Salve, ho 60 anni, il mio compagno 66. Sono 13 anni ,che stiamo insieme. E da 3 anni, non abbiamo pi
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Salve, ho 60 anni, il mio compagno 66. Sono 13 anni ,che stiamo insieme. E da 3 anni, non abbiamo più rapporti sessuali , lui non vuole. Lui dice,che è normale, non ha più desideri ed è una questione ormonale. Non vuole neanche toccare l'argomento. Io ne soffro , non mi sento desiderata, ho l'impressione di vivere questo rapporto come se avessi 80 anni. Può essere,che un uomo a 66 anni, viva bene questa condizione?
Buongiorno, comprendo perfettamente la sua situazione, nella quale lei ha difficoltà a stare. Proprio per questo varrebbe la pena di approfondire la situazione, sia dal punto di vista medico (visita di suo marito da un andrologo), sia con un percorso di coppia, per valutare quali dinamiche posso aver allontanato suo marito dalla sessualità.
Lei ha tutto il diritto di recuperare la sua sessualità di coppia.
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Buongiorno signora, la sessualità è una dimensione personale oltre che relazionale, e ognuno di noi ha diritto di decidere se praticarla o meno. Chiaramente quando in una coppia la scelta non è condivisa si può creare disagio o conflitto. È importante che in una coppia la comunicazione e il confronto siano aperti, quindi il mio consiglio è esporre ciò che prova al suo compagno cercando di capire se c'è possibilità di venirsi incontro o di trovare soluzioni al suo disagio.
Gentile utente, la sessualità ha sicuramente una sfera relazionale ma anche personale.
In questo momento il suo compagno potrebbe vivere un momento particolarmente delicato da toccare la sfera sessuale .
Il suo disagio è importante come lo è quello della persona che le è accanto.
E 'importante accoglierlo facendolo sentire al sicuro e non giudicato; potrebbe aprire la porta alla comunicazione.
Sarebbe utile in prima istanza rivolgersi al medico di riferimento e poi associare una terapia psico-sessuologica volta a salvaguardare l'aspetto psicologico.
Resto a completa disposizione.
Un abbraccio forte.
Dr. Luca Russo 1
In questo momento il suo compagno potrebbe vivere un momento particolarmente delicato da toccare la sfera sessuale .
Il suo disagio è importante come lo è quello della persona che le è accanto.
E 'importante accoglierlo facendolo sentire al sicuro e non giudicato; potrebbe aprire la porta alla comunicazione.
Sarebbe utile in prima istanza rivolgersi al medico di riferimento e poi associare una terapia psico-sessuologica volta a salvaguardare l'aspetto psicologico.
Resto a completa disposizione.
Un abbraccio forte.
Dr. Luca Russo 1
Gentile utente, ne parli con uno psicosessuologo, saprà come aiutarla.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Buona sera Signora, leggendo quanto ha scritto, la sensazione è stata di due persone che non trovano più una connessione.Mi permetto di dirle questo perché in una coppia e sopratutto in una relazione si è in due e questo è sicuramente un aspetto imprescindibile.Il sesso non può diventare un elemento conflittuale, anche a 66 anni fa parte dell' intimità della coppia ....ma è una delle tante cose.... Io partirei dal dialogo aiutati da un percorso di coppia Psicoterapeutico.Le auguro per la sua coppia di riuscire a iniziare questo percorso.Buon tutto
Buonasera e grazie per la sua condivisione.
Comprendo il suo disagio, l'unione in ambito sessuale è per molte coppie sigillo della relazione.
E' ovvio però che si tratti di una dimensione estremamente intima, la condivisione col partner, seppur importante, diventa secondaria.
La invito ad aprire una comunicazione costruttiva e comprensiva con il suo compagno, che vi aiuti a trovare una strada comune nel rispetto delle necessità di entrambi.
Sarebbe utile il supporto di uno specialista in ambito sessuologico che vi aiuti ad affrontare questo delicato momento.
Rimango a disposizione per un eventuale consulto.
Sauti Dott.ssa Chiara Focetola
Comprendo il suo disagio, l'unione in ambito sessuale è per molte coppie sigillo della relazione.
E' ovvio però che si tratti di una dimensione estremamente intima, la condivisione col partner, seppur importante, diventa secondaria.
La invito ad aprire una comunicazione costruttiva e comprensiva con il suo compagno, che vi aiuti a trovare una strada comune nel rispetto delle necessità di entrambi.
Sarebbe utile il supporto di uno specialista in ambito sessuologico che vi aiuti ad affrontare questo delicato momento.
Rimango a disposizione per un eventuale consulto.
Sauti Dott.ssa Chiara Focetola
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