Salve ho una figlia di 19 anni che soffre di agorofobia e ansia generalizzata diagnosticata da una p

17 risposte
Salve ho una figlia di 19 anni che soffre di agorofobia e ansia generalizzata diagnosticata da una psichiatra chr gli ha detto che l'avrebbe richiamata per fare delle sedute con psicoraterapeuta ma non è stata contattata e più di 1 anno che aspetta prende gocce di melatonina pura per dormire spesso si sente triste non esce sola non prende autobus sola si sente sempre come se fosse in altalena ..consigli?
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo sua figlia merita di approfondimento.
E' utile intraprendere il prima possibile una psicoterapia.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini

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Salve Signora, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per la ragazza convivere con questa situazione riportata.
E posso comprendere anche le preoccupazioni di una mamma.
Ritengo fondamentale che la ragazza possa intraprendere un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera. Un anno di attesa è eccessivo e bisognerebbe capire perché questo stia avvenendo. Sua figlia potrebbe ricontattare la psichiatra e capire come procedere, oppure rivalutare la situazione clinica. SG
Salve sulla base delle sue indicazioni ovvero una diagnosi fatta da un professionista e la maggiore età della persona interessata, fatto da non sottovalutare, è utile che li parli con sua figlia per valutare l'opportunità di un consulto con uno psicoterapeuta. Le rammento che pur trattandosi di sua figlia la scelta di consultare o meno un professionista non può essere legata a lei in qualità di madre. Pertanto una conversazione con toni pacati che abbia come finalità l'alleanza per vedere le possibili soluzioni ad un problema è sicuramente una possibilità da valutare. Sicuramente lei avrà già dimostrato la sua disponibilità nei confronti di sua figlia, quindi se ad oggi questa non ha ancora preso una decisione forse c'è un motivo importante da non sottovalutare per cui la cautela nel trattare questo tema è sicuramente importante ma questo non deve impedire che riflettere su quanto sta avvenendo. Un cordiale saluto
Gentile signora, la situazione di sua figlia merita senz’altro un approfondimento, forse, dopo il contatto con la psichiatra che ha diagnosticato agorafobia e ansia generalizzata, c’è voluto del tempo per metabolizzare l’indicazione per la psicoterapia, ora potrebbe essere un buon momento, avete potuto capire meglio che né il farmaco, né il passare del tempo potranno essere risolutivi, l’ansia ha sempre dei motivi profondi che vale la pena di esplorare, a maggior ragione in una persona così giovane che potrà trarre grande giovamento da una psicoterapia, non trascinandosi dietro problematiche che potrebbero ostacolarla nella sua crescita. Molti cordiali saluti
Salve signora, immagino la sua preoccupazione rispetto alla situazione di sua figlia. Penso che trovare un professionista che possa accoglierla e aiutarla a lavorare su questo disagio, sia importante. Potrebbe cercare anche su questo portale, insieme a sua figlia, un/una psicoterapeuta che possa fare al caso vostro (in base a tematiche, vicinanza ecc)

Per qualsiasi cosa resto a disposizione
Le auguro una buona giornata
Livia Cacialli
E' importante che i disturbi d'ansia siano trattati al loro esordio ed evitare che si cronicizzino. Fondamentale dunque che la psicoterapia inizi al più presto. Potete ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Google o Spotify . Troverete informazioni sui disturbi d'ansia e strumenti di autoaiuto per gestire le situazioni critiche e gli stati d'ansia. Buona serata. Bruno Ramondetti
Buongiorno Signora,
Le preoccupazioni che i genitori portano sulle situazioni dei figli vanno riconosciute prima di tutto per i genitori stessi. Lavoro con ragazzi e genitori e so che spesso viene trascurata la richiesta di aiuto portata dai genitori. Non è facile consigliare, stare vicini e dare indicazioni ai propri figli, e agli altri in generale; non lo fanno nemmeno gli psicologi, perchè la questione è sempre più profonda e ramificata. Se bastasse trovare l'idea giusta sarebbe più semplice di quello che è. Con i genitori cerco di esplorare le conoscenze che hanno dei loro figli, invitandoli non tanto a cercare una soluzione esterna, quanto piuttosto una comprensione intima dei vissuti che il figlio o figlia sembrano mostrare. E' bello come figlio/a sentire che i tuoi genitori ti stanno capendo, che ritrovano dentro di loro le radici del tuo malessere. E' un percorso un po' più difficile ma certamente molto ricco che rimette gli adulti in sintonia con il mondo intimo dei figli di cui hanno da tempo perso le tracce.
Buongiorno,
Come prima cosa bisognerebbe conoscere la spiegazione del medico psichiatra e la relativa diagnosi, in modo da impostare un percorso di psicoterapia adatto .
Sicuramente bisognerà andare a fondo in merito al disagio della figlia per trovare il giusto modo di affrontare la difficoltà anche pratica e la gestione quotidiana del malessere.
Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento e percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Cara signora, le consiglio vivamente di contattare nuvamente questo psichiatra per capire come mai non si è fatto più vivo (anche la terapia farmacologica necessita di monitoraggio per valutare la situazione). In seguito, sicuramente un percorso di psicoterapia è utile per aiutare sua figlia, accanto a quello farmacologico. Mi contatti pure in privato per maggiori informazioni. Saluti
Salve, senza perderci in righe, le consiglio vivamente di rivolgersi con rapidità a uno psicologo che affronterà e risolverà il disagio di sua figlia. I medicinali sono adatti per curare i sintomi in situazioni emergenziali ma non devono essere l'unica strada da percorrere. Una psicoterapia interverrà sulle cause e regalerà a sua figlia una qualità di vita migliore. Non esiti ancora. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno,
signora se crede mi contatti, faccio sedute anche online. Non aspetterei un altro anno quel che vuole un medico, a volte l'attesa uccide psichicamente.
Un saluto cordiale
dr.ssa Marzia Sellini
Gentilissima, quello che le potrei consigliare è quello di sentire il parere di uno psicoterapeuta che possa analizzare approfonditamente il disagio di sua figlia. Potrebbe esserle utile, infatti, intraprendere un percorso di psicoterapia insieme al percorso farmacologico che ha già iniziato, in modo che possano aumentare la sua autostima e fiducia in se stessa, potendo così acquisire maggiore autonomia e serenità personale. Resto a disposizione, Cordiali Saluti.
Buongiorno signora,
Deve essere una situazione molto difficile sia per la ragazza che per voi familiari nel vedere ogni giorno la sua sofferenza.
Le consiglierei un trattamento combinato: psichiatra per monitorare l'andamento della terapia farmacologica e psicoterapia a orientamento cognitivo comportamentale con l'obiettivo di ristrutturare le credenze legate al panico e all'agorafobia e condurre gradualmente delle esposizioni (protocollo ERP) per portare la ragazza gradualmente ad uscire/ prendere i mezzi pubblici e frequentare quei luoghi che attualmente non frequenta più.
In bocca al lupo!
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta affrontando sua figlia, capisco che avere un'ansia invalidante e una fobia specifica (come nel caso dell'agorafobia) ha delle ripercussioni sulla qualità di vita. Proprio per questo è importante rivolgersi ad un professionista, per esempio uno psicologo psicoterapeuta (magari cognitivo-comportamentale) per iniziare un trattamento psicoterapico. E' una situazione risolvibile, che seguendo un approccio adeguato e validato scientificamente vedrà dei risultati già dalle prime sedute. Si tratta di lavorare sui pensieri che bloccano la persone e gradualmente sviluppare delle strategie di gestione dell'ansia.
Spero che sua figlia stia meglio, in bocca al lupo!
Spero di averle dato uno spunto di riflessione, per eventuali domande sarà mia premura rispondere.
Buona giornata
Salve, capisco il disagio della ragazza. Se ha atteso tanto per un nuovo consulto mi viene da pensare che non sia facile. Suggerisco un colloquio in remoto tanto per avere un confroto, sua figlia dev'essere aiutata, ha già sofferto troppo
S. Zito
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Buonasera,
avete provato a ricontattare la psichiatra per avere ulteriori notizie? In alternativa, avete valutato un percorso di psicoterapia con un professionista differente dalla psichiatra che ha fatto la diagnosi?

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