Salve, ho un problema di cui non riesco a liberarmi. Sto con una donna di 42 anni che è uscita da un

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Salve, ho un problema di cui non riesco a liberarmi. Sto con una donna di 42 anni che è uscita da una relazione di 7 anni con la sua ex, di cui era molto innamorata. Loro due vivevano insieme, sono due persone che hanno gusti uguali, fisico uguale, ritmi di vita uguali, priorità uguali. Dopodiché ci siamo incontrate noi, che siamo persona TOTALMENTE diverse. Siccome lei è una persona molto più rigida di me, mi trovo a dover adeguarmi a molte cose sue e inevitabilmente penso continuamente alla sua ex, come se lei volesse ricreare la sua relazione precedente con me e come se non le importasse davvero di chi sono io. E poi siccome lei dice che in quella relazione non c'è mai stata una lite, che andavano d'accordo su tutto, che le proposte che una faceva veniva immediatamente accolta dall'altra, mentre noi non facciamo che fraintenderci e finire in discussioni logoranti. Vorrei togliermi dalla testa questa ossessione della ex ma non ci riesco, sicuramente ha a che vedere con le mie insicurezze e non vorrei dover attaccare la sua fidanzata sulla sua relazione precedente ogni volta che discutiamo, non vorrei fare continui paragoni nella mia testa. So che non è una cosa da risolvere adesso, ma mi sapete indicare magari un metodo utile nell'immediato giusto per scacciare il pensiero della ex e mantenere la calma?
Salve,

Capisco quanto possa essere difficile trovarsi in una situazione in cui il passato della propria partner sembra influenzare costantemente la vostra relazione attuale. Sentirsi come se dovesse adattarsi alle aspettative di una relazione passata piuttosto che essere accettata per ciò che è può sicuramente causare frustrazione e insicurezza.

Ecco alcune strategie che potrebbero aiutarla a gestire e superare questi pensieri e a mantenere la calma nella vostra relazione:

Accettare le Emozioni Senza Giudizio: È importante riconoscere e accettare i propri sentimenti di insicurezza e frustrazione senza giudicarsi. Questi sentimenti sono naturali quando si è confrontati con un passato che sembra avere un peso eccessivo sulla relazione presente. Conceda a sé stessa il tempo di elaborare questi sentimenti senza cercare di eliminarli immediatamente.

Focus sulla Propria Identità: Cercare di concentrarsi su chi è lei come persona e su cosa porta alla relazione. Sottolineare e apprezzare le sue qualità uniche e i suoi punti di forza può aiutarla a sentirsi più sicura di sé e meno confrontata con l’ex partner della sua compagna.

Comunicazione Aperta e Onesta: Parli con la sua compagna dei suoi sentimenti e preoccupazioni in modo costruttivo. È fondamentale che la comunicazione sia chiara e non accusatoria. Spiegare come le comparazioni con l’ex influiscano su di lei e chiedere supporto per trovare un equilibrio potrebbe facilitare una maggiore comprensione reciproca.

Definire e Rispettare i Confini: Stabilire limiti chiari riguardo a quanto il passato influisce sulle discussioni e sulla relazione può aiutare a mantenere la conversazione focalizzata sul presente. Evitare di fare paragoni costanti e di fare riferimento al passato può contribuire a ridurre la tensione e a migliorare la qualità della comunicazione.

Tecniche di Mindfulness e Rilassamento: La pratica della mindfulness può aiutare a gestire l'ansia e a mantenere il focus sul presente. Tecniche come la meditazione, la respirazione profonda e la consapevolezza possono essere utili per ridurre l'ossessione sui pensieri riguardanti l’ex e per mantenere la calma durante le discussioni.

Stabilire Obiettivi Comuni: Lavorare insieme per stabilire obiettivi comuni per la relazione può aiutare a creare un senso di squadra e di direzione condivisa. Questo può includere il miglioramento della comunicazione, la risoluzione dei conflitti in modo costruttivo e la costruzione di una relazione basata sulle vostre uniche esperienze e valori.

Considerare la Terapia di Coppia: Se le discussioni e i conflitti diventano troppo frequenti o difficili da gestire, la terapia di coppia potrebbe fornire uno spazio sicuro per esplorare questi temi con l’aiuto di un professionista. La terapia può offrire strumenti per migliorare la comunicazione e affrontare le difficoltà legate al passato.

Il fatto che lei riconosca l’importanza di affrontare questi pensieri e desideri di mantenerli sotto controllo è già un passo importante verso il miglioramento della vostra relazione. Concentrarsi sul presente e sul futuro, piuttosto che sul passato, e lavorare insieme per costruire una relazione solida e soddisfacente può aiutare a superare questi ostacoli.

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Ciao, piacere di leggerti! Ti prego di partire dal presupposto che tutto quello che scriverò è frutto di impressioni/fantasie che mi posso fare rispetto alla tua situazione, e non costituisce necessariamente la realtà, dal momento che avrei bisogno di una tua conferma rispetto alle assunzioni che faccio su di te e quanto senti. Inoltre ti rispondo aggiungendo qualcosa in più rispetto alla tua domanda, nella speranza che possa comunque esserti di sostegno. Sono d’accordo quando dici che probabilmente quello che stai vivendo affonda le radici nelle tue insicurezze, ovvero nel modo in cui tu dai valore a te stessa, ti apprezzi per come sei, e quindi con che disposizione incontri il mondo. Per farti capire: se non do valore a come sono, è come se incontrassi le altre persone stando in piedi su uno sgabello molto instabile, per cui basta poco perché un tocco di qualcuno che si avvicina a me possa farmi cadere. In questo modo su quello sgabello facilmente ci starò con la paura di cadere e magari anche poca fiducia di essere in grado di rialzarmi qualora cadessi. Dunque una cosa che posso fare è iniziare a confrontarmi con gli altri, cercando in cosa loro sono più “stabili” di me, nel tentativo di “aggiungere una gamba allo sgabello, che mi dia più solidità per affrontare quella situazione”. Tuttavia non appena trovo qualcosa del genere probabilmente mi accorgo al contempo che si tratta di qualcosa che non ho/di cui non sono capace/che non sono in grado di mettere in pratica/che neanche mi piace ma in quella situazione sembra funzionare e quindi forse vorrei… E qui si stabilisce questo circolo vizioso.
Detto ciò, quello che potresti fare come pronto soccorso, per abbassare l’ansia del sentirti inadeguata nei momenti in cui la senti salire di più, è ricorrere a delle strategie che aumentano il senso di radicamento nel presente: puoi sederti tenendo entrambi i piedi appoggiati a terra, sentendo il sostegno che ti dà il pavimento sotto di te. Puoi portare l’attenzione a tutti gli appoggi che il tuo corpo ha con le superfici con le quali sei in contatto. E poi osservare il tuo respiro, senza modificarlo, facendo caso a quanto è profondo, alla durata dell’inspirazione, e poi dell’espirazione, se in alcuni momenti si blocca… Puoi poi portare l’attenzione ai rumori che senti in quel momento, o al gusto che senti in bocca. In alternativa puoi dedicarti ad attività manuali che siano piacevoli per te, che allo stesso modo sostengono nel radicamento nel presente, e se ne hai la possibilità puoi dedicare un momento alla cura delle tue piante, se è necessario anche lavorando con la terra a esempio trapiantandole o facendone delle talee. E in tutto ciò puoi accorgerti del fatto che in questo momento lei sta scegliendo di stare con te, nonostante tutti questi aspetti che ora stai portando come “punti di debolezza”, che stai giudicando come negativi. Probabilmente hai più a fuoco tutti i difetti, che i pregi di questa situazione: dunque ti invito a fare il contrario. Potresti ad esempio, una volta al giorno, riconoscere qualcosa che di te apprezzi e che ti piace (andando anche a cercare fra le cose più piccole: una sfumatura dei tuoi capelli, le tue mani, qualcosa che ha a che fare con il tuo modo di muoverti, di parlare, di rispondere agli altri…), in modo da cambiare un po’ rotta, e portare l’attenzione a ciò che hai di buono, e non solo a quello che ti manca. Infine, non so se è qualcosa che già hai fatto, potresti confrontarti con la tua compagna sui dubbi che hai (ho ad esempio l’impressione che tu abbia l’idea che essere uguali nella coppia sia un vantaggio, che lei desideri che tu sia uguale alla sua ex, se per lei è importante conoscerti…), perché molto spesso quando non abbiamo risposte alle domande che ci facciamo tendiamo a risponderci da soli, e pure nel modo peggiore possibile! (d’altronde il nostro cervello è fatto per essere il più previdente possibile rispetto ai pericoli, per i nostri antenati era meglio “vedere” un leone e scappare magari inutilmente, piuttosto che rimanere lì e rischiare di essere catturato!). Poi magari capisci che le tue idee erano corrette, oppure per alcuni aspetti scopri qualcosa di nuovo che riguarda la tua compagna, in quest'occasione di incontro che vi siete date. Ti invito infatti anche ad aumentare la comunicazione con lei, in modo da non fare tutto da sola!
Ti abbraccio.
Carissima, l'impressione che mi arriva, è che c'è una persona sul piedistallo, con cui continuamente ti paragoni. Sarà stata una relazione perfetta, ma è pur finita, quindi così perfetta non sarà stata. Tu scrivi: penso continuamente alla sua ex, come se lei volesse ricreare la sua relazione precedente con me e come se non le importasse davvero di chi sono io" Ti senti non vista per chi sei tu ? Questo è un punto importante.Tu ti confronti con la tua compagna reale o con quella immaginaria che nella tua testa sta pensando alla ex? O ci sta ancora realmente pensando?
Una modalità che potresti attuare rispetto al toglierti l'ossessione è un automonitoraggio. Quando senti che potreste iniziare a discutere, prova a fermarti e a concentrarti sul respiro, prova a dire a te stessa "mi accorgo che io sto iniziando il paragone con la ex" Questo ti fa prendere distanza dalla situazione e ti fa rimanere lucida Lo fai più volte, sempre abbinato al respiro. Non so se così a distanza ti può funzionare, sono modalità che si provano in seduta, comunque te l'ho fornita e se dovesse funzionare fammelo sapere. Altrimenti potresti fare un percorso psicoterapeutico per andare più a fondo sulla conoscenza di te, o di coppia. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Buonasera, la prima domanda, seppure banale, è se ne ha parlato apertamente. Un dialogo sincero e l' ascolto possono ridimensionare le fantasie. Faccia caso a ciò che le innesca questo pensiero/paragone alla ex: frasi, allusioni... Analizzarle può aiutarla a riflettere su quanto appartiene al suo mondo interiore e quanto alla realtà di ciò che sta accadendo. Perché si sente insicura in questa relazione? C'è qualche elemento che riguarda la sua autostima o effettivamente l'altra persona sta cercando di ricreare una situazione che non è andata a buon fine? Credo che partire da queste considerazioni possa esserle utile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,

la psicoterapia la aiuterebbe a comprendere il significato più profondo del suo malessere, dandole consapevolezze importanti utili alla sua salute psichica.
Si affidi ad uno specialista, potrà aiutarla nel tornare in sé.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Mi piace sempre partire da una premessa: una strategia efficace, momentanea, istantanea, facile da applicare per una dinamica insita nella persona, per quanto bello, non vedo come sia possibile. Dico questo perché il pensiero che possa esistere qualcosa del genere, genera speranza che poi fa i conti con la realtà nichilista e porta a frustrazione aggiuntiva.
Che dipenda da sue insicurezze? Probabile. Non conoscendo però la sua storia di vita non mi è possibile darlo per certo.
Sicuramente i livelli di comunicazione non sono dei più funzionali. Una relazione di 7 anni, senza litigi, con comprensioni volanti, stessi hobby e stesse routine se finisce comunque c'è stato un qualcosa di trigger che ha causato un allontanamento. Coppie del mulino bianco già faticano ad esistere, che poi si allontanano forse non erano così perfette. L'assenza di discussioni o litigi non è un segno di salute della coppia del resto.
In conclusione proverei a lavorare sul versante comunicativo della coppia, sulla sua assertività e analizzerei la sua struttura di personalità per capire quali siano gli ingrediente che mette lei.
Buongiorno, innanzitutto le dovrebbe lavorare sulle sue insicurezze a prescindere, altrimenti chiunque può metterla in discussione. Per quanto riguarda la relazione attuale lei deve pensare a stare bene, non ad adattarsi all'altra, se la relazione non la fa stare bene adattarsi peggiorerà solo le cose. Non è necessario essere identici in una relazione di coppia, altrimenti sarebbe rimasta con la ex se andava così bene...
Gentile Amica,

trovare, custodire, difendere e soprattutto coltivare la sicurezza è la sfida di ogni relazione. Quando sentiamo che la persona più importante per noi in qualche modo è lontana, non è lì per noi emotivamente, siamo assaliti dalla paura e dalla rabbia - una rabbia speciale, che usiamo per segnalare il nostro dolore. Ma questa rabbia finisce per complicare la comunicazione, e fa sentire la partner minacciata.
Il mio consiglio è ripartire dalla vostra vulnerabilità e dal bisogno dell'altra. Parlare dalle e con le emozioni vi farà ritrovare quella sicurezza con cui ogni sfida si può affrontare.
Vi suggerisco inoltre una terapia di coppia, magari con un approccio Emotionally Focused (EFT).

Con i migliori auguri,
dr. ventura
Gentile utente, metodi per ridurre il rimuginio e questo pensiero che descrive come ossessivo nei confronti della ex ce ne sono diversi tra cui la Mindfulness, il Rilassamento, il lavoro sui "valori" (cosa è importante per me) Tuttavia, la parola stessa "metodo" implica una sorta di allenamento, escludendo soluzioni rapide e indolore. Può eventualmente scegliere di rivolgersi ad un professionista psicologo con l'obiettivo di indagare i suoi stati d'animo e acquisire le strategie di Mindfulness o di pensiero "positivo" o può optare per una terapia di coppia. Saluti, dott.ssa Anna Vinci
gentile utente, è importante riuscire a comprendere da cosa è generato questo pensiero, quali emozioni lo accompagnano? quali assunzioni del tipo "se....allora...." ci sono? quali comportamenti si generano da parte sua? le risposte ad ognuna di queste domande dicono qualcosa su di lei e sul suo funzionamento, ed imparare a riconoscere le distorsioni cognitive può sicuramente aiutarla a riformulare i pensieri in maniera più sana. Dunque per ora da sola magari potrebbe provare a fare un piccolo schema in cui specifica per ogni situazione le emozioni che prova, i comportamenti ed esse associati e i pensieri automatici, in modo tale da iniziare ad avere un primo impatto visivo su quanto è possibile ciò che pensa è frutto di schemi e credenze che lei ha su stessa. Purtroppo è molto complicato fare un lavoro del genere da soli perchè il nostro modo di vedere le cose resta sempre lo stesso se non si viene supportati da un esperto che possa aiutare a riconoscere i pensieri, qualificarli e a comprendere quelle che sono le sue emozioni e da cosa derivano. è un percorso che richiede del tempo e dello sforzo, ma che le potrebbe essere utile anche a prescindere dalla sua relazione attuale, poichè gli schemi si ripetono e si ripropongono in ogni situazione. spero di esserle stata in parte utile, un caro saluto, dott.ssa Carmen Tedeschi
Salve,

Capisco quanto possa essere difficile convivere con questi pensieri e sentimenti. È naturale sentirsi insicuri quando si confronta una relazione attuale con una passata, soprattutto se la tua partner parla spesso della sua ex in termini positivi.

È importante riconoscere e accettare i tuoi sentimenti senza giudicarti. Parlare apertamente con la tua partner delle tue preoccupazioni, senza accusarla, può essere un passo utile. Esprimi come ti senti e cercate di capire insieme come migliorare la vostra comunicazione e il vostro rapporto.

La terapia interazionista potrebbe essere una strada da esplorare, poiché si concentra sulle dinamiche relazionali e può aiutarti a comprendere meglio come le tue interazioni influenzano i tuoi pensieri e sentimenti.

Ricorda, lavorare sulla tua autostima e sicurezza personale è fondamentale. Prenditi del tempo per te stesso, coltiva i tuoi interessi e cerca di rafforzare la tua identità al di fuori della relazione.

Cordialmente, Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Salve,
io sono vecchio stampo e mi perdoni se per prima cosa dico che sarebbe interessante sapere se lei è uomo o donna.
Poi le vorrei suggerire che l'amore nasce dall'interesse e QUINDI nasce dal diverso da sé, non dal simile a sé (che procura perlopiù noia).
Si dice infatti che "exotic became erotic", per dire che tutti cerchiamo ciò che non abbiamo.
Lei ha molte più cose attraenti della persona precedente, agli occhi della sua amata, se solo fosse davvero presente alla relazione e smettesse di ricercare conferme...
Insomma, le auguro il meglio, ma lo deve volere (per primo) e poi dire a sè stessa/o come fare ad ottenerlo.
Quindi tragga lei le conclusioni.
L'ipnosi è particolarmente efficace nel depotenziare pensieri invadenti e disturbanti. Suggerisco una ipnoterapia che l'aiuti ad allontanare il pensiero della ex della sua attuale compagna e allo stesso tempo a prendere consapevolezza delle sue dinamiche relazionali.
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Cara utente,
innanzitutto la ringrazio per aver condiviso qua la sua situazione.
Metodi immediati non esistono e dare suggerimenti senza avere una visione globale della situazione non sarebbe professionale.
Però quello che potrebbe essere utile fare è comunicare quello che sente alla sua compagna.
Si ricordi, i suoi bisogni sono tanto importanti quanto quelli delle persone che le stanno accanto.

Dott.ssa Giada Valmonte
Salve, mi dispiace che sia coinvolta in una relazione così complicata da gestire.
Le faccio però piu di una domanda, come mai la sua compagna ha terminato una relazionecosi perfetta, e come mai sente il bisogno di farglielo notare ad ogni minima contraddizione?
Lei esiste all'interno di questa relazione ed ha il diritto di presentare il suo punto di vista senza per questo essere messa in angolo così frequentemente.una buona relazione e basata sul confronto, la collaborazione, e l'aiuto reciproco, non se lo dimentichi.
Credo che le potrebbe essere d'aiuto un percorso EMDR al fine di ricostituire la sua autostima dal momento che nel suo racconto emerge come fragile.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno,
spiacente per il vissuto che riporta. Il mio consiglio è una presa in carico in modo da valutare più precisamente vissuti, obiettivi e indicazioni terapeutiche (rispetto ad es. al proprio sentirsi fragile, alla coppia, sulla comunicazione).
Un quesito che mi sorge leggendo è relativo a chi fa paragoni con chi, perchè la sensazione è quella che un vissuto del passato sia presente nel presente, inquinandolo. Se le relazioni terminano di solito c'è un perchè quindi un primo aspetto su cui riflettere è se i paragoni sono validi-utili o meno. Le chiederei: Lei di per sé cosa farebbe, come se viveste "solo" il presente?
Saluti
salve, la sua storia, seppur breve, indica chiaramente il suo disagio.
Questa è la sua versione mentre qulla della sua compagna viene appena tratteggiata. Da come riferisce nelle vostre discussioni siete in 3 perchè la "sua ex" aleggia come un fantasma tra di voi.
una possibilità è parlarne con un professionista per affrontare le sue insicurezze ovvero , se il disagio è da entrambe condiviso, pensare ad un lavoro di coppia per trovare il senso di questa seriazione cercando di migliorare l'intesa.
se vuole approfondire la questione sono a sua disposizione.
ricevo a Roma in Prati ed effettuo colloqui Online.
cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli

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