Salve ho mia figlia di 13anni sta accusando da circa un anno dolori al petto ma con riscontri con va

21 risposte
Salve ho mia figlia di 13anni sta accusando da circa un anno dolori al petto ma con riscontri con vari medici più un pronto soccorso in ospedale con diagnosi stati d'ansia attualmente prende delle tisane o camomilla x rilassarsi un po ma ogni tanto ci viene sempre questo dolore toracico cosa mi consigliate
Salve, mi spiace per la situazione. Non essendoci riscontri organici, ha mai pensato a fare intraprendere alla ragazza un percorso psicologico al fine di indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei sintomi?
Credo potrà esserle molto d'aiuto.
Cordialmente, dott. FDL

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Gentile utente, escluse cause organiche, concordo con il collega sul fatto che possa essere utile richiedere una consulenza psicologica per valutare la possibilità di una presa in carico per aiutare sua figlia a comprendere da dove arriva l'ansia e come gestirla. Un caro saluto, dott.ssa Silvia Azzolina
Gentile utente, il dolore toracico è un sintomo aspecifico e riconducibile a patologie organiche e a manifestazioni psicosomatiche. Suggerisco di avviare una valutazione psicodiagnostica solamente a seguito di una totale esclusione dell'intero ventaglio di cause organiche: ricondurre un sintomo algico all'ansia, infatti, è un processo che richiede di effettuare una cosiddetta diagnosi d'esclusione.
Gentile Signore/a in presenza di situazioni come quella che descrive è una buona prassi procedere per gradi. Il primo passo è escludere una malattia su base organica che possa causare questo tipo di situazione. Lo specialista da consultare è un medico. Solitamente è un buon modo sentire il medico di famiglia che conosce la situazione e la storia clinica e seguire le sue indicazioni. In caso di esito negativo ovvero accertato che non ci sono difficoltà o malattie organiche che possono spiegare la situazione è utile un consulto con uno specialista in psicoterapia in quanto l'ipotesi che si possa trattare di una manifestazione di disagio diventa molto probabile. Non sembra opportuno precedere il consulto psicoterapeutico con una eventuale psicodiagnosi che ha comunque dei costi e che in questo caso può essere anche eseguita attraverso strumenti diversi direttamente dallo specialista in psicoterapia. Nel suo caso dati i diversi consulti che sicuramente lei ritiene qualificati che escludono eventuali cause organiche è una buona possibilità consultare uno psicoterapeuta per valutare le ulteriori possibilità di lavoro. Un cordiale saluto
Gent.ma utente, visto che ha avuto già dei pareri medici e sembrerebbe anche una diagnosi differenziale, il consiglio sarebbe di rivolgersi ad uno specialista in psicoterapia cognitivo comportamentale. Cordialmente.
Gentile Utente, se da punto di vista medico è stata esclusa una causa organica, potrebbe essere utile un percorso psicologico, dove sarà possibile comprendere il perché di questi sintomi ansiosi, da cosa sono mantenuti ed anche apprendere delle tecniche di rilassamento.
Un cordiale saluto
Gentile utente,
mi sembra di capire che avete già escluso il problema medico e che il maggiore sospetto è riconducibile ad aspetti psicosomatici.
Purtroppo si crede spesso che i bambini e i ragazzi siano "immuni" a tutto ciò che riguarda le difficoltà del "mondo psichico"...ahimè non è così. Se questi dolori persistono da tempo e sono regolari ma sopratutto se sono connessi a momenti specifici della giornata/vita (momento dello studio, prima di andare a dormire, giornate prima delle verifiche, quando deve uscire con gli amici, ecc....) è il caso di effettuare qualche approfondimento da uno psicologo con esperienza in età evolutiva. Si può iniziare anche con un consulto e un piccolo training che permetta alla ragazza di riconoscere meglio queste sensazioni.
Di certo un buon professionista saprà accompagnarvi e rassicurarvi!
Buona sera,
I disturbi d' ansia hanno più componenti, oltre la parte somatica sono coinvolti aspetti cognitivi, emotivi e comportamenti di protezione. Le consiglio di consultare uno psicologo per intraprendere un percorso ad hoc. È importante avere una conoscenza di ciò che ci succede per intervenire e gestire.
Rimango a disposizione,
Cordiali saluti.

Buona serata!.

Dott.ssa Chiara Pavia.
Gentile utente..
Data l’esclusione di problematiche organiche, consiglierei a sua figlia un percorso psicologico, in modo da riuscire a stare meglio..
un cordiale saluto
A.S.
Gentile Utente, temo la camomilla e le tisane non abbiano alcun effetto sull'ansia. Il dolore al petto è uno dei sintomi tipici: se il medico ha escluso problematiche cardiache, molto probabilmente la diagnosi è corretta.
Per riuscire a venirne a capo dovrebbe portare sua figlia da uno psicologo. Provi a parlare con lei di questa eventualità, senza forzarla, solo per farle capire che potrebbe aiutarla. Le auguro una buona serata, dott. Simeoni
Buonasera,
se le cause organiche sono state escluse, probabilmente si tratta di problematiche di tipo psicologico che meriterebbero di essere approfondite e trattata da uno psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia.

A disposizione per chiarimenti, in bocca al lupo!
RM
Cara mamma, buonasera. Mi sembra di capire che, escluse le cause organiche con i medici, si sia rivolta alla pagina degli psicologi, certamente perchè in ospedale hanno fatto una diagnosi di stato d'ansia e chissà, probabilmente perchè vorrebbe saperne di più ed avere consigli da esperti in materia. Credo che le tisane siano solo un esile paliativo se di stato d'ansia si parla. Il dolore toracico è uno dei sintomi della sindrome ansiosa e immagino non sia facile per una giovane adolescente di 13 anni conviverci. Al tempo stesso, quando lei, a fine messaggio, scrive "CI viene sempre questo dolore" mi fa pensare che si preoccupa molto per questa situazione, assorbendola a tal punto da esserne parte.
Il mio consiglio è quello di provare a parlarne con sua figlia e spiegarle che potrebbe considerare la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico, accompagnata perchè no, dai suoi genitori, essendo un minore. Le strade sono varie, io le indico il lavoro che da terapeuta familiare intraprenderei: per iniziare preferirei avere un primo colloquio con lei, il papà e la ragazza per indagare la domanda che vi ha portato a richiedere la terapia ed i relativi approfondimenti in merito. In seconda battuta, se sua figlia esprime la volontà di iniziare questo percorso di autoconoscenza si potrebbe pensare ad una terapia individuale con la ragazza aperta (in relazione al suo volere) a colloqui familiari di integrazione.
Spero di essere stata esaustiva. Non esiti a chiedermi informazioni anche per messaggio privato. Le auguro una buona serata, Dott.ssa Valentina Maggiore
Buonasera, concordo con i colleghi sul richiedere una consulenza psicologica. Dal momento che non sussistono cause organiche sul malessere di sua figlia, le consiglio di farle iniziare un percorso per comprendere da dove proviene questo stato d'ansia di sua figlia.
Resto a disposizione, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Gentile Signora,
da quello che descrive si può immaginare la sua preoccupazione e il suo disagio, e soprattutto il disagio di sua figlia, che è davvero piccola e che sarà spaventata da questi sintomi.
Le tisane e la camomilla purtroppo non possono risolvere il problema; occorre cercare di capire se qualcosa nel suo ambiente (scuola, compagni, famiglia) le provocano ansia e i motivi. Per questo le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo esperto di infanzia e adolescenza.
Quest'ansia si può risolvere, e sua figlia potrà tornare ad essere serena e crescere al meglio.

con i migliori auguri
dr. Ventura
Salve, credo che sia opportuno intraprendere un percorso di psicoterapia, vedrà che le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera,
il dolore toracico è comune a molte patologie, avendo escluso le cause organiche è verosimile che sia legato ad uno stato ansioso/panicoso.
Quello che prova sua figlia è molto più comune di quanto sembri, come del resto rimane normale e comprensibile la preoccupazione sia di sua figlia che sua in quanto mamma. Molte persone purtroppo nel corso della vita si trovano a dover affrontare problemi di questo tipo, è molto comune anche in adolescenza, quindi aprirsi e confrontarsi con coetanee che hanno vissuto la stessa cosa potrebbe certamente essere d'aiuto e potrebbe aiutare sua figlia e sentirsi più serena e speranzosa a riguardo. E' anche vero che sono problematiche che possono tendere a cronicizzarsi e peggiorare se non correttamente trattate. Il consiglio che posso darle è di rassicurare sua figlia sulla non pericolosità di questi dolore e accompagnarla dolcemente ad un percorso psicologico che possa fare chiarezza su cosa genera questi probabili stati ansiosi. Spero che troviate l'aiuto che cercate. Un caro saluto

Dott.ssa Martina Cimatti
Gentile utente,
in assenza di riscontri organici potrebbe essere utile effettuare una consulenza psicologica ed eventualmente capire se sia una problematica da affrontare con una psicoterapia o meno. Essendo in età pre-adolescenziale, potrebbe essere utile per sua figlia rivolgersi ad un terapeuta esperto in questa particolare fase di sviluppo.
Qualora desiderasse ulteriori dettagli, non esiti a contattarmi.
Un saluto
Dott.ssa Ilaria Pallagrosi
Salve, mi spiace per la situazione. Se non ci sono conferme mediche può pensare anche ad un percorso psicologico per indagare cause e i fattori di mantenimento dei sintomi. Sono disponibile ad approfondimenti. Intanto le auguro una buona giornata
Buongiorno, visto che sono state escluse le cause organiche per il dolore riferito da sua figlia, è possibile che questo rientri nell'insieme di sintomi psicosomatici di tipo ansioso/panicoso.
Questi vissuti emotivi possono essere comuni durante l'età dello sviluppo: in questa fase ci si trova ad affrontare molte sfide sia sociali (nuove amicizie, essere accettati dagli altri ecc.), sia di risultato (scuola in primis). Quando, tuttavia, le emozioni associate a queste sfide diventano troppo intense, intollerabili o non si hanno strumenti capaci di gestirle, si può andare incontro a sintomi come quelli che descrive.
Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista psicologo, forse ne trova uno all'interno della scuola stessa, con il quale condividere e comprendere al meglio questi vissuti.
dott. De Rosa Saccone
Salve, una volta escluse le cause organiche, le consiglio di intraprendere un approccio psicologico. Un professionista saprà sicuramente trovare una soluzione a questi problemi.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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