Salve. Ho abortito 8 mesi fa, ho deciso di ricorrere all'ivg perché non potevo portare avanti quella

17 risposte
Salve. Ho abortito 8 mesi fa, ho deciso di ricorrere all'ivg perché non potevo portare avanti quella gravidanza in quel momento, soprattutto perché gemellare. Credevo di aver superato la cosa, in realtà il senso di colpa e la forte ansia si manifesta ogni mese, prima del ciclo. Ho solo rapporti protetti ma ho il terrore che possa ricapitare, odio il sesso, lo evito e lo faccio pochissimo ma sempre con il profilattico da inizio a fine rapporto. Ogni volta che si verifica un ritardo sto talmente male da non riuscire nemmeno a svolgere le normali attività quotidiane, ho il costante terrore di essere di nuovo incinta e di dover rivivere quell'esperienza, odio me stessa e il mio corpo, non riesco più a vivere così... cosa potrei fare?
Gentilissima, arriva con forza la sua sofferenza.
Un percorso terapeutico potrebbe sicuramente aiutarla ad elaborare questo evento e a comprendere il significato che attribuisce alla gravidanza e ai rapporti sessuali.
Lei stessa scrive di non riuscire più a vivere così, si conceda uno spazio dedicato a lei, per accogliere il dolore, la fatica e trovare un nuovo modo di ricominciare a vivere. Ne ha tutto il diritto.
Un abbraccio, resto a disposizione, anche online.
dott.ssa Veronica Gorni

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Cara utente, vista la grande condizione di sofferenza che lei descrive la cosa che maggiormente mi sento di consigliarle e di affidarsi ad un professionista che la possa supportare ed aiutare in questo momento di grande dolore e sofferenza. Si prenda cura di questi vissuti dolorosi. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Cara utente, un IVG è sempre fatto con grande sofferenza nonostante si pensi che è la soluzione giusta.
E quasi sempre viene vissuto come un trauma.
A tal prosito un percorso EMDR sarebbe particolarmente adatto a farle superare la cosa e farle riprendere la quotidianità in maniera più serena.
Naturalemente tutto all'interno di un percorso terapeutico.
Se ha bisogno di chiarimenti, sono a sua disposizione.
Un caro saluto.
Gentile utente, posso solo immaginare quanto sia stato difficile per lei prendere una decisione del genere e i sentimenti contrastanti che vive oggi sono più che legittimi. A questo punto credo sia necessario elaborare questi vissuti e prendersi cura di lei facendosi accompagnare in questo momento delicato da un/a professionista. Le consiglierei di intraprendere una psicoterapia individuale per poter elaborare il trauma e affrontare i vissuti di ansia, paura e odio per il suo corpo che in questo momento non le permettono di vivere serenamente. Se avesse bisogno sono disponibile anche per un incontro online. Un caro saluto, Dott.ssa Annastella Garritano
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima, alcune scelte per quanto talvolta necessarie lasciano inevitabilmente un segno indelebile e, come tutte le decisioni difficili della nostra vita, ci confrontano ad un'esperienza di natura sopratutto emotiva estremamente complessa. Il fatto che oggi soffra così tanto è il segno della fatica emotiva e fisica che avrà sperimentato quando si è trovata a decidere. Le suggerisco di farsi supportare nell'elaborare questo dolore, di non trascurarlo e di dare ascolto a quanto si sta verificando affinché possa ricucire il filo della sua storia personale, onorando le sue scelte e se stessa, permettendosi di poter guardare indietro senza intravedere strappi, bensì “life events” superati, così che possa tornare a vivere un presente e un futuro sereni, come merita. Un caro saluto
Gentile Signora, sicuramente quello che ha vissuto è un evento traumatico ed i sintomi che accusa sono tutti legati all'evento stesso. Andrebbe finalizzato un percorso psicoterapico per imparare a gestire sensazioni ed emozioni e non trovarsi nel vuoto totale in cui le sembra di essere. Resto a disposizione.
Gentile Utente, la condizione che descrive richiama un evento traumatico che si ripresenta in condizioni che ne richiamano alcune caratteristiche, il sesso e il momento di un eventuale ritardo. Sono fortemente dell'idea, come consigliato dalle colleghe e dai colleghi qui sopra, di affidarsi ad uno specialista per gestire questi pensieri e paure all'interno di una psicoterapia, al fine di poter elaborare quanto è successo e sviluppare risorse per pensare al futuro in maniera più positiva e spensierata. Un saluto, le auguro il meglio
Gent.ma, le suggerirei di chiedere una consultazione con uno psicoterapeuta e di prendere in seria considerazione la possibilità di un periodo di psicoterapia che le consenta gradualmente di trovare il piacere di vivere. SG
Purtroppo viviamo in una società che colpevolizza l'IVG creandoci traumi importanti. Un percorso di psicoterapia potrà aiutare a ristabilire l'equilibrio dentro di sè.
Gentilissima utente, la sofferenza che racconta ha bisogno di uno spazio, di un luogo relazionale protetto in cui poter essere accolta e ascoltata.
Un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad elaborare quanto accaduto e integrarlo nella sua vita.
Un caro saluo
Sara genny Chinnici
Sono davvero dispiaciuta per quello che stai attraversando. È importante affrontare questi sentimenti e trovare supporto. Considera la possibilità di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato in questioni legate alla salute sessuale e riproduttiva. Questo può fornirti uno spazio sicuro per esplorare i tuoi sentimenti, elaborare il senso di colpa e l'ansia che provi. Inoltre, coinvolgere il tuo partner in una discussione aperta può contribuire a una maggiore comprensione reciproca. La tua salute mentale è importante, e cercare aiuto è un passo coraggioso verso il benessere.
Un saluto
Dott.ssa Giulia Cosi
Buonasera! Descrive una situazione piuttosto complessa, che sembra avere un "filo rosso" che unisce il corpo come portatore di desiderio, la sessualità adulta e potenzialmente generativa, la gravidanza, la maternità. Una condizione in cui appare impossibile vivere in modo sereno e gratificante alcuni aspetti di se stessa. Aspetti che devono essere "protetti da inizio a fine". Protetti, impediti, controllati. Immagino sia penoso sentire e farsi carico di un tale stato di angoscia. Accolga questo momento di "crisi" come occasione preziosa per affidarsi ad un* collega, che si prenda cura di Lei, nella speranza che possa recuperare una vita più piena e serena. Non indugi e in bocca al lupo
Salve, bhe potrebbe iniziare a pensare ad una psicoterapia.
Potrebbe anche ricorrere a farmaci, ma sappiamo che essi assopiscono il sintomo e non la causa del sintomo.
Ha bisogno di elaborare l'aborto con un professionista.
Saluti
Gentile utente, comprendo profondamente la sua condizione. Non è mai una scelta semplice quella dell' IVG e per tale motivo comporta tanto dolore che lei si merita di approfondire e metabolizzare concedendosi un suo spazio e ricominciare a vivere.
Un caro saluto
Dott.ssa Veronica Guidi
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Buongiorno, la descrizione della sua condizione fa emergere un vissuto profondo di dolore e sofferenza, legati a un evento per lei traumatico. Le suggerirei di considerare la possibilità di incontrare uno psicoterapeuta, per comprendere se possa esserle utile trovare uno spazio privato e sicuro dove portare questi vissuti e riuscire ad elaborarli, per riprendere la sua vita con maggiore benessere. Cordiali saluti, Dott.ssa Salustri
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Gentilissima le esprimo tutta la mia vicinanza per quello che le è successo. In queste situazioni è sempre la donna a pagare, con il proprio corpo e i sentimenti connessi alla scelta fatta. E poi viene anche colpevolizzata o si autocolpevolizza. E' un vero e proprio trauma, profondo. Le consiglio un percorso di sostegno psicologico, per elaborare quel groviglio di emozioni e di pensiero che le si ripropongono in particolare nell'intimità. Con il suo senso di colpa si rovina la vita ed invece è importante che vada avanti e torni a sorridere. Rimango a disposizione, cordiali saluti SR

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