Salve, Ho un pensiero fisso che mi attanaglia da tempo: essere lesbica. Piú ci penso piú non capisc
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Salve,
Ho un pensiero fisso che mi attanaglia da tempo: essere lesbica. Piú ci penso piú non capisco e vado in confusione, ormai non riesco piú a svolgere nessuna attivitá, come studiare per esempio, perché mi viene in mente un ricordo risalente a quando ero bambina e continuo a farmi le domande. Nella mia vita non ho provato attrazione per le donne, non ne sono mai stata innamorata. É vero, provo eccitazione a vedere due donne nude o che fanno sesso, qualche volta puó essere successo che abbia pensato: che bella quella donna, e come si muove bene, come balla bene. Credo questo mi possa aver eccitato, non lo so! Non lo ricordo perché é successo tempo fa...
Con gli uomini sono sempre stata un disastro: timida, anche se mi piacevano non mi facevo mai avanti, facevano loro la prima mossa. Non ho mai avuto relazioni serie, li lasciavo quando il rapporto sembrava divenire piú serio e duraturo.fino a quando non ho incontrato questo ragazzo, col quale ci vediamo pochissimo a causa della distanza.. a lui mi sono affezionata con il tempo, ma non ha mai creduto ai miei sentimenti e non voleva una relazione a distanza. Io sono stata molto male per questo, ora non mi parla piú causa le paranoie che avevo su di me nei suoi confronti. A me spiace di averlo fatto soffrire e a volte penso di non meritarmi nulla, che non ameró mai nessuno e che rimarró sola. Data questa situazione il pensiero di poter essere lesbica torna e credo sia vero, altrimenti non spiego il non essermi mai innamorata e il non aver mai avuto una relazione. Ieri poi ho visto un video di una lesbica che parlava della sua prima volta e sono andata in panico, ho pianto, ero angosciata, credo che quel video mi abbia dato la risposta e adesso ho paura.
Grazie in anticipo
Ho un pensiero fisso che mi attanaglia da tempo: essere lesbica. Piú ci penso piú non capisco e vado in confusione, ormai non riesco piú a svolgere nessuna attivitá, come studiare per esempio, perché mi viene in mente un ricordo risalente a quando ero bambina e continuo a farmi le domande. Nella mia vita non ho provato attrazione per le donne, non ne sono mai stata innamorata. É vero, provo eccitazione a vedere due donne nude o che fanno sesso, qualche volta puó essere successo che abbia pensato: che bella quella donna, e come si muove bene, come balla bene. Credo questo mi possa aver eccitato, non lo so! Non lo ricordo perché é successo tempo fa...
Con gli uomini sono sempre stata un disastro: timida, anche se mi piacevano non mi facevo mai avanti, facevano loro la prima mossa. Non ho mai avuto relazioni serie, li lasciavo quando il rapporto sembrava divenire piú serio e duraturo.fino a quando non ho incontrato questo ragazzo, col quale ci vediamo pochissimo a causa della distanza.. a lui mi sono affezionata con il tempo, ma non ha mai creduto ai miei sentimenti e non voleva una relazione a distanza. Io sono stata molto male per questo, ora non mi parla piú causa le paranoie che avevo su di me nei suoi confronti. A me spiace di averlo fatto soffrire e a volte penso di non meritarmi nulla, che non ameró mai nessuno e che rimarró sola. Data questa situazione il pensiero di poter essere lesbica torna e credo sia vero, altrimenti non spiego il non essermi mai innamorata e il non aver mai avuto una relazione. Ieri poi ho visto un video di una lesbica che parlava della sua prima volta e sono andata in panico, ho pianto, ero angosciata, credo che quel video mi abbia dato la risposta e adesso ho paura.
Grazie in anticipo
Gentile utente, la questione su cui si sta interrogando è molto profonda e importante. Non specifica la sua età ma mi sembra di intuire che comunque si stia affacciando all'età adulta. Questo non è un dettaglio: in questo periodo della vita è abbastanza frequente mettersi in discussione e avvertire una certa confusione rispetto al sesso e all'amore, in tutte le sue forme.
Lei fa una considerazione molto interessante a questo proposito "non ho mai provato attrazione per le donne, non ne sono mai stata innamorata".
Questa distinzione mi sembra un buon punto di partenza.
Dal momento che questo pensiero genera un malessere che interferisce con la sua vita le consiglierei di cominciare a valutare di cercarsi uno spazio di ascolto psicoterapeutico attraverso cui potrà compiere questo attraversamento verso la sua verità. Sarà un bel viaggio, a tratti difficile, ma il più importante.
Un caro saluto,
dott.ssa Marianna Genitore
Lei fa una considerazione molto interessante a questo proposito "non ho mai provato attrazione per le donne, non ne sono mai stata innamorata".
Questa distinzione mi sembra un buon punto di partenza.
Dal momento che questo pensiero genera un malessere che interferisce con la sua vita le consiglierei di cominciare a valutare di cercarsi uno spazio di ascolto psicoterapeutico attraverso cui potrà compiere questo attraversamento verso la sua verità. Sarà un bel viaggio, a tratti difficile, ma il più importante.
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dott.ssa Marianna Genitore
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Carissima,
dalle Sue parole traspare molta angoscia legata alla Sua identità sessuale. Cosa rappresenta per Lei l'omosessualità? Cos'è per lei la "diversità" e come la vive? Cosa succederebbe se si accorgesse di essere attratta dalle donne? Queste sono solo alcune domande che meriterebbero uno spazio di approfondimento adeguato, per scoprire le radici profonde di questa Sua preoccupazione. Le consiglio di richiedere un consulto con uno psicologo, anche se siamo in emergenza sanitaria è possibile richiedere consulenze online.
Un caro saluto,
GF
dalle Sue parole traspare molta angoscia legata alla Sua identità sessuale. Cosa rappresenta per Lei l'omosessualità? Cos'è per lei la "diversità" e come la vive? Cosa succederebbe se si accorgesse di essere attratta dalle donne? Queste sono solo alcune domande che meriterebbero uno spazio di approfondimento adeguato, per scoprire le radici profonde di questa Sua preoccupazione. Le consiglio di richiedere un consulto con uno psicologo, anche se siamo in emergenza sanitaria è possibile richiedere consulenze online.
Un caro saluto,
GF
Gentile utente, è chiaro che la questione che pone è estremamente importante poiché accentra i suoi pensieri e le causa una notevole sofferenza. E' assolutamente comprensibile la sua difficoltà nel dare un senso a questi pensieri, sensazioni ed emozioni, che sembrano spesso contrastanti tra loro.
Prima di tutto è importante comprendere che l'orientamento sessuale non è, come spesso si pensa, semplicemente binario. Non esistono solamente la categoria "eterosessuale" ed "omosessuale", ma ci sono numerose sfumature nel modo di vivere la sessualità che stanno nel mezzo a questi estremi. E' quindi possibile provare attrazione sia per uomini che per donne, in alcuni casi più orientata verso la fisicità, in altri verso una sintonia di altro tipo; si può anche essere "prevalentemente" eterosessuali ma provare in alcune situazioni attrazione per lo stesso sesso, o viceversa.
E' possibile che lei abbia iniziato un percorso di scoperta della propria sessualità che prima "dava per scontata" e ora sta cominciando a mettere in discussione. Se così fosse, la invito a provare a mettere da parte i suoi timori e proseguire in questa scoperta con serenità, conscia che qualsiasi cosa troverà non potrà far altro che farla star meglio con sé stessa e nelle relazioni con gli altri.
Un'altra possibilità, tuttavia, è che questi dubbi siano l'espressione di un disturbo ossessivo-compulsivo. Da come descrive i suoi pensieri di omosessualità, sembra che essi siano sempre presenti, che si "agitino" nella sua testa continuamente e senza che lei riesca a controllarli o limitarli, rendendo difficile la vita quotidiana. Non è raro, infatti, che chi soffre di pensieri ossessivi sia assillato dal dubbio di omosessualità.
Le suggerisco di rivolgersi ad un professionista psicoterapeuta (anche online, vista la situazione di emergenza), con il quale potrà approfondire la questione e trovare l'aiuto che le serve per superare questa situazione di sofferenza e tornare alla serenità.
Nella speranza di esserle stato di aiuto, le mando un caro saluto, dott. Francesco Benini.
Prima di tutto è importante comprendere che l'orientamento sessuale non è, come spesso si pensa, semplicemente binario. Non esistono solamente la categoria "eterosessuale" ed "omosessuale", ma ci sono numerose sfumature nel modo di vivere la sessualità che stanno nel mezzo a questi estremi. E' quindi possibile provare attrazione sia per uomini che per donne, in alcuni casi più orientata verso la fisicità, in altri verso una sintonia di altro tipo; si può anche essere "prevalentemente" eterosessuali ma provare in alcune situazioni attrazione per lo stesso sesso, o viceversa.
E' possibile che lei abbia iniziato un percorso di scoperta della propria sessualità che prima "dava per scontata" e ora sta cominciando a mettere in discussione. Se così fosse, la invito a provare a mettere da parte i suoi timori e proseguire in questa scoperta con serenità, conscia che qualsiasi cosa troverà non potrà far altro che farla star meglio con sé stessa e nelle relazioni con gli altri.
Un'altra possibilità, tuttavia, è che questi dubbi siano l'espressione di un disturbo ossessivo-compulsivo. Da come descrive i suoi pensieri di omosessualità, sembra che essi siano sempre presenti, che si "agitino" nella sua testa continuamente e senza che lei riesca a controllarli o limitarli, rendendo difficile la vita quotidiana. Non è raro, infatti, che chi soffre di pensieri ossessivi sia assillato dal dubbio di omosessualità.
Le suggerisco di rivolgersi ad un professionista psicoterapeuta (anche online, vista la situazione di emergenza), con il quale potrà approfondire la questione e trovare l'aiuto che le serve per superare questa situazione di sofferenza e tornare alla serenità.
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Gentilissima
Concordo con quanto detto dai colleghi e non sto qui a ripetere. Mi sento comunque di aggiungere una riflessione su un aspetto che mi colpisce: fare chiarezza dentro di sé, arrivare a una risposta le comporta panico, angoscia e pianto invece di emozioni piacevoli. Come mai? Pensa cose negative delle persone omosessuali? Chiedo questo perché quando si interiorizzano i pregiudizi sull'omosessualità imposti dalla società, dal contesto in cui si vive, dalla famiglia, si rischia di non poter esprimere pienamente se stessi per il timore di non essere accettati dagli altri o, peggio ancora, da se stessi. In questo caso il problema non è essere omosessuali quanto piuttosto avere pregiudizi e non darsi il permesso di esprimersi liberamente; sarebbe utile sostituire la critica interna con un atteggiamento benevolo verso se stessi attraverso una riflessione personale, o, se necessario, un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Concordo con quanto detto dai colleghi e non sto qui a ripetere. Mi sento comunque di aggiungere una riflessione su un aspetto che mi colpisce: fare chiarezza dentro di sé, arrivare a una risposta le comporta panico, angoscia e pianto invece di emozioni piacevoli. Come mai? Pensa cose negative delle persone omosessuali? Chiedo questo perché quando si interiorizzano i pregiudizi sull'omosessualità imposti dalla società, dal contesto in cui si vive, dalla famiglia, si rischia di non poter esprimere pienamente se stessi per il timore di non essere accettati dagli altri o, peggio ancora, da se stessi. In questo caso il problema non è essere omosessuali quanto piuttosto avere pregiudizi e non darsi il permesso di esprimersi liberamente; sarebbe utile sostituire la critica interna con un atteggiamento benevolo verso se stessi attraverso una riflessione personale, o, se necessario, un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Gentile utente mi sembra che lei metta in rilievo il non essersi mai veramente innamorata e il fatto anche che l'ultima storia, non a caso, forse è stata scelta lontana. Lontana e distante e non appena il rapporto si è un poco consolidato lei si è allontanata.
La sua crisi di identità potrebbe non esserlo. Il problema potrebbe essere legato invece alla paura di una relazione, di un coinvolgimento e come tale la sposta verso pensieri 'altri', dubbi sull'orientamento sessuale, distanze geografiche dal partner ecc
E' importante che lei possa approfondire queste dinamiche all'interno di uno spazio psicoterapeutico da uno specialista.
sono a sua disposizione
La sua crisi di identità potrebbe non esserlo. Il problema potrebbe essere legato invece alla paura di una relazione, di un coinvolgimento e come tale la sposta verso pensieri 'altri', dubbi sull'orientamento sessuale, distanze geografiche dal partner ecc
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Gentile utente,
Le cose che ha scritto su di se stessa toccano diversi aspetti della sua esistenza che credo meritino un tempo ed uno spazio per essere attenzionate da parte sua con l’aiuto di uno psicoterapeuta, in quanto studioso ed esperto di relazioni. Le consiglio pertanto di contattarne uno così da dare un senso ai suoi vissuti. Cordialmente. MF
Le cose che ha scritto su di se stessa toccano diversi aspetti della sua esistenza che credo meritino un tempo ed uno spazio per essere attenzionate da parte sua con l’aiuto di uno psicoterapeuta, in quanto studioso ed esperto di relazioni. Le consiglio pertanto di contattarne uno così da dare un senso ai suoi vissuti. Cordialmente. MF
Gentilissima, il tarlo che la rode non è essere lesbica, ma la PAURA di essere lesbica. Se lo fosse proverebbe desiderio ed attrazione. Immaginerebbe come potrebbe essere condividere la propria vita affettiva con un'altra donna. Se, invece, è convinta di non essere in grado di avere una relazione affettiva e se ciò la addolora. allora questo pensiero ossessivo svolge bene il suo compito: distrarla dalle proprie, presunte difficoltà relazionali. Consiglierei un percorso psicoterapico. Cordiali saluti.
Carissima, domande e dubbi sulla propria identità sessuale sono sicuramente più comuni in giovane età, ma possono presentarsi anche successivamente. Credo che ciò che la angoscia di più sia la paura di essere lesbica e il pensiero persistente legato a questo timore. La paura è del tutto normale a riguardo. Molte situazioni e scoperte possono spaventarci nel corso della vita.. Il più delle volte sono pensieri ed emozioni ad attanagliarci e travolgerci facendoci perdere lucidità. Credo che in questo momento possa essere importante avere uno spazio di ascolto psicoterapeutico in cui affrontare la situazione, trovare le risposte che cerca e sopratutto riuscire a gestire al meglio i turbamenti del momento. Un caro saluto
Buongiorno, ciò che descrive non definisce un'orientamento necessariamente omosessuale. Ciò che si evince chiaramente, invece, dal suo racconto è che si tiene alla larga da qualsiasi rapporto affettivo e questo il punto fondamentale da indagare. Il lavoro con un terapeuta può aiutarla a comprendere la ragione e il senso che ha per lei questo distacco emotivo.
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Gentile utente, il suo disorientamento è comprensibile,l'identità sessuale rappresenta uno dei fondamenti della nostra vita, è una questione delicata e complessa e la paura che prova credo sia legata proprio alla sensazione di perdere i suoi punti di riferimento interni.
E' probabile, da quello che scrive, che indipendentemente dalla questione eterosessualità-omosessualità lei viva, come hanno già detto altri colleghi, una più generale situazione di incertezza e fragilità all'interno di un rapporto affettivo. Il pensiero di poter essere amati profondamente per ciò che si è e di poter dare amore è anche quello alla base del nostro intimo. Forse il nodo va ricercato anzitutto li e con calma, in una dimensione terapeutica, provare a tirare fuori,a comprendere ed accogliere la sua realtà più profonda,dare un senso a quello che ora vive con angoscia e timore e dargli voce. Credo sinceramente che quello che la angoscia in questo momento possa essere affrontato e reso meno spaventoso di come lo percepisce ora.
Un caro saluto, dott.ssa Serena Canetri
E' probabile, da quello che scrive, che indipendentemente dalla questione eterosessualità-omosessualità lei viva, come hanno già detto altri colleghi, una più generale situazione di incertezza e fragilità all'interno di un rapporto affettivo. Il pensiero di poter essere amati profondamente per ciò che si è e di poter dare amore è anche quello alla base del nostro intimo. Forse il nodo va ricercato anzitutto li e con calma, in una dimensione terapeutica, provare a tirare fuori,a comprendere ed accogliere la sua realtà più profonda,dare un senso a quello che ora vive con angoscia e timore e dargli voce. Credo sinceramente che quello che la angoscia in questo momento possa essere affrontato e reso meno spaventoso di come lo percepisce ora.
Un caro saluto, dott.ssa Serena Canetri
Buongiorno!
Se fosse lesbica quale sarebbe il problema? Ha dei pregiudizi in merito? Ce l'ha il suo contesto familiare? Essere lesbica, eterosessuale, o bisessuale sono solo orientamenti, cioè direzioni di quello che più ci piace e ci attrae. E i gusti non sono giudicabili. Capisco che parte della società in cui viviamo contribuisce a farlo vivere come se fosse un problema e questo fa scopa con le nostre paure che lo sia, ma si tratta di omofobia interiorizzata. Cosa c'è che fa tanta paura? Qual è il pericolo nello sperimentare qualcosa che forse ci piace?
Ovviamente la sua domanda non può essere risolta in una risposta, ma se ha voglia di un consulto on line con uno di noi può esplorare le sue paure, sia relative all'orientamento, sia al rimanere sola. La prima cosa è che non si giudichi, il suo sentire è la sua bussola, non la confonda, la lasci libera di indicarle la direzione.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvia Polizzi Andreeff
Se fosse lesbica quale sarebbe il problema? Ha dei pregiudizi in merito? Ce l'ha il suo contesto familiare? Essere lesbica, eterosessuale, o bisessuale sono solo orientamenti, cioè direzioni di quello che più ci piace e ci attrae. E i gusti non sono giudicabili. Capisco che parte della società in cui viviamo contribuisce a farlo vivere come se fosse un problema e questo fa scopa con le nostre paure che lo sia, ma si tratta di omofobia interiorizzata. Cosa c'è che fa tanta paura? Qual è il pericolo nello sperimentare qualcosa che forse ci piace?
Ovviamente la sua domanda non può essere risolta in una risposta, ma se ha voglia di un consulto on line con uno di noi può esplorare le sue paure, sia relative all'orientamento, sia al rimanere sola. La prima cosa è che non si giudichi, il suo sentire è la sua bussola, non la confonda, la lasci libera di indicarle la direzione.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvia Polizzi Andreeff
Buongiorno! Ho letto attentamente le sue parole. Constatare che non si è mai innamorata veramente di un uomo, scegliere una relazione "a distanza" , la timidezza nel contatto con chi le piaceva...mi fanno pensare alla tematica comune di " rapporto con il maschile". Accanto a questo argomento da approfondire, c'è la sua eccitazione nel vedere due donne nude che fanno sesso, anche se dice di non avere mai provato attrazione per una persona di sesso femminile. Penso allora che molto di ciò che sente affonda le radici nel suo passato e nei rapporti primari. Le consiglierei di scegliere uno psicoterapeuta con cui parlarne per fare chiarezza dentro di sé, per fare una scelta di cuore che possa rendere il suo futuro sentimentale più stabile e confacente ai suoi più profondi desideri. Permanere nell'incertezza produce solo confusione e dubbi, gli stessi che se ordinati allineano mente e cuore e producono felicità.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve,
lei riferisce di avere un ricordo legato al passato, quale? Magari è importante per capire come lei vive la sua sessualità oggi.
Le consiglio di parlarne ad uno psicoterapeuta in modo da comprendere meglio se stessa e cosa vuole.
Saluti.
lei riferisce di avere un ricordo legato al passato, quale? Magari è importante per capire come lei vive la sua sessualità oggi.
Le consiglio di parlarne ad uno psicoterapeuta in modo da comprendere meglio se stessa e cosa vuole.
Saluti.
Buongiorno, sono d'accordo con l'idea dei colleghi che quanto scrive non necessariamente implichi omosessualità. Mi è capitato di incontrare ragazze che avevano paura di essere omosessuali, ma in realtà, come ha già detto qualcuno, è molto probabile che questa sua paura ne nasconda un'altra più profonda, e cioè quella di relazionarsi con un uomo. Ha parlato di un episodio del passato...a cosa si riferisce? potrebbe essere importante in questa cornice. Forse il pensiero di essere omosessuale la rassicura sulla possibilità di poter trovare una donna con la quale stabilire una relazione senza difficoltà, e questo è forse più facile da accettare rispetto al pensiero di dover affrontare paure e difficoltà relazionali che hanno radici più profonde.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Buonasera, non voglio ripetermi rispetto osservazioni già fatte. Posso aggiungere che spesso dietro queste "paure" esiste una struttura di personalità di tipo ossessivo che tende a fare rimuginare e dubitare e spesso la sessualità, per ovvie ragioni , è il tema centrale dei dubbi.
Credo vivamente che con una consulenza psicologica potrebbe chiarire meglio il nucleo profondo delle sue paure e dei suoi interrogativi.
Resto a disposizione.
Cordialmente
Credo vivamente che con una consulenza psicologica potrebbe chiarire meglio il nucleo profondo delle sue paure e dei suoi interrogativi.
Resto a disposizione.
Cordialmente
Buongiorno. Le fornisco alcune indicazioni "psicoeducative" e poi una indicazione più clinica/fenomenologica. Innanzitutto, l'attrazione per qualcuno, romantica o sessuale che sia, è solo una delle dimensioni della nostra sessualità e del nostro orientamento; non implica necessariamente una coerente identificazione (il sentirci/identificarci come etero/omo/altro). E' possibile provare attrazione o eccitazione verso persone del nostro genere e non sentirci lesbica/gay, per esempio, perché queste dimensioni sono differenti e non sempre concordano; tantissime donne, ad esempio, si eccitano con filmati di sesso saffico senza essere lesbiche. Non c'è nulla di male nè di anormale. Il punto, e arrivo agli aspetti fenomenologici, è che questa situazione per Lei è fonte di sofferenza e disagio. Il motivo, parrebbe, è nella difficile significazione dell'esperienza: Lei fatica a trovare un senso a una serie di situazioni esperienziali, e questo comporta uno scivolamento riflessivo: comincia a farsi domande, a ricercare nel passato episodi che confermino i suoi dubbi, a ricercare "un punto fermo" e che Le dia una certezza. Questo meccanismo è tipico di chi "fatica a sentirsi" nel qui ed ora, ovvero, è poco in contatto con aspetti corporei ed esperienziali. Quando non troviamo un senso, pensiamo, "ci scervelliamo". Facendolo tuttavia paradossalmente ci sganciamo dal senso, che è sempre nella situazione e nel corpo (Lei "non sa" se si è eccitata, "non lo ricorda": non c'è possibilità di uscire dal dubbio con il ricordo "cognitivo" di un'esperienza)! "Non sapere" cosa ci piace, se ci pensa, è un pò un controsenso: quando assaggia un cibo non ha bisogno di pensarci. Le piace, o non Le piace, e lo sente "Nel corpo", "nella carne". Non è un pensiero. Ecco perché non troverà mai una certezza in questo suo rimuginio! Probabilmente, se ci pensa, questo meccanismo è lo stesso che Lei mette in atto anche in altre situazioni. Il lavoro che va fatto è di due tipi: da un lato l'indagine della "pura" esperienza (ovvero, i modi in cui SI SENTE, e non come la pensa, quando sta con qualcuno di genere M/F/altro), dall'altro la presa di maggiore confidenza con aspetti corporeo-esperienziali che probabilmente ora riconoscerà come un pò sfumati anche in altri aspetti dell'esistenza. Questo consentirà sia di sciogliere il dubbio, sia di lavorare in funzione di una maggiore presenza a sè che impedisca, o attenui, questo scivolamento riflessivo in generale, quale che ne sia l'argomento. In bocca al lupo. DMP
Buongiorno, sento dalle sue parole una grossa angoscia rispetto alla Sua identità sessuale ma anche che questa sua paura di essere lesbica celi nel profondo paure ben più grandi!! L'idea di provare attrazione verso una donna può farla sentire più a proprio agio ma può essere una modalità per evitare di relazionarsi con un uomo con tutto quello che rappresenta per lei. Credo che quel video abbia toccato proprio queste sue paure profonde, al di la della paura di essere lesbica. Potrebbe iniziare ad affrontare un percorso con un terapeuta per fare chiarezza dentro di lei su queste Sue paure. Resto a disposizione. Cordiali Saluti
Gentile ragazza, lei sta cercando di capire qualcosa riguardo la sua identità, qualcosa di importante...che evidentemente la spaventa. La paura che esprime la blocca nello svolgimento di questo compito, impedendole di ascoltarsi liberamente.
A mio parere ha bisogno di concedersi uno spazio all'interno del quale guardare quello che accade nella sua vita e come risuona nella sua interiorità senza pregiudizio e facendo la tara alle aspettative che ha su se stessa.
Le auguro di riuscire a guardarsi con maggiore senso di libertà e accettazione, dott. Giorgio Gualazzi.
A mio parere ha bisogno di concedersi uno spazio all'interno del quale guardare quello che accade nella sua vita e come risuona nella sua interiorità senza pregiudizio e facendo la tara alle aspettative che ha su se stessa.
Le auguro di riuscire a guardarsi con maggiore senso di libertà e accettazione, dott. Giorgio Gualazzi.
Buongiorno, la sua questione è molto intima e relativa alla sfera della percezione di sè nella sfera della sessualità; l'identità di genere è molto importante per ogni individuo e credo fermamente che lei debba fare un percorso per darsi le giuste risposte e arrivare a essere serena con se stessa e con la sua sessualità.
Mi contatti per un percorso mirato. Buona giornata. Dott. Dal Bo
Mi contatti per un percorso mirato. Buona giornata. Dott. Dal Bo
Gentile Utente,
La possibilità di essere lesbica e la sfuggevolezza nelle relazioni sentimentali sono due temi che non necessariamente vanno a confermarsi tra loro. Non è chiaro quale dei due timori nasca prima, ma in lei diventano una miscela omogenea che però le suggerisco di trattare separatamente perché generano un circolo vizioso che taglia le gambe a qualunque spiegazione alternativa. Si sente più a suo agio in rapporti che le richiedono poca presenza, e questo è un dato. Ha avuto sinora relazioni con uomini, ma è capitato che si sentisse attratta dal corpo femminile, e anche questo è un dato. Potrebbero essere veri entrambi, ma si conceda di scoprirlo attraverso una riflessione consapevole. In questo la psicoterapia può esserle di grande aiuto, aiutandola a comprendere cosa generi timore nell'eventualità di essere omosessuale, un tema di pensiero che occupa molto la sua mente. Un caro saluto
La possibilità di essere lesbica e la sfuggevolezza nelle relazioni sentimentali sono due temi che non necessariamente vanno a confermarsi tra loro. Non è chiaro quale dei due timori nasca prima, ma in lei diventano una miscela omogenea che però le suggerisco di trattare separatamente perché generano un circolo vizioso che taglia le gambe a qualunque spiegazione alternativa. Si sente più a suo agio in rapporti che le richiedono poca presenza, e questo è un dato. Ha avuto sinora relazioni con uomini, ma è capitato che si sentisse attratta dal corpo femminile, e anche questo è un dato. Potrebbero essere veri entrambi, ma si conceda di scoprirlo attraverso una riflessione consapevole. In questo la psicoterapia può esserle di grande aiuto, aiutandola a comprendere cosa generi timore nell'eventualità di essere omosessuale, un tema di pensiero che occupa molto la sua mente. Un caro saluto
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