Salve, ho eliminato il latte da diversi anni poiché mi provoca problemi intestinali e allo stomaco.
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Salve, ho eliminato il latte da diversi anni poiché mi provoca problemi intestinali e allo stomaco. Da qualche anno assumo il latte vegetale (mandorla e avena). In quest'ultimo periodo anche il latte vegetale mi da problemi intestinali. Accade soprattutto con il cappuccino con latte di soia. Vorrei sapere se è possibile che io sia diventata intollerante al latte vegetale e se potete darmi un consiglio. Vi ringrazio. Saluti
Caro utente, chiaramente hai l'intolleranza al lattosio e probabilmente alla mandorla, avena e allo zucchero ( se non al caffè). Io consiglierei di fare un ottimo test di intolleranze alimentari ( il cito-test) e di comportarsi di conseguenza. Mi occupo di intolleranze dal 1990. Faccio consulenze on-line. Au guri:))
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salve prima di eliminare qualsiasi alimento è sempre importante certificarne la reale intolleranza o allergia, è difficile che sia intollerante anche a tutti i tipi di "latte" vegetale o meglio bevande vegetali, ma potrebbe essere associata ad un disturbo legato al metabolismo degli zuccheri il che porta uno scompenso a livello microbiotico tramite i picchi glicemici.
però per essere sicuri di ciò servono delle verifiche genetiche, i test classici Linfo-citotossici posso dare un gran margine di errore se l'organismo esaminato è molto infiammato
però per essere sicuri di ciò servono delle verifiche genetiche, i test classici Linfo-citotossici posso dare un gran margine di errore se l'organismo esaminato è molto infiammato
Gentile utente,
se l’intestino è infiammato (per esempio colon irritabile) potrebbe tollerare poco la bevanda di soia, poiché trattasi di un legume. In tal caso parliamo di una “intolleranza” passeggera: non appena avrà ridotto l’infiammazione a livello del colon, potrà reintrodurlo gradualmente. Ricordo che gli unici test validati scientificamente sono quello per l’intolleranza al lattosio e gli esami ematici per la celiachia. Le consiglio la visita da uno specialista, prima di eliminare arbitrariamente gli alimenti. Un caro saluto!
se l’intestino è infiammato (per esempio colon irritabile) potrebbe tollerare poco la bevanda di soia, poiché trattasi di un legume. In tal caso parliamo di una “intolleranza” passeggera: non appena avrà ridotto l’infiammazione a livello del colon, potrà reintrodurlo gradualmente. Ricordo che gli unici test validati scientificamente sono quello per l’intolleranza al lattosio e gli esami ematici per la celiachia. Le consiglio la visita da uno specialista, prima di eliminare arbitrariamente gli alimenti. Un caro saluto!
Gentile utente, per la mia esperienza professionale, le dico che capita spesso una situazione del genere, ma non ritengo che lei possa essere intollerante alle bevande vegetali. Ma piuttosto l'avena, le mandorle, la soia e tanti altri cibi fermentanti (FODMAP) possono e potranno darle fastidio se l’intestino è infiammato. Concordo con la mia collega dicendole che gli unici test validati scientificamente sono quello per l’intolleranza al lattosio e gli esami ematici per la celiachia. Per cui le consiglio di farsi seguire da un professionista per risolvere la situazione e ritornare al più presto ad un'alimentazione sana, completa ed equilibrata. Spero di essere stata esaustiva, saluti Dott.ssa Paradiso
Salve,
prima di togliere o escludere a priori qualunque alimento, sarebbe opportuna una indagine ematica sulle intolleranze riconosciute. Poi in caso di infiammazione a livello gastrointestinale si può avvertire sensazione di pesantezza e fastidio.
Proceda quindi per gradi, valutando prima con le analisi e poi con uno specialista il miglior percorso di eliminazione e reintroduzione degli alimenti.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Cristiana Della Peruta
prima di togliere o escludere a priori qualunque alimento, sarebbe opportuna una indagine ematica sulle intolleranze riconosciute. Poi in caso di infiammazione a livello gastrointestinale si può avvertire sensazione di pesantezza e fastidio.
Proceda quindi per gradi, valutando prima con le analisi e poi con uno specialista il miglior percorso di eliminazione e reintroduzione degli alimenti.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Cristiana Della Peruta
Gentile utente, grazie per la tua domanda. Come dicono i colleghi, non è opportuno andare ad escludere a priori questi cibi, ma è bene andare ad indagare con test scientificamente validati (eseguibili tramite prelievo venoso) quali siano effettivamente i cibi a procurarle tali sintomi, in quanto potrebbe essere che questi sintomi siano dovuti alla combinazione della bevanda vegetale ad altri alimenti a procurarle i disturbi e non la sola assunzione della bevanda vegetale stessa. Dopo aver fatto ciò, sarà lo specialista a valutare quale alimenti escludere temporaneamente e come e quando reintrodurli nella dieta, trattandosi queste di intolleranze alimentari transitorie...andando a ridurre tali anticorpi, il suo corpo starà meglio e potrà gradualmente reintrodurre tali alimenti senza avere più questi sintomi. O semplicemente, potrebbe avere un alterato metabolismo degli zuccheri che può comportare disbiosi con questi disturbi annessi, ma per stabilirlo bisogna comunque effettuare dei test che di solito effettuo. Se è interessata ad approfondire la cosa può sempre messaggiarmi. Spero di essere stato di suo aiuto.
Cordialmente,
Dr. Guido Borrelli.
Cordialmente,
Dr. Guido Borrelli.
buona sera, concordo con quanto detto dai colleghi
saluti
dott.ssa antelmi
saluti
dott.ssa antelmi
Le bevande vegetali sono diventate un ottima alternativa per chi inizia ad avere difficoltà con il latte.
Molto probabilmente non è solo il lattosio del latte a darle fastidio ma possono esserci altri alimenti o sostanze che prese in eccesso possono portare fastidi gastrointestinali (frutta secca, zuccheri in eccesso).
Anche la schiuma delle bevande, come può essere il cappuccino, possono dare fastidi di digeribilità.
Io consiglio sempre di variare la propria colazione, non mangiare sempre la stessa cosa perchè anche questo può determinare che il mio organismo non tolleri più quell'alimento.
Dovrebbe affidarsi a un nutrizionista per capire cosa intende per fastidi di stomaco e problemi intestinali; se lo avverte solo con l'assunzione di questi alimenti; valutare indagini più specifiche e seguire un'alimentazione ben bilanciata che può prevedere periodi senza determinati alimenti ma sempre con un piano bilanciato e una reintroduzione guidata
Molto probabilmente non è solo il lattosio del latte a darle fastidio ma possono esserci altri alimenti o sostanze che prese in eccesso possono portare fastidi gastrointestinali (frutta secca, zuccheri in eccesso).
Anche la schiuma delle bevande, come può essere il cappuccino, possono dare fastidi di digeribilità.
Io consiglio sempre di variare la propria colazione, non mangiare sempre la stessa cosa perchè anche questo può determinare che il mio organismo non tolleri più quell'alimento.
Dovrebbe affidarsi a un nutrizionista per capire cosa intende per fastidi di stomaco e problemi intestinali; se lo avverte solo con l'assunzione di questi alimenti; valutare indagini più specifiche e seguire un'alimentazione ben bilanciata che può prevedere periodi senza determinati alimenti ma sempre con un piano bilanciato e una reintroduzione guidata
Buonasera, potrebbe soffrire di disbiosi intestinale e per questo motivo non tollera la bevanda a base di soia! Dovrebbe seguire un piano nutrizionale limitando il più possibile gli alinenti fermentabili! A presto! Dott. Vincenzo Marzolla
Buongiorno, è possibile che i problemi intestinali da lei riscontrati non siano dovuti esclusivamente all'assunzione di bevande vegetali ma ad un'alimentazione complessivamente non corretta. Il mio consiglio è di non escludere autonomamente alimenti o gruppi alimentari dalla propria alimentazione ma di rivolgersi ad un nutrizionista; nel suo caso una dieta a basso contenuto di FODMAP potrebbe aiutarla a migliorare la sintomatologia. Cordiali saluti.
Aggiunge altro al "latte"? (le bevande vegetali non sono classificate come latte).
Effettivamente il problema potrebbe essere il caffè.
Sconsiglio comunque l'uso di latte di soia e prima di pensare a un'intolleranza (plausibile) cambierei marca.
Saluti
Effettivamente il problema potrebbe essere il caffè.
Sconsiglio comunque l'uso di latte di soia e prima di pensare a un'intolleranza (plausibile) cambierei marca.
Saluti
A mio parere la sintomatologia da lei descritta più che da intolleranza è dovuta da un problema di disbiosi o iper fermentazione intestinale. Purtroppo al momento nessun test, anche costosissimo di intolleranze alimentari è scientificamente validato.
La soia come tutti i legumi fermenta, lo stesso possono fare a livello intestinale anche le altre bevande vegetali spesso troppo ricche in zuccheri.
Io penserei ad indagare lo stato di salute intestinale e ad una dieta di Reset che vada a ridurre questa fastidiosa sintomatologia per poi reinserire gradualmente gli alimenti con uno schema ben preciso.
Sono a Disposizione per aiutarla, avendo già ottenuto in questo senso risultati con diversi pazienti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Chiara Sala
La soia come tutti i legumi fermenta, lo stesso possono fare a livello intestinale anche le altre bevande vegetali spesso troppo ricche in zuccheri.
Io penserei ad indagare lo stato di salute intestinale e ad una dieta di Reset che vada a ridurre questa fastidiosa sintomatologia per poi reinserire gradualmente gli alimenti con uno schema ben preciso.
Sono a Disposizione per aiutarla, avendo già ottenuto in questo senso risultati con diversi pazienti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Chiara Sala
Salve, in base alla situazione da lei descritta, mi verrebbe da consigliarle un' alimentazione " low-FODMAP", cioè priva di alcuni specifici alimenti che possano peggiorare la sua situazione intestinale; per questo le consiglio di rivolgersi ad uno specialista che possa proporle il piano alimentare adatto. Inoltre, come già detto dai collegi, sarebbe utile svolgere dei test specifici per verificare la presenza di eventuali intolleranze. Cordiali saluti
È possibile sviluppare sensibilità a certi tipi di latte vegetale, soprattutto se contengono additivi o dolcificanti. Prova alternative senza zuccheri aggiunti o cambia tipologia (ad esempio, latte di riso o avena). Consulta un nutrizionista per trovare soluzioni personalizzate.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
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