Salve ho un dolore da ormai un anno al tibiale posteriore interno. Ho fatto un ecografia con risulta

23 risposte
Salve ho un dolore da ormai un anno al tibiale posteriore interno. Ho fatto un ecografia con risultato: infiammazione tendine con microcalcificazione internazionali metarsali. Che significa?che posso fare per non avere più dolore? Grazie
Buongiorno,
il mio consiglio è anzitutto quello di capire a cosa sia dovuto questo stato di infiammazione ormai cronico. Probabilmente la causa è da ricercarsi nella sua postura che porta a sovraccaricare la funzione del suo muscolo. Correggere la postura le consentirà di alleggerire il compito del muscolo e del suo tendine e quindi a migliorare anche la sua sintomatologia. Un osteopata esperto la potrà aiutare nella risoluzione della sua problematica.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno, un esame strumentale non è sufficiente per identificare il problema, è necessaria un anamnesi completa per capirne il motivo del sovraccarico come detto dal collega, tenga presente che il muscolo tibiale posteriore svolge un compito fondamentale nel movimento di prono-supinazione del piede, quindi sottoposto a forze importanti anche solo nella deambulazione, non conosciamo se fa attività sportiva e con quale frequenza, come è insorto il problema ed altri dati fondamentali per una valutazione accurata. Il consiglio migliore che le si può dare è affidarsi ad un buon specialista fioterapista ed osteopata.
Salve non ho chiaro il referto ecografico
Quindi non so risponderle
Le consiglio eventuale RMN
Salve,dall’ecografia le risulta un quadro di infiammazione oramai cronicizzato che le ha portato anche alla probabile formazione di microcalcificazioni.Quello che si può fare è capire da dove origini questo quadro sintomatologico,e quindi analizzare le sue posture il suo appoggio tramite esami specifici ed eventualmente stilare un piano riabilitativo.Conti che il tibiale è un muscolo molto sollecitato nella normale fase del passo.Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buonasera, da quanto si evince ha un'infiammazione cronica. In questo caso è bene fare una valutazione posturale e decidere così il mio approccio per il suo caso.
Cordiali saluti
Salve.
Una caduta o un trauma può danneggiare il tendine del tibiale posteriore o causarne l’infiammazione. Più spesso è la disfunzione da sovraccarico funzionale che ne causa l'infiammazione. Ad esempio se il suo piede è piatto o se è in sovrappeso.
Anche negli atleti che devono saltare spesso come basket, pallavolo o con possibili traumi come i calciatori ilò tibiale posteriore si infiamma.
Quindi le consiglio di indagare la causa e casomai farsi prescrivere un plantare o un tutore.
Capire il processe con il quale si è sviluppata l'infiammazione è cosa prioritaria, magari problematiche posturali, ipertono mio fasciali ecc..In seguito per ridurre la presenza delle microcalcificazioni potrebbe risultare utilie il trattamento delle onde d'urto in vari cicli durante l'anno, dolorese ma altrettanto efficaci.

A sua disposizione
Cordialmente

Dott. Alberto Marcellini
Buonasera, bisogna ristabilire un corretto appoggio dei piedi, bisogna fare un lavoro di riequilibrio delle catene muscolari varizzanti e valgizzanti, quindi catene di apertura e chiusura, togliere tutte le disfunzioni degli arti inferiori e del bacino e della colonna, le consiglio quindi di fare delle sedute osteopatiche, che possano ristabilire una corretta fisiologia e appoggio podalico...buona serata a sua disposizione per ulteriori approfondimenti...
Buongiorno . Quando il tendine presenta delle microcalcificazioni puo' voler dire che il muscolo ha lavorato male per diverso tempo, fino alla comparsa del dolore. Il che spesso dipende da un 'alterazione degli equilibri nell' azione meccanica nei muscoli..in altre parole da un problema posturale. Se tutto ciò fosse confermato da una valutazione della postura, consiglierei dei trattamenti che lavorino a 360 gradi: terapie antalgiche e antinfiammatorie da unire a trattamenti che mirino al riequilibrio meccanico delle catene muscolari interessate, ed un lavoro viscerale dato che spesso questo muscolo è collegato a problematiche della vescica. Grazie
Sarebbe opportuno rivolgersi a un fisioterapista che possa capire da cosa è dovuta questa infiammazione e nel caso lavorare sulla causa primaria del dolore. Nel caso in cui sia necessario recarsi anche da un ortopedico
Buonasera, in base al risultato dell'ecografia le consiglierei un'attenta valutazione posturale, anche con l'uso di un podoscopio, per avere un quadro completo considerando determinante la distribuzione del carico che può portare ai sintomi descritti. Lavorerei con la ginnastica posturale per alleviare la tensione dove serve e bilanciare la muscolatura; contestualmente indagherei su quali possibili cause hanno portato a questa situazione in modo tale da prevenirle o eliminarle.
Studi la funzionalità del suoi piedi e dei movimenti globali del suo corpo. Se quella infiammazione è lì un motivo ci sarà. non curi la manifestazione dei sintomi, ma cerchi di capire perché le sono venuti!
in molti casi, quasi in tutti, i problemi non sono nella stessa zona del dolore.
Spero possa risolvere presto
La inviterei a farsi visitare personalmente per poter aver così un quadro completo della sua condizione patologica e se necessario consigliare ulteriori esami strumentali.
Cordialmente
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Buongiorno, non sembra essere nulla di grave, è possibile che nel tempo uno sforzo eccessivo abbia sovraccaricato il piede e la caviglia.
Spesso basta un po' di terapia manuale ed esercizi specifici per alleviare il dolore in breve tempo, ma dipende da tanti fattori.
Salve, come già anticipato dai colleghi che le hanno risposto, la soluzione al problema che riferisce è da ricercare nella correzione dell'appoggio del piede , quindi a monte in un riassetto posturale, che alterato com'è , non consente un adeguato scarico del peso.
Le microcalcificazioni sono i risultato di piccoli e costanti traumi che hanno interessato l'area . Credo sia utile prima di tutto un esame baropodometrico, poi possono giovare sedute di onde d'urto e tecarterapia insieme ovviamente ad un'approccio kinesiologico .
Salve, le calcificazioni rappresentano una fase di un processo cronico degenerativo del tendine, che possono essere trattate efficacemente attraverso un protocollo di cura basato sull'integrazione di più terapie. Questo può migliorare sia la sintomatologia che l'aspetto ecografico del tendine, ma vanno indagati, approfonditi e migliorati tutti quegli elementi del corpo (posturali, bio-meccanici, appoggio plantare, mobilità articolari, flessibilità muscolari) che hanno provocato e reiterato nel tempo questa infiammazione. Solo in questo modo è possibile risolvere il problema in maniera stabile e duratura. Buon recupero!
Salve, le microcalcificazioni sono un segnale di sofferenza del tessuto data da un sovraccarico a livello biomeccanico. Motivo per cui bisogna affrontare il problema su due fronti: il primo è la gestione del dolore (attraverso la terapia fisica e manuale) e il secondo è il rispristino di una corretta meccanica articolare che eviti il sovraccarico a livello del tibiale posteriore con l'esercizio terapeutico.
Salve, non sempre le alterazioni a livello ecografia, radiografico etc. sono sinonimo di dolore e di patologia. L'immagine quindi va correlata alla clinica, intesa come segni e sintomi del paziente.
Quello che le consiglio è di fare una visita con un fisioterapista specializzato in fisioterapia muscolo-scheletrica che attraverso un'anamnesi e una valutazione fisioterapica saprà dirle a cosa è dovuto questo dolore e qual è il trattamento migliore per lei.
Salve, le calcificazioni tendinee costituiscono una manifestazione clinica di un processo degenerativo cronico che interessa il tessuto muscolo-tendineo, e sono frequentemente associate a condizioni patologiche come la tendinite calcifica. Un approccio terapeutico efficace per gestire queste alterazioni può essere strutturato attorno a un protocollo di cura multidisciplinare, che integri diverse modalità terapeutiche, quali la terapia fisica, la terapia manuale e le l'esercizio terapeutico mirato.

L’applicazione di un protocollo integrativo non solo può portare a un miglioramento significativo della sintomatologia dolorosa, ma è in grado di favorire anche un'ottimizzazione dell'aspetto ecografico del tendine, permettendo la resistenza e la funzionalità del tessuto. Tuttavia, è di fondamentale importanza effettuare un'analisi approfondita di tutti gli aspetti biomeccanici e posturali del soggetto,
in particolare, è necessario indagare e migliorare la flessibilità muscolare e le potenziali disfunzioni che hanno contribuito all'insorgenza e alla cronicizzazione di questo stato infiammatorio. Solo attraverso un'analisi olistica e un intervento mirato su queste componenti sarà possibile affrontare in maniera definitiva e sostenibile il problema, alleviando il dolore e ripristinando la funzionalità dell'articolazione coinvolta. Le auguro un buon recupero!
salve, la prima cosa è sicuramente consultare un medico specialista ortopedico per escludere che ci possano essere origini sistemiche che portano a questa infiammazione. escluse quelle se fosse solamente da sovraccarico si deve procedere con un riposo e successivamente ad un allenamento graduale per allenare il tendine.
resto a disposizione per altri chiarimenti
Buongiorno, le microcalcificazioni sono la risposta che il tuo corpo ha messo in atto a seguito di un sovraccarico nella zona.
La terapia manuale, la ginnastica posturale e l' osteopatia possono darti una mano per alleviare la sofferenza dei tessuti nella zona del dolore e fornirci una serie di possibili cause su cui lavorare.
Niente è perduto!
Buongiorno, il consiglio che posso darle è iniziare un ciclo di macchinari prescritti dal suo ortopedico di riferimento per ridurre l'infiammazione, per poi andare a allungare e elasticizzare il tessuto muscolare, per le microcalcificazioni si può pensare ad alcune sedute di onde d'urto, ma per dare una risposta precisa andrebbe visionata accuratamente l'eco di riferimento

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.