Salve, ho iniziato da poco il percorso da una psicologa per ritrovare me stesso. Premetto che sin d

19 risposte
Salve, ho iniziato da poco il percorso da una psicologa per ritrovare me stesso.
Premetto che sin da quando ero piccolo sono stato sempre vittima di bullismo semplicemente perché avevo un difetto fisico e avevo un modo di pormi femminile (dovuto al fatto che sia cresciuto con mia nipote e abbiamo giocato coi suoi giochi insomma). Ho passato tutta l’infanzia e adolescenza a combattere l’etichetta di gay o femmina che volevano pormi dimostrando il contrario. Non nego che durante il periodo delle medie quando avevo una cotta per un ragazzo immaginavo una ragazza dalle mie caratteristiche al posto mio accanto a lui. Sono stato tranquillamente bisex perché ho avuto attrazione sia per ragazzi che per ragazze. E ho sempre avuto questa amica immaginaria insomma.. fino al periodo delle superiori, dopo il quale poi mi sono approciato ai ragazzi in maniera notmale insomma .. ma ho avuto la mia prima relazione con un ragazzo quest’anno e in queste ultime tre settimane dopo la rottura traumatica mi esce sta figura femminile e una domanda in testa cge non se ne va.. del tipo PERCHÈ SEI UOMO … questa figura mi logora l’anima e sto facendo di tutto per non pensarla ma ogni volta che la vedo nei miei pensieri tremo tutto e ho attacchi di panico. Ora mi ritrovo a non avere prospettiva di futuro e mi sento perso. E ho l’ansia di avere una disforia di genere dato che sempre tre settimane fa mi sono imbattuto in viseo di ragazze trans con un vissuto simile al mio e mi spaventa. Ora mi sono bloccato emotivamente altrimenti risulterei femminile ai miei occhi e ogni volta che mi guardo allo specchio mi vedo questa ragazza al posto mio.. credo di aver bisogno di aiuto
Buonasera, mi spiace per la situazione ma se ha già iniziato un percorso, sono certa che troverà il modo di affrontare le sue difficoltà e al contempo acquisite una maggiore consapevolezza di sé.
Un caro saluto

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Buonasera, credo che i suoi sentimenti, le sue percezioni e i suoi vissuti meritano di trovare uno spazio in cui vengano messi in ordine. Richieda un consulto con uno psicoterapeuta della sua zona, per evitare che la situazione si cronicizzi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, innanzitutto ti sono vicina in questo momento così delicato e, immagino, doloroso. Quello che voglio dirti è che hai fatto benissimo a chiedere aiuto ad uno specialista, è una scelta che denota maturità e coraggio. Vedrai che con perseveranza e pazienza riuscirai in questo percorso a prendere sempre più consapevolezza di te per poter poi andare avanti con più sicurezza. Dai tempo e fiducia.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa proseguire la terapia al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, lei dice di essersi bloccato emotivamente per il timore di risultare femminile, ma le emozioni non sono maschili o femminili. Tutti indistintamente proviamo le stesse emozioni, in misura diversa a seconda della nostra personalità e non del nostro genere. Lei ha ricominciato a vedere la ragazza dopo la recente rottura della relazione. Probabilmente una parte di lei ritiene che, se fosse stato la ragazza, la relazione non si sarebbe interrotta. Per questo questa figura continua a comparire. Sembra un braccio di ferro a chi sia più forte. Lei ha iniziato una psicoterapia e sicuramente le due parti che ora lottano durante il suo percorso potranno integrarsi in maniera più funzionale ed equilibrata.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Salve, comprendo la sua richiesta di aiuto e la consapevolezza di averne bisogno è un gran passo ed è per questo motivo che ha iniziato un percorso terapeutico che le consiglio di seguire - Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile utente di mio dottore,

la sua è una richiesta di aiuto forte, che arriva con tutta la sua potenza!! Ha già iniziato un percorso di psicoterapia, e questa è la decisione migliore che potesse prendere, continui e vedrà che con il tempo troverà le risposte che cerca.
Cordiali saluti.
Dott. Diego Ferrara
Buonasera e grazie per questa preziosa condivisione. Dalle sue parole emerge sicuramente una profonda sofferenza. Richiede aiuto ma dice anche di aver iniziato da poco un percorso con una psicologa, e ritengo che sia stata un'ottima scelta. Datevi del tempo per poter raccogliere i primi frutti di questo percorso. Cordiali Saluti, Dott.ssa Bonino
Buongiorno, intanto da apprezzare il coraggio di essersi rivolto ad un professionista, nonostante il vissuto di "blocco emotivo". Il tema del genere coi suoi ruoli e prescrizioni è complesso ed in continua evoluzione, anche nel nostro campo professionale. Rimango disponibile se dovesse avere bisogno di un consulto, nel frattempo le auguro di trovare aiuto presso il professionista che ha scelto. Cordialmente, Dott.ssa Beatrice Priori
Buonasera, aver iniziato un percorso è l’un atto di coraggio e l’inizio di un cambiamento.
Parlarne con chi la seguendo un questo percorso aumenterà ancora di più la vostra relazione terapeutica.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buonasera e grazie per la sua gentile condivisione.
Ha già iniziato un percorso terapeutico, ed è un grande atto di coraggio.
Continui con fiducia con la sua terapeuta e si dia del tempo , e con il tempo e una buona alleanza terapeutica la situazione migliorerà.

Un caro saluto.
Raffaella
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Concordo con le risposte precedenti nel sostenere l'utilità di un percorso di terapia accompagnato da uno Psicologo. Senza aiuti rischiamo solo di alimentare i nostri pensieri, precludendoci nuove consapevolezze.
Buongiorno, è stato coraggioso a iniziare un percorso. La Disforia di genere si manifesta in modo differente nelle diverse fasce di età; se sente dei disagi è importante che ne parli con chi sente che la comprende e non la giudica. Le auguro di trovare benessere nel suo percorso.
Cordialmente, Dott.ssa M. Costantini.
Buongiorno, quello che riporta deve essere davvero difficile da vivere e condivido con lei, ha bisogno di aiuto, ma se ci pensa lo ha già chiesto, deve solo darsi tempo e pian piano sviscerare questi aspetti nel suo percorso psicologico.
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Ciao,

mi dispiace molto per quello che stai passando. Capisco che non sia facile affrontare questi sentimenti di confusione e di paura.

Il fatto che tu abbia avuto un'infanzia difficile, a causa del bullismo e dell'etichettatura, può avere avuto un impatto significativo sulla tua identità di genere. È possibile che tu abbia represso alcuni aspetti di te stesso, per proteggerti dai pregiudizi degli altri.

La fine della tua prima relazione può aver rappresentato un evento scatenante per questi sentimenti. Potresti aver iniziato a chiederti chi sei veramente, e il dolore della rottura potrebbe aver fatto emergere la figura femminile che hai sempre avuto in mente.

È importante ricordare che non sei solo. Ci sono molte persone che hanno sperimentato sentimenti simili, e ci sono risorse disponibili per aiutarti.

La tua psicologa è un'ottima risorsa, e ti incoraggio a continuare a parlarle dei tuoi sentimenti. Lei potrà aiutarti a capire meglio te stesso e a sviluppare strategie per affrontare la tua situazione.

Ecco alcuni suggerimenti che possono aiutarti nel tuo percorso:

Parla con qualcuno di cui ti fidi. Può essere un amico, un familiare, un terapista, o un gruppo di supporto. Parlare dei tuoi sentimenti può aiutarti a sentirti meno solo e incompreso.
Informati sulla disforia di genere. Ci sono molte risorse disponibili online e in biblioteca che possono aiutarti a imparare di più su questo argomento.
Esplora la tua identità di genere. Prova a sperimentare diversi modi di vestirti, di parlare e di comportarti. Fai attenzione a come ti senti quando lo fai.
Non avere paura di chiedere aiuto. Se stai lottando, non esitare a chiedere aiuto a un terapista o a un gruppo di supporto.
Ti auguro di trovare il percorso giusto per te, e di vivere la vita che desideri.
Salve, mi dispiace molto per il periodo che sta attraversando, non è per niente facile e sicuramente doloroso. La invito a considerare, comunque, un momento di crisi come un' opportunità di crescita e di maggior conoscenza di noi stessi. Credo molto utile la scelta di intraprendere un percorso di supporto psicologico, che potrà aiutarla a gestire al meglio le emozioni e i vissuti poco gradevoli e a trovare un senso a questa esperienza, così da permetterle di ritrovare la serenità. Non abbia paura di conoscere a fondo se stesso, solo essendo chi veramente si è, si può essere felici! Sono disponibile a supportarla per qualsiasi dubbio, domanda dovesse ripresentarsi, in presenza su Palermo o online. Cordialmente, Chiara Enea
Buongiorno, il suo racconto rappresenta una consapevolezza di sé importante. Sicuramente ci sono molte situazioni appartenenti ad aspetti del suo vissuto che hanno generato in lei effetti controversi legati all'immagine di sé, forse all'identità, determinando conseguenze anche sull'orientamento e sul proprio desiderio in generale. Considero davvero sostanziale per la sua coscientizzazione di queste dinamiche la decisione di avviare un percorso di terapia. Spero per lei che possa arrivare a comprendere davvero il senso di quello che le è accaduto e che è ancora in corso di evoluzione. Mi rendo disponibile qualora abbia bisogno. Cordiali Saluti, Dott. Michelangelo Fede.
Buonasera gentile utente, se non ho capito male sembra che lei stia già lavorando con uno psicologo sulle dinamiche che ci racconta. Sono convinto che, se così fosse, sarà un buon modo per riscoprire e integrare le varie parti di Sè con cui si sta confrontando e che emergono in questa condivisione. Buon lavoro, cordialmente Dott. Claudio Pieroni

Gentile utente, come sottolineato dai colleghi è importante che abbia già iniziato un percorso di psicoterapia. Le consiglio di proseguire con questo lavoro per esplorare le sue emozioni, la sua identità e le domande che sta affrontando. Le auguro di proseguire con fiducia nel suo percorso. Un caro saluto

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