Salve, Il disturbo di panico e ansia generalizzata possono provocare senso di svenimento oppure pu

22 risposte
Salve,
Il disturbo di panico e ansia generalizzata possono provocare senso di svenimento oppure può essere legato da una depressione?
Ho fatto svariati controlli medici nell'ultimo mese e mezzo ed era tutto nella norma. Però mi succede che uscendo mi prende una sensazione di sonnolenza come da svenimento anche se non svengo assieme ad un senso di derealizzazione e poca concentrazione. Non dura solamente quei 10 minuti del panico, piuttosto mi resta. Sto cercando da fare esercizi di esposizione, di mettermi in gioco, di affrontare la paura ed eventuali conseguenze qualora ve ne fossero. Non so se per il caso corpo può in qualche modo mettersi in allarme forte senza permettere un rilassamento completo. Assumo xanax due volte e 1 ansioten che mi aiuta a dormire, che so poter peggiorare una depressione eventuale.
Buongiorno,
mi spiace per il momento di difficoltà che sta vivendo: purtroppo non è semplice rispondere alla sua domanda con così pochi dati, le suggerirei di rivolgersi ad un professionista così da poter con i giusti tempi descrivere i sintomi che la interessano ed arrivare ad una diagnosi ed un trattamento mirati

Cordialmente
Dott. Giacomo Caiani

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Buongiorno, innanzitutto devo dire che è stata ed è molto brava a non far sì che questi sintomi le impediscano di vivere la sua vita il più "normale" possibile. Per quanto riguarda quali disturbi possano causare tali sintomi, sarebbe necessario indagare meglio tramite una valutazione testistica. Il mio consiglio sarebbe quello di affidarsi ad un terapeuta che possa aiutarla a fare ordine tra i suoi pensieri, i quali potrebbero essere causa del mantenimento ed accentuazione della sintomatologia e magari, se la sintomatologia persiste e in maniera molto invalidante, consultare il suo medico di base per valutare insieme cosa fare per la gestione dei farmaci.
Spero di aver risposto ai suoi dubbi almeno in parte e che lei riesca a trovare il percorso giusto che possa aiutarla ad affrontare questo momento per lei molto delicato. In bocca al lupo!
Buon pomeriggio,
sicuramente ha fatto bene a sottoporsi ai controlli medici, così da riscontrare che fisicamente è tutto nella norma.
Chiedere una consulenza psicologica ad un professionista potrà essere utile ad esplorare in profondità la Sua situazione e ad elaborare strategie utili al Suo specifico caso. In bocca al lupo! Buona serata
Gentile,
posso dirle che, secondo i criteri diagnostici del DSM-5-TR (strumento attuale, completo e aggiornato per la pratica clinica), il disturbo di panico, tra i suoi vari sintomi, può provocare anche senso di svenimento, allo stesso modo, derealizzazione. Tuttavia, al di là della diagnosi in sé che non è possibile effettuare senza un'accurata raccolta anamnestica e tutto ciò che caratterizza il processo diagnostico, la invito ad intraprendere un percorso di supporto psicologico per far fronte a tale condizione di disagio. Continui a mettersi in gioco, come mi sembra di capire che sta già facendo, per recuperare il suo benessere. Si dia tempo.
Un caro saluto. Dott.ssa Palmas
Buongiorno. Mi dispiace molto per quello che stai vivendo. Hai provato a consultare un allergologo e a fare un test sulle allergie? Ed una visita di controllo di vista e udito? Se dovesse risultare a posto anche con queste un supporto di tipo psicologico è fortemente consigliato. Nel caso resto a disposizione.
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Gentile utente, le consiglio di rivolgere i suoi dubbi, riguardo i possibili effetti dei farmaci, al medico che glieli ha prescritti.
Il senso di svenimento, disorientamento o giramento di testa, possono essere legati alla forte attivazione causata dall'ansia e a volte compaiono durante un attacco di panico.
I farmaci però aiutano solo a gestire i sintomi dell'ansia, mentre potrebbe giovarle un percorso psicologico per lavorare sulla causa e tornare a stare bene, senza più doverne fare uso.
Resto a disposizione, anche online, in caso fosse interessata.
Cordiali saluti, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Buonasera gentile utente, con lo svenimento cerchiamo di difendere la mente e il corpo da una situazione che non riusciamo a controllare. Spero che prima di assumere farmaci si sia rivolta a uno specialista e comunque affiancherei a ciò un percorso di psicoterapia per risolvere questi problemi perchè nel suo racconto ci sono troppi elementi mancanti per poterle dare una risposta esaustiva. Sono disponibile per qualsiasi domanda e anche per terapie online, un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Gentile utente, mi dispiace tanto per quanto ha raccontato, percepisco la sensazione di sofferenza che sta provando. Se posso darle un consiglio è sicuramente quello di contattare uno psicologo, dato che tutti i controlli medici effettuati sono risultati negativi.
Se ne sentisse la necessità, può contattarmi per una prima seduta totalmente gratuita.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buongiorno, capisco la difficoltà della situazione. Ha parlato di diverse sintomatologie (depressione, ansia, derealizzazione) e immagino l'enorme difficoltà di gestione interna ed esterna di tutto ciò (e tutto ciò che ne deriva). Data la varietà dei sintomi potrebbe essere utile inizialmente un chiarimento diagnostico (questi sintomi potrebbero essere accorpabili in un unica categoria ma non necessariamente), per individuare quello specifici e aspecifici. Da qui anche una corretta terapia farmacologica. Parallelamente intraprendere un percorso psicologico (se già non lo fa) può essere fondamentale data la gamma degli aspetti che racconta (importante sia per lavorare su queste condizioni ma anche su tutto il disagio e la sofferenza che tali situazioni portano). Diciamo che appunto (se già non lo è) essere presi in carico può dare delle linee guide da seguire, avere una base sicura in caso di momenti di crisi e avviare un progetto terapeutico che possa incontrare le sue esigenze. A disposizione, dott. Scarpitti Lorenzo.
Pan, l'antichissimo Dio che terrorizzava tutti con il proprio grido, Archetipo della figura di Satana era noto per la sua capacità di sedurre figure come le Ninfe. Il Panico richiama con forza il tema degli Istinti rimossi se non negati, elemento rievocato dalla figura metà umana e metà animale di Pan. In chi soffre di DAP gli istinti, le forze naturali vengono vissute con terrore perché sentite estranee. Si conceda ogni voltà che può attività che coinvolgano direttamente il Corpo, le sue sensazioni più arcaiche: il movimento, l'odorato, un uso delle mani con materiali grezzi. Naturalmente un rapporto con uno specialista è caldamente consigliato. Buona Vita
Buongiorno. Innanzitutto, bisognerebbe capire, se tali sintomi sono comparsi in concomitanza con l'assunzione dei farmaci ansiolitici che le sono stati prescritti. Se così non fosse, avrebbe senso cominciare a indagare le cause, che ci sono dietro all'ansia. Dalla sua parte, c'è già il fatto positivo che lei tende ad affrontare le sue paure, anziché a evitarle. Perciò, con un adeguato supporto, dovrebbe riuscire a risolvere il suo problema in tempi abbastanza veloci. L'approccio cognitivo-comportamentale è particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi d'ansia. Se vuole, mi contatti. Sono disponibile anche on-line. Cordiali saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Salve, la ringrazio per aver scritto.
Temporanee perdite di coscienza sono spesso associate a forti crisi d’ansia o di panico per una scarica adrenalinica che rallenta le capacità reattive e si presenta come fenomeno che può avere la funzione di allontanare e distanziare la fonte ansiogena, che può valere la pena trattare in psicoterapia oltre che con la cura farmacologica.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Di Costanzo
Gentile utente, se tutte le analisi mediche risultano negative. Potrebbero essere sintomi ascrivibili all'ansia. Ma con così pochi dati non è possibile darle una risposta esaustiva, corretta e puntuale dal punto di vista clinico. Siccome sta già assumendo una terapia farmacologica potrebbe affiancare anche una psicoterapia se non ne ha già una in atto. Cordialmente dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno. Il disturbo di panico, collegato all'ansia, è una conseguenza di pensieri negativi ed intrusivi che provocano preoccupazioni solitamente ritenute, anche inconsapevolmente, pericolose ed incontrollabili. Le risposte del corpo, come senso di svenimento, dolori al petto, accelerazione del battito, respiro affannoso, sono reazioni fisiche solitamente legate ad ansia e panico ma anche a flessioni dell'umore (come tratti depressivi). Oltre all'esposizione graduale, potrebbero essere utili training attentivi ed esercizi di mindfulness e detached mindfulness per avere consapevolezza di sé, del suo corpo nel presente, diminuire il rimuginio e di conseguenza le interpretazioni che diamo a sensazioni e pensieri. Se ha bisogno di un consulto e di ulteriori risposte, mi rendo disponibile.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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Gentile utente, premettendo che è importante avere maggiori elementi per formulare una qualsiasi diagnosi e che è sempre importante escludere prima eventuali cause organiche, cercherò di descrivere alcuni sintomi e il meccanismo del disturbo di panico. L'attacco di panico tipicamente si presenta per la prima volta come un fulmine "a ciel sereno", quindi è normale sperimentarlo anche in momenti di calma apparente. Successivamente, Il panico si sviluppa perché c’è stato un primo attacco che viene percepito come un pericolo. Inoltre, le paure tipiche che emergono durante un attacco di panico possono essere quella di svenire, morire (di infarto o soffocamento), perdere il controllo o impazzire. A fronte di queste paure avviene un aumento sempre maggiore della percezione di pericolosità verso i sintomi interni. L'aumento della paura innesca a sua volta una ipervigilanza sempre maggiore verso ogni cambiamento percepito nel corpo e tale cambiamento non fa che alimentare la paura. Si crea quindi un circolo vizioso del panico. E' importante poter affrontare tramite un percorso terapeutico queste paure e sviluppare la consapevolezza che si tratta, appunto, solo di paure e imparare a gestirle. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla ad individuare la natura del suo malessere e capire se si tratta effettivamente di ansia e/o di panico e/o di depressione. Quando si parla di disturbo di panico è importante capirne il meccanismo al fine di imparare a gestire gli attacchi di panico sviluppando maggiore consapevolezza e successivamente trovare delle strategie funzionali per fronteggiarli. In ogni caso, che si tratti di ansia, panico o depressione la letteratura ci dice che la terapia farmacologica da sola non è sufficiente per la risoluzione di questi disturbi e che è importante associare una terapia psicoterapica a quella farmacologica poiché i farmaci fungono solo da stampella temporanea.
L'approccio cognitivo-comportamentale propone trattamenti e tecniche molto efficaci per la gestione dell'ansia, del disturbo depressivo e del disturbo di panico. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Buonasera, sicuramente questi sintomi possono essere compatibili con un malessere psicologico, avendo scongiurato problematiche fisiche.
E' complesso rispondere alla sua domanda con questi dati, ma è possibile che il senso di sonnolenza sia anche una forma di "difesa" da qualcosa che si ritiene pericoloso nel "mondo esterno".
Forzarsi a mettersi in situazioni di disagio per cercare di superare il problema può risultare un'arma a doppio taglio, per questo le consiglio invece di provare ad indagare meglio nella sua sfera emotiva e cercare di capire l'origine del disagio che porta a questo genere di risposta.
Resto a sua disposizione per eventuali domande.

Dott. Federico Valeri
Buongiorno, per comprendere cosa ci sia alla base del suo problema, bisognerebbe approfondire con dei colloqui mirati. Le tecniche che sta utilizzando possono aiutarla, ma con l'aiuto di una figura specializzata. Nella mia esperienza professionale, l'approfondimento delle tematiche alla base del disturbo abbinato all'uso di tecniche di respirazione ha dato un buon riscontro.
Resto a disposizione. Dott.ssa Giovanna Volpe
Buongiorno,
La ringrazio per la sua condivisone , innanzitutto devo dire che stata brava a cercare modalità e strategie es. tecniche di rilassamento per poter cercare di continuare a vivere normalmente.
Sicuramente , attraverso un confronto con uno specialista potrebbe lavorare sia sul qui ed ora degli attacchi di panico ma anche le cause più latenti che hanno dato inizio a questo.
Per quanto riguarda i farmaci e i possibili effetti dei collaterali,consiglio di rivolgersi al medico che glieli ha prescritti.

Resto a disposizione
Saluto cordialmente
Dott.ssa Pisani Alessia
Salve, sia il disturbo di panico che l'ansia generalizzata possono causare sensazioni di svenimento. Queste sensazioni possono essere legate all'ansia stessa, ma anche ad una possibile depressione. È positivo che abbia effettuato controlli medici per escludere eventuali cause fisiche. È importante continuare a lavorare sulla gestione dell'ansia attraverso esercizi di esposizione e affrontando le paure gradualmente. Tuttavia, se i sintomi persistono o si aggravano, potrebbe essere utile consultare uno specialista in salute mentale per una valutazione più approfondita e per discutere delle opzioni di trattamento, come la terapia cognitivo-comportamentale. L'assunzione di farmaci come Xanax e Ansioten dovrebbe essere discussa con il medico prescrittore, in quanto possono avere effetti sulla depressione. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno,
Si, un disturbo d'ansia può dare luogo ad una sintomatologia come quella da lei descritta. Le consiglio di valutare la possibilità di rivolgersi ad un professionista per risolvere il problema alla radice, cosa che i farmaci non posso fare.
Dott. Marco Cenci
Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. Le manifestazioni che riporta possono essere riconducibili ad una sintomatologia ansiosa, tuttavia sarebbe più opportuno rivolgersi ad uno specialista per approfondire maggiormente questi vissuti e capire quali situazioni le attivano. Potrebbe essere utile per lei iniziare un percorso terapeutico che vada in direzione di approfondire meglio queste aree. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.

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