Salve Ho fatto il test della disbiosi a gennaio e avevo 148 di Indicano una disbiosi grave. Ora ad

14 risposte
Salve
Ho fatto il test della disbiosi a gennaio e avevo 148 di Indicano una disbiosi grave. Ora ad agosto ho 68 con parametro >40 disbiosi grave. Volevo sapere se il lactobacillus acidophilus era indicato e se il ceppo LA14 andava bene oppure devo prendere un altro ceppo?
Mentre il Lactobacillus acidophilus, e specificamente il ceppo LA-14, può essere molto utile nel trattamento della disbiosi, spesso è consigliabile utilizzare una combinazione di probiotici per affrontare efficacemente la disbiosi, specialmente se è ancora classificata come "grave". Alcuni altri ceppi che potrebbero essere considerati includono:Bifidobacterium bifidum: Favorisce la salute del colon e può aiutare a ridurre i sintomi della disbiosi.Saccharomyces boulardii: Un lievito probiotico che può aiutare a ristabilire l'equilibrio intestinale, soprattutto se sono presenti diarrea o infezioni.Lactobacillus rhamnosus: Conosciuto per il suo ruolo nel rafforzare la barriera intestinale e ridurre l'infiammazione.
Prova un mix di probiotici: Un prodotto che contiene una combinazione di diversi ceppi probiotici potrebbe offrire benefici più completi rispetto all'uso di un singolo ceppo.Continua a monitorare: Considera di ripetere il test dell'Indicano o altri esami della flora intestinale tra qualche mese per valutare l'efficacia del trattamento.Consulta un esperto: Potrebbe essere utile parlare con un gastroenterologo o un nutrizionista specializzato in salute intestinale per ricevere consigli personalizzati e per assicurarti di scegliere i ceppi probiotici più adatti al tuo caso specifico.
Il Lactobacillus acidophilus LA-14 è sicuramente un buon punto di partenza, ma potrebbe essere utile abbinarlo ad altri ceppi probiotici per ottenere un risultato migliore nella gestione della tua disbiosi. Continuare con una dieta adeguata e uno stile di vita sano sarà altrettanto importante per mantenere i progressi.
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Gentile paziente, le suggerisco un probiotico completo e non composto solo da LA-14. Sicuramente è da preferire un prodotto che abbia il LA rhamnosus GG, plantarum e anche Bifidobacterium longum/bifidus/lactis, Saccharomyces boulardii, Inulina o frutto-oligosaccaridi (FOS).

Rimango a disposizione, Dott-ssa Antonella Monteleone.
Concordo con la risposta dei colleghi nell'indirizzarsi verso più ceppi probiotici e anche coadiuvato dalla presenza di prebiotici. Tra i bifidobacteria, i ceppi più comunemente impiegati nella produzione dei probiotici sono: animalis, breve, infantis, longum, adolascentis, lactis e bifidum; inoltre, per quel che concerne i lattobacilli, ricordiamo: acidophilus, casei, johnsonii, reuteri, rhamnosus, salivarius, plantarum, crispatus.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Sono d'accordo con i miei colleghi sull'utilizzo di un mix di ceppi è fondamentale affrontare il problema con un approccio integrato che includa l'uso di probiotici specifici e una dieta adeguata.
Probiotici Consigliati sono Lactobacillus rhamnosus GG: Efficace nel ripristinare l'equilibrio intestinale e migliorare la salute digestiva. È spesso utilizzato per affrontare la diarrea e il mal di stomaco.
Bifidobacterium lactis: Questo probiotico può supportare la salute intestinale e migliorare la risposta immunitaria, risultando utile in caso di disbiosi.
Saccharomyces boulardii: Un lievito probiotico che ha dimostrato efficacia nel trattare la diarrea e nel supportare la flora intestinale, particolarmente utile dopo trattamenti antibiotici.
Lactobacillus plantarum: Ottimo per ridurre l’infiammazione intestinale e promuovere la salute della mucosa intestinale.
Bifidobacterium breve: Può aiutare a migliorare la digestione e a ridurre l'infiammazione, supportando la crescita di batteri benefici.
Alimentazione Consigliata sono Alimenti Fermentati: Yogurt, kefir, crauti, kimchi e miso sono eccellenti fonti di probiotici naturali che possono contribuire a ripristinare l'equilibrio della flora intestinale.
Fibre Prebiotiche: Alimenti ricchi di fibre come cipolle, aglio, asparagi, banane e topinambur possono fungere da nutrimento per i batteri buoni nell'intestino.
Evitare Zuccheri Raffinati e Alimenti Processati: Questi possono alimentare i batteri patogeni e peggiorare la disbiosi. Limitare dolci, bevande zuccherate e alimenti confezionati.
Grassi Sani: Includere fonti di grassi buoni come olio d'oliva, avocado e noci, che possono supportare la salute intestinale.
Alimenti Ricchi di Antiossidanti: Frutta e verdura variopinte (come bacche, spinaci e broccoli) aiutano a ridurre l'infiammazione e a supportare un ambiente intestinale sano.
Evitare Alimenti Infiammatori: Ridurre l'assunzione di glutine, latticini (se si è sensibili), e cibi ad alto contenuto di grassi saturi può aiutare a migliorare la situazione. Distinti Saluti |Dott.ssa Ghina Al Haj
Salve,è positivo vedere che i suoi livelli di indicanuria siano migliorati, passando da 148 a 68. Tuttavia, con un valore superiore a 40, indica che persiste ancora una disbiosi intestinale significativa.Per quanto riguarda l’uso di probiotici, Lactobacillus acidophilus è un ceppo comunemente utilizzato per migliorare l’equilibrio della flora intestinale. Il ceppo LA14 è noto per i suoi benefici sulla salute intestinale, ma l'efficacia di un probiotico può variare da persona a persona.In generale, è importante scegliere un probiotico che contenga diversi ceppi batterici per avere un effetto più completo sulla flora intestinale. Oltre al Lactobacillus acidophilus, ceppi come Bifidobacterium e Lactobacillus rhamnosus possono essere utili. Le consiglierei di consultare il suo medico o un nutrizionista per personalizzare la scelta del probiotico in base alla sua situazione specifica.Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Cordiali saluti

Mirco Feni
Gentile paziente, rispondere alla sua domanda con così poche informazioni risulta difficile. LA-14 potrebbe andare bene da solo, come potrebbe essere utile integrare altri ceppi, o usarne direttamente di differenti. Questo dipende dai sintomi che le ha dato la disbiosi, da quelli che accusa in questo momento, se ha già fatto delle integrazioni per abbassare i livelli di indicano e di che tipo. In ultimo, ma non per importanza, anche ciò che mangia e il suo stile di vita influiscono sulla composizione del microbiota. Se ha altre domande sono a disposizione. Cordialmente, Dottoressa Zanetta Paola
Buongiorno, l'assunzione di uno o più probiotici, quelli che siano, da solo non basta per risolvere una disbiosi. O quanto meno gli effetti sono temporanei. E' come seminare in un terreno fatto di sassi. I semi non attecchiscono; stessa cosa succede con i probiotici : vanno presi dopo almeno una settimana di regime alimentare disinfiammante e ricco di prebiotici , che hanno il compito di nutrite i probiotici.
in questo caso i fermenti attecchiscono e si riproducono, andando a costituire una flora batterica sana e funzionante. Solo allora possiamo dire addio alla disbiosi e alla diarrea che generalmente l'accompagna. La dieta va fatta da un nutrizionista, consiglio la dieta del microbiota o la dieta Kousmine, che sono di fatto la stessa cosa.
Spero di essere stata esaustiva, buona giornata
Buongiorno, bisognerebbe capire la causa in primis della disbiosi e poi agire di conseguenza. In linea molto generale, in caso di disbiosi fermentativa si segue una dieta specifica e una integrazione di lattobacilli ad alto dosaggio per un periodo di tempo stabilito. Resto a disposizione
Buongiorno, le risposte dei Colleghi sono esaustive.
Le ricordo che il trattamento probiotico deve essere complementare ad una dieta ottimale e che l'integrazione deve seguire una ratio e non essere l'assunzione casuale di integratori.
Cordialità
Gentile Paziente, come detto anche da altri colleghi il trattamento della disbiosi fermentativa prevede l'utilizzo di un probiotico ad ampio spettro (contenente anche ceppi di bifidobatteri) al fine di ristabilire una condizione di eubiosi. E' un processo che comunque richiede tempo e, per essere ottimale, dovrebbe essere associato ad un'alimentazione adeguata a questa condizione. Un esempio (ma ce ne sono altri) di questo tipo di alimentazione è la dieta LOW FODMAP, un tipo di alimentazione che prevede la riduzione, e in alcuni casi proprio l'eliminazione per un periodo di tempo più o meno lungo, di particolare cibi in grado di alterare l'equilibrio intestinale. Se interessato, sarei ben felice di spiegarti questo tipo di protocollo in maniera più approfondita. Buona serata, Dr Davide Di Cola
buonasera,
le consiglio di non fare una cura per la disbiosi solo con il ceppo LA14 ma di utilizzare un. qualcosa di più vario e completo con un approccio integrato di un mix di probiotici e piano nutrizionale corretto.
come detto anche da altri colleghi il trattamento della disbiosi fermentativa prevede l'utilizzo di un probiotico ad ampio spettro (contenente anche ceppi di bifidobatteri) al fine di ristabilire una condizione di eubiosi.
Un altro approccio utile per la disbiosi è l'utilizzo del protocollo LOW FOPDMAP che prevede l'eliminazione più o meno lunga di alcuni tipi di alimenti che possono causare disequilibrio all'intestino
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e per un percorso insieme
Dott. Bonola Paolo
Gentile paziente, la flora batterica intestinale è molto varia ed ogni tratto presenta un suo ceppo caratteristico. Per cui non ci si dovrebbe concentrare solo su un ceppo batterico ma introdurre anche bifidobatteri e ramnobatteri, ed inoltre deve essere implementata con dei prebiotici che aiutano lo sviluppo della flora batterica e ne coadiuvano le funzioni. Distinti Saluti Dott. Antonino Pellegrino
Inizialmente può essere negativo usare fermenti
Meglio prima sfiammare e pulire la dieta.
Poi ok come detto dai colleghi
Buongiorno, la condizione di disbiosi è molto complessa e non è sufficiente l'assunzione di Lactobacillus a fini risolutivi. E' opportuno impostare un piano alimentare personalizzato che tenga in considerazione la sua effettiva condizione e questo può essere elaborato solo dopo un'attenta anamnesi. L'integrazione può essere di supporto al percorso alimentare ed è importante soprattutto dopo aver ripristinato la condizione di equilibrio. Cordialmente, dott.ssa Francesca Turci

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