Salve, ho una relazione a distanza da circa un anno, purtroppo però sempre p

21 risposte
Salve, ho una relazione a distanza da circa un anno, purtroppo però sempre più spesso vedo tanta gelosia dall'altra parte, che forse non vedevo all'inizio, cioè se gioco a dei giochi, che possono essere online, io non posso giocare con altre persone, in particolare maschi, e di conseguenza scrivere o, come sempre mi dice lui, peggio parlare..è una situazione che sta diventando sempre più difficile per me, mi sento sempre in ansia e in colpa se dovessi parlare con altre persone, cosa che vorrei ma per fare amicizia, o comunque fare due chiacchiere (essendo anche una persona molto timida non riesco a fare amicizia facilmente, cosi mi sento ancora più "chiusa"), senza mai chissà quale pensiero, cosa che dall'altra parte non si riesce a capire, e io ogni volta mi sento sempre in ansia perchè penso che poi ci devo discutere, mi sento in colpa o comunque con una sensazione bruttissima di paura, perchè non voglio litigare, e piuttosto non parlereri con nessuno, ne tantomeno giocherei più, però dall'altra parte una parte di me vuole anche solo fare due chiacchiere con altre persone, scherzare, purtroppo ne ho sempre parlato e discusso di questo, però è come se non mi ascoltasse e non volesse capire, ormai mi sento in colpa per qualsiasi cosa..in più anche se studio ad esempio in varie aule virtuali ecc a prescindere dai giochi è stata anche li difficile farglielo "accettare", e se dovessi parlare con qualcuno vuole sempre sapere qualsiasi cosa di quello che ho detto, non so più cosa fare, mi sento dire che non porto rispetto quando in realtà non penso di star facendo nulla di sbagliato, ho paura di restare e, come chiede lui, di accettare di stare con lui e non parlare ne scrivere ne giocare con nessuno. Che ne pensate?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. E' importante capire cosa pensa e cosa prova dinanzi a questa situazione e cosa, soprattutto, non le permette di agire come vorrebbe,
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, sono stata molto colpita dal suo racconto. Credo che il riconoscimento del problema che sta vivendo nel quotidiano, sia un primo passo molto importante per "mettere ordine" in questa vicenda. Le relazioni a distanza non sono facili da gestire, è innegabile, e, credo che scrivere su questo portale per chiedere aiuto sia un avvenimento denso di significato. Le consiglierei di riflettere più attentamente al momento in cui ha deciso di farlo, c'è stato un particolare avvenimento che la ha spinta? Per poter capire più nel dettaglio cosa è accaduto, cosa sta vivendo e il modo più adatto per affrontare la situazione attuale, potrebbe esserle d'aiuto un colloquio psicologico. Se avesse piacere, sono a sua disposizione per qualsiasi domanda, dubbio o confronto, anche online. Un saluto, Dott.ssa SA
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, i sintomi psicologici o le difficoltà relazionali nascono sempre all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Le propongo però una riflessione: le relazioni affettive proprio perché dovrebbero basarsi sull'affetto non possono reggersi sul controllo dell'altro in nessun tipo di forma. Si è compagni di vita non uno il carceriere dell'altro. Il suo movimento verso l'esistenza è del tutto normale e sano, e questo include ovviamente la socialità. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno,
Da quello che descrive questa relazione sembra essere basata sul controllo dell’altro e sul possesso
Mi spiace per la situazione riportata.
Da quello che descrive questa relazione sembra essere basata sul controllo dell’altro e sul possesso piuttosto che sulla condivisione e costruzione di un identità di coppia.
Un colloquio psicologico potrebbe esserle d’aiuto per riflettere su questi suoi vissuti e comprendere se effettivamente lei vuole stare o no in una relazione di questo tipo.
Rimango a disposizione per dei colloqui online.
Dott. Michele Arnaboldi.
Ciao, servirebbero altre informazioni per comprendere meglio la vostra dinamica comunicativa di coppia: in questo scambio cerchi di spiegare le tue ragioni oppure resti in silenzio? Se cerchi di spiegarti e lui non capisce, sei sicura di usare le parole corrette?

Va bene se, alla fine, segui i suoi desideri (non chattare, non giocare, non parlare con maschi) ma questo come ti fa sentire, bene o no?
Migliora il modo con cui comunichi le tue esigenze, abbi fiducia nelle tue capacità e stima nelle tue risorse, potresti farcela.
ciao
Buongiorno. Vede, le gabbie d'oro, sono comunque gabbie. Quindi, al di là dell'oro che ci può distrarre e che addirittura ci può far credere di non essere nemmeno prigionieri, in realtà il nostro movimento è limitato tanto quanto sarebbe limitato in una gabbia di metallo arrugginito. Non dobbiamo stare con persone che ci vogliono far essere chi non siamo o ci impongono un determinato comportamento. Dell'altro si ama, si accetta e si comprende anche ciò che non ci va a genio. E' questo l'amore. Quindi, si deve chiedere: Il mio ragazzo, con questo comportamento di iper protezione nei miei confronti, lo fa perchè mi ama o perchè mi vorrebbe in un modo che non sono? E poi...Ma il mio ragazzo si fida o no di me? Per qualsiasi cosa, rimango a disposizione
Gentile utente, le relazioni, ed in particolare quelle a distanza, sono di per sé già complicate. Ma in particolare quelle a distanza richiedono un lavoro molto più profondo di fiducia reciproca e buona comunicazione. Mi sembra di capire dal suo racconto che entrambi questi elementi siano carenti nella vostra coppia.
Per entrare più nel merito sarebbe importante avere molte più informazioni, ma la invito a rifletto su cosa lei desidera davvero in una relazione e nella sua vita? Se per lei giocare online e fare amicizia , conoscere gente nuova è una cosa importante, allora forse bisogna capire se questa relazione per lei funziona realmente?
Cosa le piace di questa persona? Come sta lei nella relazione?
Se oggi scrive a noi è perchè forse sente che qualcosa non funziona.
Provi a riflettere su ciò che lei vuole. Se sente inoltre di aver bisogno di un supporto in questo percorso può sempre pensare di farsi supportare da uno psicologo.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve gentile Utente, ho letto con molta attenzione la sua richiesta di aiuto e mi sono accorta di quanto spesso faccia riferimento alsenso di colpa. Per quanto sia difficile in queste poche righe fornirle una risposta esaustiva ma l'esperienza di coppia che sta vivendo, certamente presenta delle lacune, qualcosa che limita il normale svolgimento della sua individuale quotidianità. Colga l'occasione di continuare ad esplorare, attraverso un percorso di psicologico, i motivi che sottostanno a questo tipo di relazione.Sono certa che sarà un'arricchimento per lei ed eventualmente all'interno della coppia.
Rimango a sua disposizione qualora desiderasse ricevere ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Elisa Taverniti
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Salve. Mi sembra che indipendentemente dalla gelosia del partner, il problema possa derivare più dall'ansia e dal senso di colpa che si attivano in lei. Come mai? Sarebbe utile approfondire in un percorso psicoterapeutico cosa c'è alla base di questo senso di colpa essendo consapevole di non far nulla di male. Si conceda la possibilità di liberarsi dai condizionamenti che la fanno sentire in colpa e in ansia in un percorso che possa stimolare la fiducia in se stessa, per potersi affermare in modo chiaro, rispettandosi e facendosi rispettare. Distinti saluti
Buongiorno,
le suggerisco una sessione per comprendere cosa la tiene in una relazione poco appagante. Mi sembra di capire che oltre alla distanza che non aiuta ci sia anche una tematica gelosia e di colpa. E' necesario andare a fondo per sciogliere qualcosa che blocca la possibilità di godersi la vita.
Dhiraj
Salve

i suoi interrogativi sono legittimi e le consiglio di confrontarsi con un professionista che la possa aiutare ad esplorare i motivi per i quali tende ad essere così timida e la aiuti a lavorare e rafforzare la sua autostima e la capacità di ascoltarsi e dare valore ai suoi bisogni . Se ha bisogno di ulteriori indicazioni non esiti a scrivermi o chiamarmi, sarò lieta di indicarle il percorso efficace per il suo disagio.

dott.ssa Letizia Muzi
Buongiorno,
il suo racconto è carico di emozioni e di paure e anche di dubbi legittimi. Trovo le sue domande molto sensate: sarà buono per lei accettare tutte quelle limitazioni alla sua libertà, soprattutto visto che sa di non avere niente da rimproverarsi? Ascolti seriamente quello che sente e valuti bene. Nessuno tranne lei può sapere qual è la giusta direzione. Se può servirle contatti un professionista, non per farsi dire cosa fare ma per farsi aiutare a scegliere ciò che sente giusto per sè.
Resto a sua disposizione. Dott.ssa Franca Vocaturi
Buongiorno. Il suo disagio è pienamente comprensibile, anche per l’accuratezza che ha impiegato nel descrivere la situazione. Di sicuro, potrebbe essere utile capire le motivazioni e i significati che il suo ragazzo mette in campo quando le vieta di intrattenere altri rapporti al di fuori della vostra relazione: in questo modo potrebbe essere più semplice comprendere le vostre reciproche posizioni su questo argomento, arrivando così anche possibilmente ad una migliore condizione relazionale. Capire il perchè alla base dei comportamenti e pensieri negativi potrebbe essere uno degli obiettivi di un percorso di supporto con uno psicologo, in grado di fornirvi gli strumenti adatti per far fronte a questo genere di situazioni.
Se decideste di intraprendere un percorso di questo genere, mi rendo disponibile anche online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Gentile Utente, sta vivendo una situazione di coppia molto faticosa, in cui si sente profondamente limitata nella sua libertà di movimento ed espressione. Mi sembra chiaro che lei si riconosca il diritto a parlare/frequentare amici, ma il problema è che a fronte della reazione ferita del suo ragazzo, si mette in discussione e sente in colpa. In altre parole, la fatica che lei incontra è negoziare una sua posizione definita quando incontra disapprovazione. Questa dinamica andrebbe approfondita, nella misura in cui potrà sempre incontrare persone in disaccordo con le sue scelte, e muoversi solo con l’approvazione è una scommessa pericolosa. Provi a concedersi uno spazio di azione maggiore del temere di dover cedere a un’imposizione che sente ingiusta. Un caro augurio di buona fortuna
Gentile utente, dalle sue parole emergono tantissimi contenuti da approfondire. La relazione di coppia non può e non deve mai essere il luogo di costrizione dell’altro. Mi sembra lei stia già intravedendo le criticità di questo rapporto. Si affidi ad un bravo professionista, un percorso psicologico potrebbe aiutarla a capire meglio se stessa e ciò che vuole.
Cordialmente,
Dott.ssa Zena Ballico
Carissima,
siete giovani e trovare l’equilibrio tra l’impegno della relazione di coppia e la voglia di sperimentare ed avere spazi propri e’ una grande sfida per tutte le coppie della vostra età, in più’ avete l’aggravante della distanza, che impedisce di avere confronti alla portata quando si desidera. Se ritieni sia una relazione che significativa e che vuoi coltivare non stancarti di spiegargli le tue ragioni; lui ha necessità di acquisire fiducia, e diventa rigidamente controllante. State sperimentando cosa voglia dire vivere una relazione di coppia e spesso per prenderci le misure ci vuole tempo. Tuttavia se lo dovessi sentire come esageratamente o patologicamente possessivo rivolgiti ad uno Specialista psicologo o psicoterapeuta che ti aiuti a chiarirti e ad agire nel modo migliore per te. Cari saluti
Marianna Pasello
Salve pur in presenza di pochi elementi il disagio che descrive nella sua nota sembra meritare una maggiore attenzione. Pertanto potrebbe essere una buona soluzione contattare un professionista per valutare la portata di questi suoi vissuti e concordare le eventuali o ulteriori attività. Un cordiale saluto
Gentilissima utente, la gelosia e il controllo eccessivo da parte del partner possono creare un clima di tensione e insicurezza all'interno della relazione. È importante che entrambi i partner abbiano la libertà di agire in modo autonomo e di poter intrattenere relazioni sociali al di fuori della coppia.
È importante che tu esprima al tuo partner i tuoi bisogni e le tue necessità, facendogli capire che è importante per te poter interagire con altre persone e giocare ai tuoi giochi preferiti senza sentirsi limitata o controllata. La comunicazione aperta e onesta è fondamentale in una relazione sana e equilibrata.
Se, nonostante ciò, il partner continua a esercitare un controllo eccessivo su di te e ad impedirti di avere una vita sociale autonoma, potrebbe essere utile rivolgersi a un terapeuta di coppia per affrontare insieme questa dinamica relazionale e trovare delle soluzioni che favoriscano il benessere di entrambi. È importante che tu non ti senta in colpa per esprimere i tuoi bisogni e difendere la tua autonomia all'interno della relazione. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
Salve gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. La situazione che descrive è complessa e può generare molta ansia. La gelosia del suo partner sembra limitare la sua libertà e la sua capacità di socializzare, elementi fondamentali in una relazione sana. È importante riflettere su cosa significhi per lei il rispetto in una relazione: dovrebbe includere anche la libertà di interagire con altre persone.

La comunicazione aperta è cruciale. Potrebbe provare a esprimere come si sente, sottolineando che il suo desiderio di socializzare non implica mancanza di rispetto nei confronti del partner. È fondamentale che entrambi vi sentiate ascoltati e compresi.

Tuttavia, se la gelosia continua a essere opprimente, potrebbe essere utile esplorare se questa relazione le porta felicità o se le causa più stress. Una riflessione profonda su cosa desidera e su come una relazione dovrebbe farla sentire potrebbe aiutarla a fare chiarezza.

Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, in primo colloquio è gratuito. Un caro saluto, Dott. Mauro Terracciano
Buonasera, la tua esperienza è comprensibilmente dolorosa. Essere in una relazione che limita la tua libertà e ti fa sentire costantemente in ansia e in colpa può minare profondamente il benessere personale. Dal punto di vista di un approccio cognitivo-comportamentale, possiamo esplorare come queste emozioni di colpa e ansia si stiano sviluppando e come possano essere affrontate. Da ciò che racconti, emerge chiaramente la tua frustrazione nel non riuscire a fare amicizia o a interagire in modo spontaneo e sereno con altre persone, senza doverti preoccupare di eventuali conseguenze nella tua relazione. Questo ti porta a reprimere un bisogno del tutto naturale: il desiderio di parlare e scherzare con altri, di avere amici e vivere esperienze anche al di fuori della relazione. L’ansia che provi anticipando il giudizio del tuo partner e la preoccupazione di dover discutere ogni volta sono segnali importanti: indicano come tu stia vivendo una condizione di “auto-censura” e un senso di colpa continuo, che finiscono per limitare il tuo benessere e la tua libertà. È comprensibile che tu ti senta confusa. Da un lato c’è l’affetto per il tuo partner e il desiderio di preservare la relazione, dall’altro c’è un crescente senso di soffocamento e la consapevolezza di dover rinunciare a parti importanti di te stessa. È significativo che tu dica di sentirti dire che “non porti rispetto” quando, invece, il semplice desiderio di socializzare o di fare amicizia è un bisogno umano sano e normale. In una relazione, è essenziale sentirsi liberi di essere se stessi, senza temere costantemente di infrangere delle regole che ci fanno sentire colpevoli o in difetto. Hai già cercato di parlarne con lui, ma da quello che descrivi sembra che lui non sia ancora riuscito a comprendere pienamente il tuo punto di vista. Questa mancanza di comprensione reciproca, se persiste, può diventare molto pesante da gestire. Un aspetto su cui potresti lavorare è il dialogo su confini chiari e rispettosi, dove i bisogni di entrambi siano riconosciuti. Trovare un equilibrio in cui tu possa sentire di avere uno spazio tuo, senza dover spiegare ogni dettaglio o limitare la tua vita sociale, è un punto importante. Questa tensione tra il bisogno di mantenere la relazione e il desiderio di libertà è normale in situazioni come la tua, ma non dovrebbe mai sfociare in una rinuncia ai propri bisogni essenziali. L’idea di “accettare di stare con lui” a scapito della tua libertà, che descrivi con una nota di paura, merita attenzione. Un percorso psicologico potrebbe aiutarti a fare chiarezza sui tuoi bisogni e sui tuoi confini, rafforzando la tua capacità di esprimerli senza sentirti in colpa. In una relazione sana, nessuno dei due partner dovrebbe sacrificare la propria libertà o il proprio benessere emotivo. Forse il confronto aperto con il tuo partner, e anche con un terapeuta che possa aiutarti a trovare sicurezza e chiarezza, potrebbe essere la strada per comprendere cosa desideri davvero per te stessa. Resto a disposizione. Ti auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero
Buonasera, è importante che le relazioni siano fondate sul rispetto e sulla fiducia. Mi pare di capire che il suo compagno tenti di agire un controllo su di lei e sulla sua vita forse a causa di profonde insicurezze che lui stesso si porta dietro. Varrebbe la pena chiedersi come mai resta con quest'uomo? E che cosa le dà questo rapporto?

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