà della nebbia il sole c'è sempre, anche se pare inaccessibile.
Buongiorno cara,
leggere la sua richiesta d'aiuto mi ha colpito perché in essa vedo chiari due appelli: "aiuto non so più cosa fare, ma non voglio sentirmi sbagliata e ho paura di affrontare una psicoterapeuta "
la seconda richiesta d'aiuto : "per favore, io non ho le forze per andare da uno psicoterapeuta, ma se vi mando mia madre mi aiutate?'"
Non abbia timore mia cara, alla fine vale la pena fare un tentativo, provi a consultare una/o specialista per sentire sollievo e vedrà che insieme troverete il mio modo per affrontare il momento difficile.
A volte ho adottato un modello terapeutico che prevede sia incontri singoli (figlia - mamma) e incontri congiunti per rendere più veloce ed efficace la terapia. Un in bocca al lupo e stia serena, c'è sempre una soluzione per migliorare la sua condizione attuale.
Cordialmente dott.ssa Camilla Lenti
Nella sua condivisione ci comunica uno stato in cui si sente "spenta" e di pensieri che giungono e la impauriscono. E' importante lei si rivolga ad un professionista, con cui parlare di come si sente, valutarlo insieme e affrontarlo in modo specifico. Così sarà possibile indicare anche a sua mamma quello che la fa sentire meglio. Cari saluti e le auguro di iniziare un percorso che le porti sollievo e miglioramenti. Dott.ssa Elena Avanzi
Buongiorno caro utente,
da quello che sta descrivendo emerge una Sua rabbia nascosta inconsapevole, alla quale non riesce dare parola. Non riesce ad esprimere quello che la disturba. Ha paura di questa rabbia e quindi tenendola bloccata, blocca le Sue vere emozioni e non si sente più viva e partecipe della vita.
Un lavoro sul linguaggio delle emozioni è importante per arrivare a dei pensieri più funzionali e poter comunicare meglio con il mondo esterno.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
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Buonasera,penso che lei si trovi in un momento di grave difficoltà e sofferenza. Ho pochi elementi sulla sua biografia ....
Non si evince neppure i motivo scatenante di questa situazione.
sarebbe importante per lei entrare in contatto con uno professionista che valuti la sua situazine e insieme decidere quale strada migliore da perseguire.
Ciao. mi spiace per il tuo disagio.
il senso di vuoto può nascondere tante cose: una depressione, un disturbo dissociativo o entrambe. L'importante sarebbe capire cosa ti ha portata ad avere questo stato.
Penso che sarebbe fondamentale fare un lavoro su di te per capirlo e poter trasformare questa situazione.
Per quanto riguarda tua mamma, ovviamente ognuno fa quello che può, spesso sbagliando. Prova a spiegarle di cosa avresti bisogno quando stai così, devi essere tu a indirizzarla su cosa ti può aiutare e cosa no.
un caro saluto
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