Salve, ho una relazione stupenda da circa otto mesi, con un ragazzo altrettanto stupendo. Non abbia

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Salve, ho una relazione stupenda da circa otto mesi, con un ragazzo altrettanto stupendo.
Non abbiamo mai avuto problemi a letto, anzi per quanto io faccia davvero fatica a venire la prima volta che abbiamo avuto rapporti mi ha totalmente spiazzata facendomi venire in pochissimo. Lui ha sempre avuto una durata, penso, normale. Anzi addirittura spesso non riusciva a venire, dovevamo fermarci e riprendere dopo un po’.
Ma ultimamente per qualche motivo succede l’inverso.. basta pochissima penetrazione e viene.
Lui ci sta davvero malissimo e io per quanto possa consolarlo e stargli accanto, non servo a molto. Non voglio metterlo in imbarazzo, ma non so proprio dove indirizzarlo e ho paura di dare consigli sbagliati e che ci resti ulteriormente male. Ho iniziato a notare che ha sempre meno voglia di farlo, non credo siano cambiati sentimenti nei miei confronti, però penso che questa situazione lo metta davvero tanto a disagio. A chi dovrei rivolgermi per un consiglio, una visita, non so.. mi chiedo se sia una questione psicologica o fisica e non riesco a darmi risposta. Ultimamente è stato molto stressato e impegnato a lavoro, però oltre ciò nulla fuori la norma.
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Viste le difficoltà che il suo partner sta incontrando a livello sessuale nel momento dell'orgasmo, è possibile che il desiderio sessuale stia diminuendo, per evitare di scontrarsi con la stessa difficoltà. Il mio consiglio è di chiedere un consulto ad un andrologo, per escludere qualsiasi causa fisiologica, ed eventualmente ad un professionista sessuologo, che possa aiutarlo ad accogliere e a gestire l'aspetto psicologico dei rapporti. Se avesse ulteriori domande non esiti a contattarmi. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Capisco la tua preoccupazione e il desiderio di aiutare il tuo ragazzo in questa situazione. La questione della durata nei rapporti sessuali può essere influenzata da vari fattori, sia fisici che psicologici. Ecco alcuni passi che puoi considerare per affrontare il problema:

1. Comunicazione Aperta
Parlare apertamente e sinceramente con il tuo ragazzo è fondamentale. Fagli sapere che lo supporti e che vuoi trovare insieme una soluzione senza giudicarlo. La comprensione reciproca può alleviare molta dell'ansia che potrebbe provare.

2. Valutare i Fattori di Stress
Lo stress è un noto contributore a problemi sessuali, inclusa l'eiaculazione precoce. Considera la possibilità che il recente aumento dello stress lavorativo possa essere una causa. Incoraggialo a trovare modi per gestire lo stress, come esercizio fisico, tecniche di rilassamento o hobby che lo aiutino a distrarsi.

3. Consultazione con un Professionista
Suggerisci di consultare un medico o un urologo per escludere cause fisiche. Problemi come squilibri ormonali, infiammazioni o altre condizioni fisiche possono contribuire a cambiamenti nella funzione sessuale.

4. Terapia Sessuale
Un terapeuta sessuale può essere molto utile per affrontare problemi sessuali. Questi professionisti sono specializzati nell'aiutare le coppie a superare difficoltà sessuali attraverso tecniche pratiche e supporto psicologico.

Assicurati che il tuo ragazzo sappia che lo ami e lo supporti indipendentemente da queste difficoltà temporanee. Il sostegno emotivo è essenziale per superare i problemi sessuali.

Se la situazione persiste o peggiora, non esitare a cercare l'aiuto di un professionista della salute mentale o di un consulente sessuale per ulteriori consigli e supporto. Il benessere sessuale è una parte importante della vita e affrontare questi problemi con il giusto approccio può portare a miglioramenti significativi.
Gentile utente, immagino la delicatezza del tema sia per lei che per il suo partner. La prima cosa che mi sento di suggerirle e di provare a proporre al suo partner una visita con un andrologo che possa prima di tutto escludere qualsiasi causa fisiologica. Nel caso in cui gli esiti non potassero a nessuna causa fisiologica, potrebbe consigliare al suo compagno un consulto con un professionista psicologo/psicoterapeuta/psicosessuologo. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno,
mi spiace per la sgradevole situazione in cui ti/vi trovate. Hai mai pensato che possa essere una fase della vostra relazione? Inoltre, lui lo ritiene un problema? Magari aspettate ancora un pò e poi forse andare da un andrologo non sarebbe male.
Grazie per la tua condivisione.
Non esitare a contattarmi qualora lo ritenessi utile.
Dr.Grazia Chianetta
Salve...capisco la situazione spiacevole che si sta creando. Il mio consiglio è sempre quello di escludere problemi fisici e fisiologici e solo dopo si può pensare ad un disagio psicologico magari collegato ad ansia da prestazione. In ogni caso esistono diverse strade da percorrere mediante sessuologo, psicoterapia di coppia o uno psicoterapeuta con diversi orientamenti.
Cordialmente dott.ssa Sonia Sara Civallero
In questo caso potresti considerare di rivolgerti a uno psicologo specializzato in sessuologia o a un sessuologo clinico. Questi professionisti possono aiutare a esplorare e comprendere meglio le dinamiche che possono essere alla base dei cambiamenti nella situazione sessuale della coppia. Potrebbe essere utile per entrambi affrontare la questione insieme attraverso la terapia di coppia, in modo da poter affrontare i problemi e le preoccupazioni in modo collaborativo. Potrebbe anche essere importante escludere eventuali cause fisiche con un consulto medico. L'importante è ricordare che è normale avere difficoltà sessuali e che cercare aiuto professionale è un passo importante per affrontare e superare i problemi. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione anche online.
Dott. Cordoba
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Cara utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso la sua situazione.
In questi casi occorre prima escludere problemi fisici riferendosi ad un medico e, nel caso questi non siano presenti, consiglierei uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale specializzato nel settore.
Premetto, ovviamente, che dev'essere la persona interessata a prendere la decisione di iniziare questo tipo di percorso.
Lei, leggendo la sua richiesta, direi che fa tutto quello che è in suo potere, per il resto occorre saper accettare il fatto che l'altro a volte non vuole essere aiutato e capire se questo è in linea con la nostra persona o no.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione,
Dott.ssa Giada Valmonte
Buongiorno. La sua poca voglia é molto probabile che sia dovuta dai problemi che ha raccontato e quindi la paura di incorrere nuovamente in questo dramma (come lui lo vive probabilmente). Importante che ci sia tra voi dialogo e si provi ad affrontare il problema insieme. Molto consigliata é una terapia di coppia dal sessuologo se ci si vuole indirizzare direttamente sul problema sessuale. Non si esclude la presenza di problematiche individuali che possano richiedere l'intervento terapeutico singolo, ma parlando solo ed esclusivamente della problematica da lei presentata, il sessuologo é molto indicato.
Cordiali saluti, Dott. Adriano Trono
Gentile utente buongiorno.
L'ultima cosa che ha scritto potrebbe essere rilevante. Lo stress quotidiano derivante dal lavoro o da altre preoccupazioni può determinare una stanchezza fisica che si ripercuote sulle normali funzioni fisiologiche.
Spingere il suo partner a condividere questo suo periodo particolarmente stressante e cercare opportune strategie di benessere e rilassamento (magari da fare insieme), potrebbe essere un primo semplice comportamento da adottare.
Altra cosa importante che può fare è far capire al suo partner che è comprensiva delle sue difficoltà nel prolungare il piacere sessuale. Possono essere fasi normali che molte persone attraversano e che possono rivelarsi transitorie. Accettare entrambi che potete affrontare questa difficoltà può portare maggiore serenità nei momenti di intimità, senza che vi siano aspettative di prestazione particolari.
Il momento stesso di intimità sessuale deve essere vissuto con naturalezza e non come un dovere, creando presupposti stimolanti e giocando anche con la fantasia per modificare l'approccio solito. Spesso infatti, se il contesto è ripetitivo (stessa camera, stesso letto, stesso momento del giorno) può ricreare lo schema emotivo disagevole.
Non ultimo è valutare se esiste una motivazione di carattere medico e, in tal caso, consultare un sessuologo o un andrologo per avere un parere specialistico.

Lodevole è il suo interessamento e l'affetto che dimostra per il suo partner. Con il suo aiuto, sono certo, riuscirà ad avere maggiore soddisfazione dalla vita sessuale.

Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buon pomeriggio Gentile Utente, la ringrazio per aver voluto condividere con noi una tematica tanto delicata quanto importante!
Sono molto dispiaciuta per la situazione che state vivendo lei ed il suo partner, perché comprendo pienamente quanto possa essere impattante nella quotidianità di entrambi.
Mi ha colpito la sensibilità con cui ha esposto quanto state vivendo sessualmente come coppia ed il vissuto emotivo del suo partner!
Sarebbe opportuno suggerire, con la dovuta delicatezza (che mi sembra proprio che non le manchi), al suo compagno una visita andrologica per escludere eventuali cause mediche e, contemporaneamente, suggerire lui un percorso psicologico di supporto per il contenimento del pesante bagaglio emotivo che sta portando con sé, da quando sta riscontrando questa problematica.
Un caro saluto

Dott.ssa Silvia Pericoli
Grazie di aver condiviso con noi questa situazione così intima. Come già hanno risposto altri colleghi, è importante escludere cause fisiche. Detto questo… lo stress può essere uno dei fattori che inibiscono la durata dell’erezione. Ci sono inoltre tanti elementi da considerare e che attraverso un colloquio approfondito possono essere esplorati. Per esempio se a lui è già accaduto in passato o se è la prima volta. Così come andare a comprendere la fase che state vivendo nella vostra relazione.
Un elemento che potete tenere in considerazione è quello di mettere da parte consapevolmente per un periodo di tempo che decidete assieme la penetrazione e far volare la fantasia e la sensualità per individuare altri modi di condividere amore e piacere. Questo ha l’obiettivo di mantenere vivo il fuoco della vostra storia e alleggerire il timore di non farcela. Oltre a darvi nuove esperienze di piacere che sono sempre utili nella vita. Vi auguro il meglio e per qualsiasi approfondimento, sono a disposizione anche attraverso il colloquio online. Un caro saluto Dott.ssa Simona Vanetti
Ciao,
queste situazioni creano disagio ad entrambe le parti di una coppia. Non sai mai dove inizia e finisce la paura che accada dimuovo, l'ansia che possa dipendere da te...
Ma se ne può sempre parlare. Ad oggi posso solo immaginare la sua immane fatica ad accogliere questa difficoltà, che è momentanea. Ovviamente la difficoltà diventa anche la tua.
Non è un dramma, se ne esce.
Un caro saluto
Lavinia
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Gentile utente, grazie per la condivisione. Escludere qualsiasi causa fisica credo sia fondamentale, però prima di tutto dovrebbe essere il suo ragazzo a sentire il bisogno di parlare o farsi visitare. Inoltre dovrebbe provare a parlarne con lui anche. In quanto a lei, immagino che sarà difficile questo momento in cui alcuni aspetti della sua relazione sembra che possano essere in fase di cambiamento e sono disponibile se avesse desiderio di parlarne con qualcuno.
Cordialmente. Dott.ssa Carla Dilaghi
Salve, le domande che ha posto sono assolutamente adeguate. I problemi a letto con partner possono essere causati dalla mente piuttosto che dalla natura e la persona che ci dovrà lavorare sarà lui, non lei. Gli potrebbe quindi far notare che se la situazione lo mette a disagio ci sono dei validi psicologi che potrebbero risolvere questo malessere. Prima inizia e prima tornerete a una vita sessuale soddisfacente!
Buongiorno, grazie per la tua condivisione e la tua apertura.
La situazione che porti in luce, non è inusuale nei rapporti di coppia e, può avvenire in diverse fasi del rapporto.
Quanto descrivi può essere dettato da diversi fattori, uno tra i tanti l'hai citato tu stessa: ovvero lo stress.
Sicuramente, potrebbe essere d'aiuto parlarne apertamente, prendendovi un tempo ed uno spazio vostro per parlare insieme. Potreste attuare un "esercizio" di ascolto attivo strutturato, ovvero vi dedicate un paio di minuti a vicenda per mettere in condivisione con l'altra parte il vostro vissuto personale ed emotivo in merito all'argomento sessuale. Mentre uno parla, l'altra parte rimane in silenzio ed ascolta attentamente, senza dare risposta o intervenire. Terminati i minuti a disposizione per chi ha parlato per primo, l'altro partner si prende un paio di minuti per riferire quanto ha compreso. Questa fase non deve essere caratterizzata da interpretazioni o da pensieri propri, ma semplicemente nel riportare adoperando le parole usate dall'altra parte di quanto è stato esposto. Come per il primo step, anche in questa fase l'ascoltatore/trice rimane in silenzio. In ultima fase, chi ha ascoltato l'esposizione iniziale della questione, restituisce in un paio di minuti, come si sente e cosa prova in relazione all'argomento affrontato.
Questa potrebbe essere una base per una condivisione aperta e sincera fra voi due.
Nel caso lo riteneste di aiuto potrebbe esservi utile pensare ad un percorso insieme.
Rimango a disposizione qualora voleste approfondire.
Cordialmente, Dott.ssa Silvia Suppa
Salve e grazie per la sua condivisione. Ciò che mi sento di dire come professionista è che, rispetto alle difficoltà del suo partner, che comprendo automaticamente poter essere in qualche modo anche le sue difficoltà, potrebbero essere legate a diversi aspetti individuali e di coppia, che possono essere sviscerati e affrontati in un percorso personalizzato di coppia/individuale. Nel caso in cui volesse parlarne, mi trova disponibile.
Cordialmente
Dott.ssa Alice Catino
Buongiorno,
Il primo passo che le consiglio è che il suo partner faccia una visita con un medico specializzato per escludere cause organiche. Una volta escluse sarebbe probabilmente utile un confronto con un esperto in sessuologia per comprenderne le cause.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, posso immaginare le difficoltà emotive e relazionali che caratterizzano la situazione da lei descritta. In queste situazioni è sempre importante rivolgersi a professionisti del campo medico che possano scongiurare l'implicazione di fenomeni organici nello sviluppo della situazione problematica. Una volta fatto ciò, credo che una buona idea sia quella di rivolgervi in quanto coppia ad uno psicologo.

Cordiali saluti
Dott. Dell'Abate

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