Salve, ho sempre avuto problemi di ansia legati alla scuola e all’università, ma bene o male sono se

21 risposte
Salve, ho sempre avuto problemi di ansia legati alla scuola e all’università, ma bene o male sono sempre riuscita a gestirla e prendere bei voti. Tuttavia, da quando ho iniziato a scrivere la tesi per la laurea triennale e successivamente iniziato la magistrale l’ansia è diventata così forte da non farmi dormire la notte. La situazione è peggiorata ulteriormente dopo aver fatto i primi due esami, i cui voti non erano allo stesso livello di quelli che ottenevo nella triennale (forse anche perché ho cambiato facoltà rispetto alla triennale) e questo ha sicuramente impattato sul mio livello di ansia e sulla motivazione a studiare, in quanto ho iniziato a pensare che il corso di laurea scelto non fosse adatto a me e che mi mancassero le capacità necessarie. Ciononostante, ho rifatto gli esami sostenuti in precedenza studiando esattamente allo stesso modo e sono riuscita a ottenere voti molto alti, ma al terzo esame mi ritrovo ancora nella situazione iniziale e sono perciò riemerse la paura di aver sbagliato corso e di rimanere indietro con gli esami, il che mi getta in uno stato di ansia e di angoscia perenne. Non riesco però a capire se il fatto di non riuscire a fare bene come vorrei già al primo tentativo sia dovuto all’ansia e all’aver passato le notti insonni prima dell’esame (e quindi all’essere poco lucida il giorno dell’esame) o se ci sia qualcosa di più complesso dietro.
Ringrazio chiunque risponda alla mia domanda.
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale che lei intraprende un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi. Sarebbe opportuno, all'interno del percorso di supporto, identificare strategie funzionali per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, credo che sia opportuno per lei intraprendere un percorso di psicoterapia per riuscire a gestire meglio l'ansia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera,
per rispondere alla Sua domanda, ci vuole un dialogo diretto in cui approfondire i vari aspetti a cui ha accennato. L’ansia, quando è poca, può anche aiutare ad aumentare la prestazione, quando è tanta, diventa controproducente. Per gestirla, bisogna prima comprendere il Suo vissuto in quelle situazioni e in altre che incontra nella vita. Capire se per qualche motivo sente forte la spinta prestazionale, il bisogno di essere sempre al massimo e vedere insieme quanto Le sia utile per il benessere psicologico. Ma è solo uno degli spunti di riflessione. Lei le capacità le ha, è evidente. Nessuno fa i record ogni giorno e va bene così. In bocca al lupo per per la tesi.
Un caro saluto,
Dott.ssa Katarina Faggionato
Gentilissim*, la ringrazio per la condivisione. La sua ansia pare davvero tanto invadente, meriterebbe di essere approfondita, in quanto caratterizza molto l'andamento della sua vita: é legata soltanto alla prestazione scolastica/universitaria o si presenta anche in atre occasioni? Riesce anche a provare altre emozioni oltre all'ansia? Un professionista potrebbe, in questo momento, aiutarla a capire insieme a lei la "funzione" della sua ansia e, oltre che implementare la capacità di gestione di questa, aprire lo sguardo verso un orizzonte differente da quello ansiogeno. Resto disponibile per ulteriori approfondimenti. Cordialmente
Dott.ssa Chiara Piazzolla
Buongiorno, mi dispiace per questa situazione per lei angosciante e difficile.
Il periodo universitario può essere molto faticoso e stressante, soprattutto se accompagnato da forti stati ansiosi, come nel suo caso.
Potrebbe esserle di aiuto contattare uno psicologo, con cui potrà parlare di questa situazione e fare chiarezza sulle cause e sui suoi vissuti. Potrebbe anche considerare l'idea di affiancare al percorso psicologico quello con un tutor professionista che possa esserle di sostegno allo studio e aiutarla ad uscire dai momenti di blocco.
Se vuole, lavoro da molti anni in questo ambito e sono disponibile online.
Nel frattempo, le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Salve, mi dispiace per la situazione di malessere che descrive. Sicuramente l'ansia quando supera una determinata soglia, da funzionale diventa disfunzionale e le crea ulteriore disagio. Andrebbero indagati tutti i suoi tentativi (evidentemente inefficaci) di gestione della stessa. Per ridurre ed eliminare il disagio potrebbe esserle utile consultare uno specialista.
Cordiali saluti
Dr.ssa Mariarosaria Russo
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare e pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condiviso per alleviarne il dolore. I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento, così difficile per lei. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Buonasera Gentile Utente, per poter rispondere alla sua domanda è necessario che ci sia un lavoro clinico dietro, cosa che non è possibile fare in questo spazio. L'unico consiglio che posso darle è che se questa cosa le crea un disagio così marcato, provi a pensare di cominciare un percorso psicologico. Investire sulla propria salute è sempre un bene. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve, nonostante lo stato confusionale che riporta e in cui si trova a causa dell'ansia, è evidente la sua capacità di riflettere su se stessa. Le sue stesse risorse potrebbero portarla a vivere un buon percorso psicoterapeutico che la sostenga nella comprensione e nell'elaborazione delle situazioni alla base del suo disagio. Merita sicuramente una maggiore serenità e leggerezza nell'affrontare i compiti della vita. Un caro saluto, dottoressa Claudia Chiucini
Gentile utente
Consideri la mia proposta: faccia un colloquio di consulenza con uno psicologo psicoterapeuta, un solo colloquio.
Ciò di cui ci parla necessita di un confronto diretto, di uno scambio che implichi un passaggio immediato di alcune informazioni e un approfondimento di alcuni aspetti circa la sua condizione. Tutto ciò non può ottenerlo in questa sede, ma in un colloquio di consulenza.
Ripeto: solo uno.
Si rivolga dunque ad uno specialista, si renda disponibile ad ascoltare cosa le dirà perché solo in seguito a ciò sarà in grado di avere le idee più chiare circa la sua situazione e potrà valutare come muoversi.
Un caro saluto
Dottoressa Mariagrazia Fanciulli
Salve.
Il problema non è perché non riesce a fare bene ma perché vuole riuscire a fare bene. La natura e la vita non prevedono la perfezione e tendere alla perfezione genera ansia, ansia al punto da impedire di vivere serenamente.
Un percorso psicoterapeutico che possa portarla su un piano di realtà facendole scoprire che nella fragilità e nell'imperfezione si può attivare la fiducia in se stessi e la possibilità di vivere serenamente, le sarebbe utile.
Distinti saluti
Gentile Signora, nella sua nota descrive una situazione che sicuramente merita una maggiore attenzione in quanto il disagio che sente nel raggiungere i risultati sembra limitare le sue risorse che comunque ci sono. Quella che lei indica come ansia che sente come problema sicuramente rimanda al altri pensieri che possono essere legati al motivo che la porta a comportarsi in questo modo. La lettura di questi comportamenti, ansia, insicurezza, dubbi, ripensamenti rimanda sicuramente ad una idea che per qualche motivo ha smesso di pensare, su cui non riflette o che ormai viene data per scontata. Ovviamente questa non emerge dalla sua nota anche se sembra possibile legarla ad alcuni elementi ma sono necessari ulteriori conoscenze. Pertanto è opportuno un consulto con uno psicoterapeuta per confermare queste ipotesi di lavoro perché si tratta solo di ipotesi. In ogni caso le problematiche come quelle che indica si possono approfondire e ciò comporta prima un riequilibrio e poi un cambiamento. Si deve ribadire che il primo passo ovvero sentire la situazione come complicata e chiedere aiuto lo ha già fatto ora il secondo e approfondire questi temi con uno specialista e decidere se e cosa fare. Di solito il secondo è sempre più facile del primo ma la decisione è sua. Un cordiale saluto
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Buongiorno,
Da quello che scrivi su potrebbe ipotizzare ad una problematica di ansia che può essere facilmente gestita attraverso un percorso di psicoterapia breve!
Buonasera, mi sembra che la Sua ansia sia riconducibile ad aspettative molto alte rispetto a sè stessa. Sarebbe interessante per Lei capire da quando è iniziata questa ansia (eventi particolari che l'hanno generata o fatta aumentare, come ad esempio il trasferimento) e gli ambiti in cui si manifesta, così da avere un'idea più precisa del sintomo e magari poter ragionare sul suo significato, sul motivo che lo tiene attivo e addirittura lo ha fatto aumentare. Queste riflessioni potrebbero aiutarla magari a capire come gestirlo un pochino, anche se forse, essendo una questione che c'è da molto tempo, potrebbe valere la pena invece di approfondire il suo vissuto con un professionista per comprenderlo a pieno. Provi a pensarci! Buona fortuna!
Buongiorno, la sua ansia sembra essere molto pervasiva. Spesso i sintomi ansioso possono essere dovuti a dinamiche profonde legate a paure, perfezionismo, ansia da prestazione che bloccano il percorso che abbiamo imboccato. Di certo una consulenza psicologica e un percorso potrebbe fare al caso suo. Buona giornata.
Gentile Utente, mi dispiace per il disagio che esprime. Allo stesso tempo credo sia apprezzabile la capacità di verbalizzarlo e di chiedere aiuto. L'ansia può rappresentare un valido motore che alimenta alcune nostre prestazioni, se adeguatamente percepita e gestita. Se il livello di attivazione è tale da causare disagio o compromettere l'esito degli eventi in questione, magari l'ansia che ha menzionato può essere l'espressione di difficoltà ulteriori, che andrebbero ulteriormente esplorate per essere fronteggiate. Resto a sua disposizione e in ogni caso le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo per ricevere un supporto adeguato. Dott.ssa Valentina Cecchi
Gentile ragazza, una cosa non esclude l'altra. Potrebbero essere entrambe le cose o ancora altro, il termine giusto l'hai usato tu ed è quello di "complesso". Non è semplice rispondere ad una questione così delicata come l'ansia che descrive con tutta la portata di sofferenza che può esserci dietro. Andrebbe sicuramente approfondita così come andrebbe analizzato il vissuto che sperimenti ogni volta che devi affrontare un esame. Se mai decidessi di fare una consulenza, anche online, mi rendo disponibile.
Un saluto,
Rosella Pettinari
Gentile utente, mi dispiace molto per il suo malessere, non è facile convivere con uno stato ansioso che impedisce di pensare lucidamente. L’ansia molte volte aiuta la concentrazione, ma se diventa troppa fa l’effetto opposto. Il fatto di non aver dormito la sera prima di un esame, influisce sul suo rendimento. Bisogna capire quale significato ha il suo sintomo per lei. Quando l’ansia diventa ingestibile, è importante intraprendere un percorso psicologico così da aiutarla a comprendersi meglio e a fondo.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Antonella Bascià
Gentile ragazza,
quando si studia, l' obiettivo non può essere quello di prendere un volto alto ma di raggiungere un traguardo formativo e/o professionale per lei importante. Il risultato diventa la conseguenza. Focalizzarsi sul voto genera solo ansia. Riveda i suoi obiettivi. Un cordiale saluto
Gentile utente di mio Dottore,
ciò che racconta attiene ad un modo di pensare lineare, di tipo causa effetto.
Un po’ come a dire...”poco studio, brutti voti”.
Al di là del discorso inerente prettamente allo studio, la sento molto confuso e disorientato, anche rispetto alle sue scelte.
Si dia la possibilità di un lavoro più profondo e complesso sui suoi vissuti, sulle sue dinamiche interne, sulle emozioni che accompagnano le sue scelte e i suoi pensieri. Si tratta di un lavoro sicuramente più complesso, ma di certo più arricchente e funzionale.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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