Salve ho deciso di lasciare il mio ragazzo dopo un anno che stiamo assieme, ma ho paura di ricaderci

19 risposte
Salve ho deciso di lasciare il mio ragazzo dopo un anno che stiamo assieme, ma ho paura di ricaderci e di rimettermi di nuovo con lui.
Io sono una ragazza di 25 anni solare divertente e molto positiva, lui ha 30 anni ed è il mio opposto, ne fa un dramma per tutto, da poco ho fumato una sigaretta e lui ha iniziato a guardarmi male davanti alla gente perché dice che si è sentito preso in giro e che lo stavo facendo di nascosto da lui dopo che gli avevo detto che non fumavo piu.. Quel giorno ero in festa e mi andava di fumarla ne ho fumato solo una e non ci vedo niente di male, tante volte è capitato che io mi stessi divertendo e lui mi guardava male o se ne stava di un lato preso male e di conseguenza mi domandavo dentro di me cosa potevo aver fatto di brutto per offenderlo e farmi guardare cosi, raramente è capitato che anche lui fosse partecipe nel divertimento.
Se la prende per tutto non posso dire o fare niente che lui si offende, anche se faccio uno scherzo, gli ho detto tantissime volte che questo lato non mi piaceva in lui, ha provato a migliorare un po' ma poi ci ricasca sempre e a me fa stare male questa cosa perché mi rovina le feste e mi innervosisce , ultimamente io stavo soffrendo di ansia e sono arrivata a pensare che fosse per colpa sua. Ho deciso di lasciarlo dopo un litigio che abbiamo avuto per telefono (dovuto dal fatto che mi sono fumata una sigaretta) e quindi l ho lasciato per messaggio e lui mi ha detto che gli faccio schifo che mi odia e detesta , che sono vigliacca che non vuole più andare a lavoro perché lo sto facendo stare male lasciandolo, mi dice che non vuole più vivere che vuole morire , cosi non mi vede e non mi sente, io in tutto questo non lo stavo rispondendo, poi dopo vari messaggi si è tranquillizzato e mi scriveva che gli dispiace tutta questa situazione ecc, e poi di nuovo dicevo qualche parola sbagliata che si offendeva e continuava a insultarmi.. Ho pensato che lui avesse problemi.. Ha il potere di farmi venire le crisi nevrotiche quando fa cosi. Comunque ho deciso da due giorni di mollare decisamente la presa, perché è capitato da poco che l ho lasciato ma con le sue parole e promesse ci sono cascata di nuovo e gli ho dato un altra possibilità ma non è cambiato niente.
La mia paura è di sentirmi sola e ricascarci di nuovo, perché comunque in questo anno ovviamente ci sono state anche cose belle con lui.
Come posso cercare di rimanere sulla mia posizione e decisione che ho preso? E soprattutto la mia ansia potrebbe essere causa sua? Grazie mille
Il modo migliore per non ricaderci soprattutto in questo momento e mantenersi distaccati infondo tu hai scelto di lasciarlo e non resterai sicuramente per sempre da sola ma incontrerai altre persone e avrai nuove relazioni.
momenti in cui tu sei felice.Gentile utente, per comprendere meglio se gli atteggiamenti del suo ex ragazzo possono essere causa della tua ansia e necessario approfondire maggiormente la situazione, comunque sicuramente il suo comportamento non è facilitante nel senso che sembra quasi che a te non sia permesso di poterti divertire e che soprattutto il ragazzo non sia in grado di condividere momenti in cui tu sei felice.
Il modo migliore per me soprattutto in questo momento e mantenersi distaccati infondo tu hai scelto di lasciarlo e non resterai sicuramente per sempre da sola ma incontrerai altre persone e avrai nuove relazioni.
Resto a disposizione per dei colloqui online per supportarti in questo momento difficile.
Dott. Michele Arnaboldi.

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Buonasera, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo. La fine di un rapporto non è mai semplice ed entrambe le parti ne soffrono, indipendentemente da chi ha preso la decisione. Quello che mi sento di consigliarle, è di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla ad affrontare la situazione, ad identificare le cause della sua ansia e a capire il modo migliore per lei di gestirla e ridimensionarla.
Se avesse bisogno, sono a sua disposizione. Un caro saluto, dr.ssa Sara Della Bella
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Se ha preso questa posizione ed ha fatto questa scelta evidentemente si è superato un limite, una linea sottile che non le consente di vivere un serenità un rapporto di coppia.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara utente, la fine di un rapporto soprattutto nelle primissime fasi non è mai semplice. Bisogna trovare un nuovo equilibrio, un modo nuovo di stare al mondo con noi stessi in primis e con gli altri. Mi sembra di capire che lei ha molto chiare le ragioni ed i motivi per cui questa relazione non funzionava per lei, ciò che la resa infelice.
Tenga a mente ciò che non le piace, e ciò che realmente cerca e vuole da una relazione. Cosa vorrebbe per lei? Com'è per lei una relazione che funziona, che la rende serena e felice?
Le difficoltà, gli scontri di opinione i litigi sono insiti nella coppia poichè siete due persone diverse, tuttavia è lei che decide quale è il limite per cui questa dinamica diventa insostenibile. Forse lei un po lo ha capito già.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, cerchi su internet la storia della rana bollita, poi forse sentirà ciò che è urgente fare per evitare ls trappola che si sta costruendo con le sue mani
Saluti
Buonasera,
non penso lei abbia preso una decisione 'a cuor leggero'. Porre termine ad una relazione sentimentale è sempre un processo piuttosto complesso e doloroso.
La sua decisione l'ha basata principlamente su come si sentiva e quel che provava rispetto al rapporto.
Chi lascia deve sempre un po' assumere il ruolo del cattivo della situazione e viene inevitabilmente sotto posto ad una serie di attacchi (che passano anche attraverso il far provare sensi di colpa) da parte dell'altro. Chi viene lasciato in genere si trova in una posizione differente, è colui al quale improvvisamente è crollato il mondo (irrealistico) addosso.
E' possibile che si trovi ancora sotto la pressione di richieste e attacchi, si affidi a quello che prova e che l'ha portata a prendere la decisione.

Le auguro una buona serata
Gianpaolo Bocci
Buonasera, mi dispiace molto per la situazione e per quella sta affrontando. Un mio insegnate diceva sempre che nessuno ha il potere di farti sentire ciò che senti. Questa per chiederle in che modo lui le può causare l'ansia? Cosa le sta dicendo questa ansia che prova?
Per quello che ha descritto avete due modi di vivere la vita in maniera diversa e questo l'ha portata a prendere la decisione di lasciarlo. Quello su cui può riflettere è che tipo di relazione vuole e se al di là dei momenti belli passati insieme può essere una persona con cui vuole avere una relazione. Se riuscisse a rimanere sulla sua posizione come sarebbe?
Pensi se intraprendere un percorso psicologico la potrebbe aiutare in questa situazione affrontando magari anche la sua paura a rimanere sola e a poterci ricascare.
Saluti
Elisabetta
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Buonasera. Amore, rapporto di coppia, intimità, ecc., al di là di fisiologici ma contenuti momenti di attrito, dovrebbero nell'insieme favorire prevalentemente un reciproco benessere psichico e psicofisico. Se al contrario i momenti di benessere sono pochi o comunque spesso interrotti da scontri, litigi, malesseri, critiche, rancori, recriminazioni, ecc., con buona probabilità non si è inseriti in un rapporto sufficientemente sano, cosa che a leggerla parrebbe essere capitato pure a lei. Quindi, tenuto conto che in ogni individuo possono esserci dei punti deboli, che un eventuale ex può sfruttare per ricattare, colpevolizzare, manipolare, ecc., può esserle utile un supporto psicologico, volto a supportare appunto eventuali punti deboli, al fine di poter decidere il più serenamente possibile relativamente alla propria vita futura, possibilmente in un ottica di prevalente benessere, piuttosto che di prevalente sacrificio.
Cordialmente,
M.M.
Le rispondo facendole un video sulla mia pagina facebook.
Cordialmente Amico Colaianni
Buonasera, sono decisamente d'accordo con il collega nel consigliarle la lettura della storia della rana bollita.

Salutib

MT
Buongiorno,

in virtù delle problematiche qui espresse mi viene da chiederle come mai non abbiate mai pensato ad un percorso di psicoterapia di coppia col quale poter approfondire quanto vi accada nella relazione e come mai non riescano a convivere i bisogni di entrambe all' interno della relazione stessa. Se teme di poterci tornare insieme al suo compagno è perché probabilmente tiene ancora a questa storia.
Nel caso avesse bisogno di un professionista per la problematica qui esposta non esiti a contattarmi in privato.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Le relazioni sentimentali ci mettono sempre davanti a contraddizioni ed ambivalenze, nostre e del partner. Non è così facile prendere una decisione netta soprattutto se il rapporto non è superficiale. Detto questo bisogna sempre analizzare la qualità della vita e come viene cambiata dal rapporto. Si sta con una persona, oltre ovviamente per i sentimenti e per piacere, fondamentalmente per stare meglio di come siamo da soli. L'altra persona ci deve arricchire nel complesso, questo al netto di difetti e caratteristiche perchè nessuno è perfetto. I difetti devono poter essere accettati reciprocamente e le richieste di cambiamento non portano quasi mai ad un miglioramento del rapporto a meno che non si tratti di caratteristiche superficiali. Qua lei descrive tratti della personalità che hanno radici profonde e non sono così facili da cambiare, soprattutto se dietro richiesta e non per convinzione personale. Tutto questo per dire che se la valutazione di compatibilità complessiva è negativa sarà difficili riuscire ad andare avanti, anche se doveste ritornare insieme si ripresenteranno facilmente gli stessi problemi. Non c'è una cura miracolosa per non ricaderci, deve solo prendere una decisione...
Gentile utente, la relazione che descrive sembra portarla a mettersi continuamente in discussione. Le sottolineo che in una relazione è necessario accettare e apprezzare l'altro per ciò che è. Poco può fare per cambiare il suo partner se non è lui a volerlo e niente lo autorizza a trattarla male o a farla sentire in colpa dicendole che lei gli causa problemi seri. E' anche possibile che questa relazione anziché apportarle beneficio, le tolga energie e magari sia una possibile causa della sua ansia. Le suggerisco di richiedere un consulto con uno psicoterapeuta che la posso supportare in scelte più idonee nella sua vita privata.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, mi dispiace per il periodo difficile che sta vivendo. È normale, se siamo stati con una persona, che degli aspetti ci piacciano. Ciò che posso dirle, per rispondere alla sua domanda, è che dovrebbe guardare se stessa e i suoi bisogni: questo è il punto di partenza per provare a prendere la strada di una maggiore serenità. Quando non stiamo bene con una persona e soprattutto ci sentiamo oppressi e non felici, può accadere che appaiano sintomatologie ansiose. Ovviamente per darle la conferma servirebbero ulteriori informazioni. Potrebbe intraprendere un percorso psicologico per farsi aiutare in questo momento particolare, così da tirar fuori tutte le sue emozioni, dubbi, paure, in modo da affrontare la situazione che sta vivendo e che non la fa stare bene.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Salve, le persone che ci amano tentano di proteggerci e nel caso del fumo sono certo che la spinta del suo fidanzato sia quella ma mal esercitata perché si può tentare di spiegare le cose ma con affetto e amore, mai in modo imperativo. Tuttavia credo che il problema non sia la sigaretta ma qualcosa di più profondo e per questo motivo la invito a riflettere bene sulla storia che sta vivendo e se le regala solo ansie, liti, preoccupazioni e altri malesseri, meglio interromperla con decisione non dando troppo peso alle parole dette dalla persona che subisce la sua scelta. A volte lasciare una persona fa del bene a entrambi. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, faccia un bel percorso per liberarsi delle zavorre che le impediscono di sbocciare, come invece meriterebbe di fare. Gessica DC
Salve, la ringrazio per aver condiviso qua la sua storia.
Si percepisce la frustrazione da un lato nel rivivere gli atteggiamenti messi in atto dal suo compagno nel suoi confronti, ma allo stesso tempo si sente la paura di poter realmente iniziare ad intraprendere una propria strada. A volte diventa difficile pensare di poterla percorrere da soli, e si pensa che forse, in due, potrebbe sembrare meno difficoltosa da intraprendere. Nel suo caso, è tale la paura di rimanere soli, che preferisce tornare indietro sulle sue decisioni, nonostante si sia resa conto che la sua situazione relazione non è cambiata. Le consiglio di poter cominciare a scoprire le sue risorse ed i suoi punti di forza chiedendo aiuto ad un professionista, in questo modo potrà vagliare le dinamiche relazionali all' interno della coppia, ma soprattutto esplorare diversi aspetti di sé che ancora non conosce.
Solo così potrà capire se questa relazione possa essere confacente con i suoi bisogni.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento, rimango a disposizione.
Un caro saluto,
dott.ssa Angela Peronace
Anche se la fine di una relazione non è semplice un aspetto fondamentale che ci può aiutare è chiederci: cosa chiedo a quella relazione? Cosa chiedo a quella persona e cosa mi chiede lui/lei? Chi sono io per lui/lei? Chi è per me? Una relazione che funziona porta la crescita, l'evoluzione di entrambi i membri. In poche parole, a volte veniamo inesorabilmente attratti dalla differenza, ci affascina. Sentiamo che l'altro ha qualcosa che ci manca. Quello che ci unisce spesso è anche quello che divide. Probabilmente questo suo essere cupo e introverso rispondeva inizialmente a un tuo bisogno ma adesso i bisogni possono essere cambiati. L'ansia potrebbe avere la funzione di segnalarti che anche il resto si deve adeguare al cambiamento, che ne hai bisogno. Pochi cenni per dire quanto sia complesso il sistema coppia. Se dovessi avere bisogno/voglia di approfondire rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto
Gentile utente,
la Sua decisione di interrompere la relazione sembra orientata verso il mantenimento del Suo benessere e della Sua tranquillità. È comprensibile che possa provare la tentazione di riconsiderare la Sua scelta, specialmente per timore della solitudine. Tuttavia, il comportamento del Suo ex ragazzo potrebbe aver contribuito alla Sua ansia, considerando le dinamiche di tensione e incomprensione descritte.
Per rimanere ferma nella Sua decisione, rifletta sui motivi che l'hanno portata fin qui, valutando quanto questa relazione impatti sulla Sua serenità. In questi momenti, può essere utile circondarsi di persone e attività che le portano gioia e confermano la Sua identità positiva. Mantenere confini chiari nelle eventuali comunicazioni future con lui può aiutarLa a ridurre l’ansia e a proteggere il Suo spazio personale.
Il supporto di uno psicologo potrebbe essere prezioso per affrontare queste sfide e per esplorare ulteriormente le radici della Sua ansia, aiutandoLa a costruire un percorso di vita più sereno.
La invito a contattarmi se desidera approfondire ulteriormente quanto discusso e ricevere ulteriore supporto.
Cordialmente,
Dottoressa Laura Lanocita

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