Salve, il 17 febbraio 2020 sono stato operato di ernia inguinale dx con plastica secondo trabucco in

7 risposte
Salve, il 17 febbraio 2020 sono stato operato di ernia inguinale dx con plastica secondo trabucco in anestesia locale. in regime di day surgery. La sera, tornato a casa, si è verificato un ematoma ed un edema che ha interessato lo scroto, il pene, il perineo, l'inguine e la parte alta della zona del taglio, ma con dolore minimo e sopportabile. Ho assunto la terapia prescrittami all'atto delle dimissioni (zachelase bustine: 1 bustina die x 20 gg. Dopo 3 giorni ho contattato il reparto di chirurgia e mi hanno invitato a presentarmi a visita di controllo, dopo la quale mi hanno aggiunto xioglican gel 1 applicazone die x 7 gg.e continuare con zachelase. La situazione è migliorata un po ed il 24 febbraio sono tornato per la rimozione dei punti. Mi hanno detto di avere pazienza xké tutto si sarebbe risolto spontaneamente. Poi torno di nuovo e mi hanno prescritto ancora zachelase x altri 20 gg ed impacchicaldo-umidi sulle zone interessate. Oggi, 4 maggio 2020, non ho dolore, l'ematoma è scomparso ma l'emiscroto dx è un po turgido e gonfio ed il testicolo dx non lo posso palpare come il sn xké sta in alto, in poche parole manca il processo di termoregolazione dei testicoli ed inoltre il pene si è retratto, ovvero non ha più le dimensioni di prima, sia a riposo ke in erezione. Da aggiungere che al tatto sento l'inguine con un cordone duro che si incanala fin dentro l'emiscroto dx. Vi chiedo: è normale tutto questo? Ho contattato il chirurgo che mi ha rassicurato che col tempo tutto tornerà alla normalità... invitandomi però a visita di controllo, ma ho paura di essere contagiato dal coronavirus....Grazie in anticipo e cordiali saluti.
Buona sera. Il suggerimento è di effettuare ecografia testicolare e successivamente visita chirurgica per poter impostare terapia medica pià consistente.

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Normale no, frequente sì.
In genere si risolve col tempo, più o meno lungo.
La visita certamente è importante, in ospedale di regola dovrebbero esserci percorsi puliti appunto per le visite, comunque può contattare il chirurgo ed eventualmente impostare un consulto telematico nel frattempo.
Buona giornata
Farsi controllare è importante ,gli ospedali non sono più carichi di pazienti infetti come prima ed in ogni caso ci sono percorsi separati per pazienti covid.
Buongiorno. Verrebbe la pena farsi dare un'occhiata dal chirurgo che l'ha operata il quale stabilirà se è necessaria una eventuale ecografia testicolare. Se ha paura di recarsi in ospedale, contatti pure il collega e stabilisca con lui altra tipologia di incontro. Buona guarigione
Concordo perfettamente con il dott. Trombetta . Nel caso descritto tutte le sue osservazioni "cliniche" fanno parte del decorso specifico.
Si tratta di una sequela post-operatoria che a volte può incorrere; sarebbe interessante avere notizie sul tipo di ernia, (recidiva o primitiva?) e sulle eventuali difficoltà incontrate nell'intervento.
Nel suo caso seguirei i consigli del suo chirurgo, di aspettare almeno un paio di mesi per verificare la involuzione dell'edema dello scroto e al livello del pene.
Il cordone duro può essere normale e riferibile alle linee di sutura interne, in genere sovrapposte, necessarie a richiudere i vari piani anatomici incisi per arrivare al canale inguinale, e di solito in due mesi si appianerà ed ammorbidirà.
Per quanto riguarda il "coronavirus"......lo tolga assolutamente dalla sua mente!
Buongiorno, è un decorso complicato da un ematoma, ma non è sicuramente grave. Faccia un'ecografia er vedere lo stato di salute del testicolo. Il virus è innocente

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