salve ho un problema "ossessivo" per la mia statura , infatti sono 172cm e ho 15 anni e mezzo. A cau

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salve ho un problema "ossessivo" per la mia statura , infatti sono 172cm e ho 15 anni e mezzo. A causa di questo mio complesso (dove vedo i 180cm come mio obbiettivo e ora mi sento davvero un nano) non riesco a studiare , passando interi pomeriggi a vedere di quanto sia cresciuta la gente dai 15 anni , quanto si cresca durante la pubertà , facendo il calcolo con la statura dei miei genitori (163 e 187cm e come target genetico mi viene fuori 181.5cm). Però sto crescendo poco in statura in questi ultimi tempi e quindi passo anche giornate a misurarmi più volte , quando giro cerco di stimare la statura di tutti quelli che mi passano vicino , penso sempre a questo . Nella mia testa finchè non sarò 180cm (dubito fortemente di arrivarci) farò schifo , non sarò nessuno. Anche a livello sentimentale mi sento (anche se non lo faccio vedere) inferiore solo per lamia statura visto che leggendo su internet alle donne piace quello da 1,80 in su. Io non ce la faccio più a vivere con questo pensiero , quello di non raggiungere i 180cm , di rimanere basso ecc. Causa questo problema (come già citato prima ) sto andando male a scuola (per poco non vengo rimandato).
Qualche consiglio su come migliorare la mia situazione e liberarmi di questa ossessione ?
grazie mille ,
cordiali saluti
Gabriele
Salve, mi spiace per il disagio da lei espresso. Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei sintomi che riferisce e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi. Sarebbe opportuno, dunque, ricavarsi uno spazio per indagare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata.
Cordialmente, dott. FDL

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Gentile utente, la situazione da lei descritta lascia trasparire un disagio che sta gradualmente inglobando diversi aspetti della vita (relazioni, scuola...). Purtroppo, non conoscendola, è difficile rispondere alla sua domanda "come posso liberarmene?" perché la risposta dipende da molti fattori. Riconoscere il problema e chiedere aiuto è però già un buon primo passo. Probabilmente se si rivolgesse a un professionista potrebbe con lui trovare il modo per riuscire a stare meglio.
Cordialmente, dott.ssa Giulia Franco
Caro Gabriele,
sarebbe importante capire da quando è iniziato questo suo pensiero ossessivo e che significato ha per lei l'essere alto. Se vuole possiamo cercare di comprenderlo insieme. M contatti se vuole.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Di Giovanni
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Credo che un percorso psicologico possa aiutarla a gestire meglio il disagio che descrive. Inoltre, quando sono comparsi i primi sintomi?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera Gabriele,
ha descritto adeguatamente il suo pensiero fisso ma molti aspetti sarebbe opportuno indagarli per comprendere meglio,
a disposizione,
un saluto
Dott.ssa Meloni Federica Maura
Buonasera, se l'ossessione di cui parli e molto intrusiva nella tua quotidianità (e mi sembra di si) sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicologo di persona, con consenso dei genitori. Non è possibile esprimersi in merito senza considerare numerosi altri aspetti che ti riguardano.
Buonasera Gabriele! Prima di tutto vista la tua giovane età vorrei chiederti se ne hai parlato con i tuoi genitori. I pensieri ossessivi sono sintomi di natura ansiosa e il fatto che siano emersi in questo periodo indicano che stai vivendo una situazione di particolare difficoltà (Questo a prescindere dal loro contenuto, che è comunque interessante indagare insieme all'aiuto di un professionista). Io ti consiglio di parlare con i tuoi genitori, in modo che ti aiutino a cominciare un percorso con qualcuno. Non è per forza necessario rivelare i contenuti dei tuoi pensieri, se è questo che ti preoccupa, basterà dire loro che ti senti particolarmente ansioso e questo ti crea vari problemi anche nello studio.
Ciao,
Ne hai parlato con il tuo medico di fiducia? Con i tuoi genitori?
Se l'altezza è diventato un tema così scottante per te sarebbe opportuno farti aiutare da uno psicologo.
Ciao Gabriele
Poiché questi pensieri intrusivi ti condizionano peggiorando la qualità della tua vita, penso sia opportuno che tu faccia un colloquio di consulenza con uno psicologo, ma poiché sei minorenne vi è la necessità del consenso di entrambi i tuoi genitori.
Coraggio!
Tanti cari auguri
Dottoressa Mg Fanciulli
Buongiorno Gabriele,
deve essere davvero difficile gestire tutte queste preoccupazioni e confrontarsi con il fatto che stanno togliendo molto tempo alla tua quotidianità ed attività più piacevoli. Quando si è immersi nelle preoccupazioni si fatica a vedere tutto il resto e la situazioni che hai descritto ne è un chiaro esempio.
Non è raro che alla tua età si sia preoccupati per il proprio corpo, si abbiano grandi aspettative e si tenda a mettersi a confronto con gli altri. Mi sentirei di indicarti questo:
- Per quello che racconti queste preoccupazioni sono già diventate davvero molto intrusive, penso che arrivati a questo punto sia importante non solo raccogliere qualche indicazione, seppur preziosa, su questa piattaforma ma rivolgersi ad uno specialista per parlarne in modo più approfondito. Chiedi ai tuoi genitori di accompagnarti da uno psicologo che ti aiuterà a mettere ordine alle tue preoccupazioni e ad affrontarle;
- Se non te la senti di intraprendere da subito un percorso strutturato perché la cosa ti preoccupa o spaventa, oppure se sei in difficoltà a chiedere aiutoo ai tuoi genitori puoi rivolgerti allo sportello di ascolto della tua scuola, è un primo luogo dove dare voce alle tue necessità e riorientare un po' la situazione, e in molti casi l'autorizzazione è stata firmata ad inizio anno e l'accesso è più libero, ci sono anche i consultori per giovani e adolescenti nei vari territori a cui puoi rivolgerti liberamente.

Francesco

Ciao Gabriele, mi dispiace molto per il tuo disagio che sta compromettendo più aree della tua vita. Già sei in una fase della tua crescita molto complicata, l'adolescenza è un passaggio davvero critico per tutti. Il consiglio che mi sento di darti è di chiedere ai tuoi genitori di farti incontrare uno psicologo, in modo tale da poter affrontare questo momento assieme, capire a fondo il tuo disagio, da dove nasce, come si è evoluto, e soprattutto trovare assieme la strada per ritrovare un benessere .
Dott.ssa Antonella Padula
Ciao Gabriele, posso comprendere il tuo malessere in quanto dev'essere difficile vivere con questi pensieri così intrusivi.
Sarebbe per te importante poter parlare con uno psicologo, per lavorare sulle tue insicurezze, sulla tua autostima, sull'accettazione di te stesso, primo passo importante per star meglio piano piano. Avresti bisogno di uno spazio tuo dove poter esprimere le tue emozioni, il tuo disagio, tirar fuori ciò che hai dentro.
Per prima cosa però è importante parlarne con la tua famiglia, sia perché è sempre importante condividere ciò che si prova con le persone a noi vicine, sia perché serve il loro consenso per iniziare un'eventuale percorso.
Resto a disposizione, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Salve. L'insicurezza e il bisogno di piacere sono normali alla sua età. Ma il suo bisogno di piacere è diventato un pensiero ossessivo e giudicante: "alle donne piace dai 180 in su", "finché non sarò 180 cm farò schifo, non sarò nessuno". Questo pensiero invade la sua vita impedendole di concentrarsi su altro. Ne parli in famiglia e valutate la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprendere le cause, ad indagare sulle sue fragilità che la rendono così insicuro, che possa stimolare la fiducia in se stesso, prima che il tutto diventi più invadente e condizionante nella sua vita. Distinti saluti
Ciao Gabriele,
Come già sottolineato dai colleghi, in adolescenza il corpo in completa trasformazione acquista una centralità preponderante rispetto al passato in quanto diviene espressione del senso di adeguatezza/inadeguatezza di Sè rispetto al mondo circostante. Lefragilità, le insicurezze e le paure percepite trovano nel corpo e nel suo aspetto il teatro in cui metterle in scena. I tuoi pensieri appaiono, da come li racconti, intrusivi e limitanti rispetto alle diversificate aree della tua vita, per tale motivo mi sento di consigliarti di condividere con i tuoi genitori le tue difficoltà per poi rivolgerti all’aiuto di un terapeuta che ti aiuti a comprendere ed elaborare i tuoi pensieri e i tuoi bisogni così da poter affrontare con maggiore serenità le tappe evolutive di questa fase.
Un saluto
Dott.sa Francesca Filardi
Buongiorno Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
l corpo è il nostro principale mezzo di espressione e comunicazione. Mi dispiace molto per ciò che sta vivendo. Spesso negli adolescenti sono l’insicurezza e la scarsa autostima tipica dell’età a scatenare una preoccupazione eccessiva per il proprio aspetto fisico e a far sì che tutte le attenzioni si concentrino su una parte specifica del corpo, in questo caso la statura.
Credo che sia davvero importante intraprenda un percorso psicologico ,uno spazio di ascolto, che la aiuti a comprendere ciò che sta accadendo, per riprendere in mano la sua vita e per prendere consapevolezza delle risorse e qualità che possiede. Capisco che possa essere molto difficile parlare con i suoi genitori, è necessario il loro consenso per incontrare uno psicologo. Resto a disposizione per ogni chiarimento o confronto.
Un caro saluto Dr.ssa Mariagrazia Di Cello

Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Salve, sono d'accordo con la collega nel partire dal significato che ha per lei l'essere alto. Cosa rappresenta? Che implicazioni ha nella sua vita o potrebbe avere? Parta da questo.

Saluti

MT
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Ciao, hai provato a esprimere ai tuoi genitori quello che stai vivendo? Il pensiero fisso relativo alla statura sta influenzando enormemente i tuoi ambiti di vita ed il pensiero che hai di te stesso, penso sia importante lavorare su quanto riporti all'interno di un percorso psicologico, per farlo è necessario il consenso informato da parte dei tuoi genitori. Un saluto, dott.ssa Vigani Viola

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