Salve, Ho una domanda... Perché è così difficile trovare la persona che poi si dimostra "giusta"?

20 risposte
Salve,
Ho una domanda...
Perché è così difficile trovare la persona che poi si dimostra "giusta"?
Sono passati diversi anni dalla mia ultima frequentazione.
Ho passato gli ultimi anni con tanta sofferenza, causa lutti familiari che ho affrontato senza una persona a fianco che mi potesse aiutare.
Non sono il tipo che si accontenta di chiunque, anzi... ma a questo punto mi chiedo se il vero problema sono io.
Tutti dicono che la ruota gira, che ognuno avrà ciò che merita e che arriva quando meno te lo aspetti.
Ma è vero???
Grazie
Caro utente,
nella vita si incontrano e si conoscono tante persone e a delle volte capita di trovarsi bene con qualcuno in particolare che con il passare del tempo inizia a diventare sempre più importante finché non si decide di costruire un pezzo di vita insieme. E' un bisogno naturale cercare qualcuno con cui condividere e costruire quel pezzo di vita, poichè l'uomo per definizione è un animale sociale, però a volte può sembrare difficile trovare la persona "giusta"...proprio come dice lei. In questo momento di "attesa", credo sia importante concentrarsi su sé stessi e chiedersi cosa vuol dire per lei avere a fianco una persona, quali sono le sue aspettative e quale potrebbe essere il suo contributo all'interno di una ipotetica coppia. Provi a domandarsi quali sono i suoi bisogni e cosa cerca in una persona. Provi a capire, nel suo immaginario ideale, che tipo di coppia si aspetta. E poi provi ad interrogarsi su quanto abbia effettivamente bisogno di una persona, del perchè ne abbia bisogno e qualora non la trovasse cosa vorrebbe dire per dire lei.
Le consiglio dunque un dialogo autocritico tra se e sè, dove può provare a porsi domande e a darsi delle risposte. Questo potrebbe aiutarla a focalizzare meglio i suoi punti di forza e di debolezza e conseguentemente capire cosa costruire per la propria serenità e benessere. Qualora poi riscontrasse delle difficoltà o volesse un aiuto per dare le risposte alle sue domande, allora rimango disponibile per un colloquio online oppure in studio.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella

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Gentile utente,
le sue domande non hanno una risposta, in realtà. La persona giusta, di per sé, non esiste. Esistono persone con cui si può creare un legame significativo, basato su tanti aspetti, tutti ugualmente importanti: l'affetto, la stima, gli interessi comuni, valori condivisi, educazione.
In tal senso, è fuorviante crearsi aspettative ed entrare in un circolo vizioso di bassa autostima e dipendenza dal giudizio altrui.
Piuttosto, la invito a riflettere sulle occasioni che ci sono nella sua vita per incontrare persone nuove e interessanti. Su questo aspetto può, senz'altro fare qualcosa. Può pensare, ad esempio, al suo ambiente di lavoro, ai luoghi che frequenta di solito, alle attività che svolge per passione. Se la sua riflessione evidenzia mancanza di tali opportunità, si muova per crearne di nuove: ci sono molti modi per socializzare partendo da un interesse personale, come le associazioni di volontariato, corsi sportivi, laboratori artistici o teatrali, la musica, la fotografia, i viaggi, eccetera.
Questo implica uscire dalla propria zona di comfort e affrontare qualche sfida, consci di poter anche fallire e ricevere qualche rifiuto, ma questo fa parte del gioco e ci fa comprendere come aggiustare il tiro e dove dirigere meglio i nostri sforzi.
L'alternativa è rimanere spettatori passivi della propria vita, in attesa di un qualche intervento del destino che ci risollevi dalla mediocrità. Conviene?

Resto a disposizione per un supporto di tipo psicologico, anche tramite consulenza online, e per un percorso di crescita personale.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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No, non è vero, caro paziente. Non tutti hanno "ciò che meritano", e se è vero che la ruota gira, non è detto che giri in nostro favore.
Questo però non deve diventare un alibi per ritirarci dalla vita, anzi deve essere lo stimolo per vivere ogni istante come se fosse l'ultimo. Perché, che ci creda o no, potrebbe veramente esserlo.
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Gentile Utente, decido di rispondere alla sua domanda in quanto gia ad una prima lettura mi suscita piu di una riflessione e riesco a comprendere la difficoltà che prova, data dai tentativi andati a vuoto, di trovare finalmente la persona che si rivela "giusta". Probabilmente, viene usato questo termine in maniera appropriata se lo riferiamo a oggetti ( la scarpa giusta per quell'occasione, la parola giusta per esprimere un concetto e cosi via) diversamente, se questo termine viene applicato alle persone il rischio è che ben presto possano deludere le nostre aspettative. Credo che, in questo momento ,sia prioritario elaborare, tramite un percorso di psicoterapia, il bisogno profondo che sente di incontrare la persona giusta in modo tale che non deleghi nessuno di un ruolo cosi importante che poi disattente.
Rimango a sua disposizione qualora desiderasse maggiori approfondimenti.
Dott.ssa Elisa Taverniti
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Gentile utente, la vita non è proprio un'equazione dal risultato certo, tuttavia si può dare il proprio contributo per cercare di farle prendere la piega che ci sembra più opportuna. Se desidera una relazione, credo sia importante lavorare sulle aspettative, su ciò che lei mette in campo negli incontri, su quali movimenti fa, o non fa, in quella direzione. Un lavoro profondo su se stessi può portare a sbloccare una situazione in cui ci si ritrova impantanati da anni. Mi sento, pertanto, di consigliarle un percorso di psicoterapia. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e le auguro una buona giornata.
dott.ssa Sara Quaranta
Buongiorno gentile utente, la domanda che lei pone è di tipo esistenziale e temo che nessuno possa fornirle una risposta certa. Penso che la risposta più corretta sia quella che lei possa fornire a sé stesso, dopo un'attenta riflessione e che si avvicina maggiormente alle sue esigenze. A questo proposito le potrebbe essere utile cominciare un percorso di terapia psicologica per conoscersi meglio individualmente, conoscersi meglio all'interno di un'ipotetica relazione, e soprattutto capire quali sono le sue aspettative rispetto ad una relazione con un partner. Questo la porterebbe ad una riflessione più approfondita e a rimescolare le carte in gioco della sua vita, se posso utilizzare una metafora rispetto alla sua aspettativa inerente ad una relazione. Le auguro buona giornata, Dott.ssa Arianna Magnani
Buon pomeriggio,
quesito interessante quanto riporta. Leggendo mi interrogo sull'esistenza o meno dell'altra "metà della mela o ala" o della persona "giusta". Credo che sia utile ognuno basti a se stesso/a e quindi possa trovare qualcuno con cui condividere (vs appoggiarsi). Le relazioni possono essere complesse perchè vengono incluse aspettative, bisogni e desideri ecc delle persone coinvolte.
Considerato il periodo che ha vissuto e la richiesta La invito a confrontarsi individualmente con un professionista che possa calzare un lavoro sulle Sue specifiche esigenze e risorse.
Saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, capisco che la sua domanda tocchi un aspetto molto profondo della sua vita, legato alle relazioni e al dolore che ha vissuto. La difficoltà nel trovare la persona "giusta" è qualcosa che in molti sperimentiamo e, spesso, può generare dubbi su se stessi e sul proprio valore. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, potremmo esplorare i pensieri e le convinzioni che si sono formate nel tempo. Quando dice di chiedersi se il vero problema sia lei, potrebbe esserci l’attivazione di un pensiero automatico negativo. Spesso, quando si affrontano esperienze difficili e si sentono delle mancanze, la mente tende a cercare delle spiegazioni, e queste spiegazioni possono portare a credenze come "forse non sono abbastanza" o "potrei essere io la causa della mia solitudine". La terapia cognitivo-comportamentale aiuta a identificare questi pensieri e a valutarne l'accuratezza: sono basati su prove reali o sono il risultato del dolore e delle esperienze passate? Ha vissuto momenti di grande sofferenza, come i lutti familiari, e affrontarli senza un supporto vicino ha sicuramente avuto un impatto. Questa solitudine potrebbe aver amplificato la sensazione di isolamento, facendole pensare che manchi qualcosa di essenziale nella sua vita. Quando si soffre, è naturale desiderare un sostegno, e non averlo avuto può aver contribuito a farle sentire la mancanza di una relazione come un peso ancora più grande. Tuttavia, questo non implica che ci sia qualcosa di sbagliato in lei, ma piuttosto che ha vissuto esperienze dolorose che hanno rafforzato questo desiderio di avere qualcuno accanto. Un altro aspetto importante da considerare è l'idea della "persona giusta". Spesso, le aspettative verso una relazione possono essere molto alte, e questo non è necessariamente un problema, ma può diventare difficile quando queste aspettative si scontrano con la realtà delle relazioni umane, che sono complesse e imperfette. Chiedersi cosa significhi davvero per lei trovare la persona giusta potrebbe essere un punto di riflessione. Sta cercando qualcuno che risponda a determinati standard o ha bisogno di una connessione emotiva che le dia sicurezza e affetto? Infine, il pensiero che "la ruota gira" e che "arriva quando meno te lo aspetti" è un concetto confortante, ma non sempre rispecchia la complessità delle relazioni umane. Queste frasi possono risultare frustranti, soprattutto quando sembrano non applicarsi alla propria esperienza. Tuttavia, ciò che può essere utile è non concentrarsi esclusivamente sull'attesa di qualcosa che accada, ma piuttosto lavorare su se stessa, sulle sue emozioni e sul modo in cui affronta le relazioni. La CBT incoraggia a non vedere il proprio valore o la propria felicità legati esclusivamente al trovare qualcuno, ma a concentrarsi anche su aspetti della vita che possano darle soddisfazione personale, crescita e benessere emotivo. Il vero lavoro, quindi, non è tanto nel cercare attivamente la persona giusta o chiedersi se il problema sia lei, quanto nel riconoscere i propri bisogni emotivi e coltivare un atteggiamento di apertura verso di se e gli altri. La sofferenza passata non definisce il suo futuro, e lavorare su come affrontare quei pensieri che la fanno dubitare di se può aiutarla a raggiungere maggiore serenità. Resto a disposizione. Le auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno,

la ringrazio per aver condiviso la sua riflessione. È naturale interrogarsi sulle proprie aspettative e sui motivi per cui le relazioni non si sono sviluppate come desiderato.

È possibile che, in questo periodo di elaborazione del dolore, lei abbia avvertito la mancanza di una figura di supporto. Questa situazione può influenzare la sua percezione delle relazioni e rendere più complessa la ricerca di un partner.

Riflettere su queste esperienze e comprendere come possono aver influenzato le sue aspettative potrebbe offrirle una nuova prospettiva. La pazienza e la consapevolezza di sé sono spesso fondamentali in questo percorso.

Un caro saluto,
dott. Giuseppe Saracino
Salve, in realtà questa ruota non si sa mai come girerà…Nel dubbio meglio “attrezzarsi”! Lei pone un quesito estremamente interessante: ”sarò io?” Ampliato, questo quesito può diventare fonte di molte informazioni, tipo “cosa ci metto io? Cos’è che non colgo? Quali barriere metto? E così via. Un’esplorazione molto ricca della propria personalità, della propria storia che permette consapevolezza e trasformazione. A quel punto si è pronti per la ruota…Fuor di metafora un certo tipo di lavoro psicoterapeutico potrebbe aiutarla rispetto al tema da lei portato. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve gentile Utente, la sua domanda tocca un tema molto comune e umano, quello della difficoltà nel trovare una persona che si dimostri "giusta". La ricerca di una relazione significativa può spesso sembrare complessa, soprattutto quando si affrontano esperienze di dolore e perdita, come i lutti che ha vissuto. Questi eventi possono amplificare la sensazione di solitudine e farci mettere in discussione molte cose, inclusa la nostra capacità di connetterci con gli altri.

È normale interrogarsi sul proprio ruolo in questo processo, chiedendosi se si è parte del problema. Tuttavia, è importante riconoscere che molte variabili entrano in gioco nelle relazioni, e non tutte sono sotto il nostro controllo. Essere selettivi nelle proprie relazioni non è un difetto, anzi, dimostra consapevolezza di ciò che desidera e merita. Tuttavia, può essere utile riflettere se vi siano aspettative o paure che potrebbero, inconsapevolmente, creare delle barriere verso nuove connessioni.

Per quanto riguarda il detto che "la ruota gira" e che "arriva quando meno te lo aspetti", si tratta di una convinzione che può avere un fondo di verità, nel senso che a volte, quando ci distacchiamo dall'ansia di trovare qualcuno, ci apriamo in modo più autentico e rilassato alle possibilità. Tuttavia, non esiste una formula precisa. La sua storia, le sue esigenze e il suo percorso sono unici.

Potrebbe essere utile, anche in questo caso, prendersi il tempo per esplorare cosa potrebbe desiderare oggi, alla luce delle esperienze passate, e valutare se vi siano modi per allentare eventuali pressioni che sente su di sé. A volte, una guida professionale può aiutare a far luce su queste dinamiche, sostenendola in questo percorso di consapevolezza e crescita personale.

La ringrazio per la sua domanda e le auguro il meglio per il suo futuro, se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione.
Dott. Luca Vocino
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Carissima,
riporto di seguito le sue parole: "Perché è così difficile trovare la persona che poi si dimostra giusta? Non sono il tipo che si accontenta di chiunque, anzi...ma a questo punto mi chiedo se il vero problema sono io."
A che cosa le serve porsi queste domande? Fino ad ora ha trovato delle risposte a questi quesiti?
Chiedersi se il vero problema è lei, come la fa sentire? E se smettesse di analizzare la sua vita e di giudicarsi?
Ritengo che le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Cognitivo-Comportamentale.

Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza
Buonasera. Dev'essere stato veramente difficile affrontare i lutti da sol*.
L'elaborazione funzionale dei lutti non avviene mai in autonomia, ma attraverso la condivisione del proprio dolore con l'altro. Ad esempio in terapia, attraversando il dolore con il terapeuta che si fa testimone della sua sofferenza, c'è la costruzione di nuovi significati rispetto a ciò che si è vissuto.
Basti pensare che nell'antichità, e tutt'ora in alcune culture, quando una persona subisce un lutto è la propria comunità ad occuparsi di tutto.
La vicinanza e la partecipazione al dolore porta all'elaborazione.
Per gli aspetti più relazionali a cui fa riferimento, mi sento di dirle che a volte può essere utile chiedersi se si è veramente pronti ad accettare l'amore dell'altro e darne a propria volta. Non è per nulla una cosa scontata. A volte questa esplorazione fa emergere informazioni su di sè che aprono un profondo lavoro terapeutico.
Nonostante ciò, può essere difficile trovare e scegliere una persona con cui si sta veramente bene. La complicità, la fiducia, l'autenticità nelle relazioni vanno costruite dandosi anche tempo.
Le chiederei inoltre cosa l'ha portata a pensare di essere lei il problema. A volte dietro affermazioni di questo tipo, si cela una parte critica anzichè uno sguardo curioso che porta ad esplorare il proprio kit di risorse relazionali. Ed eventualmente valutare se arricchirlo. Senza giudizio, ma autentica curiosità.
Inoltre, sarebbe utile esplorare quali sono le difficoltà che sta incontrando nel relazionarsi a nuovi possibili partner e cosa lei ricerca in una relazione.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile, sembra che lei sia in attesa ma purtroppo la vita richiede azioni. Mi dispiace e capisco che per alcuni di noi la fortuna è avversa, ma non possiamo concederci di attendere che le cose accadano. La persona "giusta" dipende dalle circostanze e dal percorso che si compie insieme. Sono certa che avrà incrociato molte "giuste persone" ma il problema potrebbe essere come giustamente si chiede lei, quanto sono disposto a mettermi in gioco? e quanto desidero il coinvolgimento? Le consiglio di farsi supportare da uno psicologo alla scoperta di sè e delle eventuali chiusure e limitazioni che le impediscono di vivere a pieno la sua vita cogliendo tutte le occasioni possibili. Un caro saluto spero di esserle stata utile. Dott.ssa Anna Verrino
Gentile utente, i percorsi di vita di ciascuna persona sono differenti e, di conseguenza, i tempi in cui accadono determinati eventi, piacevoli e spiacevoli, sono differenti. Non viva in attesa di ciò che potrebbe accadere poiché, nel frattempo, si perde ciò che sta accadendo. Dalle sue parole evinco che Lei ha bisogno di una persona da amare: il bisogno di amare qualcuno pone le basi per una relazione per certi versi disfunzionale dal momento che verrebbe a mancare la componente fondamentale della relazione sentimentale: il desiderio.
Ami per puro desiderio di amare qualcuno e non viva in attesa di eventi (trovare la persona giusta) sui quali non abbiamo controllo e capacità di previsione.
Saluti,
Ludovico Libardi
Salve,
carina la metafora che la ruota gira, potrei dire che però siamo noi a "farla girare", non fa da se, non esiste il destino o il karma, esistiamo noi nei rapporti, validi, ma dobbiamo sapere come starci.
Bene non accontentarsi, ma andare a capire il perché sarebbe meglio.
Un caro saluto
Lavinia
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Buongiorno, mi viene da fare un paio di considerazioni. Nel trovare un partner le variabili possibili sono tante e si sommano, possono essere banalmente il carattere, la compatibilità che abbiamo con l'altro, i nostri e i suoi gusti, talvolta incide anche semplicemente la fortuna. Un'altra considerazione che mi sento di fare è che a volte ci convinciamo di cose influenzando la nostra predisposizione e il nostro comportamento generando la cosiddetta "profezia che si auto-avvera". Quando ci convinciamo che una cosa debba accadere aumentiamo la possibilità che questa accada, perché in qualche modo creiamo inconsciamente delle condizioni favorevoli affinché la nostra profezia si realizzi. Per farle un esempio, se io mi convinco che un certo test a cui devo sottopormi andrà male, aumento la probabilità che il test vada effettivamente male, perché magari lo sosterrò in preda allo sconforto, all'ansia e ad un basso senso di autoefficacia. Mi sento di concludere suggerendole un cambio di prospettiva: dovrebbe accettare di non aver trovato una partner fino ad ora e non di vivere il timore all'idea di non poterla trovare in futuro, che è qualcosa che non è ancora avvenuto e che non è predicibile. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Savastio
Gentile Utente, mi dispiace molto per i lutti subiti, la sofferenza e la solitudine che sente.
Le sue certamente non sono domande facili. Esiste la persona giusta? cosa rende giusta una persona?
Sicuramente è comprensibile il suo desiderio di avere un rapporto intimo, in cui si si sostiene ed affida.
Credo la vita sia governata da una grande quantità di Caso, a volte possiamo essere fortunati e incontrare qualcuno con cui troviamo affinità, altre volte no. Controlliamo molto meno della nostra vita rispetto a quanto vorremmo.
Quello su cui vorrei farla riflettere è rispetto a ciò che invece è in suo controllo. Lei si sente davvero aperta e ricettiva per un rapporto umano intimo? A volte lutti e/o conclusioni di relazioni ci lasciano con un'enorme sfiducia e paura verso l'intimità, e possiamo facilmente mettere in atto sistemi difensivi, di cui magari non siamo neanche consapevoli, che ci evitano di essere realmente aperti a l'altro, proteggendoci dall'inevitabile vulnerabilità di un rapporto intimo. Quindi, sebbene magari consciamente vorremo qualcuno accanto, intimamente non siamo in grado di accettare il grado di incertezza che porta l'invitare qualcuno di nuovo nella nostra vita.
Allo stesso tempo, come lei stessa riporta, tanti anni di solitudine possono portarci a dubitare di noi e intaccare la nostra autostima. Anche questo magari potrebbe condizionarla nel essere meno proattiva nel cercare un partner, o nel rifiutare possibilità in maniera preventiva.
Le auguro di trovare la serenità che cerca e resto a disposizione.
Dott.ssa Sveva Nonni
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Gentile, è comprensibile sentirsi confusi e frustrati quando si cerca la "persona giusta", soprattutto dopo momenti difficili come quelli che ha vissuto. È importante, però, prendersi del tempo per riflettere su che cosa intende per "persona giusta". Consiglio di intraprendere un percorso di autoesplorazione per capire meglio i criteri che usa per selezionare le persone, le sue aspettative e anche le sue paure.
Potrebbe iniziare chiedendosi: quali caratteristiche sono fondamentali per lei in un partner? Quali valori e obiettivi sono importanti? Magari può anche annotare tutto questo in un diario. Questo processo la aiuterà a chiarire e rivedere le sue aspettative.

Inoltre, consideri di parlarne con un professionista, come un terapeuta o un coach relazionale, che possa offrirle nuove prospettive e strumenti per affrontare questa fase della vita. A volte, avere una guida può fare la differenza.

Infine, rammenti che il processo di cercare una connessione autentica richiede tempo e pazienza, e a volte l'amore arriva in modi inaspettati. Si prenda cura di sé e contempli anche alla possibilità di conoscere nuove persone, senza mettere eccessive pressioni su sé stesso o sulle sue aspettative. La "ruota" potrebbe girare quando meno se lo aspetta. Buona fortuna! rimango a disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto

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