Salve, ho un quesito atipico. Premetto che faccio sport con sollevamento di carichi pesanti. Post RM
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Salve, ho un quesito atipico. Premetto che faccio sport con sollevamento di carichi pesanti. Post RMN encefalo mi hanno trovato: marcata
ipointensità alla sequenza SWI e sfumatissima iperintensità in Flair/T2, posta a livello della corona
radiata posteriore dx, con morfologia a "foglia lanceolata". Rivalutate anche le scansioni con mezzo
di contrasto dell'indagine del 2021, il reperto è compatibile con ampia teleangectasia capillare
intraparenchimale sottocorticale (diametro massimo longitudinale di 26 millimetri circa) con
associato vaso di drenaggio venoso lineare, che attraversa longitudinalmente la lesione, per poi
afferire al sistema venoso sub-ependimale della cella ventricolare media omolaterale." Mi chiedo se questo possa provocare le sensazioni che sento di " stato di coscienza alterato", nello specifico percepisco una sensazione di irrealtà, estraneità verso la realtà, costante durante la giornata, che mi mette difficoltà profonda nel fare le cose perche non mi sento reale e presente. Avrebbe senso fare un EEG? O è solamente tutto frutto di un'ansia profonda? Grazie in anticipo
ipointensità alla sequenza SWI e sfumatissima iperintensità in Flair/T2, posta a livello della corona
radiata posteriore dx, con morfologia a "foglia lanceolata". Rivalutate anche le scansioni con mezzo
di contrasto dell'indagine del 2021, il reperto è compatibile con ampia teleangectasia capillare
intraparenchimale sottocorticale (diametro massimo longitudinale di 26 millimetri circa) con
associato vaso di drenaggio venoso lineare, che attraversa longitudinalmente la lesione, per poi
afferire al sistema venoso sub-ependimale della cella ventricolare media omolaterale." Mi chiedo se questo possa provocare le sensazioni che sento di " stato di coscienza alterato", nello specifico percepisco una sensazione di irrealtà, estraneità verso la realtà, costante durante la giornata, che mi mette difficoltà profonda nel fare le cose perche non mi sento reale e presente. Avrebbe senso fare un EEG? O è solamente tutto frutto di un'ansia profonda? Grazie in anticipo
Buongiorno. Difficile porre in relazione quanto refertato con quanto lei lamenta in sintomatologia. Dovrebbero essere esclusi numerosi altri fattori, indagabili con esami ematochimici ed esami diagnostici, prima ancora di arrivare ad un esame EEG. E poi, una consultazione con uno specialista che potrebbe contestualizzare quanto lei riferisce al suo stile di vita, alle sue relazioni, alla sua alimentazione, alla intensità dei suoi allenamenti. Un saluto
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Comprendo la tua preoccupazione e la complessità della situazione che descrivi. I sintomi di derealizzazione e depersonalizzazione che descrivi (sensazione di irrealtà ed estraneità) potrebbero avere sia una componente neurologica che psicologica. La presenza di una teleangectasia capillare in quella posizione anatomica potrebbe teoricamente interferire con alcuni circuiti cerebrali, ma non è possibile stabilire una diretta correlazione senza un'approfondita valutazione clinica. Un EEG sarebbe certamente utile per escludere eventuali alterazioni dell'attività elettrica cerebrale, soprattutto considerando la tua attività sportiva con carichi pesanti. Ti consiglio di discutere questi sintomi sia con un neurologo che con uno psichiatra. Il neurologo potrà valutare se la teleangectasia può influire sui tuoi sintomi e se sono necessarie precauzioni particolari nell'attività sportiva, mentre lo psichiatra potrà aiutarti a gestire la componente ansiosa che potrebbe amplificare queste sensazioni. I sintomi di derealizzazione possono infatti essere intensificati dall'ansia e dallo stress, creando un circolo vizioso. Un percorso psicoterapeutico potrebbe essere molto utile per aiutarti a gestire queste sensazioni, indipendentemente dalla loro origine.
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