salve, ho 60 anni di eta',premesso che assumo xanax gocce da piu di 4 anni ,prescritte dal neurologo
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risposte
salve, ho 60 anni di eta',premesso che assumo xanax gocce da piu di 4 anni ,prescritte dal neurologo oltre ad antipertensivi, il medico di famiglia mi ha prescritto ENTACT gocce ,iniziando da 5 e successivamente 7 ,poi 10 al giorno, durante i primi 4/5 giorni accusavo sbadigli con successivo sensazione di vomito, al 6° giorno ,sudorazione fredda e sensazione di scossa elettrica che partiva dalla testa e finiva ai piedi,con senso di perdita di coscienza, tanto che sono andato a finire al pronto soccorso,dove non hanno riscontrato nulla di grave, ovviamente ho smesso di assumerle. Che ne pensate? Grazie per la risposta
Gentile, le cause possono essere innumerevoli, tra l'altro partendo dal presupposto che non tutti i farmaci agiscono su tutti allo stesso modo. Ciononostante, non ci sono indicazioni nella sua domanda sul motivo per il quale segue la terapia, di conseguenza è difficile darle una risposta.
Le consiglio, se fosse per motivi legati all'ansia, di prendere in considerazione anche un percorso psicologico, oltre a quello farmacologico.
Sono a disposizione, se necessario, anche online
Saluti,
Andrea de Lise
Le consiglio, se fosse per motivi legati all'ansia, di prendere in considerazione anche un percorso psicologico, oltre a quello farmacologico.
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Buongiorno, spesso l’introduzione di una nuova terapia farmacologica comporta delle reazioni avverse che si manifestano con maggiore frequenza nelle prime settimane di trattamento; sicuramente potrebbe essere utile un confronto col suo medico in merito agli effetti avversi riscontrati, in modo da valutare con lui un’eventuale modifica del dosaggio o una sospensione/sostituzione del farmaco. Inoltre potrebbe essere utile affiancare un percorso psicologico al trattamento farmacologico, per avere gli strumenti che le consentano di comprendere meglio il motivo e il significato del suo malessere. Un caro saluto, dott.ssa Laura Marongiu
Cara signore, in accordo con i miei colleghi le suggerirei di confrontarsi con il suo medico. L’inizio di una terapia molto spesso è accompagnato dall’insorgere a di reazioni avverse che possono o meno risolversi nell’arco dei primi giorni. Le suggerisco di rivolgersi al medico che le ha dato la terapia che sicuramente saprà indicarle la strada migliore.
Dott.sa Chiara Stella Turchetta
Dott.sa Chiara Stella Turchetta
Salve,
a volte gli psicofarmaci possono dare reazioni avverse ed è difficile pensare che sia una coincidenza l'assunzione del nuovo farmaco e i sintomi da lei riportati.
In questi casi io consiglio sempre di chiamare lo psichiatra o il neurologo che le ha prescritto la terapia al primo effetto collaterale, proprio per evitare di finire al pronto soccorso.
Gli stessi farmaci possono dare effetti diversissimi da paziente a paziente, non solo gli psicofarmaci, ma tutti i farmaci.
é importante avere una buona comunicazione col proprio psichiatra.
Segue anche una psicoterapia?
Sarebbe davvero importante associare una cpsì cospiqua cura farmacologica ad una psicoterapica per auspicare ad una riduzione della posologia dei farmaci ed una diminuzione della causa del sintomo e non solo del sintomo che viene assopito dalla terapia ma che, una volta cessata o ridotta, molte volte ricompare.
Spero di esserle stata utile.
Un caro saluto.
a volte gli psicofarmaci possono dare reazioni avverse ed è difficile pensare che sia una coincidenza l'assunzione del nuovo farmaco e i sintomi da lei riportati.
In questi casi io consiglio sempre di chiamare lo psichiatra o il neurologo che le ha prescritto la terapia al primo effetto collaterale, proprio per evitare di finire al pronto soccorso.
Gli stessi farmaci possono dare effetti diversissimi da paziente a paziente, non solo gli psicofarmaci, ma tutti i farmaci.
é importante avere una buona comunicazione col proprio psichiatra.
Segue anche una psicoterapia?
Sarebbe davvero importante associare una cpsì cospiqua cura farmacologica ad una psicoterapica per auspicare ad una riduzione della posologia dei farmaci ed una diminuzione della causa del sintomo e non solo del sintomo che viene assopito dalla terapia ma che, una volta cessata o ridotta, molte volte ricompare.
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Salve, sarebbe importante sapere se hanno diagnosticato un disturbo di ansia e/o depressione o altro tipo di disturbo? Quando sono insorti i primi sintomi? In base alla risposta a queste domande si potrebbe formulare ipotesi più circoscritte. Avere una diagnosi certa permette di valutare l'effettiva necessità di assunzione continuativa di benzodiazepine che dopo i 60-65 anni sono caldamente sconsigliate se non strettamente necessarie.
Rispetto alla sua reazione avversa alla sostituzione del farmaco: i farmaci possono dare reazioni diverse nella fase di adattamento iniziale; per diversità nelle risposte individuali al trattamento; e in base alla patologia sottostante.
Spero di esserle stata d'aiuto. Saluti
Rispetto alla sua reazione avversa alla sostituzione del farmaco: i farmaci possono dare reazioni diverse nella fase di adattamento iniziale; per diversità nelle risposte individuali al trattamento; e in base alla patologia sottostante.
Spero di esserle stata d'aiuto. Saluti
Le reazioni che ha descritto possono essere effetti collaterali legati all'assunzione di Entact, soprattutto nelle prime settimane di trattamento. Nella terapia breve strategica, si potrebbe affrontare il suo disagio attraverso tecniche mirate a gestire i sintomi fisici dell'ansia e a ridurre la dipendenza da farmaci, rafforzando le risorse interne di gestione dello stress. Potrebbe essere utile riconsiderare la necessità di farmaci con il medico, mentre si lavora parallelamente su strategie psicologiche per affrontare le sue difficoltà emotive e fisiche.
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