Salve Ho 60 anni e da 15 mesi che quando cammino, anche dopo una breve passeggiata, ho dolore alle g

14 risposte
Salve Ho 60 anni e da 15 mesi che quando cammino, anche dopo una breve passeggiata, ho dolore alle gambe... altezza delle anche, dopo varie indagini mi è stato diagnosticato dolore cronico di origine psicosomatica. Questa situazione condiziona la qualità della vita.Vorrei un consiglio alla soluzione del problema.
Salve prima di procedere a tale diagnosi quali accertamenti sono stati eseguiti sia di natura ortopedica che neurologica ? è stata valutata una asimmetria delle anche o un quadro artrosIco ? In ogni caso per il dolore cronico esistono diverse terapie ma bisognerebbe valutare con un approfondito colloquio clinico Quali possono essere le cause che abbiano scatenato una manifestazione psicosomatica prima di procedere a qualsiasi terapia.

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Buongiorno sig.ra,
lei parla di aver effettuato varie indagini diagnostiche per cui immagino siano state escluse cause di natura ortopedica, neurologica e circolatoria.
Detto questo dopo una attenta anamnesi e' possibile iniziare una terapia farmacologica personalizzata ed una eventuale psicoterapia per la gestione del dolore cronico
Gentile Signora,
la sua richiesta è molto generica. Mi auguro che la diagnosi “psicosomatica” sia stata fornita a seguito di un’approfondita anamnesi. Immagino che il collega che la ha formulata abbia indagato rispetto alla funzione del sintomo e quindi formulato qualche ipotesi che possa guidarla rispetto ad una maggiore comprensione di quanto viene spostato ad un livello somatico. Se così non fosse credo farebbe bene a cercare uno specialista che la possa orientare in tal senso. Buona serata. Claudia Bartocci
Buongiorno, da quanto leggo sembra che siano state escluse cause di natura organica. Se così non fosse suggerisco di effettuare tutte le indagini possibili per escludere qualsiasi tipo di componente organica. In ogni caso può rivolgersi ad uno specialista che possa sostenerla dal punto vista psicologico ed eventualmente prenderla in carico per la gestione del dolore cronico che la affligge.
Dott.ssa Michela Bombardini
Se c'è un problema di somatizzazione o no può saperlo solo dopo aver fatto tutti gli esami medici. Se li ha fatti, può rivolgersi ad un collega Psicologo per una consultazione od un confronto. Una soluzione non può essere data per iscritto.
Se sono state escluse cause organiche mediante opportuni accertamenti, bisogna che si rivolga a uno specialisata in psichiatria, che le tratti la sindrome dolorosa.
Se all’origine del dolore cronico contribuiscono sia fattori organici che psicologici, un approccio terapeutico integrato, che coinvolga diverse figure professionali (ortopedico, reumatologo, psicoterapeuta, psichiatra, ecc.), risulta essere il più indicato per chi ne soffre.
Sicuramente un percorso di aiuto psicologico la aiuterà ad affrontare più efficacemente il dolore, con conseguenti miglioramenti della propria qualità di vita.
Gentilissima, normalmente i sintomi psicosomatici tendono ad insorgere a seguito di esperienze di cambiamento, fatica o trauma che per mille ragioni non vengono prese sufficientemente in considerazione. Le suggerirei di provare a recuperare in memoria quando si sono presentati i primi sintomi e di provare a verificare cosa stesse succedendo in quel periodo nella sia vita... Poi, esclusa la possibilità del danno fisico, come suggerito dagli altri colleghi... proverei a verificare l'opportunità di lavorare dal punto di vista terapeutico al recupero del senso e del significato dei vari sintomi.
Gentilissima, i disturbi psicosomatici si possono considerare malattie vere e proprie che comportano danni a livello organico e che sono causate o aggravate da fattori emozionali.
Le emozioni negative, come il risentimento, il rimpianto e la preoccupazione possono mantenere il sistema nervoso autonomo (sistema simpatico) in uno stato di eccitazione e il corpo in una condizione di emergenza continua, a volte per un tempo più lungo di quello che l’organismo è in grado di sopportare. Confermata la diagnosi di disturbo psicosomatico, chieda aiuto il suo corpo le sta parlando, dia voce alle emozioni. In bocca al lupo, le auguro di tornare presto a camminare senza fatica!
Nelle forme di fibromialgia le cause non sono chiare ma si ritiene che siano coinvolti anche fattori psicologici. Se ha già fatto tutti gli accertamenti clinici ed i medici hanno indicato come ipotesi problematiche psicosomatiche allora è consigliabile prendere contatto con uno psicologo psicoterapeuta per migliorare il rapporto mente corpo, sonno veglia, cambiare atteggiamento sul proprio stile di vita ed imparare tecniche per il rilassamento muscolare. La saluto. Lina Isardi -Firenze
Gentile Signora,
Come, giustamente, Le hanno scritto i colleghi, prima di arrivare alla diagnosi di un disturbo di tipo psicosomatico, è necessario eseguire una serie di indagini volte a verificare che non ci siano problematiche di natura fisica, nella fattispecie ortopedica. Se ha già eseguito tutte le indagini necessarie, Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta della Sua zona per approfondire l’origine del malessere psichico, emotivo o relazionale, che sta alla base del disturbo psicosomatico. In questi casi, infatti, avviene un vero e proprio “spostamento” sul corpo della sintomatologia psichica, in pratica il corpo diviene portatore di un disagio psicologico che non è mai stato adeguatamente ascoltato e affrontato.
In bocca al lupo!
GF
Buongiorno signora. Vedo con dispiacere che sta male da diverso tempo e che ad oggi non ha trovato soluzione al suo dolore sì fisico ma inevitabilmente anche psicologico. Mente e corpo sono in stretta connessione e i dolori dell'uno si sommano a quelli dell'altro.
Come molti colleghi hanno giustamente scritto è bene non lasciare nulla di intentato sul piano diagnostico fisico per poter individuare una eventuale cura anche del dolore fisico.
Se però, come credo, la diagnosi è corretta ed effettivamente non vi è origine fisica allora diventa fondamentale fermarsi e chiedere un aiuto psicologico e psicoterapeutico.
Il dolore quando resta "senza nome" è davvero pesante da gestire e sopportare. Ma la psicoterapia è un valido aiuto.
In bocca al lupo, Marina Bertoni
Gentile utente,
la fase di approfondimento diagnostico del dolore dovrebbe essere svolta con peculiare cura prima di poterlo etichettare come "psicosomatico". Laddove questo sia stato già fatto, può rivolgersi a uno psicoterapeuta che indaghi con Lei la situazione. Al di là del motivo che provoca il dolore, laddove questo condizioni la qualità di vita, un supporto nel gestire e affrontare situazioni di dolore cronico è sempre consigliato. Insieme al collega potrà rivalutare spazi e orizzonti, progetti, e aspetti identitari legati al convivere con una patologia cronica (ammesso, ripeto, sia questo il caso). Se poi c'è una componente legata ad aspetti psicologici, la terapia concorrerà a rimodularla.

In bocca al lupo!
gentile utente,
qualsiasi disturbo psicosomatico necessita di essere approfondito attraverso un percorso di consapevolezza. le consiglio di intraprendere un lavoro di analisi introspettiva con uno psicoterapeuta

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