Salve, ho subito il 29 maggio scorso un intervento di Artrodesi astragalo-scafo-cuneiforme e calca
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Salve,
ho subito il 29 maggio scorso un intervento di Artrodesi astragalo-scafo-cuneiforme e calcaneocuboidea, correzione griffe dita.
Ad oggi ho ancora forte dolore e non riesco a muovere le dita. Ho effettuato una risonanza magnetica all'avampiede, di seguito il referto:
Esiti di rimozione di mezzi di sintesi in corrispondenza dell'articolazione metatarso falangea del 1°, 2° e 3° raggio.
Versamento articolare metatarso falangeo e in minor misura interfalangeo prossimale dal 1° al 5° raggio.
Foci di edema osseo del primo cuneiforme e del cuboide e sfumato edema osseo metatarsale, possibile natura algodistrofica.
Diffuso edema osseo della falange intermedia e distale del 2° dito ed edema dei tessuti molli del secondo dito e del dorso del piede.
Modico versamento nella guaina del tendine estensore del primo e secondo dito a carattere infiammatorio.
Vorrei sapere in parole semplici cosa si evince da questo referto e come mai non riesco a muovere le dita. Sono in attesa di una nuova visita ortopedica di controllo. Grazie mille. Saluti.
ho subito il 29 maggio scorso un intervento di Artrodesi astragalo-scafo-cuneiforme e calcaneocuboidea, correzione griffe dita.
Ad oggi ho ancora forte dolore e non riesco a muovere le dita. Ho effettuato una risonanza magnetica all'avampiede, di seguito il referto:
Esiti di rimozione di mezzi di sintesi in corrispondenza dell'articolazione metatarso falangea del 1°, 2° e 3° raggio.
Versamento articolare metatarso falangeo e in minor misura interfalangeo prossimale dal 1° al 5° raggio.
Foci di edema osseo del primo cuneiforme e del cuboide e sfumato edema osseo metatarsale, possibile natura algodistrofica.
Diffuso edema osseo della falange intermedia e distale del 2° dito ed edema dei tessuti molli del secondo dito e del dorso del piede.
Modico versamento nella guaina del tendine estensore del primo e secondo dito a carattere infiammatorio.
Vorrei sapere in parole semplici cosa si evince da questo referto e come mai non riesco a muovere le dita. Sono in attesa di una nuova visita ortopedica di controllo. Grazie mille. Saluti.
Caro paziente,
l'intervento al quale si è sottoposto mi fa pensare che avesse un'importante deformità del piede. Solitamente il decorso post operatorio prevede l'immobilizzazione del piede per lunghi periodi (anche 2 mesi) e il recupero è lento. Talvolta l'immobilizzazione prolungata, la fisioterapia non adeguata o molteplici altri fattori possono essere causa della "sindrome algodistrofica" con un quadro simile a quello che descrive. In questi casi è necessaria una cura farmacologica adeguata ricalcificante (prescritta da un ortopedico e sotto controllo del medico curante) con bifosfonati, calcio e vitamina D, un adeguata fisioterapia e se necessario l'utilizzo di un tutore per aiutarla a poggiare senza dolore.
Cordiali saluti.
l'intervento al quale si è sottoposto mi fa pensare che avesse un'importante deformità del piede. Solitamente il decorso post operatorio prevede l'immobilizzazione del piede per lunghi periodi (anche 2 mesi) e il recupero è lento. Talvolta l'immobilizzazione prolungata, la fisioterapia non adeguata o molteplici altri fattori possono essere causa della "sindrome algodistrofica" con un quadro simile a quello che descrive. In questi casi è necessaria una cura farmacologica adeguata ricalcificante (prescritta da un ortopedico e sotto controllo del medico curante) con bifosfonati, calcio e vitamina D, un adeguata fisioterapia e se necessario l'utilizzo di un tutore per aiutarla a poggiare senza dolore.
Cordiali saluti.
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