Salve ho tolto il glutine e lattosio da 5 anni ; da un mese ho reinserito il glutine poco tipo una p
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Salve ho tolto il glutine e lattosio da 5 anni ; da un mese ho reinserito il glutine poco tipo una pizza un 30grammi di pasta una volta a settimana due biscotti due volte a settimana lattosio no perché la nutrizionista me l'ha tolto. Da qualche giorno mi si è gonfiata la pancia e ho dolori ho preso buscopan e va' meglio. La dottoressa dice che devono passare circa tre mesi ma ho dubbi perché ho di nuovo sintomi come quando ingerivo glutine ; può essere che lo debba togliere? Grazie.
Buongiorno, se ha effettuato l'esame genetico che ha attestato la presenza di geni DQ2/8, il protocollo di reintroduzione del glutine prevede di seguire una dieta libera in cui vi sia una porzione di alimenti contenenti glutine ad uno dei tra pasti principali, da seguire per 3 mesi; al termine di questo periodo andrebbe poi effettuato l'esame sierologico.
In caso di comparsa dei sintomi o di sierologia positiva bisognerebbe quindi eseguire biopsia intestinale.
Da quanto riporta, lei si trova in una condizione di comparsa di sintomatologia, quindi valuterei insieme allo specialista che la segue gli accertamenti diagnostici.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali Saluti, Dott.ssa Marta Manzoni
In caso di comparsa dei sintomi o di sierologia positiva bisognerebbe quindi eseguire biopsia intestinale.
Da quanto riporta, lei si trova in una condizione di comparsa di sintomatologia, quindi valuterei insieme allo specialista che la segue gli accertamenti diagnostici.
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Gentilissima,
Concordo con il collega in quanto la celiachia è una patologia cronica autoimmune che provoca una reazione immunitaria dell’organismo all’assunzione di glutine, quindi irreversibile.
Se invece ha una scarsa tolleranza al glutine è diverso. La sensibilità al glutine non celiaca è un disturbo di recente introduzione. utilizzato per identificare tutti quei casi in cui un paziente manifesta sintomi caratteristici della malattia celiaca, e trae beneficio da una dieta priva di glutine, nonostante dagli accertamenti medici sia possibile escludere la presenza di celiachia o di allergia al grano.
Resto a disposizione
Cordialmente
F.A.
Concordo con il collega in quanto la celiachia è una patologia cronica autoimmune che provoca una reazione immunitaria dell’organismo all’assunzione di glutine, quindi irreversibile.
Se invece ha una scarsa tolleranza al glutine è diverso. La sensibilità al glutine non celiaca è un disturbo di recente introduzione. utilizzato per identificare tutti quei casi in cui un paziente manifesta sintomi caratteristici della malattia celiaca, e trae beneficio da una dieta priva di glutine, nonostante dagli accertamenti medici sia possibile escludere la presenza di celiachia o di allergia al grano.
Resto a disposizione
Cordialmente
F.A.
Buongiorno,
probabilmente la nutrizionista che la segue ha evitato di reintrodurre il glutine e il lattosio insieme per riuscire a discriminare quale possa essere l'agente scatenante dei sintomi da lei avvertiti. Per accertare la diagnosi di celiachia, come dicevano le colleghe, è necessario svolgere dei test sierici e una biopsia dell'intestino; in tal caso allora la dieta da seguire prevederà una totale eliminazione del glutine nella sua alimentazione (unica terapia possibile in caso di celiachia). Se, al contrario, dovesse essere sensibile al glutine, sarà discrezione sua e della nutrizionista capire le dosi da lei tollerate. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, Cordiali Saluti C.S.
probabilmente la nutrizionista che la segue ha evitato di reintrodurre il glutine e il lattosio insieme per riuscire a discriminare quale possa essere l'agente scatenante dei sintomi da lei avvertiti. Per accertare la diagnosi di celiachia, come dicevano le colleghe, è necessario svolgere dei test sierici e una biopsia dell'intestino; in tal caso allora la dieta da seguire prevederà una totale eliminazione del glutine nella sua alimentazione (unica terapia possibile in caso di celiachia). Se, al contrario, dovesse essere sensibile al glutine, sarà discrezione sua e della nutrizionista capire le dosi da lei tollerate. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, Cordiali Saluti C.S.
Concordo con le risposte espresse dalle colleghe.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buongiorno, concordo con le risposte fornite esaustivamente dalle colleghe. Le consiglio di porre questi quesiti direttamente al suo nutrizionista in modo che possa rassicurarla e darle tutte le informazioni possibili.
Dottor Matteo Meroi
Dottor Matteo Meroi
Salve, se la sua dottoressa ha proposto il reinserimento del glutine è probabile che lei abbia una sensibilità al glutine (che non è malattia celiaca) e che stia testando i suoi livelli di tollerabilità. Ne discuta con la sua nutrizionista, se i suoi sintomi sono fortemente invalidanti potrebbe essere preferibile sospenderne nuovamente l'assunzione o attuare qualche strategia alternativa. Cordialmente AC
Salve, per poterle dare una risposta bisognerebbe conoscere il motivo per cui glutine e lattosio sono stati eliminati! Ad ogni modo le consiglio vivamente di chiedere tutte le delucidazioni che le occorrono alla nutrizionista che già la segue, tenendo sempre presente che in questi casi è bene affidarsi innanzitutto ad un medico specialista in gastroenterologia per poter avere una diagnosi sulla quale basarsi.
La saluto cordialmente.
La saluto cordialmente.
Salve, la invito a consultare innanzitutto il suo medico ed effettuare analisi specifiche di intolleranza al lattosio o celiachia. A quel punto saprà se corretto eliminare tali alimenti. È normale che avendoli eliminati per diverso tempo le diano fastidio alla reintroduzione, ma risulta fondamentale indagare più nello specifico con analisi cliniche, per poi valutare una reintroduzione graduale e non eliminazione totale di tali alimenti contenenti glutine e lattosio, qualora il quadro clinico non dia risultati di intolleranza.
Salve,
le evidenze scientifiche chiariscono che se non si è celiaci il glutine non va tolto completamente ma ridotto. Se si fanno periodi di assenza totale e reintroduzione senza inserimento graduale potrebbe capitare che si abbiano gonfiori.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Drssa G.Viviana Martiradonna
le evidenze scientifiche chiariscono che se non si è celiaci il glutine non va tolto completamente ma ridotto. Se si fanno periodi di assenza totale e reintroduzione senza inserimento graduale potrebbe capitare che si abbiano gonfiori.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Drssa G.Viviana Martiradonna
Salve, bisognerebbe capire la motivazione dell’esclusione del glutine. Ad ogni modo, evidenze scientifiche dimostrano come il glutine possa influenzare il microbiota intestinale e la produzione di gas da parte dei batteri. Quindi è del tutto normale che eliminando alimenti contenti glutine dalla propria alimentazione, si abbia un miglioramento sulla sintomatologia del gonfiore addominale. L’unica terapia che prevede la totale privazione di questa componente è la celiachia, in caso contrario si può adottare una riduzione ma mai la completa eliminazione, per cui valuti con il collega che la sta seguendo come poter agire al meglio per limitare la sensazione di gonfiore.
Saluti,
Dott.ssa Irma Curcio
Saluti,
Dott.ssa Irma Curcio
Buonasera,
concordo con i colleghi, le aggiungo soltanto la possibilità di utilizzare un integratore di enzimi e dei fermenti adatti al tipo di problema, per evitare di ricorrere al farmaco.
Resto a sua completa disposizione
Dott.ssa Barbara Morea
concordo con i colleghi, le aggiungo soltanto la possibilità di utilizzare un integratore di enzimi e dei fermenti adatti al tipo di problema, per evitare di ricorrere al farmaco.
Resto a sua completa disposizione
Dott.ssa Barbara Morea
Salve, concordo anche io con i colleghi. Quindi, la invito ad effettuare le analisi necessarie per la celiachia e, solo dopo aver ricevuto i risultati, capire se è il caso di intraprendere un piano gluten free oppure una diminuzione, nel caso di gluten sensitivity, Ne parli con il proprio nutrizionista, il dialogo con il proprio specialista è fondamentale.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Buongiorno , concordo pienamente con quanto scritto dai colleghi in precedenza e aggiungo solo che oltre all'utilizzo di enzimi specifici che si possono assumere prima del pasto è preferibile optare per un'alimentazione che prediliga carboidrati poco raffinati e soprattutto in chicco implementando l'utilizzo di pseudo cereali molto comodi anche per la preparazione di fresche insalate estive
Salve, perché ha tolto il glutine? non credo sia celiaca perché altrimenti i sintomi dopo l'ingestione di glutine sarebbero più gravi. Comunque dopo molto tempo che non si mangiano alimenti con glutine è normale sentirsi gonfi, avrei evitato la pizza e iniziato con qualcosa di più leggero. Se vuole mi può contattare per maggiori informazioni. Saluti
Salve, visto che lei ha eliminato il glutine per 5 anni la reintroduzione deve essere molto graduale, poco alla volta visto che il corpo si è abituato alla sua assenza. Se i sintomi persistono le consiglierei di fare dei test per valutare una intolleranza al glutine o una condizione di celiachia.
Cordiali saluti
dott.ssa Bosco Beatrice
Cordiali saluti
dott.ssa Bosco Beatrice
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