Salve.Ho appena letto la domanda di questa donna che ha riscontrato praticamente i miei stessi sinto
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Salve.Ho appena letto la domanda di questa donna che ha riscontrato praticamente i miei stessi sintomi.
Sono una ragazza di 19 anni,a seguito di uno squat in palestra,troppo pesante per me,ho riportato un trauma.Ho sentito un dolore lancinante,una "'coltellata" al dorso nel momento della risalita.Ho anche il video di quel momento,si vede il mio braccio e il dorso lato destro fare uno spasmo in avanti a seguito del dolore lancinante quasi una scossa che ho sentito.Da quel momento in poi ho iniziato ad avere costante dolore solamente al lato destro,in un punto in particolare,che si acutizza durante l'inspirazione soprattutto quando ispiro curvata in avanti con la schiena,come se i polmoni espandendosi comprimessero qualcosa che mi fa male.
Ma è presente anche quando tossisco,starnutisco,rido o se compio alcuni movimenti del busto,più sono "infiammata" più mi risulta difficile fare anche queste cose.A volte irradia le costole e il petto,ad esempio da stesa o sul fianco.
Mi rivolsi subito alla fisioterapista che mi pratico dei massaggi decontratturanti pensando fosse una contrattura.Ma il dolore peggiorò con il tocco.
Solamente con degli antidolorifici divenne sopportabile.Un giorno dopo aver preso dei pesi( dei bambini) il dolore era tale da non potermi muovere.Sono andata al pronto soccorso,che mi ha dato siringhe di muscoril e miorilassanti
(Che prendo ancora ora quando il dolore è troppo forte) e il dolore diminuisce ma non passa mai,e se inspiro profondamente si rinfiamma tutto.
Inoltre sento una rigidità estrema della colonna che a volte sembra bloccarsi.Ho tantissimi compensi,il collo che sta perdendo la curva naturale,la schiena che tende ad appiattirsi ecc.Tutte cose che mi ha detto l'ortopedico a cui mi sono rivolta,che mi ha prescritto vari esami.
Ad oggi dopo un anno,ho fatto una radiografia rachide in toto,che ha evidenziato la scoliosi leggera che già sapevo di avere,una risonanza magnetica e un'ecografia.Non è emerso NULLA.
Così mi hanno detto che l'unico modo in cui potevano aiutarmi era fisioterapia RPG ,posturale per recuperare la scoliosi,ma anche facendola il dolore non passa anzi.Mi hanno dato delle vitamine per i nervi Combinerv e consigliato di indagare oltre sui tendini e nervi.
Cosi abbiamo pensato di vedere un neurologo per vedere se sia una nevralgia intercostale o comunque se un nervo è danneggiato.
Ho letto diverse testimonianze e il fatto che 1 il dolore è sempre presente ma aumenta respirando
2sia in un punto preciso
3non ci sono traumi ortopedici nel senso fratture o rotture di muscoli ecc
Mi ha fatto pensare che sia l'opzione più probabile.
Sono abbastanza esasperata,sono caduta in uno stato psicologico orribile e infatti anche questo aggrava il dolore.Vorrei solo capire a chi rivolgermi,se ci sono esami che posso svolgere e se posso guarire e tornare alla mia vita.
Se qualche medico risponderà ne sarò grata❤️
Sono una ragazza di 19 anni,a seguito di uno squat in palestra,troppo pesante per me,ho riportato un trauma.Ho sentito un dolore lancinante,una "'coltellata" al dorso nel momento della risalita.Ho anche il video di quel momento,si vede il mio braccio e il dorso lato destro fare uno spasmo in avanti a seguito del dolore lancinante quasi una scossa che ho sentito.Da quel momento in poi ho iniziato ad avere costante dolore solamente al lato destro,in un punto in particolare,che si acutizza durante l'inspirazione soprattutto quando ispiro curvata in avanti con la schiena,come se i polmoni espandendosi comprimessero qualcosa che mi fa male.
Ma è presente anche quando tossisco,starnutisco,rido o se compio alcuni movimenti del busto,più sono "infiammata" più mi risulta difficile fare anche queste cose.A volte irradia le costole e il petto,ad esempio da stesa o sul fianco.
Mi rivolsi subito alla fisioterapista che mi pratico dei massaggi decontratturanti pensando fosse una contrattura.Ma il dolore peggiorò con il tocco.
Solamente con degli antidolorifici divenne sopportabile.Un giorno dopo aver preso dei pesi( dei bambini) il dolore era tale da non potermi muovere.Sono andata al pronto soccorso,che mi ha dato siringhe di muscoril e miorilassanti
(Che prendo ancora ora quando il dolore è troppo forte) e il dolore diminuisce ma non passa mai,e se inspiro profondamente si rinfiamma tutto.
Inoltre sento una rigidità estrema della colonna che a volte sembra bloccarsi.Ho tantissimi compensi,il collo che sta perdendo la curva naturale,la schiena che tende ad appiattirsi ecc.Tutte cose che mi ha detto l'ortopedico a cui mi sono rivolta,che mi ha prescritto vari esami.
Ad oggi dopo un anno,ho fatto una radiografia rachide in toto,che ha evidenziato la scoliosi leggera che già sapevo di avere,una risonanza magnetica e un'ecografia.Non è emerso NULLA.
Così mi hanno detto che l'unico modo in cui potevano aiutarmi era fisioterapia RPG ,posturale per recuperare la scoliosi,ma anche facendola il dolore non passa anzi.Mi hanno dato delle vitamine per i nervi Combinerv e consigliato di indagare oltre sui tendini e nervi.
Cosi abbiamo pensato di vedere un neurologo per vedere se sia una nevralgia intercostale o comunque se un nervo è danneggiato.
Ho letto diverse testimonianze e il fatto che 1 il dolore è sempre presente ma aumenta respirando
2sia in un punto preciso
3non ci sono traumi ortopedici nel senso fratture o rotture di muscoli ecc
Mi ha fatto pensare che sia l'opzione più probabile.
Sono abbastanza esasperata,sono caduta in uno stato psicologico orribile e infatti anche questo aggrava il dolore.Vorrei solo capire a chi rivolgermi,se ci sono esami che posso svolgere e se posso guarire e tornare alla mia vita.
Se qualche medico risponderà ne sarò grata❤️
Salve per prima cosa essendo da così tanto tempo che ha questo dolore è da considerarsi cronico e come tale progredisce nel senso che la disfunzione da che all'inizio era margarina circoscritta al muscolo ed alcune articolazioni limitrofe, nel tempo tende a progredire ed a bloccare altre zone anche a distanza come potrebbe essere accaduto a lei che ad oggi fatica a respirare o comunque rievoca il problema respirando. La Rpg che io pratico è molto utile soprattutto in virtù del fatto che una una scoliosi seppur lieve che non desta di solito preoccupazioni, ma alla base ci deve essere una struttura libera ad accogliere un cambiamento altrimenti i cambiamenti non vengono assorbiti bene dall'organismo. Provi ad andare da un collega vicino nella sua zona. Rimango a disposizione per domande ma mi contatti in privato perché non vediamo a consecuzio logica delle domande...Cordialmente Osteopata Davide Savoia
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Buongiorno,
I sintomi da lei riferiti, sono da atteribuire a uno scompenso posturale in atto. Inoltre, molto probabilmente si sono verificate delle disfunzioni somatiche nel corpo che stanno contribuinde a tale dolore.ù
Le consiglio di rivolgersi a un esperto di terapia manuale che possa inquadrare la sua problematica con un otticoa riabilitativa e osteopatica.
Cordialmente
I sintomi da lei riferiti, sono da atteribuire a uno scompenso posturale in atto. Inoltre, molto probabilmente si sono verificate delle disfunzioni somatiche nel corpo che stanno contribuinde a tale dolore.ù
Le consiglio di rivolgersi a un esperto di terapia manuale che possa inquadrare la sua problematica con un otticoa riabilitativa e osteopatica.
Cordialmente
Salve, cerchi un'osteopata dalle sue parti e sono sicuro che migliorerà la sua attuale situazione.
Buongiorno. Avendo fatto già esami diagnostici, tutti rivelatisi negativi, rispetto a possibili lesioni, potrebbe essere utile indagare la funzionalità reciproca di strutture muscolari quali lo psoas, il diaframma, la muscolatura lombare e la corretta mobilità faccettaria della colonna lombo-dorsale, nonché la mobilità corretta della gabbia toracica e quindi delle coste. Elementi racchiusi all'interno di una precisa valutazione osteopatica.
Resto a disposizione.
Resto a disposizione.
Buongiorno, riflettendo sulle modalità di esordio, escludendo problematiche organiche a livello respiratorio, penso che si sia instaurata una disfunzione somatica a livello delle articolazioni costo vertebrali con irritazione dei nervi intercostali; penso che un approccio osteopatico mirato possa aiutarla a risolvere il suo problema; intanto le consiglierei di lavorare sulla respirazione cercando di recuperare una buona espansione toracica. Inoltre la respirazione diaframmatica può esserle utile a gestire lo stato ansioso attuale. A disposizione per ulteriori informazioni la saluto cordialmente.
Buongiorno, avendo già effettuato controlli di natura medica, le consiglio una visita con un collega osteopata che possa valutare la funzionalità delle vertebre dorsali e delle coste.
Grazie per averci consultato.
Uberto Bassi
Grazie per averci consultato.
Uberto Bassi
Buongiorno, le consiglio di effettuare un trattamento Osteopatico in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e risolvere il suo problema.
Buongiorno, avendo già svolto diversi esami strumentali e consultato diverse figure mediche che hanno escluso problematiche di pertinenza prettamente medica le consiglierei di rivolgersi ad un osteopata per poter trovare con lo specialista una soluzione per ridurre i suoi dolori. Cordiali saluti.
Buongiorno, premesso che sarebbe da valutare meglio con esami palpatori osteopatici credo che il suo problema sia dato da un blocco muscolo articolare da trattare con manipolazione osteopatica.
Buongiorno, avendo svolto diversi esami strumentali e consultato diverse figure mediche si può escludere una problematica di pertinenza medica. Essendo presente questo dolore da un anno è da considerarsi cronico, quindi è possibile che da un dolore più limitato adesso abbia compreso più aree e le faccia attuare compensi che le provocano fastidi diversi dall'inizio come fatica a respirare o rigidità cervicale.
Le consiglierei di rivolgersi ad un osteopata, che saprà trovare il trattamento più adatto a lei per ridurre finalmente i suoi dolori.
Cordiali saluti
Le consiglierei di rivolgersi ad un osteopata, che saprà trovare il trattamento più adatto a lei per ridurre finalmente i suoi dolori.
Cordiali saluti
Buonasera, prima di tutto indaghi che non ci sia un interessamento neurologico, fatto questo le consiglio di rivolgersi ad un mio collega nella sua zona. Il fatto che il dolore aumenti quando respira potrebbe significare una limitazione a livello costale/vertebrale oltre che ad un forte spasmo muscolare. Si affidi però a mani esperte perchè essendo un dolore così "vecchio" e forte bisogna trattarlo nel modo più adatto per evitare che peggiori!
Stefano
Stefano
la "coltellata" da lei percepita è riferibile ad una compressione di un nervo che viene fuori dai fori che si formano tra una vertebra e l'altra. A causa del peso eccessivo la sua schiena non è riuscita a gestire la normale organizzazione biomeccanica delle vertebre portando una coppia di queste a pinzare il nervo e facendo partire un messaggio di allarme al cervello (attraverso il dolore) ed innescando una reazione protettiva data dalla contrazione intensa dei muscoli limitrofi. Il fatto che duri ancora dopo tanto tempo, potrebbe essere dovuto al fatto che quella coppia di vertebre, con il movimento compiuto, siano rimaste in disfunzione e non siano riuscite a tornare ad una normale funzione meccanica facendo permanere una parziale compressione del nervo che peggiora quando il corpo entra in situazioni di particolare tensione. Il consiglio è contattare un osteopata che verifichi queste dinamiche e che restituisca alla coppia di vertebre una buona mobilità.
Con i dovuti esami atti ad escludere una lesione neurologica o tissutale le suggerirei un approccio di tipo indiretto somato-emozionale o osteopatico biodinamico per lavorare sulla memoria traumatica ed evitare di forzare direttamente la sua struttura nelle direzione della correzione, il che potrebbe ulteriormente aggravare la situazione.
Cordialmente
Fabio Gallo
Cordialmente
Fabio Gallo
Buongiorno, avendo escluso già con diversi esami strumentali che il suo problema non è di pertinenza medica, le suggerirei di contattare un osteopata della sua zona che potrebbe risolvere il suo problema. Essendo l'esordio traumatico molto datato nel tempo e diventato perciò cronico, questo può aver portato il suo corpo a compiere numerosi compensi come lei stessa dice. Questi possono essere la spiegazione dei suoi continui dolori e fastidi ma bisognerebbe effettuare una valutazione osteopatica per capire meglio le disfunzioni somatiche che possono essersi instaurate e che possono comportare questi dolori. Nel frattempo, visto che il suo dolore aumenta anche respirando, provi ad effettuare una respirazione diaframmatica mettendosi una mano sulla pancia e una sul petto e cercando di far muovere, durante l'inspirazione, solo quella sulla pancia. Non sarà risolutivo ma aiuterà ad alleviare un po' la tensione del diaframma. Rimango a disposizione, cordialmente Martina Fagherazzi
Buongiorno, avendo già effettuato tutti gli esami strumentali necessari ad escludere delle lesioni strutturali di competenza medica, le consiglio di contattare un osteopata.
Nonostante l'insorgenza del dolore sia traumatica è passato molto tempo e la sua condizione è da considerare quindi come cronica. Nel tempo infatti il suo corpo si sarà adattato in diversi modi, coinvolgendo differenti strutture per andare ad alleviare la sensazione di dolore ed è proprio con un'approfondita valutazione osteopatica che si potrà trovare la causa che ad oggi sta sostenendo e causando il dolore. Dopo la valutazione, grazie al trattamento specifico ed eventualmente all'esecuzione di esercizi riabilitativi per ripristinare la mobilità toracica potrà sicuramente migliorare il suo dolore.
Resto a disposizione per ulteriori dubbi.
Nonostante l'insorgenza del dolore sia traumatica è passato molto tempo e la sua condizione è da considerare quindi come cronica. Nel tempo infatti il suo corpo si sarà adattato in diversi modi, coinvolgendo differenti strutture per andare ad alleviare la sensazione di dolore ed è proprio con un'approfondita valutazione osteopatica che si potrà trovare la causa che ad oggi sta sostenendo e causando il dolore. Dopo la valutazione, grazie al trattamento specifico ed eventualmente all'esecuzione di esercizi riabilitativi per ripristinare la mobilità toracica potrà sicuramente migliorare il suo dolore.
Resto a disposizione per ulteriori dubbi.
Buongiorno,
Le consiglio di fare un trattamento con l'osteopata che sicuramente saprà aiutarla con suo dolore.
Giulia Riguzzi
Le consiglio di fare un trattamento con l'osteopata che sicuramente saprà aiutarla con suo dolore.
Giulia Riguzzi
Buonasera, avendo fatto tutti gli esami necessari per escludere lesioni, che comunque nell'arco di anno si sarebbero saldate da se, in quanto ostepata andrei ad analizzare il sacro a livello strutturale, ma soprattutto la parte viscerale, colei che potrebbe causare dolore e scompenso a livello della colonna vertebrale andando ad allentare la zona in cui, nel momento del trauma ne ha risentito di più.
Le consiglio quindi di affidarsi ad un'osteopata per riuscire a trovare giovamento.
Rimango a disposizione
Martina Fiorello D.O.
Le consiglio quindi di affidarsi ad un'osteopata per riuscire a trovare giovamento.
Rimango a disposizione
Martina Fiorello D.O.
Buongiorno, se a seguito della visita neurologica è stata esclusa una problematica nevralgica una visita osteopatica potrebbe essere la svolta per il suo problema. Ovviamente sarebbe da valutare tutta la sua storia clinica, ma essendo giovane e avendo già fatto tutte le indagini che escludono possibili controindicazioni a un trattamento manuale, mi sento di consigliarle vivamente un collega nella sua zona, oltre che competente anche empatico, in quanto come da lei stessa affermato, la parte emotiva in questa situazione gioca un ruolo fondamentale.
Le auguro il meglio e la saluto cordialmente
Le auguro il meglio e la saluto cordialmente
Possibili Cause del Dolore
Nevralgia Intercostale: La nevralgia intercostale può causare dolore acuto e persistente lungo le costole e nella zona toracica. È spesso peggiorata dai movimenti respiratori profondi, tosse o starnuti.
Sindrome della Costocondrite: Un'infiammazione della cartilagine che collega le costole allo sterno può causare dolore toracico che si acutizza con il movimento e la respirazione.
Strappi o Lesioni Muscolari: Uno strappo muscolare o una lesione ai muscoli intercostali o dorsali potrebbe spiegare il dolore localizzato che descrivi, specialmente se è avvenuto durante un esercizio intenso.
Problemi Nervosi: Una compressione o irritazione di un nervo, come nella nevralgia intercostale, potrebbe essere responsabile dei tuoi sintomi.
Disfunzione delle Articolazioni Costovertebrali: Le articolazioni che collegano le costole alla colonna vertebrale possono diventare disfunzionali o infiammate, causando dolore localizzato e acutizzato dalla respirazione profonda.
Passi da Seguire
Consultare un Neurologo: Visto che il dolore potrebbe essere di origine nervosa, consultare un neurologo è una buona idea. Il neurologo può valutare la funzionalità dei nervi e potrebbe suggerire esami specifici come un'elettromiografia (EMG) per verificare eventuali danni ai nervi.
Esami di Imaging Avanzati: Anche se hai già fatto risonanza magnetica e radiografie, potrebbe essere utile ottenere immagini più dettagliate o specifiche, come una risonanza magnetica con contrasto, per esaminare meglio le strutture nervose e muscolari.
Terapia del Dolore: Potrebbe essere utile consultare uno specialista in terapia del dolore che potrebbe offrirti trattamenti mirati, come iniezioni di anestetici o corticosteroidi, blocchi nervosi, o altre modalità di gestione del dolore.
Fisioterapia Specializzata: Continuare la fisioterapia è importante, ma potrebbe essere utile trovare un fisioterapista specializzato in problemi neuromuscolari o un approccio diverso, come la terapia manuale o la terapia miofasciale, per affrontare il dolore e la rigidità.
Supporto Psicologico: Considera di parlare con uno psicologo o uno psichiatra. Il dolore cronico può avere un impatto significativo sulla salute mentale, e la gestione dello stress e dell'ansia può migliorare la percezione del dolore e la qualità della vita.
Esami e Trattamenti Supplementari
Elettromiografia (EMG): Per valutare la funzionalità dei nervi e identificare eventuali danni.
Ecografia Muscoloscheletrica: Per visualizzare eventuali lesioni muscolari o infiammazioni che potrebbero non essere state evidenziate nelle risonanze standard.
Blocchi Nervosi Diagnostici: Iniezioni di anestetico locale per identificare la fonte del dolore e potenzialmente offrire sollievo temporaneo.
Risonanza Magnetica con Contrasto: Per una visualizzazione più dettagliata dei tessuti molli e dei nervi.
Conclusione
È importante continuare a cercare risposte e non arrendersi. Ogni paziente è unico, e a volte trovare la giusta diagnosi e il trattamento adeguato richiede tempo e pazienza. Continua a lavorare con i tuoi medici e specialisti per trovare la migliore strada per la tua guarigione e il ritorno alla tua vita normale.
Nevralgia Intercostale: La nevralgia intercostale può causare dolore acuto e persistente lungo le costole e nella zona toracica. È spesso peggiorata dai movimenti respiratori profondi, tosse o starnuti.
Sindrome della Costocondrite: Un'infiammazione della cartilagine che collega le costole allo sterno può causare dolore toracico che si acutizza con il movimento e la respirazione.
Strappi o Lesioni Muscolari: Uno strappo muscolare o una lesione ai muscoli intercostali o dorsali potrebbe spiegare il dolore localizzato che descrivi, specialmente se è avvenuto durante un esercizio intenso.
Problemi Nervosi: Una compressione o irritazione di un nervo, come nella nevralgia intercostale, potrebbe essere responsabile dei tuoi sintomi.
Disfunzione delle Articolazioni Costovertebrali: Le articolazioni che collegano le costole alla colonna vertebrale possono diventare disfunzionali o infiammate, causando dolore localizzato e acutizzato dalla respirazione profonda.
Passi da Seguire
Consultare un Neurologo: Visto che il dolore potrebbe essere di origine nervosa, consultare un neurologo è una buona idea. Il neurologo può valutare la funzionalità dei nervi e potrebbe suggerire esami specifici come un'elettromiografia (EMG) per verificare eventuali danni ai nervi.
Esami di Imaging Avanzati: Anche se hai già fatto risonanza magnetica e radiografie, potrebbe essere utile ottenere immagini più dettagliate o specifiche, come una risonanza magnetica con contrasto, per esaminare meglio le strutture nervose e muscolari.
Terapia del Dolore: Potrebbe essere utile consultare uno specialista in terapia del dolore che potrebbe offrirti trattamenti mirati, come iniezioni di anestetici o corticosteroidi, blocchi nervosi, o altre modalità di gestione del dolore.
Fisioterapia Specializzata: Continuare la fisioterapia è importante, ma potrebbe essere utile trovare un fisioterapista specializzato in problemi neuromuscolari o un approccio diverso, come la terapia manuale o la terapia miofasciale, per affrontare il dolore e la rigidità.
Supporto Psicologico: Considera di parlare con uno psicologo o uno psichiatra. Il dolore cronico può avere un impatto significativo sulla salute mentale, e la gestione dello stress e dell'ansia può migliorare la percezione del dolore e la qualità della vita.
Esami e Trattamenti Supplementari
Elettromiografia (EMG): Per valutare la funzionalità dei nervi e identificare eventuali danni.
Ecografia Muscoloscheletrica: Per visualizzare eventuali lesioni muscolari o infiammazioni che potrebbero non essere state evidenziate nelle risonanze standard.
Blocchi Nervosi Diagnostici: Iniezioni di anestetico locale per identificare la fonte del dolore e potenzialmente offrire sollievo temporaneo.
Risonanza Magnetica con Contrasto: Per una visualizzazione più dettagliata dei tessuti molli e dei nervi.
Conclusione
È importante continuare a cercare risposte e non arrendersi. Ogni paziente è unico, e a volte trovare la giusta diagnosi e il trattamento adeguato richiede tempo e pazienza. Continua a lavorare con i tuoi medici e specialisti per trovare la migliore strada per la tua guarigione e il ritorno alla tua vita normale.
Salve, visto le numerose terapie svolte fino ad ora senza risultati provi a recarsi da un osteopata. Il punto è trovare la causa del fastidio che riferisce e non necessariamente dover dare un nome al sintomo ma piuttosto alla causa dello stesso per agire in modo diretto sullo stesso.
Resto a disposizione Giulia Li Calzi Osteopata.
Resto a disposizione Giulia Li Calzi Osteopata.
Buonasera, ci sarebbero tante domande da porti prima di inviarti a uno specialista.Eri abituata a fare sforzi di quel tipo?Ti allenavi da tanto?Subito dopo l'allenamento non sei andata a farti vedere da nessuno?Bisogna capire meglio la dinamica dell'accaduto per fare un'ipotesi sensata.
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