Salve..ieri sera abbiamo mangiato chele di granchio cotte e solo dopo ci siamo accorti che avevano u
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Salve..ieri sera abbiamo mangiato chele di granchio cotte e solo dopo ci siamo accorti che avevano un odore strano. Ce ne siamo mangiate due. Può dare problemi?
Gentile paziente, ci sarebbe da indagare che genere di odore strano poteva avere questo pesce, come sia stato conservato, il tipo di cottura.
In qualunque caso l'eventualità peggiore legata al cattivo odore, può essere ricondotta ad una contaminazione da parte di microorganismi patogeni.
Consiglio di monitorare eventuale sintomatologia che può presentarsi dopo poche fino a 48 ore successive ed è rappresentata da: nausea, vomito, crampi addominali, diarrea, febbre. In presenza di questi, contattare il medico.
Superati i due giorni, in assenza di sintomi gastrointestinali, potete stare tranquilli.
un saluto
dott.ssa Serena Pasqualicchio
In qualunque caso l'eventualità peggiore legata al cattivo odore, può essere ricondotta ad una contaminazione da parte di microorganismi patogeni.
Consiglio di monitorare eventuale sintomatologia che può presentarsi dopo poche fino a 48 ore successive ed è rappresentata da: nausea, vomito, crampi addominali, diarrea, febbre. In presenza di questi, contattare il medico.
Superati i due giorni, in assenza di sintomi gastrointestinali, potete stare tranquilli.
un saluto
dott.ssa Serena Pasqualicchio
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Gentilissimo paziente,
Da Biologa Nutrizionista mi permetto di fare una premessa in merito a questo alimento.
Il surimi può essere considerato uno dei falsi cibi che sarebbe auspicabile evitare nella nostra alimentazione.
Esso viene venduto come un alimento a base di polpa di granchio, ma in realtà il non ne contiene. Il presunto “sapore di granchio” viene ottenuto mediante l’impiego di aromi artificiali.
Dal surimi si ottengono delle chele di granchio o altri prodotti di forma simile, si tratta di un insieme di cibi artificiali di cui nessuno di noi ha bisogno all’interno della propria alimentazione.
Non esisterebbero al momento degli obblighi relativi all’indicazione in etichetta delle specie ittiche utilizzate per la produzione del surimi, Ciò porta all’impiego di materie prime di scarsa qualità, realmente scadenti, o addirittura tossiche. Il consumatore potrebbe cadere vittima di alcune frodi che potrebbero riguardare l’impiego di materie prime infette, l’aggiunta di anidride solforosa, l’impiego di olio di semi anziché di olio d’oliva e l’utilizzo di aceto di vino sofisticato con acido acetico.
Vi è inoltre il rischio della presenza di additivi o di conservanti impiegati al di sopra dei livelli autorizzati. Alcune aziende potrebbero utilizzare polifosfati, accusati di essere dannosi per le ossa, se assunti in grandi quantità, poiché in grado di agire sottraendo calcio al nostro organismo. Tra i contaminanti che possono risultare presenti nel surimi potrebbero essere individuati pesticidi e metalli pesanti, come del resto può accadere per il pesce comune, i cui scarti vengono utilizzati per la produzione del surimi. Esso, infine, può contenere elevate quantità di sodio, in grado di renderlo un alimento sconsigliato a coloro che soffrono di ipertensione o di patologie renali.
Convoluto dicendo che se la data di scadenza era in linea con il vostro consumo, la risposta è legata alla bassa qualità delle materie prime.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Da Biologa Nutrizionista mi permetto di fare una premessa in merito a questo alimento.
Il surimi può essere considerato uno dei falsi cibi che sarebbe auspicabile evitare nella nostra alimentazione.
Esso viene venduto come un alimento a base di polpa di granchio, ma in realtà il non ne contiene. Il presunto “sapore di granchio” viene ottenuto mediante l’impiego di aromi artificiali.
Dal surimi si ottengono delle chele di granchio o altri prodotti di forma simile, si tratta di un insieme di cibi artificiali di cui nessuno di noi ha bisogno all’interno della propria alimentazione.
Non esisterebbero al momento degli obblighi relativi all’indicazione in etichetta delle specie ittiche utilizzate per la produzione del surimi, Ciò porta all’impiego di materie prime di scarsa qualità, realmente scadenti, o addirittura tossiche. Il consumatore potrebbe cadere vittima di alcune frodi che potrebbero riguardare l’impiego di materie prime infette, l’aggiunta di anidride solforosa, l’impiego di olio di semi anziché di olio d’oliva e l’utilizzo di aceto di vino sofisticato con acido acetico.
Vi è inoltre il rischio della presenza di additivi o di conservanti impiegati al di sopra dei livelli autorizzati. Alcune aziende potrebbero utilizzare polifosfati, accusati di essere dannosi per le ossa, se assunti in grandi quantità, poiché in grado di agire sottraendo calcio al nostro organismo. Tra i contaminanti che possono risultare presenti nel surimi potrebbero essere individuati pesticidi e metalli pesanti, come del resto può accadere per il pesce comune, i cui scarti vengono utilizzati per la produzione del surimi. Esso, infine, può contenere elevate quantità di sodio, in grado di renderlo un alimento sconsigliato a coloro che soffrono di ipertensione o di patologie renali.
Convoluto dicendo che se la data di scadenza era in linea con il vostro consumo, la risposta è legata alla bassa qualità delle materie prime.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Buonasera, concordo con le mie colleghe, controlli attentamente sintomi come nausea, vomito, crampi addominali, alterazioni dell'alvo o alterazione febbrili per circa 48 h. Nel caso si presentino tali sintomi non esiti a contattare il suo medico. Passate le 48 h può stare tranquillo.
Un saluto,
Dott.ssa Federica Mostardi.
Un saluto,
Dott.ssa Federica Mostardi.
Concordo con quanto enunciato dalle colleghe nel monitoraggio dei sintomi dopo l'ingestione del cibo suddetto. Dopo le 48 h non ci sono più problemi.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buongiorno, se non avete avuto nessun tipo di problematica nell'arco delle 48h successive non ci sono problemi. Può capitare di mangiare qualcosa che non dovremmo, non facciamoci prendere dall'ansia e monitoriamo. In bocca alla lupa
Dott. Michele Spena
Dott. Michele Spena
Gentile paziente, a volte l'odore sgradevole, tendente all'ammoniaca, segnala che la decomposizione del pesce è in fase avanzata. L'odore sgradevole può essere anche dovuto ad una cattiva conservazione e da tanti altri motivi. Il mio consiglio, in questi casi, è quello di monitorare l'eventuale sintomatologia che può o meno manifestarsi fino a 48 ore successive all'assunzione dell'alimento.
Se non accusa sintomi intestinali o quant altro nell’immediato , puo stare tranquilla.. Altrimenti si rivolga al suo medico curante…
Buongiorno, se non ha problemi riguardanti stati febbrili, nausea, vomito o alterazioni dell'alvo entro le 48 h può stare tranquillo. Altrimenti bisogna rivolgersi al proprio medico.
Cordiali Saluti
Antonino Pellegrino
Cordiali Saluti
Antonino Pellegrino
Buongiorno, considerando il tempo passato dalla formulazione della domanda ci dia segnali di vita per capire le conseguenze dell'abbuffata. Chiaramente se non avverte sintomi nei giorni successivi non c'è pericolo, per la prossima volta, se avverte odori strani da cibi congelati o comunque sotto conservazione a lungo termine, eviti di mangiarli. Buona giornata!
Gli alimenti che emettono un odore sgradevole potrebbero indicare una possibile contaminazione batterica o di altra natura. Se avete mangiato le chele di granchio e successivamente avete notato un odore strano, è importante prestare attenzione a eventuali sintomi di intossicazione alimentare.
I sintomi di intossicazione alimentare possono includere nausea, vomito, diarrea, dolori addominali e febbre. Se sperimentate uno o più di questi sintomi nelle prossime ore o giornate, è consigliabile consultare un medico.
Dott.ssa Ivana Allocca
I sintomi di intossicazione alimentare possono includere nausea, vomito, diarrea, dolori addominali e febbre. Se sperimentate uno o più di questi sintomi nelle prossime ore o giornate, è consigliabile consultare un medico.
Dott.ssa Ivana Allocca
caro paziente buongiorno, non si preoccupi; perchè se ha già passato la notte senza sintomi ed ha riposato bene, con molta probabilità il pericolo è scampato. concordo con i miei colleghi sul fatto che non abbiamo molte informazioni in merito, quindi difficile dare delle risposte certe e chiare. continuate un monitoraggio fino a 48 e poi sarà possibile affermare che il pericolo è stato superato. qualsiasi sintomo tipo: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali e febbre, nelle prossime ore o giornate, consultate ilo medico. resto a vostra disposizione, cordiali saluti Dott. Rosario Cuscona
Gentile paziente, ci sarebbe da indagare che genere di odore strano poteva avere questo pesce, come sia stato conservato, il tipo di cottura. In qualunque caso l'eventualità peggiore legata al cattivo odore, può essere ricondotta ad una contaminazione da parte di microorganismi patogeni. Consiglio di monitorare eventuale sintomatologia che può presentarsi dopo poche fino a 48 ore successive ed è rappresentata da: nausea, vomito, crampi addominali, diarrea, febbre. In presenza di questi, contattare il medico. Superati i due giorni, in assenza di sintomi gastrointestinali, potete stare tranquilli. un saluto, dott. Lenzi
Salve, l'odore solitamente è un indice di contaminazione e non salubrità del prodotto, avendo già ingerito l'alimento le consiglio in futuro di evitare, ma in questo caso attendere e monitorare nelle 48h successive all'ingestione la comparsa di eventuali sintomi ed in tal caso contattare il medico di base o la guardia medica.
Saluti Dott. Panni
Saluti Dott. Panni
Buonasera, la cottura abbatte la maggior parte dei batteri e parassiti presenti. può stare tranquillo a meno che non compaiono sintomi gastrointestinali
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